Schizzatrici e ricevitrici

Le alzatrici hanno il compito di rizzare il cazzo. Le palleggiatrici hanno il compito di segarlo per bene. Gli opposti devono succhiare come troie. Le schizzatrici devono coordinare le schizzate di sborra. E le ricevitrici devono riceverla in bocca. Io, ovviamente, sono una ricevitrice.
Che strana squadra di pallavolo… Il mister è un vero porco e gli allenamenti sono molto Duri.
Il ragazzo della squadra avversaria deve res****re il più a lungo possibile senza arrivare all’orgasmo.

La squadra che ci mette meno tempo a far venire il ragazzo avversario, vince. Ovviamente bisogna anche saper ricevere bene le schizzate. È un gioco si squadra.
Culotte nera, stretta e attillata, ginocchiere, maglietta bianca (senza reggiseno) di tessuto sintetico-trasparente, capelli legati, scarpe sportive: ecco la nostra divisa.
Parte il conteggio e Martina inizia a stimolargli le palle e a lubrificarlo per bene. Poi arriva Sara che inizia a segarlo lentamente guardandolo negli occhi sorridente e maliziosa.

Il suo cazzo si fa duro quasi subito. Sara è una vera artista con la mano.
È il turno di Manuela, che inizia a pompare. Ci va giù sciolta la ragazza; si vede che è più esperta (si avvia verso la trentina). I suoi affondi lo fanno godere. Quel poverino tira indietro la testa e chiude gli occhi per non guardare, ma non può non ascoltare i gemiti di Manu mentre succhia e le porcate che le altre due compagne gli sussurrano nell’orecchio con voce suadente: “Dai tesoro, schizza per noi; amiamo la sborra, riempici tutte”.

Naturalmente, il ragazzo deve avvisare in tempo prima di venire – se dovesse sborrare senza preavviso la sua squadra perderebbe un sacco di punti e il match sarebbe quasi perso.
Manu ora appoggia le mani sui fianchi del ragazzo in modo da darsi la spinta per l’affondo. Nel deep-throating è un portento.
Il ragazzo fa segno che è in dirittura d’arrivo. Bene, è il mio turno. Io e Francesca ci dirigiamo verso di lui e le altre si spostano.

Franci inizia a segarlo con forza; ha un tocco magico la nostra compagna.
Io sono in ginocchio con la bocca aperta davanti al suo cazzo. Da regolamento non posso toccarlo con nessuna parte del mio corpo. E da regolamento, non devono passare più di 5 minuti senza che il ragazzo non sia arrivato all’orgasmo. Mi spiego meglio: se il ragazzo fa cenno che sta per venire, ha 5 minuti di tempo per farlo, altrimenti ottiene una penalità per “chiamata nulla”.

Inoltre da quando la schiacciatrice – o schizzatrice, come viene più comunemente chiamata – (nel nostro caso Franci) inizia a segarlo, non può più fermarsi, altrimenti arriverebbe una penalità contro la nostra squadra – può cambiare ritmo e segarlo più lentamente, ma non può fermarsi.
Il mio compito è non perdermi neanche una goccia. Più sborra cade per terra e più basso sarà il punteggio realizzato. Al contrario, più sborra mi becco e più sale il punteggio.

Se non me ne perdo neanche una goccia ricevo un bonus. Se la prendo sul viso, il punteggio aumenta ancora di più. E se ingoio… beh, vi lascio immaginare.
Se faccio un ingoio completo sono 100 punti, meno il tempo che ci è voluto per farlo venire.
È vietato dal regolamento aiutarmi con le mani; cioè, se ricevo schizzi in faccia, non posso portarmeli alla bocca. La posizione di noi ricevitrici è generalmente con le mani dietro la schiena.

Franci alza il cazzo leggermente all’insù, in modo da aiutarmi nel compito di non farla cadere a terra. Posso muovere il corpo come voglio, ma almeno un ginocchio deve stare sempre a terra.
Il ragazzo cerca di non far capire quando verrà, ma io so bene che sta per venire e mi preparo a ricevere le sue schizzate.
Il primo getto è potente e copioso: un po’ mi arriva sulla guancia, ma la maggior parte mi finisce tra i capelli.

Ovviamente la mia bocca è spalancata al massimo e la testa inclinata all’insù, ma anche il secondo mi finisce sul viso. Il terzo mi sporca la maglietta e parte del quarto finisce sulle mie cosce. Poi inizio a sentire la sborra calda sulla lingua. Avvicino la bocca sulla punta del cazzo ma senza toccarlo. Franci continua a segarlo molto lentamente e lo tira ancora più su, facilitandomi il compito. La restante sborrata mi finisce tutta in bocca.

La apro, per farla guardare meglio agli arbitri che sono lì vicino e per farli rendere conto della quantità di sborra che mi galleggia in bocca. Poi la richiudo e mando giù. E poi la riapro.
Gli arbitri si avvicinano per verificare le macchie di sperma finite per terra e quelle finite addosso a me. Poi determinano il punteggio.

E a voi? Vi va di giocare?.

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