Una cena “particolare”

Mi chiamo Giacomo, ho 26 anni, vivo nelle vicinanze di Roma e sono ragioniere.
E' sempre un po' difficile lavorare in un nuovo ufficio, perché devi ambientarti e fare nuove conoscenze. Ho passato questa situazione qualche mese fa. Lavoravo in contabilità in un'azienda del mio paese e purtroppo con l'arrivo della crisi economica fallì. Mi ritrovai disoccupato, con un affitto da pagare e con il pensiero di come mantenermi in quel periodo. Cercai un altro lavoro, mi chiamò dopo qualche giorno un signore che disse di presentarmi in un ristorante il giorno successivo.

Mi recai in questo ristorante di lusso e aspettai l'arrivo di questo signore. Dopo una decina di minuti si presentò al mio tavolo un uomo sulla quarantina, un bell'uomo, alto, con un bel fisico e con quei capelli un po' brizzolati che avrebbe fatto bagnare le ragazzine.
Si presentò: si chiamava Roberto ed era il capo di un grande studio legale in centro a Roma. Mi disse che cercava un ragioniere giovane per gestire la contabilità dei suoi uffici e delle sue aziende.

Mi fece un po' di domande banali per farsi una buona idea di me e infatti mi dette appuntamento nel suo ufficio per firmare il contratto.

WOW! Avevo trovato di nuovo un lavoro. Lavoravo con un uomo importante. Non ci credevo. Andai a firmare il contratto e iniziai a lavorare. Come ho detto, ho avuto un po' di difficoltà ad ambientarmi e a relazionare con i miei colleghi, visto che non ci si fermava nemmeno per una chiacchierata.

Quando il lavoro si fece più leggero fu più semplice relazionare con gli altri e conobbi un ragazzo: si chiamava Lorenzo, 25 anni, un bel ragazzo di colore. Mi disse che era nato a Firenze (infatti aveva un acutissimo accento toscano), che suo padre è eritreo e che sua mamma è aretina. Anche lui si occupava di contabilità, anche se aveva delle mansioni diverse dalle mie, ad esempio faceva consulenza ai clienti.
Iniziammo ad uscire insieme ogni venerdì per berci qualcosa e a divertirci come dei matti.

Eravamo oramai diventati dei grandissimi amici.

Il lavoro andava benissimo, le giornate erano buone per lavorare e con il passare del tempo il capo cominciò a fidarsi di me, tanto da affidarmi tutta la propria contabilità. Era un bel traguardo, perché è il sogno di tutti lavorare a fianco del proprio capo. Iniziammo a darci confidenza, mi disse di iniziarlo a chiamare con il suo nome.
Un giorno mi chiamò in ufficio per parlare: “Giacomo, sto organizzando una cena con tutti i miei amici a casa mia e sarei felice che tu venga.

Mi farebbe piacere!” – disse Roberto – “E porta un tuo amico. Più siamo e meglio è!” “Va bene Roberto” – dissi – “Non mancherò!”. Mi disse dove si trovava casa sua e mi dette appuntamento il sabato successivo.

Quel sabato andai a prendere Lorenzo a casa sua e ci dirigemmo con la mia auto a casa di Roberto. Arrivammo davanti a questo cancello e non sembrava un cancello di una villetta qualunque: era una villa enorme.

Entrammo in casa e fummo accolti da Roberto. Ci fece conoscere gli altri invitati, persone piuttosto giovani che andavano dai 25 ai 40 anni. Eravamo sulla ventina. C'erano belle donne con dei fisici fantastici e uomini in forma. Ci mettemmo tutti a tavola e dopo aver finito di mangiare andammo nella sala. Era una grande stanza, moderna e spaziosa. Dopo qualche chiacchierata con qualche ragazza arrivò Roberto, mi chiamò e mi disse di raggiungerlo un momento nel suo studio al piano superiore.

“Ascolta Giacomo, questa non è una serata qualunque. ” – mi disse Roberto – “Ti ho voluto invitare perché voglio che tu entri nella mia Famiglia. Tutti quelli che vedi fanno parte della mia Famiglia e vorrei che, se tu accettassi, tu faccia una piccola prova di ammissione. “
Tutto quel discorso mi rese dubbioso. Non capivo bene il significato di “Famiglia” perché quando lo diceva era molto ambiguo. “Va bene, se per te è importante io entrerò nella tua Famiglia” – risposi.

Scendemmo nella sala, si sentiva della bella musica, pensavo avessero cominciato a divertirsi, infatti si divertivano, ma quello che vidi era tutt'altro che normale. Arrivammo all'ultima rampa da scendere e vidi tutti nudi, in procinto ad un' orgia. “Ragazzi, già lo avrete conosciuto. ” – urlò agli invitati, mentre iniziavano tutti a fare sesso orale – “Giacomo entrerà nella nostra Famiglia, quindi iniziamo l'iniziazione”. Roberto iniziò a spogliarmi e cominciò pure lui a spogliarsi, andammo in mezzo la sala e tutti gli uomini, eccetto Lorenzo che aveva attorno tutte le donne presenti, si misero intorno a me e a Roberto.

“Lo spiego brevemente a Giacomo. ” – disse a tutti Roberto – “Per entrare nella nostra Famiglia dovrai essere scopato da tutti gli uomini, in segno di superiorità. Ognuno sceglierà come scoparti, tu dovrai parlare soltanto se interpellato. Capito?”. “Io non voglio farmi sverginare. Io non sono gay!” – risposi molto seccato. “Nessuno qui è gay, se non vuoi perdere la mia fiducia, fai quello che dico io!”. “Va bene Roberto!”.

Iniziarono a prendermi violentemente la testa e feci qualche pompino contro la mia volontà.

Cercavo di non farmi mettere quei cazzi in bocca, ma talmente erano forti gli strattoni che non riuscì ad evitarli. Uno dei ragazzi prese la mia testa e mi infilò in bocca il suo cazzo duro, mi fece spompare tutto il suo cazzo e dopo qualche minuto toccò al ragazzo che fece la stessa cosa. Arrivai davanti il pene di Roberto: il suo era quello più lungo e largo di tutti, mi mise tutto il suo cazzo in bocca ed esclamò: “Che bocca golosa che hai puttana.

Ora ti facciamo godere troia!”.
Mi mise a pecora e chiamò il primo ragazzo, aprì le mie chiappe, sputò nel mio ano e mise il suo cazzo duro. Sentì un dolore, mi entrò violentemente e dal male che avevo bestemmiai. “Stai zitto frocio!” – mi urlò Roberto, tirando fuori un frustino e dandomi un colpo forte con quest'ultimo – “Se continui a parlare senza essere interpellato verrai frustato più violentemente!”. Dopo qualche minuto il ragazzo tolse il suo cazzo e venne davanti a me, intanto un'altra persona si era rimesso a scoparmi, mentre il ragazzo di prima mi disse: “Ti piace il latte?” “Sì” “Allora bevi questo latte! Segami questo cazzo!”.

Gli feci una sega, mise il suo pene in gola e venne. “Ingoia frocio! Buono? E' fatto da me modestamente! AHAHAH”.
Dopo poco chi mi stava fottendo tirò fuori il suo cazzo e mi venne sulla schiena e passò il turno di un altro ragazzo che mi mise sopra di me, cavalcandolo.

Una mezz'ora dopo arrivò il turno di Roberto. Ero stanco, non ce la facevo più. Nel frattempo gli altri si stavano scopando le ragazze mentre io, come un coglione, venivo fottuto da chiunque.

“Bene puttana, sei andato benissimo. ” – mi disse Roberto – “Ora è arrivata la chicca finale. Intanto spompami la mazza. ” Mentre gli facevo il “servizio”, chiamò Lorenzo: “Lorenzo, vieni qui, devi aiutarmi con il tuo amico. ” Si staccò dal gruppo delle donne e venne vicino a Roberto. “Ascolta Lorenzo, il tuo amico è andato bene, per finire dovrai aiutarmi. ” – Roberto si avvicinò all'orecchio di Lorenzo e gli sussurrò qualcosa.

Io non capivo.
Si avvicinarono e Roberto mi chiese di lavorare sul cazzo di Lorenzo. Era un cazzo nerissimo, lungo più di quello di Roberto e fu molto più difficile per me. Lorenzo mi fece ingoiare tutto il suo pene, io non riuscivo a respirare ed ero diventato tutto rosso. Dopo poco Lorenzo mi mise a pancia all'insù, mi alzò le gambe, mise il suo cazzo durissimo nel mio culo e iniziai a godere.

“Vedi che troia? Gradisce il cazzo nero. ” – esclamò Roberto che nel frattempo si mise sopra la mia faccia e mi fece fare un pompino al suo cazzone.
Roberto disse a Lorenzo di fermarsi un momento, mi mise a pecora di nuovo e con tutta disinvoltura, Roberto infilò il suo cazzo nel mio ano già occupato da quello di Lorenzo e iniziarono a scoparmi in due. Non riuscivo a trattenere dolore e goduria.

Non sapevo più a cosa bestemmiare da quante ne ho tirate. “‘Questa puttana! Gode troppo questo frocio!” – esclamò Lorenzo aumentando il ritmo della penetrazione. Piangevo, non ce la facevo più. Dopo due minuti Roberto disse a Lorenzo di venire dentro insieme a lui, io stavo per negare, ma Lorenzo mi stoppò dicendomi: “Stai zitto, facciamo quello che vogliamo!”. Ad un certo punto vennero dentro di me, sentivo tutto caldo: riuscirono a riempire tutto il retto di sperma tanto da sporcare il pavimento da quanto liquido usciva.

“Giacomo hai superato la prova, sei dentro la Famiglia” – si congratulò Roberto – “Complimenti anche a te Lorenzo, se per te va bene saresti già dentro. “.
Roberto mi portò in bagno, mi diede tutto l'occorrente per pulirmi e mi feci una doccia. Non riuscivo a stare in piedi, il mio culo era dolorante e non avevo per il momento l'intenzione di parlare con nessuno. Anche se non volevo fare questa cosa, mi è piaciuto molto, anche se non vorrei più farlo.

Uscendo dal bagno Roberto mi disse che tutti, incluso Lorenzo, erano andati via e mi invitò a restare per la notte da lui, visto che nelle mie condizioni guidare non era la cosa migliore da fare. Lo ringraziai e Roberto si scusò per il comportamento che aveva avuto nella serata, giustificandosi che doveva fare così per le iniziazioni.
Mi portò nella camera degli ospiti, mi preparò il letto, mi infilai sotto le coperte e dormì.

Il giorno dopo feci colazione e andai a casa ringraziando Roberto.

Il lunedì successivo ci rivedemmo e lavorammo tranquillamente insieme, come se non fosse successo nulla, anche Lorenzo era tranquillo e dopo la giornata lavorativa mi invitò a casa sua per bere un caffè. Mi spiegò che per lui non era un problema scopare con me quella sera, perché è bisessuale e che non mi avrebbe più scopato perché voleva che io entrassi a far parte del gruppo.

Ora due volte al mese Roberto organizza questi incontri del sesso dove ora posso tranquillamente scopare con quelle grande gnoccone di donne. Ogni tanto facciamo queste iniziazioni, ma soprattutto per le donne, anche se qualche uomo ha deciso di volersi farsi fottere come me. Le mie gesta sono rimaste nei pensieri dei presenti. 😛

[Ogni riferimento è puramente casuale. Tutti i personaggi sono frutto della fantasia dell'autore].

Keine Kommentare vorhanden


Deine E-Mail-Adresse wird nicht veröffentlicht. Erforderliche Felder sind markiert *

*
*

(c) 2023 sexracconto.com