La sorella di mia madre
rilasciato 07.10.2011 in categoria sesso raccontoMia zia, donna single di anni 56 (43 all'epoca dei fatti narrati sotto), è sempre stata la donna dei miei desideri e delle mie più memorabili seghe. Da piccolo stavo sempre con lei quando i miei andavano in vacanza o fuori il week-end. Quando ero piccolo,lei mi lavava in doccia, con lei lì, nuda che mostrava tutte le sue grazie (e che grazie!!!), alta circa 1. 65 tette non grandissime (porta una 3) ma sode e con capezzoli da favola, culetto “alla brasiliana”, e la sua passera riccioluta e nn pelosissima, facevano impazzire i miei ormoni che all'età di 12-13 anni andavano da soli senza che io potessi controllarli.
Smise di farsi la doccia con me quando notava le mie prime erezioni (incosapevoli). Ma io, ho sempre desiderato che potesse ripetersi quell'atto tanto innocente, quanto eccitante. Successe tutto “grazie” ai miei genitori che andarono in vacanza e io, 17enne figlio unico, vado come tutte le volte da lei. Ma quell'anno gli ormoni impazzirono, le seghe non mi bastavano più. Volevo la sua passera, la volevo leccare e sentire il suo orgasmo dentro la mia bocca.
La riempivo sempre di complimenti, lei ringraziava e diceva che tutti quei complimenti neanche il suo ex ragazzo glieli faceva. Un giorno durante la permanenza nella sua casa decidemmo di passare un giornata al mare. Partimmo l'indomani, arrivati a destinazione piantai l'ombrellone sula spiaggia libera e ci svestivamo dei pochi vestiti per rimanere in costume. Lei era arrapante, con un perizomino che gli entrava nelle chiappe, ci spalmammo reciprocamente la crema solare. Iniziai io e lei di spalle si slaccio il reggiseno tenendoselo con una mano per non far scoprire le sue bellissime tette, con quel gesto il mio cazzo inizio una repentina salita e si induri, “distrattemente” gli dieei una leggera botta alla schiena con il mio cazzo durissimo mentre gli spalmavo la crema, lei mi disse cosa fosse stato e io gli risposi che era la bottigliette della crema, lei sorrise e si riallaciò il reggiseno.
Ora toccava a me farmi spalmare la crema, lei la prese e io mi misi di spalle a lei. Iniziò a spalmarmela dolcemente, me era venuta la pelle d'oca e mia zia chiese se avessi freddo. Io gli dissi che stavo bene, ma lei imperterrita conituò a splamarmi la crema in moso sinuoso, arrapante, rimase circa 4-5 minuti a spalmarmi la crema che il mio cazzo che era soffocato dall'asciugamano e dalla sabbia, non fece altro che spruzzare lo sperma, venendo bagnai il mio asciugamano color celeste, inevitabilmente visibile la chiazza di sperma seppur alleggerita dal costume.
Io dopo un minuto che ero venuto al solo contatto con mia zia, stavo vregognandomi come un ladro. Lei non si accorse di nulla perchè ero ancora pancia sotto. Fino a che gli dissi che andavo a farmi un bagno al mare, lo feci sopratutto per pulirmi da lo sperma che avevo nel costume. Mi girai di s**tto e corsi verso l'acqua per camuffare il bagnato del costume. Tornai sull'asciugamano vicino mia zia, che si era accorta della chiazza sull'ascigamano e vedendomi lì in piedi davanti a lei che mi stavo asciugando dell'acqua salata del mare, mi guardò il cazzo ormai moscio e si mise a ridere, prendendomi in giro perchè io sarei venuto soltanto con il solo contatto.
Allora io ci rimasi male stavo quasi piangendo, quindi mia zia mi prese per un braccio e mi iniziò a parlare, mi vergognavo ma era così, io ero ancora vergine. Parlammo di tutto fino a che lei disse che da piccola si masturbava molto, e lo faceva pensando ad un suo amico, e mi chiese se io lo facessi e a chi mi “ispiravo”. Io ero restìo a dirlglielo, ma lei insistette, gli dissi tutta la verità, quindi che lei era la donna delle mie di favolose seghe.
Lei rimase quasi scioccata ma compiaciuta perchè diceva che era un modo come un altro per sentirsi apprezzata. La giornata continuò tranquillamente, con un affiatamento maggiore a quello che c'era prima tra noi. Tornammo nella sua casa, e io mi andai a fare la doccia. Lei entrò in bagno e si mise a lavare i costumi, quando mi fece una domanda:
“Ricordi quando facevamo la doccia insieme?”
Io gli risposi dal box doccia mentre il mio cazzo iniziava capire la situazione e si inturgidì lentamente:
“certo zia, quello è forse il motivo per il quale la mia donna di “trastullamento” sei tu, perchè io l'unica donna nuda che ho visto sei tu!!!”
Allorchè lei aprì il box doccia e mi vide nudo, col mio cazzo tra le mani che lo menavo lentissimamente, quindi lei, sorpresa che lo stessi facendo lì in casa sua nella sua doccia pensando a lei ebbe come un brivido dietro la schiena (questo mi disse lei dopo).
Fino a che (sempre per sua dichiarazione) volle stupirmi, regalarmi ciò che desiderava il suo unico nipotino, la sua figa. Così fece, sempre con la porta del box doccia aperta e il mio cazzo duro, si svestì del pareo che aveva e iniziò un eccitantissimo strip tease solo per me, che la guardavo estasiato, iniziò a levaris il reggiseno e poi, in modo da far arrapare pure un gay, si tolse il pezzo sotto.
Rimase nuda, lì davanti a me come faceva quando er piccolo. Lei disse
avvicinandosi ame e allungando la mano sul mio cazzo:
“Eccomi come sono, non credo tanto diversa da qualche anno fa, oppure ti ricordavi altro?”
Io rimasi letteralmente a bocca aperta, fino a che lei mi diede un leggero schiaffo (uno sbuffeto) sopra la mia mazza dura e disse:
“Non hai più niente da dire? Non volevi farmi tua? Hai l'opportunità adesso, o mai più!!!” Io rimirandola da capo a piedi gli dissi:
“Oltre ad avere la tua passerina rasata, non noto differenze, ma cosa dovrei fare io?”
Lei rispose:
“Non so, ti fai le pippe su di me e nella mia doccia, quindi decudo che vuoi scoparmi, quindi ripeto, adesso o mai più!!!” Sento dire “o mai più” mi s**tta la molla nella testa e risposi:
“Adesso zia, ma io come ti dicevo oggi non l'ho mai fatto”
Lei disse strizzandomi l'occhio e iniziando una leggera sega:
“Sono qua per farti lezione tesoro.
” Detto questo, lei iniziò ad aumentare la velocità della sega, quindi entrò nel box doccia ed inginocchiandosi, aprì le sue labbra cornose e afferrò la mia calda cappella mentre la sua lingua leccava la mia punta del cazzo. Io ero in exstasi, stavo venendo, erano ormai 5 minuti che lei mi faceva un pompino lo fece senza toccare il cazzo con le mani,lei era infatti inginocchiata mentre la sua mano destra si strofinava il clitoride e la sua mano sinistra si stringeva a turno i durissimi capezzoli.
Gli dissi che stavo venendo, lei disse che potevo farlo nella sua bocca, così feci, e lo feci non appena la sua lingua aveva finito di leccarmi le palle, mi presi il cazzo e glielo misi in bocca, spruzzai 3-4 volte ero eccitatissimo, lei lo prese in bocca ma non lo ingoiò, lo fece colare dalle sue labbra fino alle tette durissime, quindi prese il mio cazzo, non duro come prima causa l'eiaculkazione, e si spalmò il mio caldo sboro tra le tette.
Esperianza bellisima, io dissi:
“Gazie zia, non avevo mai provsato nulla di simile”
Lei, con fare da maestrina e lo sperma cha piano pianol colava via grazie all'acqua della doccia ancora aperta, disse:
“Perchè mi ringrazi, non abbiamo finito, questo caro M. (mio nome), è il cosidetto pompino, e tra poco in camera dopo che ci simao asciugati e le tue graziose palle si ricaricano, ti faccio assaggiare la mia patata e se fai il bravo anche il mio sederino che ha visto solo 2 volte un uccello”.
Lei si sciacquò bene dallo sperma e si andò ad asciugare, io feci lo stesso. Passaromo 2 ore e metre ripensavo al pompino grandioso di prima chiedevo a mia zia quando andavamo, lei disse che se andavo in camera, mi raggiungeva in 5 minuti. Fu così infatti, passarno 5 minuti ed io sdraiato pensavo a cosa mi sarebbe accaduto dopo e il mio cazzo si imbarzottì al punto giusto. Arrivò lei in accappatoio, lo fece cadere a terra, iniziai e balbattare davanti a tanta bellezza
“Ssei pr pro poprio bona” gli dissi, lei allora ringraziò e si avvicinò, lentamente mi levò le mutande un spuntò il mio cazzo, tipo il jolly dalla s**tola della sorprese, lei lo prese e lo baciò dicendo, sempree con l'aria da donna che vuole insegnare:
“La bocca bello di zia l'abbiamo già imparata vero?”
Io risposi di si e che era stato bellissimo, e lei:
“Grazie, è un dovere insegnare il sesso ed è un piacere farlo a te, ora stai attento!!!” A questo punto mi prese e mi fece inginocchiare fuori dal letto con la sua bellissima figa davanti alla faccia e le gamde divaricate (tipo lettino da ginecologo), e disse scandendo le parole e toccandosi la figa in modo sublime:
“Questa è la figa, composta da grandi labbra e clitoride, che sono le cose principali per far godere una donna, poi il resto nn ci interessa.
Quindi bello di zia apri con le dita di una mano le grandi labbra, mentre con l'altra metti dei diti e fammi un ditalino,
e lecca come facevo oggi io il mio clitoride” Ero talmente eccitato che se mi avrebbero messo un bastone in culo non avrei detto nulla, feci quello che mi disse, leccai e lecai fino a che lei disse a voce alta
ansimando e cercando di dimenarsi:
“Questo amore mio è un orgasmo femminile” Io ero sempre duro come il marmo e mentre leccavo usavo la mano che serviva per le grndi labbra per una sega.
Si alzò e si inginocchio dando 2 leccate al mio cazzo mentre mi segavo e mi disse:
“Bravo non farlo cadeere il nostro amico, pechè ora gli facciamo conoscere Bernarda (cosi chiamava la sua passera), si rimise nella stessa posizione di prima a gambe larghe. Ma mi fece alzare dicendo di metterglelo dentro, che era eccitata e voleva farlo. Io per un attimo levai lo sguardo dalla sua passera e tornando in me dissi:
“Zia il preservativo? Io non voglio correre il rischio di venirti dentro, ancora non sono sicuro di me” Lei disse:
“Non preoccuparti ho la spirale, se non sai che è non me ne fraga un cazzo, comunque non rimango incinta e mettimelo che voglio godere”.
Così' feci, mi avvicinai e sentii per la prima volta la calda ed unmida vagina di una domanda, ma non era una donna qualsiasi, era mia zia. Scopammo in tutti i modi, ma solo la figa. Io stavo venendo, allora la presi e rimisi per l'enesima volta e pecorina, toccai le tette durissime e aprendo le chiappe cercai di metterlo nel culo, lei si levò e disse decisa:
“Il culo ho detto che non lo devi scopare” Io stavo quasi per venire, al che la rimisi a pecorina e glielo misi nella sua ormai gocciolante figa.
Spruzzai il mio sperma dentro di lei e fu orgoglioso di averlo fatto, mi sentivo un re, avevo posseduto mia zia. Lei si girò e col cazzo che non era durissimo lo prese e lo spompinòper molto, fino a che non tornò marmoreo, mentre la sua figa aperta iniziava a far gocciolare ancora il suo orgasmo, ma anche la mia calda sbora. Allorchè mi guardò negli occhie disse:
“Ora tesoro manca il culo, ti ripeto che con la tua volta sarà la terza che lo prendo dietro, quindi devi eseere duro duro, ci sei amore?” Si alzo con la bocca un pò bagnata del resto del mio sperma e dalla sua saliva e mi diede un bacio, io la sditalinai, tornai al vigore prencedente e glielo dissi.
Si mise a pecora e allorgandosi le chiappe mi chiese:
“Bello di zia siccome fa male e non ho vasellina, puoi leccarti 2-3 dita e metterle piano piano una alla volta fino a farle entrare tutte e 3 prima di metterci il tuo bastone?” Lo feci, ci misi pochi minuti, mentre mi masturbavo per tenermi in tiro, levai i diti e misi cazzo. Scopai anche il culo, e gli venni dentro. Questa esperianza non la scorderò mai più.
Anche perchè come disse prima in doccia sarebbe stata l'ultima volta. Dopo che avevamo finito, fatta altra docia e messi al etto per la nanna, parlammo, gli dissi:
“Come prima volta sono contentissimo a quando la prossima?”
E lei:
“Non ci sarà, zia ti ha insegnato tutto il possibile, ti prego di non volermene ma mi sono sentita una grande troia, e anche se sarei tentata a rifarla non lo rifaremo più. Anche se non ho mai goduto come oggi, non lo rifaremo scusami tesoro”
Mi diede un bacio a stampo in bocca e si congedò:
“Buonanotte pisello di ferro, nessuno lo ha più duro del tuo, almneno di quelli cheo conosciuto io.
“
Ed io:
“buonanotte, io non credo di trovare ancora una donna con delle tette e delle chiappe sode come le tue. “
Tutto finì quella sera, mai più sfiorati, ma con un rapporto sempre più intenso tanto da raccontarci le varie esperienze con i nostri rispettivi partner. Io ancora oggi mi sento di dire
GRAZIE ZIA.
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