Non era più mia sorella .

Io e mia sorella siamo completamente opposti, come cane e gatto. Quando abitavamo ancora tutti insieme non perdevamo occasione per litigare fra noi. Lei ha 4 anni meno di me e da piccoli non giocavamo molto insieme. Abbiamo sempre dormito nella stessa camera, fino a quando all’età di 27 anni lei si è sposata ed è andata via.
Sara è, a detta di tutti, una bella ragazza: Ha un corpo ben fatto e con due tettone burrose ed abbondanti.

Spesso girava x casa solo in intimo, con reggiseno e perizoma. Oppure, d’estate, indossava quegli abitini corti e trasparenti che lasciavano ben poco all’immaginazione.
Qualche volta l’avevo spiata al bagno. Aveva quel corpo giovane e fresco che mi eccitava tanto. Le sue tette, una quarta piena, erano belle, lisce, sode con due capezzoli enormi , sempre turgidi che mi facevano andare di matto. La sua fica, che avevo intravisto solo di profilo, era delicata e bella pelosa, con peli ricci e neri.

La spiavo dal buco della serratura facendo attenzione che lei non se ne accorgesse. Mi eccitavo tantissimo e non potete immaginare che sborrate facevo masturbandomi mentre la guardavo.
Era una calda giornata di luglio, i miei genitori erano in vacanza al mare mentre io e mia sorella eravamo rimasti in città a causa dei corsi universitari ancora da seguire. Quella sera lei preparò per me del petto di pollo con patatine fritte e aprimmo una bottiglia di vino bianco dolce, che finì in un baleno.

Mia sorella non era abituata a bere, ma quel vino dolce le piacque tanto. Come se non bastasse dopo cene bevemmo un po’ di limoncello che in frigo a casa nostra non mancava mai.
Dopo cena, mezzi ubriachi, ci mettemmo a vedere la tv sul divano. Lei, sdraiata con la testa su un bracciolo, appoggiava i piedi sulle mie gambe che ero seduto dal lato opposto. La gonna si era alzata sulle ginocchia lasciando scoperte le cosce.

Nel bel mezzo si intravedeva in primo piano una striscia di slip bianco che copriva la fica. Dai lati fuoriuscivano dei folti ciuffi di peli neri che davano un tocco davvero piccante alla scena.
Tutto quell’alcool bevuto aveva fatto effetto, parlavamo a vanvera dicendo cazzate.
Molto spesso i miei occhi si spostavano dal guardare la tv a guardare fra le sue cosce. Cominciai a massaggiarle i piedi che poggiavano proprio sul mio cazzo duro.

Lei si accorse subito della mia erezione, tanto più che indossavo una tuta molto sottile.
“Ma sei eccitato? Sento che hai il pisello duro!!!”, disse ridendo a crepapelle.
“Ma che ne so, abbiamo bevuto cosi tanto che mi sono eccitato”, le risposi arrossendo.
“Che scemo che sei, ora tocca andare in bagno a smanettarti, ahahahahah”, rideva e si divertiva. Non aveva mai parlato di cose intime cosi liberamente con me, forse l’alcol l’aveva disinibita completamente.

Decisi che avrei fatto lo stesso, provocandola un po’.
“Che palle, hai ragione, devo farmi una sega ora, peccato che tu ti scandalizzi se me la facevo qui sul divano. Voi donne siete fortunate visto che non sentite il bisogno di masturbarvi come noi”, la provocai.
“In primis non mi scandalizzo, non sono cosi bigotta come credi; e poi anche noi donne sentiamo l’esigenza di masturbarci e lo facciamo molto più spesso di quanto tu creda!!!”.

L’avevo colpita.
“Allora ora lo tiro fuori e mi masturbo qui, voglio vedere se anche tu hai il coraggio di farlo davanti a me”, la sfidai sapendo che mia sorella non si sarebbe mai tirata indietro davanti ad una sfida alzando bandiera bianca, tanto più che era davvero ubriaca e non aveva freni.
“Mi stai sfidando? E va bene allora facciamolo!!!”, replicò Sara.
Mi tirai un po’ giù la tuta senza alzarmi, tirai fuori il cazzo con cui sfiorai i suoi piedi appositamente.

Sara non si perse d’animo, restando sdraiata alzò la gonna ed abbassò le sue mutandine bianche, scoprendo la sua fichetta già bagnata con meravigliosi peli ricci e neri, mentre con l’altra mano sfilava un seno abbondante e si strizzava delicatamente il capezzolo.
Io cominciai ad accarezzarmi il cazzo e lei fece lo stesso con la sua fica.
Che bello, ero li a masturbarmi con mia sorella, chi lo avrebbe mai pensato!
“Ma guardalo come è diventato tutto rosso, sei eccitato vero? Ora cosa vorresti fare? Scoparmi”, mi provocò.

Non era più mia sorella, ora era una femmina in calore. In un attimo fui sopra di lei, le mie mani palparono il suo seno accarezzandolo, poi, mentre la baciavo sul collo, la mia mano scese infilando le dita prima nella sua fica e poi nell'orifizio anale. Più la sentivo gemere più mi eccitavo. Fu cosi che non resistetti più e le infilai il cazzo dentro la fica, prima delicatamente poi sempre più velocemente con colpi secchi e cadenzati.

La sua fica grondava umori da tutte le parti, più il ritmo cresceva più lei s'inarcava con la schiena per meglio ricevere il cazzo in profondità, era bello scopare Sara sentire le calde labbra della sua fica aspirare il mio pene, stringerlo poi rilasciarlo poi di nuovo stringerlo come una morsa pulsante, la sua pancia strusciava con la mia e i miei peli pubici s'intrecciavano ai suoi.
“Siiii, scopami, scopami “, gridava.
Alla fine quando stavo per venire gli e lo sfilai dalla fica e le schizzai sul suo seno e sul viso… che bello vedere sul suo volto grondare del mio sperma.

Quanta sborra!!! Non avevo mai schizzato cosi.

Keine Kommentare vorhanden


Deine E-Mail-Adresse wird nicht veröffentlicht. Erforderliche Felder sind markiert *

*
*

(c) 2023 sexracconto.com