La vacca svizzera

Dopo quella volta nel bordello di Zurigo, il marito di quella signora che scopava con tutti gli anziani mi diede il loro recapito invitandomi ad andare a trovarli qualora fossi tornato ancora in Svizzera. Cosa che non mancai di fare circa tre settimane piu’ tardi. Non appena presi posto in hotel chiamai a quel numero che avevo ricevuto ed a rispondermi fu proprio il marito che mi invitava per lo stesso pomeriggio se mi fosse stato possible.

Presi un taxi verso le 14 pomeridiane di un pomeriggio assolato e caldo e circa dopo mezz’ora di tragitto arrivai a destinazione. Il posto dove abitava quella famiglia era molto accogliente. Una casa familiare con giardino su due piani. Suonai alla porta e mi venne ad aprire il marito con molta gentilezza. Mi disse che al momento era da solo dato che la moglie era da poco uscita a fare le spese. Mi offri’ un caffe e chiacchierammo sul fatto che per quel periodo ( eravamo a meta’ Giugno ) era fin troppo caldo.

Ma dopo pochi minuti il discorso cadde su sua moglie e sull’ultima volta che ci eravamo visti. Mi racconto’ che all’inizio lei era molto restia a fare delle cose tipo sesso di gruppo e cose del genere, ma che con l’insistenza del marito che godeva a vederla accoppiarsi con diversi uomini ( meglio se anziani ) ci aveva preso piano piano gusto, ed adesso spesso era lei stessa che cercava queste sensazioni. Intanto che mi parlava di questo ando’ un attimo in cantina e ne ritorno’ con un paio di mutande di sua moglie dicendomi: queste le ha appena tolte prima di uscire.

Le presi in mano e mi accorsi che all’interno erano molto bagnate e piene dei suoi umori di figa. Subito mi torno’ in mente la larghezza della sua figa quando la scopai nel bordello e gli dissi che con quel buco aperto era normale che avesse certe perdite. In quel momento sentimmo che stava arrivando la moglie con le borse della spesa. Appena entro’ e mi vide ebbe un’espressione di sorpresa mista a un certo luccichio negli occhi che mi parvero un po’ cerchiati a dire il vero.

Vestiva con un completo sul blu molto leggero con dei bottoni sul davanti che lasciavano intravedere le sue belle coscione a ogni passo. Mi saluto’ anche lei cordialmente anche se un po’ imbarazzata dal fatto che al primo incontro eravamo ( soprattutto lei ) in ben altra situazione. Mentre la guardai mettere in ordine la spesa mi venne in mente lei messa a pecorina su un letto puzzolente col suo figone peloso in bella mostra per tutti quei vecchi che aspettavano in fila di entrarle dentro, e il cazzo mi divento’ di colpo durissimo.

La cosa piu’ eccitante era che adesso sembrava una mamma di famiglia normalissima e premurosa. Il marito si accorse del mio eccitamento e andandole dietro mentre lei metteva in ordine le cose in frigo le tocco’ lascivamente il culone morbido. Lei mormoro’ qualcosa in tedesco e mi parve di capire che non gradiva questo in mia presenza, ma il marito sussurrandole qualcosa all’orecchio continuo’ a toccarle il culone sempre piu’ in modo veramente arrapante.

In pratica lasciava scivolare nel solco del culone attraverso la leggera stoffa del vestito il dito medio, mentre con tutta la mano le massaggiava il bel culone. Visto che lei a quel punto non disse piu’ niente le alzo’ il vestito sui fianchi e mi accorsi che portava mutande bianche di cotone. Il marito a quel punto mi disse di avvicinarmi e io lo feci subito inginocchiandomi dietro sua moglie vicinissimo al suo culo scoperto e alle sue coscione.

Il marito comincio’ a massaggiarla sotto le mutande e poi mi lascio’ annusare il suo dito. Odorava intensamente di figa e quando mi avvicinai ulteriormente mi accorsi che la moglie aveva la parte inferiore delle mutande completamente bagnate, tanto che pensai che si fosse pisciata addosso. Stavamo quasi per passare ai fatti piu’ concreti quando sentimmo suonare il campanello della porta. Scheisse…. disse lei. Capii che stava forse bestemmiando in tedesco. Il marito mi disse di andare a sedermi sulla poltrona e di far finta di leggere qualcosa.

Intanto sua moglie si chiuse dentro il gabinetto che era accanto all’entrata della porta e il marito ando’ a vedere chi era. Dal parlottare capii che doveva essere la suocera, infatti lo sentii dire ciao Mami. Entro’ in casa e vedendomi esclamo’ qualcosa che non capii ma intuii che forse si stava scusando per il fatto che loro avessero un ospite a casa. Lui le disse qualcosa come ( credo ), no no, nessum problema Mami siediti.. Credo che avesse intorno ai 65 anni con I capelli completamente grigi ma, nonostante tutto, ancora una bella signora.

In quel momento la moglie usci’ dal bagno e salutando sua madre si sedette accanto a lei sul divano che stava proprio di fronte alla poltrona dov’ero seduto io. Il movimento che fece sua moglie sedendosi fece salire il vestitino leggero molto su anche per via delle coscione e per un attimo ebbi la visione delle sue mutande bianche. Cominciarono a parlottare in una lingua della quale non capivo letteralmente un cazzo. Il marito mi disse che era svizzero tedesco.

Insomma stavano li a chiacchierare delle loro cose e io e il marito stavamo esattamente di fronte a loro. In quel momento mi accorsi di quanto fosse troia sua moglie. Facendo finta di nulla e continuando a parlare con la madre, divarico’ leggermente le cosce tanto quanto basto’ a farci vedere le mutande. Cazzo pensai tra me…..che gran troia. Non appena si accorse che la stavo osservando, facendo un movimento per prendere una rivista da far vedere alla madre, spalanco’ quasi completamente le sue coscione rimanendo in quella posizione diversi secondi che bastarono a farmi venire un mezzo infarto.

Aveva le mutande completamente fradice di umori e non so come facesse a non bagnare il divano. Cominciai a sentire la patta dei pantaloni che sembrava essere diventato tre misure piu’ stretto. In quel momento sentii la moglie che diceva qualcosa al marito, il quale scusandosi con me disse: Scusa qualche minuto ma devo aiutare mia suocera a smontare una bici dal tetto della macchina che ha portato per nostra figlia. Cazzo pensai…..mi lasciano da solo con questa gran troia.

Non appena loro uscirono di casa per andare in garage, non ci pensai un attimo e cominciai a guardare la moglie con un porco affamato di figa da almeno un paio di anni. La guardavo oscenamente tra le coscione che continuava a tenere aperte,e aprendomi la patta dei pantaloni lasciai uscire fuori il mio cazzo in erezione e gonfio di libidine. Lei comincio’ a guardare verso la porta nervosamente e la sentii mormorare in un italiano capibilissimo: vieni presto….

tra 5 minuti sono ancora qui. Cazzo pensai…..devo scaricarmi se no scoppio. Le andai vicino inginocchiandomi tra le sue coscione e le massaggiai la figa attraverso le mutande: erano a dir poco inzuppate di umori di figa. Mi si appiccico’ sulle dita una schiuma biancastra e puzzolente di figa. Avrei avuto una gran voglia di leccargliela a lungo, ma dovevo sbrigarmi prima che tornasse sua madre col marito. Lei stessa si fece scivolare in avanti sul divano e tenendosi le cosce aperte con le mani mi disse di metterglielo dentro subito.

Le scostai le mutande fradicie di lato e con un solo colpo lo feci sprofondare in quel lago che aveva dentro la sua caverna di figa. La figa strapiena di umori e larghissima in modo esagerato emise una lunghissima scorreggia nello stesso momento che affondavo dentro. Quasi non ebbi la sensazione di entrarle dentro tanto era slabbrata, mi accorsi che le ero gia’ dentro fino ai coglioni per il caldo intenso che mi sentivo sul cazzo e tutti I suoi umori che me lo fecero diventare bianco.

Ebbi solo la forza di muovermi dentro di lei 4 o 5 volte avanti e indietro e le scaricai dentro la vagina allagata di umori tutta la sborra che avevo nei coglioni. La sentii ansimare come una porca e la sentii venire anche lei sporcandomi tutti I peli del cazzo di liquidi biancastri. Lei continuava a guardare verso la porta e mi disse di togliermi. Lo feci subito e per essere piu’ sicuro uscii in giardino a prendere una boccata d’aria mentre lei si sistemava le mutande e rimanendo seduta.

Non ebbi il coraggio di entrare quando sentii che stavano entrando sua madre e suo marito. Avevo l’impressione che avrebbero notato il mio sguardo allupato e poi forse si sentiva l’odore dei suoi umori di figa slabbrata. Rimasi fuori almeno una decina di minuti fin quando sentii che la madre stava per andare via. Allora entrai e cordialmente salutai la madre di quella grandissima vacca.

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