BASTA! (terzo episodio)

BASTA! (terzo episodio) 3 da Crisalide a Farfalla.

Il tempo della trasformazione era passato, allo specchio ero uno schianto! Quasi finiti i dolori l'ultima visita medica era stata addirittura eccitante, per l'attesa? Forse. Poco dolore, tanta sensibilità; il medico si era complimentato e per il calore sentito dentro di me arrossivo al pensiero che avesse capito. Per uscire dall'imbarazzo chiesi se potevo ritornare alla vita? Si, con calma e con il tempo fu la risposta, complicata da altre spiegazioni mediche.

Ancora qualche visita, smaniavo di uscire dal bozzolo! Potevo telefonare al consulente finanziario, l'amico fidato Ferruccio che aveva condiviso nell'infanzia le prime esperienze.
Avevamo concordato che sarebbe partito per accompagnarmi dopo le mie dimissioni dalla clinica, e saldato con i miei contanti il costo salatissimo a operazione finita.

La femminilizzazione era completa, mi avevano rasato completamente e ora in attesa della ricrescita per girare avevo pronta una parrucca rossa con i capelli lunghi che sostituivano i capelli neri ricci e corti di prima.

Dopo il trattamento sarebbero ricresciuti lunghi, lisci e biondi naturali, ma non prima di qualche mese, ed ora avevo scelto provvisoriamente questa, una rossa come quella famosa Rita del cinema del tempo che fu.
Ma quello che più mi meravigliava era la quarta morbida che sporgeva fiera dal petto, gonfiando la camicetta. Mi piacevo davvero. Pur nel mio primo semplice vestito ero un bel vedere!

Il sogno di quella notte fu bagnato: “ dalla trasformazione era strano svegliarsi languidi e senza pensieri, poter rimanere a letto senza avere sotto quel duro fardello… finalmente svegliarsi in un bel corpo femminile.

Sogno o son desta? pregusto il risveglio, inizio ad esplorare questo bel corpo, come un pianista che assapora un nuovo motivo, una melodia fantastica per la prima volta, con le incertezze di un nuovo spartito appena composto.
Con molta calma, come dovuto a un rodaggio accarezzo le curve. Affronto le sensazioni per sentire meglio la sensibilità, magari con un bel bagno, spogliandomi lentamente, denudando il bel corpo, i due seni tondi e simmetrici, i capezzoli non troppo grandi ma duri rivolti all'in su, le lunghe gambe affusolate, che si muovevano lente per entrare dentro la vasca, dove con un bell'auto massaggio, spalmo creme di bellezza ed usando degli oli, e magari con qualche candela, quelle accese attorno alla vasca per far atmosfera, ed altre candele più grosse e lunghe usate spente per raggiunger nelle esplorazioni anche i punti nascosti, e arrivare dove le dita non bastano agli orgasmi lunghi, multipli languidi e continui, potenti e bagnati come il mare in tempesta che si infrange sulle onde!
Ma questo non basterebbe, ed appena pronta dovrei nel pensiero sognante uscire a cercare qualche “mia simile” da abbordare.

Vuoi non trovare un'altra femmina… disposta a condividere le gioie di questa mia …novità… un'altra vogliosa gaudente come me?
Una volta trovata, iniziare un rapporto onirico, ma sono ancora in un sogno? Si, prima orale… si dev'essere divertente fare del sesso orale, un bel 69 tra noi o usare qualche accessorio, come un vibratore per lei, ma dovrei chiedere a questa mia TIPA pazienza perché io son nuova del genere… Divertente con questa Tipa poter parlare, raccontando all'amica che non molto tempo fa ero un'uomo, si! e vedere la faccia stupita ed incredula di lei che mi chiede di provarlo, di dimostrare di non esser una pazza furiosa!
Certo che è così, la prova è che sono vergine di corpo, nuova e sensibile, ma con un'anima perversa! Già, è vero, ora sono una donna e il sesso lo posso fare anche con uomini, perché no? Mai son stata prima con un altro uomo, e non ho certo il coraggio di iniziare io a cercarne uno ora.

Anche se … ora a causa del richiamo della carne ne ho la voglia, e dopo un paio di notti sfrenate a provare con lei oggetti di plastica ho questo bisogno che mi urla da dentro…. Tipa dice: “Ma allora, se sei così bramosa ora ti presento a un paio di amici miei!!!”
Accidenti come mi stuzzica e mi stimola la mia nuova amica di letto….
“Ve bene, portali, vediamo che succede”….

Dopo il risveglio “bagnato” dovetti farmi un bel bagno per la lunga visita finale per le dimissioni il medico sentenziò:
– “Nessun problema, nessun rigetto dai siliconi usati, i nostri prodotti di qualità sono sicuri.

Lei è una dei nostri migliori lavori effettuati. Ho notato una sensibilità straordinaria e una restituzione “ad integrum” davvero eccezionale. Nessuna cicatrice. Se non sente dolore e altro fastidio firmi che la dimettiamo presto. Un buon viatico per la sua nuova vita”
– “Ma mi raccomando ancora, niente rapporti per almeno due mesi! Meglio tre. Abbiamo tolto tutti i punti, ma i tessuti sono ancora troppo delicati. Non tenti nemmeno di toccarsi e masturbarsi per ora.

Tra un mese passi da questo ginecologo in Italia” – e mi fornì il biglietto da visita di uno studio – “farà una visita di controllo per estrarre dalla vagina il dilatatore, l'abbiamo fatta “nuova” ed è come una vergine, quindi i primi rapporti saranno i più dolorosi, si lubrifichi prima con questi prodotti. Segua la cura con gli ormoni come indicato”.
Poi altre noiose e lunghe indicazioni e prescrizioni mediche che vi risparmio.

Si congedò, complimentandosi per la mia femminilità salutando e con questa frase:
“Si faccia accompagnare dal suo conoscente che è qui fuori, può camminare ma senza stancarsi. La fisioterapia non serve, ma faccia le cose con calma ed eviti di stancarsi. ”

Uscendo incontrai subito lo sguardo di Ferruccio che attendeva, mi guardava stupito, a bocca aperta senza salutare, non mi aveva riconosciuto, e mi guardava come solitamente guardava una bella donna per strada.

– “Ciao Ferruccio! Non mi saluti nemmeno?” …. Pensai: “Ma chi parla, è la mia voce questa?”
– “Accidenti …. Mario??? …. Maria! sei te? Non ti riconoscerebbe neppure tua madre, sei uno schianto, sembri addirittura molto più giovane! Ti hanno tolto 10 anni oltre al resto?”
– “Gli ormoni fan bene alla pelle, e cambiano la voce! In meglio! Sono felice, nonostante i dolori. Son debole, e mi gira la testa, puoi darmi il braccio ed accompagnarmi all'aeroporto?”
– “Certo son qui per questo, ma se me lo chiedevi tre mesi fa avrei rifiutato!”
Mentiva, lo conoscevo, eravamo cresciuti assieme e uscivamo a morose, ma ho sempre capito che in cuor suo adorava stare con me anche prima.

– “Ora sei un fiore da esibire… ed hai una voce diversa, erotica!”
Presomi delicatamente sottobraccio, si incamminò impettito ma lentamente. Era serio e turbato, non scherzava come al solito. Era piacevole sentire la cortesia e la gentilezza di un cavaliere, ed ora poteva ammirarmi senza sentirsi in colpa!

Nel lungo viaggio pensai alle mosse successive, ed ai mesi di attesa prima di portare a segno la mia personale vendetta. Maturata negli ultimi anni d'inferno, oltre ai litigi, sapevo che mia moglie aveva un debole per un tipo, quel padrone della boutique del centro commerciale, e che sarebbe caduta di sicuro nelle sue braccia non appena libera per la scomparsa del marito! Usciti cautamente dalla clinica, mi accompagnò portandomi i bagagli in un taxi per l'aeroporto, e gli chiesi le novità del paese.

In volo, più rilassato, Ferruccio mi confermò che l'aveva seguita come da mie istruzioni e che ora i due si frequentavano, ormai senza troppi scrupoli: mi raccontò di come recentemente l'aveva vista entrare furtiva e guardinga nel negozio…
…ecco, come prima cosa avrei seguito le sue mosse, e prima di passare a infastidire la madre avrei circuito il suo amante: quel negoziante lo volevo sedurre, portarglielo via in modo da farla soffrire!

…Truccata e profumata, la donna sorride al manzo abbronzato ed elegante che la accoglie:
– “La signora desidera?”
– “Vorrei provare quel bel vestito elegante, non crede sia adatto a me?”
– “Su un bel corpo come il suo andrebbe bene sia il vestito più costoso del mondo che lo straccio più semplice – disse il cretino, credendo di esser cortese!”
Posata la borsa posizionando la telecamera nascosta verso la zona del cambio, civettuola dice:
– “Mi aiuta a togliere questo vestito, e a indossare quell'altro?”
– “Certamente, sono tutto a sua disposizione… SANDRA!” disse rivolto alla commessa affaccendata alla cassa, “vai dal fornitore delle calze a prendere l'ordine per domani, e mentre esci chiudi il negozio, ormai è l'ora!”
Questo confermò che il porco ci stava e che ci provava con tutte, infatti mentre aiuta la bella femmina a spogliarsi le sue mani toccano vogliose sempre di più quel bel corpo che si rivela.

Prima il collo e le spalle per sfilare la parte alta della veste e poi la schiena mentre faceva scender la zip dietro al vestito. Provocando ancora la donna seducente dice:
– “Che mani calde, sai che il tuo tocco è piacevole…”.
– “Se vuole ho anche altre doti nascoste!”
Voleva andare al dunque il maialone!
Spaventata adesso, e ancora non pronta…era venuta a strappare un appuntamento, e non un pomeriggio di sesso, che non volevo e potevo certo concedere.

Smascherando oggi questo stronzo, avrei fatto arrabbiare la moglie! Ma non pensavo a una conquista tanto facile. Ma lui era partito in quarta: mentre la stringeva toccandola:
– “Aspetta!!!” esclama ritrosa, “sono in quei giorni” – mise le mani avanti – “e non mi piace concedermi così in fretta… al primo”
…mi interruppe con un'avance abbracciandomi forte! Tentò di baciarmi, continuai a respingerlo, e il suo tentativo si trasformò in un succhiotto lascivo sul collo….

uhm-mm piacevole…
La sua mano ora scivolava sopra il seno, pizzicava l'aureola del capezzolo da sopra il reggiseno di pizzo, era la mia prima volta e mi girava la testa. Con un simile approccio subito faticavo a resistere e a dire di no! Un vero abbordaggio, ma accidenti era maledettamente piacevole! Le mani forti ovunque, quasi una violenza.
Ululai come una cagna solo per questi contatti, lui era davvero esperto e veloce.
Avevamo smesso di parlare, ma agivamo complici a giocare con i nostri corpi.

Non si sentivano più i no e i basta. Che bello, che gusto! Sorrisi, anche perché il suo sguardo famelico era in favore di telecamera! Io restavo più in ombra, ma il faretto dell'atelier lo illuminava bene, anche il suo pacco che premeva e pulsava dai pantaloni leggeri. Facevo l'effetto voluto! Faticavo a star ferma e a tenere salde le gambe, ormai tremati ed aperte! Ma restavo immobile senza volere ed a subire la piacevole aggressione.

Infatti la sua mano, dopo aver tolto il reggiseno, scendeva, andai in confusione mentre con la bocca succhiava e leccava prima un seno poi l'altro. Abile. Efficiente.
La mano scesa sugli slip, con le lunghe dita scivolate dentro la gonna.
Ma si fermò a contatto con l'assorbente che ancora copriva proteggendo l'intimità e rinchiudeva come uno scrigno la parte desiderata… questo per fortuna lo fece desistere… mi guardò come sconsolato…ed arrabbiato…
Ma si riprese uscendo dai calzoni un bel cazzo duro:
– “Scusa, non mentivi! Ma, non vorrai mica lasciarmi così ora?”

Perché no? pensai, ma l'occasione per concludere il video da spedire era troppo forte…
MARIA!.

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