In vacanza con mia moglie Monica 02

…Nonostante parlammo dell’esperienza dell’autogrill come una avventura da ripetere, la vacanza scorse via tranquilla fino agli ultimi giorni. Fino ad allora mi ero divertita a fare un po’ l’esibizionista in alcuni luoghi (albergo, spiaggia, strada) vestendo abiti molto corti senza mutandine o prendendo il sole in topless con un bel perizoma. Sopratutto in spiaggia mi sdraiavo allargando le gambe e mi lasciavo guardare le grandi labbra della figa che non erano completamente coperte dal costumino ridotto.

Quel porco di mio marito Diego aveva preteso solo perizomi anche in spiaggia. Il massimo era quello bianco che appena bagnato diventava pressoché trasparente lasciandomi praticamente nuda alla vista di molti uomini. A cena nei vari ristoranti invece voleva che trovavassi sempre il modo di farmi vedere la figa depilata da chi mi stava di fronte o dai camerieri per la sua e loro grande gioia. L’eccitazione di mio marito era sempre al massimo e in albergo appena poteva mi saltava subito addosso per farsi un bella scopata dicendomi di come le ero piaciuta a mostrarmi alla gente.

Spesso mentre mi scopava, in preda all’orgasmo, mi chiedeva se mi sarebbe piaciuto ripetere quello che avevo fatto con quei cinque ragazzi. A me l’esibizionismo eccitava parecchio ma dopo 12 giorni avevo una grandissima voglia di sentirmi riempita da qualche bel cazzone. Anche io avevo goduto moltissimo ad essere trattata da troia all’autogrill, ma volevo che fosse il mio uomo a spingermi a farlo nuovamente.
Il penultimo giorno di vacanza mi disse se avevo voglia di prendere il sole nuda.

Gli risposi che lo avrei fatto in una zona meno frequentata della spiaggia. Scegliemmo una spiaggetta abbastanza isolata e mi spogliai completamente. C’erano due coppie a poca distanza, entrambe le donne erano nude, ma non più bellissime per via dell’età. Verso le 15 cominciarono ad arrivare alcuni singoli che si posizionarono proprio di fronte alla mia figa completamente esposta. Il cazzo di mio marito era durissimo…. io mi stavo bagnando. Mi toccai la figa iniziando ad entrare con due dita presa da una gran voglia di scopare.

Due uomini bel oltre la cinquantina presero a toccarsi il cazzo e a masturbarsi apertamente guardando nella mia direzione. Ormai era difficile fermarsi…. iniziai ad aumentare la velocità del ditalino con gli occhi fissi sui cazzi di quei due maiali. Si avvicinarono sempre di più per vedermi meglio e sborrarono sulla sabbia non appena mi aprii la figa con due mani per far vedere quanto fossi bagnata. Volevo essere riempita e chiesi a mio marito di tornare all’albergo.

Il suo cazzo stava scoppiando dentro al costume. Infilai il mio vestitino e allungammo il passo verso la macchina. L’eccitazione era alle stelle. Mio marito voleva ancora mostrarmi, mi divaricò le gambe e lasciò che fossi guardata da tutti quelli che si avvicinavo alla macchina non appena rallentavamo. Appena entrati in camera mi alzò il miniabito e mi penetrò; era una furia…. continuava a ripetermi che in spiaggia ero stata bravissima, di come i due vecchi si erano segati per me e di come si era eccitato al pensiero di vederli entrare dentro di me fino a sborrarmi nella figa.

Fece aumentare così anche la mia eccitazione, mi bagnai moltissimo e venni; poi per farlo sborrare gli dissi che se veramente lo voleva ancora ero pronta a soddisfarlo, a fare di nuovo la troia. A quelle parole tolse il cazzo dalla fica per portarlo alla mia bocca, ma venne prima del tempo sporcandomi la schiena e il culo. Il resto della giornata se ne andò tranquilla.
Dopo cena salimmo in camera a cambiarci, non gli dissi niente, solo di uscire e di aspettarmi nella hall.

Decisi di vestirmi in modo da farlo rizzare a chiunque mi avesse guardata. Una canottiera bianca molto aderente senza reggiseno, un perizoma bianco trasparente, che copriva a stento la figa depilata, coperto da una microgonna nera che arrivava di poco sotto al sedere con un piccolo spacco dalla parte sinistra. Ai piedi indossavo delle scarpe da schiava allacciate intorno ai polpacci color argento con un tacco da 12 cm. Un trucco non molto vistoso con un rossetto rosa e i capelli ricci biondi raccolti a coda di cavallo.

Uscii dalla camera, due ragazzi fermarono l’ascensore e mi aspettarono. Non mi toglievano gli occhi di dosso, camminando verso di loro feci salire un poco la gonna e sicuramente poterono vedere il bianco del mio perizoma. Arrivata alla hall cercai mio marito, mi vide, mi raggiunse complimentandosi per l’abbigliamento e mi disse se volevo andare ad una festa organizzata dall’albergo sulla spiaggia. Non camminammo a lungo, la spiaggia era vicina, per strada attiravo l’attenzione di tutti con la minigonna da mignotta che saliva a scoprire sempre di più il mio culo abbronzato.

Arrivati alla festa prendemmo da bere e ci sedemmo ad un tavolino; molti ragazzi ballavo al ritmo di musiche caraibiche, poi ad un tratto mi convinsi e dissi: “ti spiace se vado a ballare un po’?” “No, cara fai pure, divertiti”. Mi alzai, tentai di riabbassare un po’ la gonna che era salita parecchio e andai in pista a ballare. Non ci volle molto. Subito fui avvicinata da diversi ragazzi, ma ballai solo con quelli che mi piacevano.

Mio marito era là seduto con il bicchiere in mano, mi guardava ballare le danze latine con altri maschi. Sicuramente notò di come alcuni si avvicinavano baciarmi sul collo o di come le mani scendevano lungo i fianchi fino a palparmi il culo. Non lo notò subito, ma glielo raccontai dopo, un ragazzo introdusse la mano destra nel piccolo spacco della mini, la alzò un po’ e mi toccò direttamente il sedere; lo lasciai fare, ero senza freni, non so quante mani mi avessero già palpato, ma io sentivo solo la fica bagnarsi sempre di più.

Ad un tratto il DJ annunciò una pausa di pochi minuti, la gente stava lasciando la pista, e persi di vista più mio marito. Due ragazzi con cui avevo ballato si avvicinarono, mi lasciai toccare e mi chiesero di seguirli in spiaggia. Chissà la faccia di mio marito quando non mi vide tornare e chissà il suo cazzo…. pensai. (dopo mi disse che gli si era rizzato subito pensandomi con qualcuno). Ci avviammo verso un lembo di spiaggia poco frequentato, dietro ad una barca in riva al mare, io li seguivo, tenevo in mano le scarpe che avevo tolto abbassandomi a novanta, facendo salire la mini sui fianchi.

Il mio culo era a loro disposizione, spostarono il perizoma, mi guardarono la fica e mi penetrarono con le dita. Continuarono a palparmi la figa fino alla barca e anche io li toccai da sopra i jeans. Dietro alla barca mi abbassai allargando le gambe, mentre loro con i pantaloni alle ginocchia mi diedero da succhiare. Li alternavo nella mia bocca, spostai di lato il perizoma e mi masturbai un poco per preparami a prenderli dentro.

Uno dei due giovani (avranno avuto poco più di 20 anni), mi fece alzare prendendomi per la coda di cavallo, mi fece appoggiare una gamba sulla barca, sputò sulla figa e iniziò a scoparmi. Cominciai a godere subito, loro si alternavano e io gemevo ad ogni colpo dei loro cazzi durissimi. Poi uno salì sulla barca per farmelo leccare, erano eccitatissimi, contenti di potersi soddisfare con una bella puttana. Sentivo che stavano per godere, io avevo già goduto un paio di volte, poi quello che mi scopava gettò un urlo e mi venne dentro, l’altro forse sorpreso per dove mi ero lasciata sborrare, si menò il cazzo velocemente davanti alla mia bocca e mi venne sul viso.

Molto colò sulla canottiera sporcandomi tutta. Mi scoparono ancora scambiandosi le posizioni. Dopo essermi presa due sborrate in figa e due sborrate in faccia mi ricomposi, sistemai il perizoma, la mini e mi asciugai la bocca con un loro fazzolettino. Mi chiesero di seguirli a casa loro per continuare. Avrebbero voluto incularmi insieme a due loro amici. Io rifiutai spiegando che dovevo tornare da mio marito e che per me era stato solo un gioco.

Mi riaccompagnarono alla festa dopo circa 30 minuti; ad ogni passo lo sperma dei due ragazzi usciva dalla mia figa per bagnare il perizoma. Indossai di nuovo le scarpe e ci salutammo. Andai dietro ai bagni dove non c’era nessuno e cercai di fare uscire ancora un pò di sperma dalla figa per bagnare ancora di più le mutandine. Poi le sfilai e le strinsi in mano. Mi diressi verso mio marito, mi vide….. ebbi un attimo di esitazione quando lo vidi al tavolo con due uomini intento a chiacchierare.

Mi decisi ad andare verso di loro, lui disse: “ah…. ecco mia moglie, divertita a ballare?” “Direi di sì” risposi e appoggiai sul tavolo il perizoma completamente sporco di sborra dicendogli “ecco questo è il regalo che volevi tesoro”. Mi sedetti allargando le gambe, tutti e tre rimasero senza parole e mi guardarono la figa ancora bella aperta per le due scopate, presi un fazzoletto di carta sul tavolo e asciugai le poche gocce di sperma che ancora stavano uscendo.

“Ok possiamo andare adesso”, mi alzai prendendo mio marito per mano, che si accorse solo ora delle macchie sulla canottiera. Lui si mise in tasca il mio perizoma ed io appoggiai il fazzolettino sporco sul tavolo lasciando senza parole i due maschietti….

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