Pelorosso 3

Sono andato in ufficio con gli stessi abiti che avevo alla sera, senza passare da casa a cambiarmi, per una volta un poco più informale……
Abbiamo cenato assieme quasi ogni giorno senza rinunciare ai nostri soliti impegni: io la palestra due volte a settimana, lui i suoi giri sui roller….. abbiamo dormito molto poco ma entrambi ci sentiamo pieni di energie. Ho fatto anch'io gli “onori di casa” la prima volta che è stato da me, ormai ci sono vestiti di entrambi a casa dell'altro.

Ho una grandissima attrazione per Gianluca, fisica e mentale, riesce a stupirmi, lo adoro. Due giorni fa eravamo a casa mia sul divano coricati in senso opposto ognuno con la schiena appoggiata ad uno dei braccioli, entrambi impegnati a leggere: io un libro, lui appunti di lavoro. Ho iniziato a stuzzicargli i piedi, mi ha scacciato ridendo dicendo che era impegnato; non ho smesso, gli ho tolto una calza ed ho iniziato a mordergli il piede.

Nulla mi schifa di lui: ogni singolo centimetro di pelle “è” Gianluca, è “tutto” mio. A volte mi guarda un po' perplesso, io sono più disinibito di lui. Gli ho morsicato il piede ed ogni singolo dito facendogli solletico. Ha smesso di leggere….. L'ho spogliato toccato baciato leccato. Ha fatto altrettanto con me. L'ho fatto inginocchiare sul divano con la schiena verso il vuoto e mi sono seduto a terra per giocare con il suo culo con le dita e la lingua.

Due dita di una mano poi anche uno dell'altra ed anche un secondo. Gemeva, godeva mentre lo dilatavo e gli leccavo la schiena. Mi sono alzato ed anche se in posizione un po' scomoda con le gambe semi piegate sono entrato in lui spingendo ancora anche quando il mio pube era a contatto del suo buco poi tutto fuori ed ancora tutto dentro alcune volte spingendo forte. L'ho fatto girare e gli ho infilato il cazzo in bocca e mentre lui mi succhiava dolcemente gli accarezzavo la testa e le guance facendo scorrere le dita sulla barba che si è lasciato crescere e che lo rende ancora più maschio.

Poi di colpo mi sono staccato e l'ho baciato tirandolo sul tappeto per iniziare un bel 69 con le dita che si intrufolano tra le natiche per darci il massimo del piacere possibile. Abbiamo goduto ognuno nella bocca dell'altro ed io ho continuato a succhiarlo cercando di ingoiare tutto il suo cazzone ma faccio fatica per le dimensioni. Lascia che io conduca il gioco, dice che trova eccitante che mi prenda cura di lui in questo modo.

Non ho dato il tempo che gli diventasse mollo e mi sono impalato sul quel bel cazzo rosa chiaro, le

mani nelle mani, ho piegato le braccia per avere le sue vicino alla mia faccia e gli ho baciato il dorso di entrambe tenendo le dita incrociate. “ti amo” “lo so…. idem” , gli occhi negli occhi. Ho iniziato a cavalcarlo appoggiando le mie mani sulle mie cosce, mi ha pizzicato i capezzoli e mi ha tirato un po' i peli del petto; ho aumentato il ritmo più che ho potuto poi si è messo a sedere e mi ha baciato “fai con calma, voglio godere in te” ho contratto ritmicamente lo sfintere e lui gli addominali per continuare a sentire il suo cazzo muoversi dentro di me mentre le bocche si sono mangiate a vicenda.

Mi ha spinto indietro e da coricato sulla schiena ho appoggiato le caviglie sulle sue spalle ed ha iniziato a scoparmi con forza, in equilibrio con le braccia e le gambe tese per entrarmi dentro ogni volta con tutto il peso del suo corpo. Ho perso il senso del tempo. Quando riaprivo gli occhi vedevo il suo viso rosso dallo sforzo e dal piacere, i peli del suo petto bagnati dal sudore ed i muscoli tesi fino a quando è esploso in me con un grugnito liberatorio cadendomi addosso.

Ho stretto le gambe attorno alla sua vita per tenerlo in me mentre il respiro tornava tranquillo. Gli ho preso il viso tra le mani e l'ho baciato. È rimasto coricato su di me per qualche minuto, gli baciavo l'orecchio. Gli ho sussurrato “ancora, scopami ancora” ha sorriso sapendo quanto mi piaccia farmi aprire da lui. Ho raccolto le gambe su di me ed ha giocato con il mio culo usando le dita di entrambe le mani facendomi tornare il cazzo durissimo.

Anche il suo è tornato duro ed è entrato ancora in me muovendosi lentamente mentre mi segava. Abbiamo sborrato quasi all'unisono io sulla mia pancia ed imbrattandogli la mano, lui ancora dentro di me. Ci siamo rialzati con un po' di sforzo, una doccia assieme lavandoci a vicenda e poi a letto, stretti, uno sull'altro quasi fusi in un unico corpo. Al mattino quando mi sono svegliato era già uscito, fa spesso così: deve passare da casa per cambiarsi e prepararsi con calma…è abitudinario…che posso farci??? su un post-it attaccato alla caffettiera già pronta da accendere mi ha scritto una poesia.

Ho pianto in silenzio fino a quando l'emozione non è totalmente uscita da me attraverso le lacrime per lasciare spazio ad un sorriso che non penso possa più spegnersi. Come posso non restare stupito da questo animo nobile chiuso in un metodico ingegnere?
Ti vorrei ora vicino a me,
stringerti dolcemente e sentirti mio,
sentire il tuo cuore che batte contro il mio,
il tuo respiro dolce tra noi.
Sentire il leggero tocco delle tue mani su di me,
il tuo abbraccio forte che mi rende sicuro,
le tue labbra unite alle mie.

Sentire tutto il tuo amore per me,
e farti provare quell’infinito desiderio di renderti felice
che continua a crescere forte in me.
E averti tutto per me, per sempre tutto per me
addormentarmi sempre stretto a te
per sempre felice nella gioia unica del nostro amore.
Non lasciarmi mai. .

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