Avevo 20anni – La mia prima volta con una sconosci

Una sera, in compagnia di alcuni miei amici, siamo andati a ballare in una discoteca all'aperto in riva al mare. La discoteca era affollata, la voglia di trasgredire guidata dal consumo di alcolici schizzava alle stelle. Ricordo che notai una ragazza bionda, in carne, mi eccitava da impazzire, aveva un modo di fare che istigava il flusso sanguigno al mio pene. Vestiva una minigonna in jeans, una canottiera bianca e delle scarpe con la zeppa.

Dalla scollatura della sua maglietta si poteva facilmente vedere il suo seno prorompente. Mi avvicinai a lei ma non ricordo come comincia a parlarle…sta di fatto che mi diede quasi subito confidenza. Parlammo per quasi mezz'ora del più e del meno e senza rendersi conto cominciammo ad inserire nei discorsi argomenti moooolto interessanti. Non potevo fare a meno di guardarle il seno, i capezzoli avevano cominciato ad inturgidirsi e lei aveva notato il mio sguardo dove si indirizzava.

Aveva una bocca carnosa e già desideravo trovarla in ginocchio innanzi a me.
Continuammo a bere ed a guardarci per un poco, nessuna parola usciva più dalle nostre bocche, solo sorrisini e sbirciate. Ad un ceto punto le chiesi se le interessava andare a fare una camminata e senza dover attendere andammo fuori dalla discoteca. Nelle vicinanze del luogo vi era una cava ed indirizzammo il nostro cammino verso di esso, attraversammo della sterpaglia e li, a destra, trovammo una spiaggetta in ghiaia.

Dopo esserci seduti il bacio s**ttò in automatico, le mie mani non sapevano dove soffermarsi, volevo tastare tutto il suo corpo, quel seno prorompente ed il suo fondoschiena mi eccitava da impazzire. Una sua mano scese sulla mia cintura, me la tolse e cominciò a sbottonarmi i jeans…. ero così eccitato ed il mio uccello stava per scoppiare…quasi quasi mi faceva male da tanto duro che era. Con difficoltà lo tirò fuori e continuando a baciarmi cominciò a masturbarmi.

Sentivo la sua mano delicatamente andare su e giù, sembrava quasi accarezzarlo, sentivo la sua pelle sfiorare la mia cappella…. dovevo averla.
Io continuai a toccarla, a stuzzicarle i capezzoli, a leccarglieli…con una mano scesi sul suo ventre e notati che nemmeno me ne ero accorto…. lei si era già alzata la gonna. Andai con la mano sulle sue mutandine, potevo sentire l'umido sulle mutandine, era eccitata anche lei. Cominciai a toccarla e nel cercare di spostarle le mutandine le i mi tolse la mano e se le sfilò.

Che goduria, potevo sentire il suo pelo sul palmo della mia mano e con il medio potevo sfiorare, giocare con il suo clitoride. Il dito entrava ed usciva, sfiorava e poi rientrava. Di punto in bianco lei scese sul mio pene e cominciò, sempre delicatamente, a leccare con la punta della lingua la mia cappella. Ad un tratto sentii un caldo ed umido abbraccio tutt'attorno al mio pene e potevo sentire la sua umida e così apprezzata lingua strofinarsi al mio membro in un continuo movimento di sali e scendi.

La mia mano nel frattempo era passata dietro la sua schiena e continuava con un dito a masturbala e con un altro dito provai a metterglielo dietro…le piaceva.
Ad un certo punto si alzò, si mise sopra di me e continuammo il rapporto con un bellissimo 69. Avevo quella magica visione, quelle due magnifiche natiche innanzi a me, con la lingua giocavo con il suo clitoride e con il dito masturbavo il suo ano.

Venimmo tutti e due, il mio sperma venne ingoiato sino all'ultima goccia e lei continuò a succhiarlo nonostante un “leggero” dolore mi opprimeva per la grande sensibilità raggiunta in quel momento. Lo continuò a succhiare perché non voleva far ammosciare per troppo tempo il mio pene ed ecco li, dopo pochissimo, il mio pene ritornava duro e pieno di voglia. Lei si mise in ginocchio ed allargandosi la vagina con una mano mi invitò ad entrarle dentro.

In quel periodo avevo sempre un preservativo con me, forse perché speranzoso di un incontro come questo. Misi il preservativo in fretta e furia intanto che con la lingua le continuavo a leccare la passera…posizione ancora oggi ricordata scomoda.
Infilai il mio pene nella sua vagina…era calda…bellissimo. Avanti ed indietro, avanti e indietro, forte e piano, movimenti rotatori…lei muoveva il suo corpo con frenesia, una mia mano toccava tutto ciò che poteva, le strizzava le tette, tirava i capelli, accarezzava la schiena….

da tanto eccitato che ero stavo quasi male 🙂
Con l'altra mano, con il pollice, intanto le masturbavo l'ano. Lei quasi tremava e mi incitava a continuare…. mi dava il ritmo…piano e veloce, piano e veloce. Fu una delle poche volte che venni in concomitanza della mia partner.

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