Come diventai Nudista, Voyeur e Cuckold – 3a parte

Come ho accennato nel post precedente, la serata più trasgressiva che abbia mai vissuto è stata il famoso mercoledì della lap dance al sexy shop.
Non tanto per la lap dance, quanto per il dopo.

Arrivo nel locale che c'è già un po' di gente. Mi sconvolgono due cose: l'abbigliamento di Gianna e la presenza dell'altra coppia conosciuta in spiaggia (che per comodità chiamerò Luana e Simone, altri due nomi di fantasia).

Gianna è vestita con un abitino scuro, corto, attillato e mezzo trasparente. Gambaletti fino a sopra il ginocchio e scarpe con leggero tacco. é senza reggiseno e l'aureola del capezzoli si vede benissimo da sotto il vestito.
Anche il perizomino micro si scorge abbastanza bene, in linea col famoso detto “lasciare poco all'immaginazione”. Già le sborrerei addosso per l'audacia!
L'altra donna, Luana, è invece sobria. Sexy ma sobria. Perdonate ma i particolari del suo abito non li ricordo se non che indossa gonna e collant scure.

Non mi dilungo molto sullo spettacolo della pornostar. Bel corpo, bei movimenti, qualche palpatina quando si struscia sugli spettatori, atteggiamento socievole quando finisce e fa foto ricordo con tutti. I momenti più eccitanti sono stati:
Primo: vederla a proprio agio tutta nuda girare per il locale e parlare con le persone a fine spettacolo.
Secondo: la foto ricordo fatta con Gianna. Pornostar nuda e Gianna che, accogliendo l'invito di qualcuno di mostrare qualcosa per par condicio con la nudità totale della pornostar, si alza il vestito sopra l'inguine e con una mano tira verso l’alto le micro mutandine, facendo spuntare dai lati le grandi labbra.

E’ quasi più disinvolta della pornostar, fregandosene totalmente della differenza di fisico.
Se vi dico che era più eccitante lei, proprio per l'atteggiamento genuino e disinteressato, mi credete?

Poco dopo, la pornostar, il suo piccolo entourage e alcuni spettatori se ne vanno. Paolo (il marito di Gianna, gestore del sexy shop) mi fa capire a bassa voce di non andarmene subito.
Alè… pisello e cervello si prendono per mano e spiccano il volo.

Comincio a farmi un milione di viaggi mentali e non vedo l'ora che succeda qualcosa.

Alla fine rimaniamo in sette se non ricordo male: tre singoli e le due coppie. Gli altri due singoli mi sembrano molto in confidenza con le due coppie, a quanto pare si conoscono e non accennano ad andare via.
Mi presentano ai due e poi Luana, ammiccando, chiede a Gianna di mostrarle cosa è successo con me la settimana scorsa nella videocabina.

Gianna si rivolge al sottoscritto: “Te la senti di spogliarti così le facciamo vedere bene cosa è successo?”
Vi ricordo che eravamo in sette, e io dovevo spogliarmi davanti a quattro uomini e due donne. Una sorta di battesimo o rito di iniziazione, visto che ero il più giovane e ancora da svezzare? Forse sì 😉
Sono vestito leggero e comodo (santa estate!!!) e ci metto un secondo a spogliarmi nudo. E' la primissima volta che mi capita di essere l'unico nudo davanti ad altre persone vestite.

La paura è quella di non essere all'altezza, ma vince l'eccitazione.
Mi siedo su una sedia col pisello in tiro da un bel po' e già umido, mentre Gianna, spiegando a Luana e agli altri la situazione, rifà le stesse cose: si abbassa le mutande fino alle caviglie, si alza il vestito (una settimana prima invece aveva una gonnellina scozzese cortissima e svolazzosa), spinge in avanti il bacino e me la mostra a venti centimetri dal naso.

Sempre continuando a parlare normalmente, dice più o meno così: “E' bastato che gliela mostrassi che ha incominciato a schizzare come una fontana, si è imbrattato tutto” e dicendolo mi sfiora il petto per illustrare agli altri la direzione dei miei schizzi.
Mi stringo fortissimo la base dell'asta per non venire e chiudo gli occhi. Devo essere ridicolissimo ma dopo tutto non sono un attore porno, sono un pivello davanti a gente navigata e… vorrei vedere altri al mio posto 😉

Lei a gli altri fanno commenti che non capisco per via della mia concentrazione, poi sento la sua mano che toglie la mia dal mio pisello dicendo “Così ti fai male, lasciati andare…”, e prende a segarmi.

Tutto succede in pochi secondi. Non ce la faccio davvero più… d’istinto le metto una mano sul culo e cerco l'ano. Come l'indice lo sfiora e sento il buco, esplodo in modo potentissimo. mamma mia quanta ne butto fuori!!!
E lei che continua a segarmi imbrattandosi la mano ed esclamando divertita “Bravo così… quanta!” e io a stuzzicarle il buco del culo mentre il marito e tutti gli altri guardano.
Mi strizza le ultime gocce e io ho petto e pancia piene del mio sperma.

“Bene, ora che abbiamo rotto il ghiaccio ci mettiamo tutti in libertà?” esclama qualcuno.
E tutti cominciano a spogliarsi. Io col cervello in estasi (perché, ragazzi, in situazioni come questa ho capito che è il cervello a provare le sensazioni più forti!) rimango nudo e appiccicoso, pulendomi con fazzoletti di carta.
Ora siamo tutti nudi e vedo che le mani cominciano a palpare i due corpi femminili. Sono tutti in confidenza, chissà quante volte lo hanno già fatto, mentre per me è tutto nuovo.

Mi avvicino nel carnaio e comincio a toccare insieme agli altri il corpo delle due donne.
Il mio pisello di nuovo duro si struscia sui loro corpi, sulle cosce, sui glutei. Sento le loro mani che me lo sfiorano, lo segano. Quando riesco a intrufolare la mano e a palpare le due fiche l’eccitazione è al massimo. Sto toccando, insieme ad altri, la fica di due donne sconosciute davanti ai loro mariti.

Sono caldissime e umidissime. Quando tiro fuori due dita da quella di Luana ce l’ho impiastrata del suo umore biancastro tipo sborra.
Le due donne si accucciano e cominciano a spompinarci tutti.
La prima sborrata se la prende Gianna su viso e tette, da parte di uno dei due singoli. Vedo quegli schizzi densissimi che si appoggiano e colano sul suo corpo burroso. Lei si concentra su quel glande ripulendolo tutto e poi si dedica a quello del marito che spruzza all’improvviso inondandole di nuovo le tette.

Devo sborrare anche io e vorrei farlo su di lei, considerando tutto il vissuto, ma sento la bocca di Luana sulla mia cappella. Succhia da Dio, è già sporca di sborra sul corpo e quando lo tira fuori dalla bocca per farmi esplodere sulle tette un altro glande le schizza sulla guancia. Sborriamo quasi in contemporanea e addirittura alcuni schizzi dell’altro sporcano me. Luana ci pulisce avvicinando entrambi i cazzi alle sue labbra. Mi tremano le gambe.

E’ una situazione talmente assurda che sentire un altro glande appoggiato al mio e aver addirittura ricevuto accidentalmente uno schizzo sull’inguine non mi dà fastidio.
Dico questo perché, essendo etero, la cosa dovrebbe infastidirmi moltissimo ma la situazione è paradossale e passa in secondo piano.

Prima parlavo del ruolo del cervello (forse del “mio” cervello) in tutto questo.
Una delle cose in assoluto più eccitanti della serata è la disinvoltura delle due donne.

Finita la bolgia iniziale, siamo andati alle macchinette automatiche dal bancone, per un caffè e qualche stuzzichino.
Nessuno si è rivestito e nessuna delle due donne si è ripulita. Chiacchierano tranquillamente tutte nude e sborrate. Hanno schizzi di sborra ovunque: tette, viso, mento, spalle, cosce, braccia. E i due mariti sono vicini alle rispettive mogli e le tengono per mano, le abbracciano e le baciano come se niente fosse. Questa visione e anche l’odore forte e inebriante di sborra e sesso non mi si è più cancellata dalla mente.

Probabilmente è da lì che ho cominciato a immedesimarmi in Paolo e Simone e a cercare di capire cosa provassero a vedere le loro mogli così.

Per ricaricarci, prima seguiamo le due donne in bagno per guardarle mentre fanno pipì e bidet e di seguito sono loro che tengono il pisello a ciascuno di noi, ad ogni turno di pisciata. Poi ci si racconta tutti insieme aneddoti sessuali vissuti o fantasie da realizzare.

Cominciamo di nuovo a scaldarci tutti a qual punto Paolo si posiziona in piedi dietro la moglie Gianna, le alza una gamba di lato e lei per stare in equilibrio gli mette un braccio intorno al collo. Questa è la posizione.
La fica di Gianna è spalancata davanti a noi.
Ci chiamano a turno a noi singoli, per guardarla, toccarla e se vogliamo anche leccarla.
Anche in questo caso, leccarla dopo che altre lingue l’hanno leccata non mi infastidisce.

Me la gusto e succhio per bene.
Dò delle slinguate profonde e larghe, infilando anche le dita. Il pisello del marito, che vedo bene perché è proprio dietro di lei a pochissima distanza, è durissimo.

Poi lei coppie decidono di improvvisare uno spettacolo per noi singoli, mettendosi a scopare davanti a noi.
Per la prima volta assisto a uno scambio di coppia!
Iniziano ciascuno col proprio partner per poi ingarbugliarsi in varie posizioni, leccandosi e toccandosi tutti e quattro fino ad arrivare al punto in cui Simone, l’altro marito, penetra Gianna.

Non avrei mai creduto di poter assistere a una cosa del genere. Mi sego in modo forsennato.
La penetrazione avviene nella posizione della precedente leccata: tutti e quattro in piedi con Paolo dietro Gianna a tenerle una gamba alzata e Simone a penetrarla. Luana dietro Paolo a segarlo.
Guardo il momento della penetrazione come in trance mentre Paolo tiene la gamba destra della moglie alzata in modo che la fica sia più aperta ed esposta possibile.

Il pene dell’uomo entra ed esce sempre più bagnato di umori di lei. Le dà colpi di reni sempre più decisi mentre Gianna e Paolo a tratti si baciano.
E’ la visione che mi cambia totalmente: marito e moglie che si baciano mentre un altro uomo ha il pisello dentro la fica di lei.
‘Sti quattro probabilmente hanno risvegliato in me qualcosa di ancestrale che avevo già dentro, perché non mi eccita più solo la scopata in sé.

C’è qualcosa di più, di diverso. Anche se la mia frequentazione di ventenne di Gianna e Paolo avviene mentre sono single, riesco a immedesimarmi in Paolo, in un marito, e penso di provare quello che prova lui.
In quel momento è come se io fossi Paolo e Gianna fosse mia moglie. Sento che vorrei provare sulla mia pelle le stesse cose che sta provando ora Paolo. Mi sono spiegato? Spero di sì.

Dopo altri due colpi decisi Simone tira fuori il glande rosso paonazzo ed esplode fiotti abbondantissimi sopra l’inguine di Gianna.

Mi godo la vista di quella crema che le inonda il sottile filetto di peli pubici, il clitoride e l’interno coscia, mentre Paolo incita Simone dicendo: “Bravo, sborrala tutta!”.
Io ho smesso di segarmi per godermi la scena fino in fondo perché se solo mi soffio sul pisello sborro. E il mio pisello pulsa e fa male nonostante le venute precedenti.
Paolo non ce la fa più, le due donne si inginocchiano e vengono inondate di nuovo su faccia e seno.

Poi tocca a noi. Non è permesso scoparle, solo sborrarle addosso, come prima. Per la cronaca sborro sull’inguine e sulla coscia di Gianna dopo essere stato segato da lei.

Non mi era mai successo prima e non è mai più successo di partecipare a una cosa del genere e tutto mi si è tatuato nella mente.
Posso dire che sono diventato cuckold grazie a quella serata.
Il termine di cuckold in realtà non mi si addice, perché il “vero” cuckold, a quanto ne so, ama essere umiliato, lecca lo sperma del bull e altre cose disgustose.

A me le umiliazioni non piacciono e neanche a Paolo, da quanto mi ha detoni seguito. Mi piacerebbe vedere mia moglie guardata, toccata e sborrata addosso da altri e, nelle fantasie più hard, vedere un glande che la penetra e la sua fica che si schiude, esattamente come ho visto fare a Gianna, mentre Paolo guardava estasiato.

Questo è l’apice di trasgressione sessuale che abbia mai vissuto.
Ho continuato ancora per qualche volta a frequentare il sexy shop di Paolo e Gianna, continuando a godere del suo esibizionismo e potendo sborrare ancora davanti a lei.

Poi tutto è andato scemando e li ho persi di vista per svariate ragioni: mi sono trasferito in un’altra città per finire gli studi e mi sono fidanzato. Era comunque una situazione che non poteva durare chissà quanto. Alla fine sei uno dei giocattoli della coppia, una dolce “vittima” delle loro voglie e de loro egoismo di coppia. Ed è giusto così. Anche io farei così da marito e terrei ben bene le redini del gioco, perché (ho capito dopo aver conosciuto mia moglie), mai metterei a repentaglio l’equilibrio di coppia.

Gianna non si faceva scopare da chiunque, sarà successo solo con un paio di persone. Simone e Luana erano una coppia amica estremamente affiatata a tra loro poteva succedere, ma non sempre.
Tutto ciò mi è stato detto da Paolo e Gianna la volta successiva che li ho visti nella spiaggia nudista, in cui abbiamo parlato dello scambismo e in cui mi hanno raccontato la loro esperienza in un gloryhole in Germania, qualche anno prima.

La loro esperienza nel gloryhole è proprio quello che vorrei descrivere nel prossimo post, perché l’ho trovata eccitantissima!
Me lo hanno raccontato loro quindi non posso assicurare la veridicità dei fatti.

Poi magari chi lo leggerà e dovesse aver vissuto esperienze simili, mi dirà se e quanto è verosimile il loro racconto.

Alla prossima!.

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