Storie in famiglia 3

Robby segue la nonna come un cucciolo. I suoi occhi sono puntati sull’ondeggiare delle bianche e sode natiche di Yvonne. Non riesce a staccare gli occhi da quella meraviglia. “Non hai altro cui guardare? Ti piace il mio culo?” Il ragazzo non risponde. Giungono alla camera da letto. Yvonne l’apre ed entra trascinandosi dietro il nipote. Chiude la porta e raggiunto il centro della stanza si gira verso il ragazzo. Gli sta davanti. Robby, di fronte a quello splendore di donna, deglutisce più volte.

“Eccoci arrivati. Che intenzioni hai? Vuoi continuare a mangiarmi con gli occhi? Scommetto che il tuo pisellino non è d’accordo. ” Si avvicina. Afferra la cintura dei pantaloni e la sgancia. Fa scorrere la zip e introduce la mano nell’apertura. Incontra l’asta turgida del nipote che preme contro la stoffa degli slip. L’aggancia con le dita e lo stringe. “Ho ragione. Lui è più propenso ad interpretare il ruolo per cui è nato. Vieni.

Accontentiamolo. ” Senza lasciare la presa indietreggia verso il letto facendo in modo che il ragazzo la segua. Si siede sul letto. “Ora liberiamo quest’uccello del paradiso dalla gabbia e vediamo com’è fatto. ” Nel mentre la nonna armeggia con i suoi pantaloni Robby ha gli occhi puntati sulle due grosse lune che seguendo il respiro della proprietaria si sollevano e si abbassano con un ritmo regolare. Intanto la nonna è riuscita nel suo intento.

Il cazzo del nipote è lì svettante come un missile pronto a partire. “Dio com’è bello e quanto è grosso. È una meraviglia. Non ho mai visto un fallo cosi bello come il tuo. Lascia che lo guardi. Voglio che le sue fattezze si imprimano nella mia mente. ” Il cazzo del ragazzo sotto lo sguardo avido della nonna vibra. Sembra essere dotato di vita propria. “Oh dio, deve essere molto arrabbiato. Ci penso io a calmarlo.

” Avvicina la bocca al grosso glande e schiocca un sonoro bacio sulla punta. Robby nitrisce come un puledrino. La nonna lo guarda negli occhi e senza distogliere lo sguardo continua a baciare il glande. Poi con le dita esercita una pressione sull’asta di carne facendola appoggiare sul ventre del nipote. La bocca della nonna si sposta dal glande e va a posarsi sulla borsa scrotale. Dilata le labbra e il cavo orale è pronto ad accogliere i coglioni del nipote.

Le labbra si richiudono imprigionando i testicoli che subito vengono prima leccati e poi succhiati. “Nonnaaa Sìììì!“. La donna lascia i testicoli e facendo vibrare la lingua sulla superficie del salsicciotto di dura carne risale fino al glande e poi fa il percorso inverso. Il povero Robby incomincia a magnificare l’azione della nonna sul suo cazzo. “Sì, nonna. È stupendo quello che mi stai facendo. Non smettere. Dio, quando ho sognato questo momento.

” La nonna smette di leccare l’asta e giunta con la bocca in cima al glande fa in modo che il bastone del nipote trovi alloggio nella sua cavità orale. Tenendolo ben fermo con le labbra incomincia a succhiarlo. Lo tratta come fosse un capezzolo da cui deve sgorgare latte. Le labbra lo mungono e la lingua lo schiaccia contro il palato. Il respiro del ragazzo si fa pesante. I guaiti sono più frequenti.

Il denso latte sta montando lungo il condotto uretrale. Arriva in cima al glande e dilaga nella bocca di Yvonne. I primi fiotti di sperma le arrivano direttamente in gola. I successivi è lei che, dopo averli schiacciati contro il palato per gustarne il sapore, li convoglia nella sua gola. Per il giovincello è troppo. Come un fuscello si abbatte sul letto. La nonna gli è sopra. Lo libera di tutti gli indumenti. Lo cavalca.

Il suo culo è sulla pancia del nipote. Le sue mani sono sul petto del ragazzo. Lo guarda. “Hai visto? Non c’è voluto molto per calmare la tua bestia” “Nonna ma tu le bestie le calmi sempre in questo modo?” “Ti è piaciuto?” “E lo domandi? A un certo punto mi sono sentito leggero come una piuma. Mi auguro che ci sia un continuo” “Dipende da te. Non è solo il tuo coso che ha bisogno di essere calmato.

Anche la mia fucina reclama il suo pompiere. È da stamane che è infuocata. Sta aspettando che il tuo idrante spenga il fuoco che la divora” “Dammi una mezzora e sarò pronto a spegnere il tuo fuoco” “Non posso aspettare mezz’ora. Hai un altro strumento che puoi utilizzare: usa quello. Lo sai fare?” “L’ho visto fare nei filmini porno. Si credo che riuscirò a spegnere l’incendio che ti sta bruciando dentro” “Non l’hai mai fatto?” “No!” “Oh dio, alla tua età non hai mai leccato la fica di una donna? Scusa ma tu con le ragazze che ci fai?” “Nonna quelle che vedi gironzolare per casa non sono le mie ragazze.

Io sono sì innamorato ma di nessuna di loro” “Non voglio essere impicciona ma posso sapere chi è questa donna che ami? Sono tua nonna, a me puoi dirlo” “Ho vergona” Yvonne guarda suo nipote dritto negli occhi. “Ho capito. Scommetti che indovino chi è?” “Non credo che ci riuscirai” “Mi prometti che mi dirai la verità se indovino?” “Si!” “Allora vediamo un po’. Tu ami una donna che per te rappresenta tutto. Allo stesso tempo altre donne sono oggetto dei tuoi desideri.

Di queste due una sono io e fin qui ci siamo. La seconda è tua zia Janet. Prima che continui mi dici se sono sulla pista giusta?” “Sì nonna lo sei. Tu e la madre di Erik siete parte dei mie sogni erotici” “Non ti spaventa avere una relazione con una donna della mia età? La stessa cosa vale per tua zia. Anche se è di molto più giovane di me ha il doppio della tua età.

” Robby allunga le mani ed artiglia le mammelle di Yvonne. Le strizza. ”Dimmi quale ragazza della mia età ha tette belle come le tue e quale ragazza ha un culo come il tuo. Nonna tu le quindicenni le batti tutte. Lo stesso vale per zia Janet. ” “Non stringerle troppo forte che mi fai male. Esagerato. Comunque la mia micina ti ringrazia del complimento ed è in attesa di una visita del tuo alieno.

Con me problemi non ne sono sorti perché sono stata io, e con piacere, a volerti nel mio letto. Con tua zia problemi non ne sorgeranno perché anche lei sta aspettandoti. La terza donna che poi è la prima è quella che per te rappresenta il problema più grosso. Ha la stessa età di Janet e si chiama Holly. Mio piccolo puledrino tu sei innamorato di tua madre. E’ così? Ho indovinato?” Robby diventa più rosso di un peperoncino.

Allenta la presa sulle tette della nonna e le mani cadono sul letto. “Dai, dimmi se ho visto giusto? Hai promesso? Anche se il tuo silenzio ed il tuo rossore mi dicono che ho indovinato voglio sentirtelo dire. Se lo dirai ti farò parte dei miei segreti. Ami tua madre?” Robby smette di guardare sua nonna. Gira la testa in altra direzione e un flebile sì gli esce dalla bocca. “Non ho capito. Liberati.

Gridalo che ami tua madre. Non commetti nessun peccato. La storia e piena di amori tra madri e figli e di padri e figlie. Su piccolino liberati della tua angoscia. Dillo”. Robby torna a guardare la nonna si solleva e l’abbraccia. Yvonne si china in avanti e poggia le sue tette sul torace del nipote. “Si nonna. Amo mia madre. L’amo al punto da sognarla tutte le notti. Il mio desiderio di lei è diventato un ossessione.

Non so cosa fare”. Yvonne si china e gli da un bacio sulla fronte poi sugli occhi ed infine sulla bocca. “Hai mai provato a dirglielo?” “E’ mia madre. Come si fa a dire alla propria madre ti amo. Vorrei essere il tuo amante. ” “Eppure è facile. In questo momento Erik sta, nel salone, facendo sesso con la madre. Tuo zio, il fratello di tua madre, mio figlio, in un giorno di mio sconforto, mi fece distendere sul divano e mi chiavò.

Lo fa ancora. Lo amo. Trovandoci in tema ti dico che anche tuo padre è un mio amante. Con lui ho generato un figlio che ha la tua stessa età. Serghej, tuo zio e Janet ne sono a conoscenza. Janet sa anche che il marito di tanto in tanto viene a trascorrere qualche giorno nel mio letto. Anche tua madre sa della relazione che ho con Serghej e con tuo padre. Aggiungi all’elenco il tuo nome e quello di Erik e vedrai che tua nonna non è una santarellina.

Ritornando a tua madre non tormentarti va da lei e dille che l’ami. Vedrai che ti accoglierà a braccia aperte. ” “Nonna sei straordinaria. Ti amo” “Lo so. Perché non dedichi il tuo tempo a spegnere il focherello che continua a divampare nella mia fornace”. Yvonne si appoggia alla spalliera del letto. Tira su le gambe e le allarga al massimo. La sua vagina è in piena esposizione. Robby la guarda affascinato. Yvonne mette le dita sulle grandi labbra ed esercitando una pressione le dilata scoprendo le piccole labbra l’inizio dell’orifizio vaginale, l’uretra ed infine il clitoride.

Poco più sotto un altro forellino si mostra agli occhi avidi di Robby. “Dio, nonna. Che meraviglioso spettacolo. Hai una fica magnifica” “Veramente la trovi bella. Ti piace?” “E lo domandi? Non vedo l’ora di mangiarla. Deve essere squisita” “Accomodati. Lei desidera sentire le tue calde labbra sulla sua bocca. Vuole che la tua lingua la frughi in ogni suo anfranto. Dio non resisto più. Vieni e fa il tuo dovere”. Il ragazzo si pone carponi fra le bianche cosce della nonna.

Avvicina la testa verso la stupenda visione. Vi poggia sopra le sue labbra e incomincia a baciarla. La nonna lancia un lungo ululato. Robby le morde le grandi labbra. “Si, così. Mangiala tutta. Oh dio come mi piace quando la mordi”. Il ragazzo porta una mano in prossimità dell’orifizio vaginale. Un suo dito si insinua nell’oscuro antro. La nonna lo accoglie con un lungo nitrito. La bocca del ragazzo si sposta sulle piccole labbra.

Le sente fremere. Pulsano. Le circuisce con le labbra e le imprigiona. Le succhia e le lecca. “Nonna hanno uno squisito sapore”. Un altro dito si accompagna a quello già dentro la vagina. Il ragazzo incomincia a stantuffare le dita nella vagina della nonna la quale solleva il bacino andando incontro alle dita del nipote. Intanto la sua bocca continua a lavorarle le piccole labbra. Robby per un attimo smette di leccare le piccole labbra quel tanto che basta per accorgersi che una protuberanza fa capolino dall’angolo alto della stupenda vagina.

E’ un piccolo ma ben evidente glande di un pronunciato clitoride. Il ragazzo ci si avventa con la bocca; lo aggancia con le labbra e ci gioca con la lingua. Yvonne lo accoglie con un lungo e sonoro nitrito. “Si mio dolce ed amorevole nipotino. Hai trovato il mio organo del piacere. Fallo vibrare. Fa che esprima la sua gioia di sentire la tua lingua vibrare sul suo capo. ” Robby non ha bisogno dell’incitamento della nonna.

La sua lingua sta già vibrando, frenetica, intorno a quel luccicante pistoncino. Ancora pochi attimi e dopo un ultima leccatina comincia a succhiarlo. Senza saperlo sta praticando un pompino alla nonna. Yvonne gli dimostra il suo gradimento portando le mani sulla testa del ragazzo, afferra i capelli e spinge la testa del nipote contro la sua vagina. Intanto le dita di Robby continuano a pistonare nella grossa fica della matriarca. Il corpo di Yvonne è attraversato da vibrazioni.

La donna sta per avere un orgasmo. Un grido più forte comunica al ragazzo che la nonna sta per raggiungere il suo piacere. Smette di spompinarle il clitoride. Allontana la testa dalla vagina e punta gli occhi sull’intera vagina. E’ cosi che vede l’eiaculazione della nonna. Dalla uretra, ad ondate costanti, fuoriesce un denso liquido giallognolo. È lo sperma di sua nonna. Gli piace vederla godere. “Nonna sei magnifica. La tua vagina sembra un vulcano.

Sta eruttando magma. Mi piacerebbe assaggiarlo. ” “Perché non lo fai? Io il tuo l’ho bevuto e l’ho trovato buono. ” “Veramente posso lapparlo?” “Cosa aspetti?” Robby si precipita a lappare quel denso liquido che continua ad uscire dall’uretra di Yvonne. Con la lingua raccoglie lo sperma di sua nonna e lo convoglia nella sua gola. “Nonna è squisito” “Sono contenta che ti piaccia. Lappane pure quanto ne vuoi”. Robby lappa tutto ed opera anche una accurata pulizia dentro e fuori la vagina.

“Nonna. Girati e mettiti carponi come fossi una cagna” “Perché?” “Voglio chiavarti” “Oh dio. È quello che desidero anch’io. Non puoi chiavarmi standomi davanti” “No. Se ti chiavo standoti davanti non ti sento mia. Invece prendendoti standoti dietro non solo ti chiavo ma ti possiedo. Sarai veramente mia” “Ho sempre pensato che ad un uomo bastasse mettere il suo cazzo nella fica di una donna per sentirsi soddisfatto. Non ho mai pensato al possesso.

Tu non solo vuoi chiavarmi ma vuoi anche possedermi? Vuoi che sia la tua cagna?” “Si nonna. Tu dovrai appartenermi. Dovrai essere mia. Quando saremo insieme ti chiaverò sempre standoti dietro” “Amore non ti facevo così perverso”. Yvonne si gira e posiziona il suo corpo cosi come gli ha chiesto suo nipote. “Allarga le cosce e poggia le spalle sul letto”. Yvonne esegue la richiesta di suo nipote. “Vuoi altro?” Robby si porta dietro la nonna.

Con una mano afferra il suo cazzo e lo accompagna contro lo spacco che divide in due le grandi labbra della polposa vagina della nonna. Una spinta ed il grosso glande si fa strada verso l’interno. Yvonne lancia un gemito. Il puledro si stende sulla schiena della nonna e le passa le braccia intorno al torace ancorandosi con le mani alle grosse mammelle. Un ulteriore spinta ed il grosso cazzo affonda completamente nella vagina della nonna.

La spinta si esaurisce solo quando il glande si scontra con il collo dell’utero. La cagna Yvonne lancia un lungo ululato. “Mio possente stallone. Sono tua. Possiedimi”.
Robby incomincia a pompare il suo cazzo nella vagina della nonna. Lo fa lentamente. Le sue dita strizzano i grossi capezzoli. “Nonna ti piace il mio idrante?” “Oh amore. È stupendo. Hai un cazzo da far invidia ai bronzi di Riace. Pompa e spegni il fuoco nella mia fornace” “Nonna.

Spegnerò il tuo fuoco. Ti farò gridare di fermarmi”. Il torello non sa di avere sotto di se una cagna in calore e non sa che quando sua nonna è infoiata non basta un cazzo, che per quanto grosso possa essere, a farla gridare di smettere. Eppure riesce a farle raggiungere le vette del piacere. Il suo lento modo di stantuffare il suo cazzo nella vagina della nonna è esilarante. La donna esprime il suo gradimento gemendo, ululando e nitrendo in continuazione ed ad ogni affondo del cazzo del nipote nella sua infuocata vagina.

Il ragazzo pur essendo giovane dimostra di avere esperienza. Eppure per lui è la prima volta che sta con una donna. È la sua prima chiavata. In effetti sta mettendo in pratica tutto quello che ha letto nei libri e visto su internet e tutto quello che ha sentito nei discorsi dei suoi compagni. E ci riesce bene. Sta chiavando una donna bellissima e lo sta facendo come un uomo adulto. Forse meglio. Che poi questa donna che sta sotto di se è anche sua nonna poco importa.

Lui l’ama e l’amore è importante in un rapporto. Il cazzo di Robby entra ed esce dalla pucchiacca di Yvonne alla velocità di un millimetro al secondo e trattandosi di un fallo lungo 180 mm ci vogliono circa tre minuti perché il possente randello completi l’operazione del dentro fuori. Yvonne è completamente partita. La sua mente si è svuotata. Gli orgasmi si susseguono uno dietro l’altro. In uno sprazzo di lucidità prega il nipote di porre fine a quel dolce tormento.

“Basta. Non ce la faccio più. Ti prego poni fine a questo piacevole supplizio”. Robby si sente riempire di orgoglio. È riuscito a farsi implorare dalla nonna di smetterla. La cagna è giunta alla fine della resistenza. L’azione di pompaggio del cazzo nella vagina della nonna subisce una variazione di ritmo. La cavalcata passa dal passo lento al trotto e poi al galoppo sfrenato. Yvonne sembra ritrovare vigore. Invece il ragazzo le usa violenza.

Con il suo ariete assesta del violenti colpi nella fica della donna da sembrare che voglia sfondarla. La donna grida il suo piacere. Il suo corpo sembra percosso da uno tsunami di ormoni. Anche Robby sta per avere il suo tsunami. Insieme giungono all’apice del piacere. Insieme godono. Yvonne eiacula riempiendo la sua vagina di succulenti liquidi e Robby eiacula nella vagina della nonna innaffiandola con il suo sperma. I due densi liquidi si fondono e danno origine ad un lago i cui confini sono tracciati dalle rosse pareti della vagina di Yvonne.

Quando il culmine del piacere incomincia a defluire Yvonne si abbatte sul letto e perde conoscenza. Anche Robby si abbatte di schiena sul letto. Da bravo ometto non si cura minimamente delle condizioni della nonna. È pieno di sé. Ha posseduto e chiavato una delle tre donne di casa. Ora tocca alle altre due. Con l’immagine della madre proiettata sul soffitto della stanza si addormenta. Yvonne è la prima a recuperare la cognizione del tempo.

Andando con il pensiero a quanto è successo qualche ora prima il suo viso si apre ad un sorriso di compiacimento. Suo nipote l’ha chiavata e posseduta e questo basta a farla sentire soddisfatta. Guarda il nipote steso nudo al suo fianco. Il primo obiettivo è stato raggiunto. Un gemito richiama la sua attenzione. Robby si sta svegliando. “Non credere che il nostro discorso si sia esaurito. Tu, mio giovane mandrillo, hai ancora molte cose da dirmi”.

Il resto della notte trascorre con i loro corpi sempre avvinghiati in un unico abbraccio. Il mattino li sorprende con il ragazzo che sta facendo colazione succhiando una tetta della nonna che gli sorregge la mammella come lo stesse allattando. Yvonne guarda il nipote succhiare la sua mammella ed il pensiero corre al mattino precedente quando tese la rete per accalappiare i due nipotini. Ne ha catturato uno solo. Il secondo gli è momentaneamente sfuggito.

La mancata cattura dell’altro nipote è dovuta alla discesa in campo di sua nuora che ha preso la splendida decisione di farsi cavalcare dal figlio. La sera prima, mentre trascina il figlio di sua figlia nella propria stanza si è voltata ed ha visto che Janet, sua nuora, sta spogliando Erick. Il che significa che la cattura dell’altro nipote è rinviata a data da destinarsi. Nel frattempo si sarebbe sollazzata con il puledro che sta nel suo letto.

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