Un temporale di passione

Una fredda sera invernale io ero fermo ad aspettarla davanti a quel supermarket, 5-10 minuti e lei non arrivava, cominciai a pensare che si fosse tirata indietro, che mi avesse “solato”, le scrivo un messaggio, poi un secondo, non stavo più nella pelle, lei mi risponde: ” sono appena uscita da casa “, non resisto, metto in moto e le vado incontro…
La vidi, correva sotto l' acqua, tutta impacciata, i capelli perfettamente in ordine, profumavano di nuovo, il suo sguardo così insicuro, non sapeva cosa aspettarsi da quella fredda e piovosa sera.

Salì in macchina, mi salutò con un bacino, io quasi la ignorai…
Misi in moto, e con tono gelido e distaccato le chiesi di parlare, di spiegarmi cos' avesse da dire; inizia con un “Ti Amo”, mi chiede scusa per ciò che era successo fin ora, ammette i suoi errori e mi chiede di perdonarla… io non risposi, annuii solamente.
Eccoci arrivati, parcheggio al lato di una strada interna e degradata, slaccio la cintura di sicurezza, tolgo cappotto, sciarpa e cappello e mi metto comodo, all'improvviso diventai più caldo e affettuoso, come da copione, le dissi che nonostante tutto io la amo ancora, che voglio lei, la voglio più che mai, intanto la pioggia si fa insistente, il rumore del suo battito sulle lamiere dell'auto diventa sempre più assordante, poi la bacio, ecco che tutto sembrava più calmo, anche la pioggia.

La tirai verso di me, buttai il seggiolino tutto indietro, lo abbassai, lei mi salta addosso, i suoi occhi erano carichi di voglia, voleva il mio cazzo, e io dovevo darglielo; sentivo già il profumo della sua figa bagnata, la tirai a me e violentemente la baciai.
Le mani cominciarono a viaggiare, la mia testa pure, ormai eravamo immersi in una spirale di passioni, le tiro via la maglia, con una ” CATTIVERIA ” inaudita, cominciai a leccarle il seno, la mia lingua era un vortice, lei ansimava, era satura, si arrese alla passione e lasciò andare le sue mani, mi tirò giù il pantalone, faccio lo stesso con lei, i nostri corpi caldi, semi-nudi facevano contrasto con l'aria gelida che ci circondava.

Si ferma un attimo e con voce molto porca e arrapante mi dice ” Ti Voglio, ORA!!! “, per uno come me queste parole sono un invito a nozze!
Ci capovolgiamo, mi metto sopra di le, Dio quant'era arrapante, così bella, con gli occhi che a gran voce dicevano ” Scopami! “.
Cominciai a toccarla, la sua figa era un laghetto d'acqua salata, non potevo res****re più, dovevo scoparla; ma prima dovevo farla impazzire, poggiai la mia cappella sulle sue grandi labbra umide, senza penetrarla però, lei non resistette, prese in mano il mio cazzone e lo accompagnò all'interno di quel tunnel di emozioni.

La penetrai con forza, velocemente, intensamente, lei mi mordeva il collo, il suo respiro era sempre più affannato, i gemiti sempre più forti, godeva, si leggeva sul suo volto, era appagata, quei capelli, prima così perfetti e ordinati ora sembravano aver scontrato un uragano, erano tutti sconvolti, i suoi occhi quasi lacrimavano, i suoi seni erano nudi e sodi, io la leccavo, le palpavo il sedere, piccolo, grazioso, così dannatamente perfetto, continuai a penetrarla, lei mi stringeva, godeva a gran voce, eravamo un tutt'uno, non resistetti ed esplosi, un fiume di sperma caldo la inondò, lei era felice e sorridente…
A quel punto il mio sguardo cambiò, se ne accorse, si allontanò e mi chiese se questa fosse stata l'ultima, feci ” si ” con la testa, poi l'accompagnai a casa, scese dall'auto senza salutare e sbattendo la portiera, sembrava incazzata, chissà perchè!!!
Le sue lacrime si mischiavano con la pioggia che sbatteva sul volto, quasi cominciavo a dispiacermene, eppure tutto era filato diritto ( in tutte e due i sensi ), tutto come da programma!.

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