LA PRIMA VOLTA CON UNA COPPIA

Piccola premessa. Tutto quello che troverete scritto nei miei racconti è realmente accaduto. In parte siamo costretti a mentire tutti i giorni, a partire dal dover nascondere alcune nostre passioni e tendenze, quindi per me in questo gioco
dobbiamo essere sinceri e senza falsi pudori.
Solo per rispetto dei miei amici, luoghi e nomi non corrispondono alla realtà.

Anno 1982, avevo solo 17 anni ed ero in vacanza al mare.

Sin da ragazzo ho sempre dimostrato più anni di quelli che avevo effettivamente. Un ragazzo simpatico, allegro, pieno d'interessi e molto socievole. Avendo fratelli più grandi di me, ho frequentato sempre persone più adulte e sono stato sempre attratto da persone più grandi di me.

Quell'estate, era il mese di luglio ed ero in vacanza con la mia famiglia in una regione del sud Italia, avevo conosciuto una famiglia del nord Italia che avevano affittato una piccola villetta nello stesso residence.

Lei Silvia, una donna di circa quarant'anni, capelli scuri e lunghi, occhi neri, alta 175, magra, con poco seno e un portamento molto elegante. Una donna stupenda che mi affascinava da morire. Il marito Sergio, qualche anno in più di lei, un bell'uomo, anche lui magro, alto e poco brizzolato. Avevano due bambini piccoli di 5 e 7 anni. Insomma, una bellissima famiglia.

Li ho conosciuti in spiaggia, erano i nostri vicini di ombrellone, e abbiamo iniziato a fare amicizia facendo le solite quattro chiacchiere.

I miei occhi non si staccavano mai da Silvia, la trovavo una donna molto affascinante, sexy, elegante, premurosa e dolce. Quando tornavo a casa, iniziavo a fantasticare su quella donna masturbandomi pensando a lei.
I giorni passavano e io non vedevo l'ora d'incontrarli di nuovo. Poi un giorno mio padre propose a Sergio di farsi accompagnare da me, come cicerone, per fargli visitare dei posti della nostra regione. Così, dopo quella giornata passata insieme, iniziammo ad avere un rapporto più stretto, fino a quando una sera mi invitarono a cena per cucinare insieme un piatto a base di pesce della nostra regione.

Passai un pomeriggio e una serata bellissima. Cucinammo insieme e dopo cena Sergio andò a mettere i bambini a letto, al piano superiore della villetta, lasciandomi da solo con la moglie. Aiutai Silvia a sparecchiare e a rassettare la cucina e poi ci sedemmo sul patio a chiacchierare un po'. Lei mi faceva molti complimenti, mi diceva che nonostante la mia giovane età ero molto maturo, educato, sapevo fare tante cose e avevo molti interessi.

Io ero veramente attratto da Silvia, quasi imbarazzato quando mi parlava e se rimanevamo da soli mi sentivo quasi paralizzato. Dopo mi confidò che aveva capito benissimo di piacermi tantissimo e quel gioco la intrigava da impazzire.
Dopo circa un ora Sergio ci raggiunse e si sedette a chiacchierare con noi sul patio. Io tornai a casa felice e ancora più perso per quella donna fantastica.

Due giorni dopo fui invitato da Sergio e Silvia a cena perché mi avrebbero preparato, per ricambiare, un piatto della loro regione.

Arrivai a casa loro in perfetto orario e trovai Sergio ai fornelli che cucinava e mi chiese la cortesia se potevo andare a dare una mano a Silvia, che era al piano superiore. Al piano superiore si accedeva da una scala esterna, feci le scale e trovai la porta accostata.
Bussai e Silvia mi rispose “Dai entra non ti preoccupare, tanto mi hai già vista così al mare”
Entrai e prima ancora di capire e vedere Silvia, lei mi corse incontro dandomi un bacio sulla guancia dicendomi: “Scusami stavo finendo di prepararmi e avevo chiesto a Sergio se mi dava una mano a rifare il letto”.

In quel momento si girò e allontanandosi, dandomi le spalle, vidi che indossava solo la sua biancheria intima. Aveva un piccolo slip nero che lasciava i suoi glutei sodi completamente scoperti, i suoi fianchi larghi mi permettevano di vedere in mezzo alle sue cosce magre e i suoi sandali con tacco slanciavano ancora di più le sue gambe magre. Credetemi sono rimasto impietrito vicino alla porta senza proferire parola.

Girandosi di nuovo verso di me e piegandosi per iniziare a fare il letto mi disse sorridendo: ” Allora cosa fai li impalato, mi vuoi aiutare?”

A quel punto mi avvicinai all'altra sponda del letto e iniziai ad aiutarla continuando ad ammirarla.

Aveva il reggiseno di pizzo, sempre nero, dove si intravedevano i suoi piccoli capezzoli e anche lo slip era leggermente trasparente e si intravedeva una peluria nera. Inutile dirvi che ebbi un'erezione pazzesca e non capivo più nulla.
Ero ipnotizzato e continuavo ad ammirarla senza dire nulla. A quel punto lei guardandomi mi disse: “Scusami se non ho messo il vestito, ma fa troppo caldo. Se ti da fastidio mi vesto subito”
Io a quel punto senza pensarci su nemmeno un istante risposi: “No, scherzi, anzi sei bellissima… ops scusami”.

Lei guardandomi negli occhi si avvicino a me e mi disse: “Si lo so che ti piaccio e vedo come mi guardi e mi desideri”. Io ero completamente perso e non sapevo cosa fare. Silvia per togliermi dall'imbarazzo si avvicino e mi bacio sulle labbra.
Fu un bacio lungo e appassionato che non potrò mai più dimenticare nella mia vita. Quella donna cosi meravigliosa mi stava baciando e mi stringeva tra le sue braccia.

Non potevo crederci che era tutto vero e che stava accadendo proprio a me.

Continuammo a baciarci e ad abbracciarci in piedi vicino al letto. Io non avevo grande esperienza, avevo avuto solo due rapporti sessuali prima e con mie coetanee, e non sapevo cosa fare.
Silvia, baciandomi il collo e vicino l'orecchio mi sussurrò: “Ora voglio che mi lecchi tutta. L'ho desidero tantissimo e immaginavo questo momento da tanto. “

Si sedette sul letto e apri le gambe scostandosi il piccolo slip e mi disse: “Dai baciami”.

Io sempre più rincoglionito, per non dire impedito, davanti a quello splendore risposi: “Ma tuo marito?”
– “Non ti preoccupare, Sergio non verrà è impegnato in cucina e deve dare da mangiare ai bambini”.
Io a quel punto, non capendo nulla, mi tuffai in mezzo alle sue cosce iniziando a baciare le sue piccole labbra rosee, tra una peluria molto curata e morbida, succhiando il suo piccolo clitoride. Lei mi guidava sussurrandomi: “più su, …si proprio li, …dai ancora, …si più forte, …si più veloce, …si bravo, …bravo, bravo” io eseguivo a dovere ogni suo comando e non volevo assolutamente non risultare all'altezza.

Il suo sapore era meravigliosamente dolce, i suoi umori erano densi ed ero estasiato da quella situazione.
Dopo poco venne, strozzando il suo gemito e stringendo la mia testa fra le sue gambe. Mi tirò a se e inizio a baciarmi in bocca e leccando la mia faccia, ripulendola dai suoi umori, mi disse: ” E' stato fantastico, desideravo da morire venire con le tue labbra” e continuò a baciarmi appassionatamente.
– “Ora andiamo, Sergio avrà finito e dobbiamo cenare”,
– “Ok” risposi,
– “Lo so, stai pensando che ti lascio così tutto eccitato, ma non ti preoccupare saprò scusarmi dopo cena”.

Si ero molto eccitato, ma troppo felice di aver realizzato un sogno. In quel momento non stavo pensando assolutamente a me, ero già più che soddisfatto e appagato.
Si tolse gli slip e porgendomeli: – “Tienili tu, sono tutti bagnati e cosi ti ricorderai di come mi hai fatto venire”
Felice misi i suoi slip in tasca, lei si tolse il reggiseno e s'infilo un vestitino di cotone nero leggero. Sotto rimase completamente nuda.

Mi prese per mano e scendemmo insieme.

Entrando al piano terra annunciò: – “Eccoci, Paolo e stato molto carino ad aiutarmi e un ragazzo veramente dolce” baciò il marito e poi diede un dolce bacio ai suoi figli.

Io ero li quasi incredulo, non capivo cosa stava succedendo, ma tutta quella situazione mi intrigava da morire. Cercavo di capire se Sergio aveva compreso qualcosa, ma il suo atteggiamento era lo stesso, sorridente, scherzoso e molto cordiale.

Dopo qualche chiacchiera, mentre i piccoli giocavano in giardino, andammo a cena. Io ero sempre in uno stato di estasi. Ero eccitato, ma stranamente tranquillo, guardavo Silvia che mi sorrideva e che stringeva la mano a Sergio. Sapevo che sotto al vestitino era completamente nuda. Pensavo a quello che era successo prima e alle sue parole “non ti preoccupare saprò scusarmi dopo cena”, ma non riuscivo a immaginare come e cosa sarebbe successo.

Dopo cena Silvia chiamò i bambini per andare a letto e dopo il bacio della buona notte Sergio si avviò al piano superiore per metterli a letto. A quel punto mi ritrovai da solo con Silvia, ma nuovamente impacciato non sapevo cosa fare, sicuramente era giunto il momento.
Lei a quel punto mi disse: – “Allora mi aiuti a sparecchiare, mio piccolo tesoro?”
– “Certamente” risposi.
Sparecchiammo e rassettammo velocemente la cucina, ogni tanto Silvia si avvicinava con il suo corpo sfiorandomi e baciandomi sul collo o sulle guance.

Io ero sempre più in estasi e impacciato.

Finito tutto, mi guardò negli occhi e sfilandosi il vestito mi disse: -” Eccomi ora sono tutta per te”.

Era completamente nuda, aveva solo un sandalo nero con tacco che abbracciava quei piedi magri e ben curati, era un sogno e stava accadendo proprio a me.

Si avvicino e baciandomi inizio a spogliarmi. Io a quel punto iniziai a baciarla e accarezzarla stringendola a me.

Ormai non pensavo quasi più alla presenza del marito che era al piano superiore.

Le baciai i seni, i suoi piccoli capezzoli diventarono duri come chiodi. La mia erezione era pazzesca e lei appoggiandomi al tavolo s'inchino per prenderlo in bocca. Era bravissima. Era dolce e morbosa allo stesso tempo. La sua lingua mi leccava ovunque, le palle, la cappella, la mia asta, succhiava e mi guardava con quegli occhioni neri meravigliosi.

Ero molto eccitato, avevo paura che finisse tutto e non volevo. Lei continuava ad andare su e giù leccando e mugolando di piacere.
Ad un certo punto l'adagiai sul divano e ripresi a baciarle il seno. Vedevo che a ogni bacio o leccata lei fremeva e così la leccai su tutto il corpo per ritornare a baciarle la sua meravigliosa fica.
Lei divarico completamente le gambe dandomi in faccia il suo culo.

Io a quel punto iniziai a leccarla dal basso verso l'alto, facendo passare la mia lingua dal suo culo al suo clitoride, andando in profondità con la mia lingua fino a quando mi inondò il viso di un nettare denso e dolce che non potrò mai più dimenticare.
Senza dire una parola mi prese a se, io ero ancora inginocchiato davanti a lei, e con gli occhi chiusi prese il mio cazzo e lo guido dentro di lei e mi sussurrò: -“Prendimi amore, fammi tua”.

La penetrai con dolcezza e lei si inarco lanciando un gemito e aprendo gli occhi bisbigliò: – “Hai un cazzo stupendo amore, …prendimi tutta tesoro mio, …si ti voglio tutto dentro”.
Era fantastica, bagnata di quel suo umore denso. Il mio cazzo aderiva alle pareti della sua fica e sentivo la mia cappella che urtava contro il suo utero. Era completamente aperta, con le gambe spalancate. Io ripresi a baciarle il seno e vedevo che ogni volta che baciavo e leccavo la sua pelle aveva dei sussulti.

A quel punto mentre la prendevo, sempre con più forza, iniziai a baciarla sul collo, nell'orecchio e lei gemeva sempre di più, sino a quando tirò le sue braccia indietro e iniziai a leccarla sotto l'ascella. A quel punto iniziò ad agitarsi e sbattersi contro il mio cazzo venendo in un amplesso incredibile: -“Dio mio che meraviglia, …. amore hai una lingua fantastica, …vengo, …si amore continua, …vengo, …si vengo” e mi bagnò tutto il cazzo di una crema che sembrava dello sperma.

Ero strafelice di aver procurato del piacere a quella donna e anche se estremamente eccitato ero riuscito ancora a non venire. Silvia riprese a baciarmi con la sua lingua e mi sussurrava: -“Dai ora voglio che vieni anche tu, …dai prendimi tesoro sono tua, …ti voglio sentire godere” e mi baciava e guardava negli occhi. Io ero sempre incredulo che tutto questo stesse accadendo proprio a me e quasi non volevo che finisse.

A un certo punto sentendo il mio respiro cambiare e il cazzo che si era ingrossato mi disse: -“Così mi fai venire di nuovo, …è enorme amore, …voglio venire con te, …dai ti prego, …. ma stai attento a non venirmi dentro, …si continua, … ti sento, …ma fai attenzione ti prego, …vienimi fuori, …VENGO!!!
Tirai fuori il mio cazzo e le sborrai sulla pancia, con uno schizzo incredibilmente forte e qualche goccia di sperma raggiunse anche il suo viso.

Fu una sborrata incredibile, un brivido mi attraverso tutto il corpo raffreddando il mio sudore, e lo schizzo fu veramente abbondante.

Silvia con un sorriso raggiante, leccandosi quelle gocce di sperma che aveva sul viso, mi disse: -“Sei fantastico amore, scopi meglio di un adulto, …farai carriera amore mio”, e spalmandosi la mia crema sulla pancia, sul seno e leccandosi un dito continuò: -“Ora devi andare tesoro, voglio far sentire a Sergio quanto è dolce”.

Io ero sempre più impacciato e non sapevo come condurre quel gioco, che ruolo aveva suo marito, se sapeva cosa stava facendo sua moglie, se ci aveva visti. Non sapevo come comportarmi e avevo paura di chiedere perché non volevo che finisse.

Mi rivestii e andai via lasciando Silvia completamente nuda, sui suoi sandali e sporca del mio seme.

Tornando a casa ripensavo a quello che era successo, erano mille le domande che mi ponevo e non sapevo cosa fare, non sapevo come comportarmi.

Non potevo parlarne con nessuno, era una cosa troppo intima e riservata che riguardava altre persone. Invece di passare una nottata felice e spensierata, non chiusi occhio con l'incubo di cosa sarebbe successo il giorno dopo in spiaggia.

La mattina dopo andai in spiaggia, i miei erano già li, ma nell'ombrellone vicino non c'era ancora nessuno. Passò circa mezzora, che mi sembro una vita, e quando vidi arrivare Silvia sorridendo con i bambini e Sergio che ci salutarono calorosamente come al solito, complimentandosi con i miei genitori per l'educazione, l'attenzione e la mia simpatia, capii che tutto era andato liscio.

Mi scoppio un enorme mal di testa, non riuscivo a prender pace, ero eccitato e mezzo addormentato per la notte insonne. Ma avevo ancora timore di restare solo con Sergio, avevo proprio paura se mi diceva qualcosa. Invece, lui era il solito, spiritoso, attento e sempre molto cordiale anche con me. Sinceramente non capivo, se non sapeva, se sapeva ed era felice che mi ero scopato la moglie. Non sapevo cosa fare e avevo una paura fottuta.

Mentre facevamo un bagno, rimasi qualche minuto da solo con Silvia, e mi disse: – “Ti vedo un po' strano, sei taciturno”
– “No” risposi,
– “Sai ieri è stato molto bello per me, spero anche per te?”,
– “Si, anche per me” ormai rispondevo a mono sillabi,
– “Sai tra due giorni sono finite le vacanze, se ti va stasera puoi passare da noi dopo cena, diciamo verso le 22:00”,
– “Si certo che mi va”,
– “Ok” e mi fece un sorriso smagliante che mi porto immediatamente a una erezione in acqua.

Uscimmo dall'acqua e la giornata trascorse tranquillamente, io ero un po' assonnato e stranamente, anche per i miei genitori, mi addormentai sotto l'ombrellone.

Arrivò la sera e puntuale come un orologio svizzero alle 22:00 ero a casa di Silvia e Sergio. Lei mi aspettava sul patio, aveva una camicia bianca un po' lunga tipo vestitino, con dei sandali color crema e i capelli raccolti. Mi guardo e baciandomi mi disse: -“Dai entra Sergio e su ad addormentare i bambini”

Facemmo di nuovo l'amore e io imparai a baciarla ovunque.

La mia lingua le procurava una sensazione incredibile e la sua pelle era liscia e profumata. Le baciai i piedi, tutta la schiena, le gambe e quella sera mi fece sdraiare sul divano e si mise sul mio viso allargandosi i glutei e strofinandosi su e giù sulla mia lingua, andava dal suo clitoride fino al suo ano. Venne in un modo incredibile sul mio viso inarcandosi e gemendo dolci parole.

Così andò anche la terza e ultima sera, ma alla fine prima di andarmene gli chiesi se potevo avere il loro numero di telefono e accarezzandomi il viso e guardandomi dolcemente negli occhi mi disse: -“No amore mio, questa dolce storia finisce qui.

Sei stata una dolce parentesi, in questa meravigliosa estate. Sei una persona bella, corretta e hai dimostrato di saper stare al tuo posto. Io amo mio marito e non possiamo più vederci. Vedi, tesoro, questo è un gioco da adulti e si deve stare molto attenti ai sentimenti. “

Ci baciammo e la salutai per non rivederla mai più!!!

Tornando a casa quella sera ero stranamente felice e rilassato e riuscivo a darmi le prime risposte:
– Era solo un gioco e il marito sapeva tutto;
– Era sesso e non dovevano esserci sentimenti;
– Era solo una forte attrazione;
– Era la possibilità di lasciarsi andare;
– Era il desiderio di una cosa nuova;
– Era rispetto delle persone e del proprio ruolo;
– Era una questione mentale e non solo fisica;
– Era una fantasia che poteva diventare realtà;
– Era un gioco da adulti … e forse stavo diventando ADULTO!!!

Grazie, Sergio e Silvia, per avermi insegnato a giocare!!!.

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