il ritorno della madre di Nicoletta
rilasciato 18.07.2012 in categoria sesso raccontoNicoletta era molto preoccupata perché, l'indomani sarebbero tornati i genitori dalla breve vacanza, ed era molto preoccupata sul fatto di riuscire a giustificare il cambio di atteggiamento, abbigliamento e comportamento con sua madre, in quanto non rispettare gli ordini del suo padrone le avrebbe procurato delle punizioni tremende che le erano già state minacciate.
La mattina seguente Nicoletta usci' da casa come gli avevo ordinato, e come l'altro giorno la feci controllare dal vecchio bavoso, questa volta pero' il suo viso non era così' sconvolto, segno che si stava abituando alla sua nuova condizione, visto che aveva avuto il coraggio di continuare nel cambio di atteggiamento, anche col ritorno dei genitori dalle vacanze.
La sorpresa pero' avvenne intorno a mezzogiorno, quando mi telefono l'altra schiava.
La madre che incazzata come una iena disse:” Lascia stare mia figlia, lurido maiale”. Io dissi:”date le foto che ti ho fatto non credo ti convenga parlare… immediatamente e le dissi:” dovrai essere punita molto severamente per questo affronto , ti do comunque la possibilità di scegliere tra la pubblicazione delle tue foto di cui ti ricordo, mi hai ceduto i diritti e la tua punizione davanti a tua figlia per queste tue parole, se ti vedrò domani sera vorrà dire che hai accettato”, Marica rispose:”ma vai a cagare”
Le aspettai la sera successiva, quando vidi Marica l diss:”vedo che hai accettato la mia generosa offerta.
Lei disse:” forse avevo avevo una scelta diversa?”
Marica era una donna di 42 anni, che pur non avendo più la bellezza dei ventanni avrebbe fatto la felicita' di molti trentenni: non altissima, quinta misura di seno leggermente cadente che le rendeva un aspetto ancora più da troia di quello che effettivamente era.
La punizione di quella sera per umiliare ancora di più Marica la feci impartire da Nicoletta ordinandole di frustare il culo della madre: si capiva chiaramente che lei si sentiva in imbarazzo e che non frustava così forte come avrei voluto io.
urlaia Nicoletta:” dopo sarai punita anche tu per questa ritrosia a frustare quella cagna che hai davant”, adesso ti faccio vedere io come devi fare.
Quando Nicoletta ebbe finito di frustare la madre, toccai la figa della madre e le dissi:” guarda come e' bagnata questa troia e come gode a farsi frustare da sua figlia, non ti vergogni a bagnarti davanti a tua figlia “.
Poi toccai Nicoletta anche lei era sensibilmente eccitata e dissi:”siete due troie uguali madre e figlia non meritate alcuna pietà!.
Legai Marica al muro e ordinai a Nicoletta di leccare la passera della madre, ma anche
questa volta si vedeva che lo faceva con poca convinzione dovuta al fatto di avere la madre davanti, allora le diedi tre colpi con la frusta a nerbo di bue, che la fecero gridare dal dolore che le provocavano e per non riceverne altre si mise a leccare la madre con una foga tale che Marica veni in poco tempo.
A questo punto dissi alla madre:” con te ho finito, ma adesso devo punire tua figlia per la poca convinzione con cui ti ha colpito ed ha eseguito il mio ordine di punirti”.
Le ordinai di frustare la figlia, ma Marica si rifiuto' e disse:”non puoi ordinarmi questo, non lo farò mai…. “.
Le dissi allora:”così aggravavi solo la punizione di tua figlia:”
attaccai le pinze sui capezzoli di Nicoletta, e cominciai a muovere la catenina che legava le pinze sui due capezzoli con un frustino.
Allora le chiesi:”Adesso ti sei convinta a punire tua figlia, o devo torturala di più di come sto facendo adesso?”.
A questo punto Marica si arrese e frusto' la figlia, per finire le ordinai di leccare la passerina della figlia fino a questa fosse venuta.
Anche questa volta prese il sopravvento l'istinto materno, e dovetti ricorrere alle maniere forti per farla obbedire con dieci frustate col nerbo di bue.
Allora Marica pronunciò queste parole basta lo faro', ma ti prego basta, e si mise a leccare la passerina della figlia che dopo poco venne.
Bene per oggi può bastare intanto care schiave vi ho fatto conoscere meglio dissi sarcastico.
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