La nostra prima crociera.
rilasciato 09.07.2014 in categoria sesso raccontoEra tanto tempo che avevamo deciso di fare una vacanza diversa. Non era mai capitata l’occasione, però. Mettendo da parte un paio di euro al giorno ho recimolato un bella cifrà in un anno di risparmi e cosi ho comprato du biglietti per una crociera sul Mediterraneo. Ho colto l’opportunità e Volevo che il viaggio sembrasse il più possibile quel viaggio di nozze che non avevamo fatto con mia moglie……frà due giorni saremmo dovuti partire.
E’ stato così che al porto, in procinto di salire sulla nave abbiamo visto salire Pino il suo ex datore di lavoro ed ex amante ,le ho detto che le davo il permesso di scoparselò quando e quanto voleva e di togliersi qualsiasi sfiziò. Non se l’aspettava ed è rimasta a fissarmi con la bocca aperta come per capire se stavo scherzando oppure no, ma ha capito che ero serio dalla mia espressione.
Ho posto una sola condizione: sapere prima l’evoluzione delle cose. Dopo un pò si è ripresa ed ha accettato la mia proposta.
La cabina era piacevole, non certo quella da film, ma comunque vivibile. Sembrava anche abbastanza insonorizzata e se non fosse stato per l’altezza del soffitto e per il panorama che si vedeva dai vetri, non si avrebbe avuto la certezza di essere su una nave, piuttosto che il altro ambiente.
La giornata è proseguita bene; lo staff era eccellente ed era impossibile annoiarsi, sembrava che se non ti vedevano sorridere, ti trascinassero nei giochi a forza ed eri quasi obbligato a divertirti. La sera dopo cena abbiamo voluto prenderci un po’ di relax dalla giornata frenetica e ci siamo recati nel salone da ballo. Io e mia moglie non siamo capaci, se non qualche lento e dove non ci sia da spostarsi troppo; restavamo nel nostro metro quadrato, accennando qualche leggero avanti e indietro ogni tanto, ma stare vicini ci bastava.
Almeno fino a quando Pino che sembrava essersi materializzato lì vicino a noi, mi ha cortesemente chiesto se poteva ballare con mia moglie. Date le nostre capacità sono rimasto meravigliato e, mentre guardavo il volto di mia moglie che cercava scuse per negarsi, In un attimo un no, quasi forse, è diventato un sì. Per la cortesia dimostrata nel chiedere il permesso di ballare con mia moglie, mi sono visto costretto, non avendo lei negato, a cedere il posto e sono tornato al nostro tavolo.
Ho seguito così le evoluzioni che mia moglie riusciva a fare, guidata dalla capacità, notevole direi, di pino che la guidava in passi che io avevo visto solo in rare occasioni. Sulle prime sembrava rigida, ma ho visto che parlottavano, lui sorridente, lei con aria di scuse e via via si è fatta più sciolta e si lanciava in qualche passo che lui la guidava a fare.
Poi la musica è cambiata ed hanno suonato musica caraibica.
Ho pensato che a quel punto mia moglie sarebbe tornata a sedere, conoscendo le sue capacità. Invece ho visto che era attaccata con il suo bacino a quello del compagno di ballo. Anche in questa specialità era decisamente capace di muoversi,lui ha fatto scivolare una mano sul fondo schiena di mia moglie per guidarla meglio e poi la mano è scesa ancora fino a tenere chiaramente un gluteo a pieno palmo. Lui era vestito con una camicia leggermente sbottonata, prima, adesso i bottoni aperti erano qualcuno di più.
Pensavo che forse ballando, si fossero aperti. Ho così guardato anche mia moglie ed ho scoperto che la sua camicetta, sempre aperta del solo primo bottone, era sbottonata mica male, tanto da lasciare intravedere abbondantemente il reggiseno e la bellissima scollatura della terza misura che ha il suo duro seno. Le luci colorate davano ai due varie tonalità, per cui non riuscivo a capire quanto fossero affannati nel frenetico ballare. Si stancheranno, pensavo, ma non davano segni di cedimento.
I balli caraibici sono andati avanti un bel po’ e ad un certo punto, colto dalla stanchezza della giornata, ho approfittato di un momento in cui mia moglie mi ha guardato tutta sorridente per farle cenno che sarei rientrato a dormire. Lei mi ha fatto cenno di sì con il capo, intendendo con questo che io sarei rientrato, lei no.
Mi sono coricato non troppo convinto di aver fatto bene a lasciare libero il campo, ma tant’è, ho pensato, tra non molto arriverà anche lei e ci faremo sopra una bella dormita.
Il mattino seguente al mio risveglio mi sono girato per salutarla ed augurarle la buona giornata e…non c’era. La storia non mi andava giù, ma ho pensato, visto che erano circa le dieci, che si fosse alzata prima di me e che fosse andata sul ponte a prendere una boccata d’aria. Mi sono quindi vestito e sono andato anch’io a fare un giro con l’intenzione di trovarla e raggiungerla. Alla fine l’ho trovata appoggiata al pa****tto del ponte che scrutava l’orizzonte.
Sembrava pensierosa. Le sono arrivato vicino e l’ho quasi spaventata, facendola riaffiorare dai suoi pensieri. Le ho chiesto com’era andata avanti la sera prima e mi ha risposto che ci stava appunto pensando. A notte tarda era tornata a dormire, ma nonostante la stanchezza, non riusciva a prendere sonno perché le tornavano in mente alcuni particolari della serata. Ho chiesto di quali particolari si trattava e lei, inizialmente restia, ha iniziato a raccontarmi che dopo l’inizale timore di fare brutta figura,ma grazie agli incitamenti di Pino, alla sua evidente capacità nel ballo ed al suo modo gentile di fare, si era sciolta sempre più fino a diventare quasi un unico corpo con lui.
Con i balli caraibici poi, lei si era sentita rimestare il sangue continuamente in quanto lui le aveva puntato all’inguine il suo notevole pacco e, con i movimenti dei balli, aveva avuto modo di farglielo sentire duro, grosso ed in tiro. Mi ha confessato che più volte si era sentita bagnata. A fine serata (quasi alba ormai) lui l’ha galantemente accompagnata verso la nostra cabina. In una parte del ponte dove si aveva l’impressione di essere al coperto, un po’ la serata, un po’ gli ultimi discorsi che erano finiti sul sesso e sulle scopate che si erano fatti anni prima, un po’ il mare e tutto l’insieme, lui aveva abbracciata dandole un caloroso lungo bacio…… Lei ha ricambiato con un altro piu’ focoso del primo.
Mi ha riferito che lui ha allungato le mani sul suo culo prendendogli entrambi i glutei da sotto la gonna, per poi infilare due dita in mezzo. Non voleva, ma è partita di testa e l’ha lasciato fare. Ha detto che aveva la figa tutta bagnata e che ad un tratto si è ritirata perché altrimenti non avrebbe più resistito e si sarebbe fatta scopare.
Le ho ricordato quello che le avevo detto poco prima di salire sulla nave e le ho ricordato anche che però doveva farmi sapere prima cosa sarebbe accaduto.
Mi ha risposto che aveva ben presente quella cosa. Avrebbe atteso gli sviluppi eventuali della situazione.
Il pomeriggio si è rifatto vivo Pino; eravamo vicini la piscina a prendere il sole. Mia moglie aveva un due pezzi telmente ridotto che due stringhe per scarpe avrebbero coperto di più. Era girata a pancia sotto sul lettino quando è arrivato ed è rimasta in quella posizione a parlare fino a quando lui l’ha invitata per un’altra serata di ballo.
Nel dire ballo ha usato un altro timbro di voce, come volesse dare altro significato alla parola. Lei a quel punto si è girata sul lettino con i piedi verso lui, gambe leggermente divaricate. Lo sguardo di lui è finito in mezzo alle gambe di mia moglie ed un certo movimento di sopraciglio mi ha fatto capire che gradiva la visione. Lei ha fatto finta di chiedermi il permesso, ma me lo chiesto in modo che non si poteva dare altro che una risposta.
Cosi lei gli ha confermato che ci saremmo stati, la sera. Con un po’ di disappunto aveva capito che sarei andato anch’io.
Durante il resto del giorno, un paio di volte l’ho stuzzicata sull’argomento, chiedendole come si sarebbe vestita per il ballo serale. Con uno strano sorriso sulle labbra mi ha chiesto come io volevo che lei si vestisse, spettando una risposta. Le risposi che mi sarebbe piaciuto vederla vestita il meno possibile.
Lei ci ha pensato un po’ su e mi ha detto che aveva portato un certo abbinamento di vestiario da usare con me; se volevo lo avrebbe messo la sera. Ho assentito con un nodo alla gola di uno che prova un piacere immenso di fare una cosa, anche se sa che non gli converrebbe.
La sera si è preparata chiusa nel bagno della nostra camera. Quando ne è uscita ho visto una gonna talmente corta che se si abbassava anche solo un po’, si sarebbe visto il bel culo rotondo e sodo che ha.
Sopra era coperta con una camicia a rete fina, che lasciava intravedere il suo stupendo seno. Non sembrava avesse il reggiseno. Tanto per coprirsi in caso di umidità serale un scialle in seta che le avevo regalato qualche anno prima. Scarpe alla schiava. Non erano molto adatte a ballare, secondo me, con quei tacchi, ma l’effetto visivo era da sballo.
Pino ci stava aspettando, dopo cena nel salone da ballo. Quando ha visto mia moglie è shittato i piedi e le è venuto incontro.
Un saluto caloroso mi ha fatto capire che apprezzava l’abbigliamento di mia moglie. Non riusciva a staccarle gli occhi da dosso, pur cercando di dissimulare per la mia presenza. Ci siamo accomodati ad un tavolino rotondo. Quasi impercettibilmente la sua sedia si è avvicinata a quella di mia moglie, facendo sembrare che la coppia fossero loro ed io il terzo. Il cameriere, con modo gentile ha servito le bevande richieste leggermente alcoliche ed i discorsi sono andati avanti quel che bastava per non tagliarmi fuori con il ballo in tempi rapidi.
Sono quindi iniziati i balli. Già in quel momento c’erano i caraibici ed ho considerato che si sarebbe andati subito al sodo. In effetti l’ancheggiare del giorno prima si era trasformato in qualcosa di veramente sensuale, i loro movimenti andavano oltre alla sensualità del ballo ed i loro sguardi magnetizzati uno all’altro davano l’idea di un’intesa tutta particolare. Chissà come andava lo strusciamento di figa di mia moglie; non ci voleva molto ad intuire che i movimenti di lui erano finalizzati a far sentire cosa c’era sotto, e non ci voleva molto a capire che mia moglie aveva già mentalmente le gambe aperte su quello che sentiva.
Uno sguardo di lei, un sorriso in mia direzione accompagnati da un acceso colorito della pelle, mi hanno fatto capire che sarebbe stata la sera giusta.
Da parte mia ho ordinato un bicchiere di brendy e lo gustato dolcemente in solitudine.
Era un piacere stare a quel tavolo e ho bevuto forse piu’ di tre bicchieri di brendy ,tanto che era trascorso così più di un’ora e quando mi sono reso conto di questo, ho allungato lo sguardo sulla pista cercando mia moglie.
Sissi, così si chiama, non la vedevo piu’,intuendo al volo mentre volgevò lo sguardo verso la pista da ballo, li avevo visti andare verso l’uscita che porta sul ponte. Chiedo al cameriere dove porta quell’uscita,e lui mi ha spiegato che da quel ponte, attraverso delle scale si può girare la nave in posti dove c’è poca frequentazione.
l’aveva ormai girata in lungo ed in largo.
Sono rimasto qualche tempo ancora seduto in stato para-confusionale.
Ormai erano le quattro del mattino e pensavo a mia moglie che probabilmente era rientrata direttamente in camera.
Infatti, aperta la porta senza fare rumore, ho subito visto, entrando, che era a letto. Dormiva. Si è risvegliata per il casino che avevo involontariamente fatto. Mi ha sorriso, ma ho visto che aveva una luce strana negli occhi. Sono andato dritto al sodo e le ho chiesto com’era andata. ……………………………………………………. Lui, comunque sarà anche un gran bel porco perchè non ha perso tempo a chiedere ed ottenere da mia moglie quello che a me non ha mai voluto dare e cioè il suo forellino anale.
Stentavo a crederci quando me lo ha raccontato con una dovizia di particolari che mi ha portato ad un orgasmo portentoso.
Ma veniamo al racconto in cui è stata sodomizzata. Appena sono rimasti soli e indisturbati mi dice che lui non perde tempo ad infilarle le mani ovunque palpandola a dovere ma quello che più la fa andare fuori di testa sono i morsetti e i succhiotti che lui riserva al suo collo ed ai capezzoli.
Baciata e leccata in quelle parti mia moglie perde subito il controllo e, con lui, anche tutti i freni inibitori. Comincia dunque a baciarle il collo, le morde i lobi delle orecchie e posizionandosi da dietro le infila le mani nelle tette titillandole i capezzoli che diventano subito durissimi con il respiro di lei che diventa affannoso per la crescente eccitazione. Mentre lui le riserva questo trattamento, lei mette le mani all'indietro tastandogli il pacco da sopra i pantaloni facendogli venire un'erezione portentosa che lui le fa sentire contro il culo,parte del corpo molto apprezzata.
Più lei sente il cazzo di lui crescere e più si eccita inarcando la schiena e facendo aderire il culo al pacco ormai durissimo. Lui le prende le tette, le strizza, titilla i capezzoli ed in preda ad un'eccitazione sempre più forte le morde il collo facendola infoiare come una vera troia tanto che si gira e gli caccia la sua lingua morbidissima in bocca baciandolo con grande passione e, nel frattempo, gli sbottona i pantaloni ed impugna il suo cazzo ormai durissimo iniziando una lenta sega con la mano destra e carezzandogli le palle con la sinistra sino ad arrivare anche al suo buchino, cosa che lui apprezza molto.
Lui la spoglia, la mette nuda davanti a se, la fa sdraiare sopra una barca di salvataggio messa li alla rinfusa e se la scopa infilandole il cazzo completamente nella sua fica fradicia facendola mugolare dal piacere. Mia moglie avvinghia le gambe alla schiena di lui e lo incita a scoparla più forte a farla godere come non mai. Lui le dice che è la sua troia, la sua puttanella e la farà godere come tale e lei si eccita ancora di più chiedendogli di sbatterla più forte, più forte, sempre più forte sino a che un orgasmo devastante la prende tutta, la fa tremare, le parte dalla punta dei piedi e le arriva al cervello facendola gridare come una pazza dicendo che lui le può fare quello che vuole,che ormai è sua, la sua puttana, la sua troia e che vuole soltanto godere.
Lui non se lo fa ripetere 2 volte, adora il suo bel culetto, le prende le gambe, le piega sul torace, con 2 dita le allarga il forellino e con la lingua inizia a leccarlo con una certa dovizia, le mette molta saliva, lo lubrifica, lo succhia, lo lecca; il buchino di mia moglie si dilata e lui punta la cappella e, piano piano lo forza… ci sa fare, la sta inculando da vero esperto, fa entrare la cappella e si ferma,fa adattare il buchino al suo cazzo e poi inizia a fare un lento andirivieni nel culo di mia moglie che gradisce quel trattamento regalandogli delle sensazioni fortissime sia perchè il culo è stretto e sia perchè il suo sguardo,mentre lui la incula,è da vera troia.
lei è stesa sulla sulla barca gambe piegate sul torace con il cazzo di lui che le sta aprendo il buchino ed è pervasa da un'eccitazione fortissima tanto che inizia a solleticarsi il clitoride che è diventato durissimo dal piacere che lei sta provando e più lui la incula selvaggiamente e più lei si masturba contorcendosi dicendogli che la sta facendo impazzire dal culo,che la sta facendo godere come una porca,che non resiste al suo cazzo e mentre dice tutto questo un orgasmo devastante la pervade facendole schizzare fuori del liquido dalla vagina per quanto è forte e lui a vedere tutto questo inizia ad eruttare sperma nel culo di mia moglie riempiendolo all'inverosimile e grugnendo come un porco.
A sentire tutto questo mentre mi masturbava e mentre mia moglie mi solleticava le palle e mi leccava i capezzoli, in quell'istante non ce la feci piu’ a resistere,la presi,la misi a pecora sul letto e la scopai selvaggiamente sino a scaricarle dentro un'infinità di sperma caldissima. sono venuto come non mai gridando come un ossesso che avrei voluto vederla con il cazzo di lui piantato a fondo nel suo culo. E' stata una sborrata fantastica…..grazie… grazie sissi!.
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