Sul treno, con la mamma della mia amica

Racconto quello che mi è successo una volta sul treno per andare in Puglia. il marito della Michela, una donna molto affascinante, un fisico dova a 43 anni è ancora tutto sodo. Lui rimane a Milano per lavoro, mi dice… ti affido a te mia moglie e mia figlia, fai attenzione!! Saliamo sul treno e incominciamo a posizionarci ai nostri posti, Il treno era abbastanza vuoto, e allora si potava fumare… per non dare fastidio alla alla mia amica, io e Michela ci siamo spostati nello scompartimento del controllore… fumavamo e parlavamo, mentre la guardavo le facevo capire il mio imbarazzo a parlare con una bella donna come lei.

Aveva tutto, sensualità, fascino… era la donna dei sogni, solo con il pensiero. Ad un certo punto non ci accorgiamo dell'ora, lei mi dice che è tardi e la mia amica (sua filgia) è sola. Va a vedere e vede che dorme. Viene da me e mi dice vado in bagno, poi andiamo a dormire. Dopo un pò la vedo uscire con la mano sulla faccia, come volesse dirmi… vieni ti aspetto. Ero molto giovane, pensavo… avrà dimenticato l'assorbente… non pensavo mai una cosa del genere.

Vado verso di lei e gli dico se serviva qualcosa, lei mi guarda e mi dice… secondo te cosa mi serve? mi tira in bagno e mi fa sedere sul Water pieno di carta igienica, e mi prega di non dirlo a nessuno. Tremavo da quello che stava succedendo, era la prima volta per me, avevo paura di averlo piccolo, che avrei fatto brutta figura. Incomincia a baciarmi sul collo, mi sbottona la camicia e mi lecca sul petto.

Una senzazione indescrivibile… Era vestita con una gonna a meta ginocchio con i collant neri e una camicia rosa, sbottonata a far intravedere le tette molto piccole, ma belle pungenti. Non ero mai stato cosi eccitato in vita mia che sono arrivato dentro i pantaloni… Lei continuava a leccare il mio capezzolo, non si è accorta di nulla, gli dico sono arrivato! Lei si ferma e mi dice. Bravo, mi piaci. Mi sbottona e vede realmente che ero tutto sborrato.

Mi guarda e mi dice… guarda… Si tira giu i collant solo da una gamba.. senza pulire il mio sperma si mette sopra di me e incomincia a menarlo sua sua fica, una fica tutta rasata, mentre lo sfregava non godeva, non capivo se il mio cazzo era piccolo, e lei fingeva… ad un certo punto ho capito che tratteneva per poi sputare fuori tutto il suo orgasmo. Io non capivo più nulla… più lei mi toccava contro la suqa fica e io più venivo.

Sono arrivato 2 volte nel giro di un minuto. Senza metterlo dentro. Aveva la fica tutta sborrata, si mette una mano sopra e incomincia a leccare tutto lo sperma. mi dice ancora, lo voglio ancora. Si sposta e si apre la camicetta, senza levare il reggiseno… incomincia e segarmi dicendomi… vieni, sborrami sulle tette… incomincia a farmi un pompino. La calda lingua che mi scorreva sulla cappella, era da urlo… mi diceva dimmelo quando arrivi… dopo tre minuti incomincio a sborrare, lei lo leva e si sborra tutto sulle tette, il reggiseno era pieno di sperma… mi guarda e se lo lecca di nuovo… ripulendo anche il mio cazzo.

Appena capito cosa stava succedendo… lei mi dice.. vai a prendermi la valigia. Entro nel vagone e prendo la valigia. Lei prende alcune cose e si ricambia. Si era messa un maglioncino di lana… rimanendo sempre con la gonna… ma senza mutande. Facendomela ancora vedere. ci fumiamo una sigaretta parlando solo di questo. lei mi diceva tu sei giovane e per farti grande racconti tutto. Avevo promesso che non lo avrei detto a nessuno.

Finisce la sigaretta ed entriamo nel vagone dove stava la mia amica. Ci sediamo uno di fronte all'altro. La luce era spenta, la mia amica dormiva e incomincio a ringraziarla… che è stata la mia prima volta.. lei rideva come una ragazzina… aveva lo sguardo assente, aveva ancora voglia. tiro giù i sedili e facciamo un letto ad una piazzalei a testa e io a piedi. Avevo quelle calze nere in faccia… solo l'odore me lo faceva diventare duro.

Si toccava da sola mentre toccavo il suo piede. “Continue”.

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