Rosa

questa storia non l'avevo raccontata mai a nessuno per il semplice fatto che sono un uomo sposato e quello che mi è successo in realtà è stato un tradimento e di certo non vado a raccontarlo in giro.
ho deciso di scrivere questa storia perché adoro leggerne di questo tipo soprattutto se vere, mi fanno diventare il cazzo durissimo e aiutano a mantenere più che viva la vita sessuale con mia moglie.

Spero con il mio racconto di essere promotore di una bella scopata così come avviene con me.
Quanto mi è capitato ha come protagonisti me stesso e una ragazza Rosa, del mio stesso paese, quasi una mia coetanea io ho 37 anni, che conosco da quando andavamo al liceo. In realtà Rosa non è molto attraente e un pò bruttina , alta circa 1,55 seni piccoli, cosce tozze, culetto normale da 6 come voto.

Non è stata mai presa in considerazione dai ragazzi fin dai tempi della scuola, non ha mai avuto il fidanzato e per sua stessa ammissione è ancora vergine.
Come detto in precedenza ci conoscevamo dai tempi del liceo ed eravamo anche abbastanza amici nel senso che siccome frequentavamo la stessa scuola si viaggiava assieme con l'autobus, spesso ci si sedeva assieme
all'epoca io ero fidanzato con la mia attuale moglie e diciamo che sessualmente ero appagato, scopavo regolarmente e inoltre avevo iniziato la mia fidanzata ai pompini quindi ero apposto.

Rosa invece come detto in quanto ad esperienze era a zero ma non per sua volontà ma bensì perché non se la filava nessuno così me la ritrovavo sempre dietro spinta anche dalla mia fidanzata che in questo modo non solo mi controllava ma era anche sicura che con lei non sarebbe successo nulla, in effetti non mi faceva impazzire l'idea di averla sempre dietro cosi dopo un paio di anni trascorsi a parlare e parlare e parlare decisi di guardarla con occhi diversi.

In realtà fui costretto a fare così perché la mia fidanzata non frequentava più la scuola e quindi i pompini e le scopate diminuirono drasticamente ed io mi ritrovavo sempre più spesso a farmi le seghe da solo,e chi come me ha vissuto queste cose sa benissimo che la mente inizia ad immaginare le cose e le situazioni più strane facendotele apparire più arrapanti che mai. sempre più spesso immaginavo Rosa con la sua manina piccola ed inesperta sul mio cazzo.

Adire il vero quello che mi faceva eccitare di più era il fatto che il mio sarebbe stato il primo cazzo che vedeva Sara quindi non sapevo come avesse reagito e ad immaginare tutte queste storie mi diventava sempre più duro. Così decisi di porre fine a questa fantasia per cercare di metterla in pratica. Un giorno mi svegliai più arrapato del solito così pensai che fosse il giorno giusto o ora o mai più mi dissi.

Con una scusa banale cercai di convincerla di marinare la scuola cosa impossibile per lei, ma dicendole che ero impreparato per andare a lezione riuscii a convincerla di entrare alla seconda ora, il tempo era poco mi proposi di agire subito. Siamo andati in un parco poco lontano dalla scuola inutile dirvi che il posto era meta di coppiette che marinavano la scuola con i propri fidanzati e che io conoscevo molto bene.

La portai in un luogo appartato da dove pero si vedeva se veniva qualcuno quindi sicuro, che faceva sentire me e lei a proprio agio lontano da sguardi indiscreti, ci sedemmo per terra a parlare del più e del meno così introdussi l’argomento sesso partendo da lontano per farla incuriosire lentamente senza farle creare barriere o sentire in imbarazzo. Gli raccontai che avevo avuto dei problemi con la mia fidanzata e che era da un po’ che ci eravamo allontanati e che solo lei poteva capirmi insomma tutte storie per farla impietosire e rompere il ghiaccio, la mia tattica funzionò da subito pure lei mi racconto del suo disagio e del fatto che Lei fosse un po’ in ritardo rispetto alle sue amiche che gli raccontavano le loro esperienze sessuali mentre lei non poteva fare altro che ascoltare ed immaginare, cercai di girare il coltello sulla piaga dicendole che in effetti non era normale il fatto che lei ancora non avesse avuto esperienze significative e che era ora che si dava una mossa, lei mi confidò che l’incuriosiva molto l’altro sesso ma che si sentiva insicura così preferiva l’immaginazione alla pratica.

L’ora passo velocemente la discussione divenne piacevole anche per lei così con mia sorpresa fu proprio lei a propormi di non rientrare affatto a scuola e di restare li a patto che questo sarebbe rimasto tra noi. Diventai sempre più audace col passare del tempo, così tra una frase e l’altra gli chiesi se io gli piacessi insomma che effetto gli facevo, mi disse balbettando che ero un bel ragazzo in effetti ma ero fidanzato con una sua amica il che la frenava un tantino così mi rivolse la mia stessa domanda per vedere cosa io pensavo di lei.

Adire il vero non aspettavo altro, cosi le raccontai tutto, a partire dalle mie ultime fantasie, la vedevo sempre più arrossire ma le sue domande sempre più incalzandi sulle mie immaginazioni voleva sapere tutti i dettagli, mi eccitai come non mai pensavo che il cazzo mi stesse scoppiando mi pulsava all’inverosimile anche Rosa si era accorta della mia erezione così finalmente le proposi di toccarmi un po’ il cazzo se voleva provare, Rosa rimase senza parole ma con lo sguardo fisso sul mio cazzo, si vedeva lontano un miglio che impazziva dalla voglia di toccarlo di menarmelo e magari di succhiarmelo cosi come le avevano raccontato le sue amiche, ma non trovava il coraggio di fare tutto ciò, allora le presi la mano e gliela portati sul mio cazzo, Rosa senza dire una sola parola inizio ad accarezzarlo da sopra i jeans lentamente come se fosse una cosa preziosa da non rovinare, io mi misi più comodo mi sono sdraiato del tutto chiudendo gli occhi sperando che in questo modo lei si sentisse meno frenata dal mio sguardo, vedendo che lei non osava farlo decisi di sbottonarmi io i jeans per facilitarla un po’ avendo capito cosa volevo, Rosa infilo la manina sotto gli slip stringendo il mio cazzo fino a farmi male e menandomelo su e giù lentamente senza pero tirarlo fuori , mi scappellava il cazzo fino in fondo facendomi anche male mentre con il pollice mi sfregava la punta ormai inumidita procurandomi brividi di piacere immensi non mi sarei mai aspettato che la mano inesperta di Rosa mi avrebbe fatto provare tutto ciò, la sega continuò per alcuni minuti ormai doveva avere i crampi alla mano che nel frattempo era diventata caldissima serrata com’era dall’elastico degli slip cosi Rosa decise di cambiare posizione, si adagio sul mio petto con il viso rivolto verso il cazzo in modo tale che io gli vedessi solo la nuca, solo allora decise di tirarmelo fuori del tutto, una volta fuori il mio cazzo si senti finalmente come liberato e rimase dritto come un palo, Rosa per un paio di secondi rimase ad ammirarlo poi lo riprese con l’altra mano ed inizio con lo stesso movimento di prima lento e profondo, mentre io con gli occhi chiusi immaginavo l’espressione di venerazione mista a stupore di Rosa, tra di noi non una parola, a questo punto desideravo fortemente che lei me lo prendesse in bocca ma allo stesso tempo non volevo interrompere quella situazione pensavo che si sarebbe rifiutata che non lo avesse mai fatto lasciandomi cosi con un pugno di mosche in mano, cosi decisi di godermi il momento, mi sistemai lo zaino dietro la testa usandolo come cuscino per vedere cosa faceva, non vedevo molto, solamente la sua mano che continuava lentamente con la sega che ogni tanto veniva interrotta per riprendere l’impugnatura e accarezzarmi con l’indice e il pollice la cappella, ero al settimo cielo oramai non riuscivo neanche a stare fermo, poi all’improvviso la mano di Rosa senza fermarsi cambio posizione, il risultato fu che il mio cazzo da una posizione verticale fu portato orizzontalmente quasi a toccarmi la pancia, lì ho capito cosa voleva fare con il mio cazzo Rosa visto che se lo era puntato dritto in faccia, solo all’idea di entrare in quella piccola bocca ed essere leccato da una lingua che ancora non conosceva il sapore maschile , fece diventare se possibile il mio cazzo ancora più duro e lucido.

In realtà era ancora lontano dalla sua bocca distante circa 30-40 cm, non riuscivo più a controllarmi stavo per sborrare da un momento all’altro, non riuscirò a gustarmi la sua bocca pensavo, volevo fermarla, avrei voluto dirle cosa doveva fare, cosa avrei voluto che mi facesse, ma mentre pensavo a tutte queste cose vidi che lentamente la sua testa si avvicinava sempre di più impercettibilmente piano- piano, nello stesso tempo il ritmo della sega era calato, la forza della sua mano si era come placata sembrava quasi sfiorare il mio cazzo, che in questo modo riprese come respiro non sentiva più quella necessità di esplodere, era arrivata oramai vicinissimo alla mia cappella sentivo il suo respiro sulla mia pancia, ci siamo pensai.

Lentamente Rosa allungo verso fuori la sua lingua nel cercare di sfiorare con la punta il mio cazzo, avevo l’impressione che quell’impatto non sarebbe venuto mai, poi senti qualcosa di caldo e bagnato avvolgere la mia cappella, Mamma mia non avevo mai provato qualcosa di simile, quella ragazza brutta che tutti evitavano e nessuno considerava stava per farmi il più bel pompino che io abbia mai ricevuto, non avrei mai immaginato di poter provare quelle sensazioni.

Rosa ormai aveva smesso di segarmi e con la mano teneva solo fermo il mio cazzo, dopo avermi leccato in lungo ed in largo bagnandomi, con la sua saliva che colava tutti i coglioni, si mise finalmente ben in bocca il mio cazzo ed inizio a succhiarmi forte fece diventare la sua bocca come una morsa non allentava la presa neanche per respirare mi stava per risucchiare anche le viscere, sentii salirmi la sborra come un’eruzione all’improvviso e copiosamente gli inondai la bocca, al primo fiotto di sborra Rosa smise subito di succhiare ma contrariamente a quanto pensavo rimase attaccata al mio cazzo ricevendo ed ingoiando fino all’ultima goccia della mia sborra tutto questo se possibile mi appago ancora di più.

Quel giorno resterà per me indimenticabile.

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