Ancora Laura – donna matura – ma con la suocera &e

Ci risiamo, ecco che dopo le altre volte,

ricapita, la mia storia con la suocera –

Siamo al 2 giugno, bella giornata calda, ad un pranzo in giardino da mia cognata, ma Io e Lei siamo vicini..
Lei è vestita con un leggero vestito colorato, scollato, e mentre aiuta a servire a tavola, sono seduto proprio di fronte a lei, dall’altra parte del tavolo, con l’effetto che, quando Lei in piedi si sporge e si piega per porgere e mettere nel piatto le vivande, ho la visione del suo abbondante seno piegarsi e penzolare sotto il suo peso ad aprire la scollatura in modo da offrirmi un eccitante spettacolo.

Una volta, due volte, ed intanto Io godo della visione, e Lei si è accorta di come la guardo e che mi è venuto appetito….
Mi prende in disparte per rimproverarmi “Ma Marco, basta guardarmi così, gli altri potrebbero accorgersi di come ti comporti …” – “Si Laura, hai ragione ma la visione mi attirava”, “Allora Marco, telefonami…”.
Ecco che ci ricasco, non volevo, ma sarà stata l’estate, od il vino di quella giornata, che ho ridesiderato scoparmela, sì mia suocera! quella trasgressiva ed amante appassionata.

Allora organizzo, dico a Teresa -moglie- che devo andare a Monza, da un cliente, e tornerò sicuramente tardi e troverà spento il cellulare.
Mi presento da Lei nel pomeriggio fissato, che mi sta aspettando con tanto desiderio, la trovo in costume perchè stava sul balcone a prendere il sole. Subito due saluti veloci, sulla porta, e poi chiusa, mi si avvinghia, e inizia a sbaciucchiarmi tutto. Le titubanze ed i rimorsi per il tradimento e l’i****to svaniscono subito.

Il caldo ed il sudore del suo corpo, mi fanno arrappare molto, la pelle è madida, sento il suo forte desiderio, ed il mio si esprime subito con una erezione, al suo contatto.
MI preme il suo corpo rotondo addosso, e tolgo subito i miei vestiti, per mostrarmi nudo, visto che mi piace esibire la dura erezione. Le lingue sulla pelle, sul pelo, sul corpo prendono il posto delle iniziali baci e carezze.

Siamo pronti uno per l’altro, sul letto dove mi si offre a gambe aperte, lo vuole subito, ma prima voglio assaggiarla per bene. La mia lingua solletica tutte le pieghe della matura pelle dell’inguine e della pancetta, poi le cosce e l’interno, dove trovo la sua conchiglia dell’amore, che mi riempie la bocca. Sapore di dolce, ma anche un poco acre, odore di umido, qualcosa che è asciugato male, di pesce forse. Ma dopo averla ben leccata sulle grandi labbra, piene di pelo, voglio osare, e passo la mia lingua sul morbido e rigonfio ano, che mostra un rilevo a corona, forse un poco gonfio di emorroidi, lecco ed infilo il mio dito, ma Laura non vuole mi fa capire che adesso lo vuole dentro in figa, trema dall’ansia di iniziare, fremiti che fanno vibrare la cellulite e la pelle smagliata, e quindi la penetro, pronta e bagnata, che aspettava.

Partiamo piano, con delle belle spinte in fondo, e sento il mio ed il suo piacere salire ed aumentare, siamo alla missionaria, e le mie mani passano dai suoi seni molli di gran volume, ma con grandi capezzoli, al suo culo, soffice, grande e grinzoso ma eccitante.
Lei mi cerca, spinge dal di sotto puntandosi sui piedi, con movimento rotatorio, puntando il pube contro il mio con forza, e mi prende il culo forte con le mani per arrivare bene dentro.

Io riesco a trattenere l’orgasmo, cosa che invece Lei non aspetta, si lascia andare ed urla, masticandomi l’orecchio.
Lei ha avuto quel che cercava, Io adesso devo prendere, e passo le sue gambe sulle mie spalle, Laura non è molto alta, la piego in due, ed in quella posizione, pompo forte, mentre Lei gode ancora del suo orgasmo, Io cerco il mio piacere piu intenso, dentro dentro in fondo in fondo, con le sue chiappe molli che sbattono, ed il cazzo dentro quella larga e vecchia figa, che fa “slack, slack”.

Ora si che vengo, ho una sborrata da elefante, tutta dentro la metto, piu in fondo possibile a quella vecchia tasca di carne rosea e pelosa, e Laura approva, sente il getto caldo e si complimenta con me.
La scopata, credetemi, vale e merita. Le belle gnocche sono piacevoli da vedere, in piedi vestite, muoversi ed apparire, ma quando scopi, al gesto meccanico del tuo uccello che si muove poco importa se lei è Belen od un’altra figa.

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