L’avventura nel bosco!

Tutto ebbe inizio un giorno, quando Ago chiese ad Ala di uscire. Ago è un ragazzo di ventidue anni, atletico e con tanta voglia di “divertirsi”. Ala è una ragazza di diciassette anni non molto in forma sportivamente, ma è molto solare e le piace partecipare a qualsiasi tipo di avventura.

Al fatidico giorno, i due si incontrarono.
-“Dove andiamo?” chiese Ala.
-“Ti andrebbe di esplorare la natura?” rispose Ago.

-“Certo! Sai bene quanto mi piaccia! Andiamo in quella distesa di alberi e prati?” ala era entusiasta.
-“Esattamente. ” anche Ago non vedeva l'ora.

I due sono amici di lunga data, ma sono usciti assieme poche volte e, sopratutto, senza mai fare nulla di concreto: delle semplici uscite a prendere una bibita, per esempio. Anche quella di oggi doveva essere un'uscita tranquilla.
I due finalmente arrivarono in quel bosco.

-“Ci sono stata tanto tempo fa.. spero di non perdermi!” si preoccupò Ala.
-“Tranquilla, il bosco è molto piccolo, è difficile perdersi! E poi, ci sono qua io!” la rassicurò Ago.
Iniziarono a camminare tra i sentieri sterrati, passarono attraverso dei cespugli, evitarono delle strade fangose e, dopo una bella camminata chiacchierando tranquillamente, arrivarono ad una distesa d'erba circondata da alberi e cespugli.
-“E adesso? Siamo usciti dal bosco e siamo finiti in questa enorme distesa d'erba! E' meraviglioso!” Ala era nuovamente felice.

-“Ti piace? Che ne dici di rincorrerci come due bambini?” rispose Ago iniziando a correre nell'erba.
-“Ehii! Fermati! Ora ti prendo!” iniziò a correre anche Ala.

Tra i due Ago era molto più agile e veloce, Ala invece aveva dei movimenti più lenti.
-“Daiii, fermati! Così non ti raggiungerò mai!” disse Ala ridendo sapendo di non avere possibilità.
-“E va bene! Mi fermo qui! Prendimi!” Ago si girò verso di lei fermandosi e spalancando le braccia.

La giovane ragazza iniziò a precipitarsi verso l'amico e, a pochi metri di distanza, fece un salto per abbracciarlo. Entrambi però sottovalutarono le potenzialità della ragazza: il giovane non era in grado di fermare un peso in corsa e tutti e due caddero a terra, abbracciati. Si trovarono distesi a terra, Ala sopra Ago.
-“Scusa, scusa, scusami…” si vergognò Ala e cercò di allontanarsi dall'imbarazzante situazione.
-“Tranquilla, è stato divertente.. e poi mi piace trovarmi in questa posizione.. con te.

” ribatté Ago stringendo la ragazza ancora più forte.
-“Ma noi siamo…. ehi, perché mi stringi così forte?” La giovane era diventata tutta rossa per la vergogna e l'emozione. Non riusciva più a liberarsi e allora decise di aggrapparsi ancora di più al ragazzo. Continuò:”Beh, effettivamente anche a me piace stare in questa posizione con te..”.
Il ragazzo girò la testa e baciò gentilmente la sua tenera guancia rossa.
-“Io ho caldo e tu?” un commento improvviso e quasi senza senso della giovane: evidentemente era molto eccitata nel rimanere in quella posizione con quel ragazzo.

Era da tanto tempo che Ala aspettava un'uscita simile, anche se non si sarebbe mai immaginata di trovarsi in posizioni così intime.
-“Anche io ho caldo. Se vuoi possiamo spogliarci un poco”. Ago si alzò leggermente e chiese alla tipa di togliergli la maglietta. Al tempo stesso lui tolse la maglietta a lei. Ago rimase quindi a torso nudo e finalmente vide quel bellissimo reggiseno rosa della sua amica. Era molto carino, ma sopratutto nascondeva due tette enormi.

Ago non riuscì a resistere e gli palpò quella destra.
-“Ehiiiii, cosa.. stai facendo…?”
-“Ti va di giocare un po?”
-“Maa… mmmh.. mi vergogno”
-“Però ti piace!”
-“Basta!! Toglimi anche il reggiseno!”

Ecco che spuntarono le due tette enormi della ragazza, che quasi schiacciarono la faccia al giovane disteso sotto. Egli ne approfittò per leccare quei teneri capezzoli e, con la mano usata prima per palpare, ora iniziava a sfregarla sui pantaloncini della piccola.

-“Puoi fare lo stesso con me, se vuoi” disse Ago.
La ragazza non riusciva quasi più a parlare perché continuava a gemere dal piacere, era eccitatissima e iniziò a passare le sue mani tremolanti sul petto nudo del giovane. Gli toccò i capezzoli e anche lei iniziò a stringere quel “gonfiore” che aveva notato nei pantaloncini del ragazzo.
Il giovane era anche lui eccitato, ma non godeva molto in quanto la ragazza non riusciva ad aprire e chiudere la mano per bene per colpa dei pantaloncini.

Allora fermò per un momento i movimenti di quest'ultima e si levò i pantaloncini, rimanendo con le mutande.
-“Posso?” La giovane rimase stupida: il “gonfiore” sembrava crescere sempre di più e non resistette. Facendo finta di stringere male le mutande, fece uscire il pisello da un lato e subito lo andò ad accogliere nella sua calda bocca.

Ora anche il ragazzo iniziò a godere moltissimo e si levò del tutto le sue mutante.

Al tempo stesso spogliò nuda anche la giovane. A questo punto entrambi erano nudi, una sopra l'altro.
-“Scusami, Ago, ho paura di aver rovinato la nostra amicizia..” si fermò Ala.
-“E perché mai? Io penso che invece ora essa si sia rafforzata, diventando dei veri amici intimi. Mi piaci un casino!” la rassicurò Ago.
-“Anche tu mi piaci. Non sono mai stata così tanto eccitata in vita mia. Voglio provare a fare quella cosa”.

-“Non vedo l'ora”.

Essi quindi iniziarono il loro primo rapporto sessuale, entrambi godettero urlando più forte che poterono: tanto nessuno era nei paraggi per ascoltare. Alla fine entrambi vennero assieme, entrambi si sborrarono addosso e si “pulirono” strusciandosi a vicenda rotolandosi nell'erba.

-“Non vedo l'ora di tornare ad esplorare la natura e la foresta” disse, una volta che si erano ripresi dallo sforzo, la giovane Ala.

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