con la mamma

La nostra era una famiglia splendida. papà , mamma io il primogenito , una sorella minore di soli 16 mesi , un fratellino ed una sorellina , un vero peperino ,allegra la chiamavamo “ la piccina “. ho scritto di lei in un racconto “ la sorella piccina “. i miei genitori mi hanno spronato a continuare gli studi e mi sono iscritto all’università. nelle vacanze tra 1° e 2° anno papà è morto improvvisamente.

Il mio primo pensiero è stato di lasciare gli studi e cercarmi un lavoro ,uno qualsiasi pur di essere utile alla famiglia. mamma si è opposta fermamente. “ Papà ti voleva laureato “ studiando ho fatto tutti i lavori onesti che trovavo sguattero , pulizie , davo ripetizioni dove potevo e tutti i miei guadagni li consegnavo a mamma. lei povera donna , era un’abile sarta e confezionava camicie per un negozio di classe che la pagava bene e le permetteva di mantenerci.

me la ricordo piegata sulla sedia a lavorare fino a tardi , a volte rientravo a mezzanotte ed era ancora rannicchiata sulla sedia. le consegnavo i miei spiccioli , mi abbracciava piangendo “ grazie gigi riguardati devi studiare lo sai era il sogno di papà “ il primo anno di vedovanza per mamma è stato durissimo , lavorava giorno e notte , cercavo di esserle il più vicino possibile ma ero solo un ragazzo.

l’anno successivo mi ero trovato un lavoro serale stabile e nelle vacanze lavoravo anche al mattino. tutto quello che guadagnavo lo davo a mamma. mi sembrava un po’ più serena , povera mamma….
una sera non si è accorta del mio arrivo. stava lavorando come sempre e l’ho sentita piangere sommessamente. le lacrime le rigavano il volto. mi è venuto spontaneo abbracciarla e stringerla e nel farlo le ho toccato i seni.

“ mi sembra di sentire le braccia di papà , faceva così anche lui “
si è alzata ed appoggiando la schiena a me ha preso le mie braccia facendosi cingere e mettendosi le mani sui seni , la baciavo sulle guance , le baciavo il collo ma non lasciavo i seni belli sodi e turgidi. ha sentito il cazzo duro contro lei e si è subito divincolata.
aveva il viso rosso e si scherniva “ scusa gigi non capiterà mai più “ ci siamo scambiati il bacio della buonanotte e siamo andati a letto.

avevo il cuore in subbuglio , il contatto con i seni che mi avevano nutrito mi aveva scioccato. avevo il cazzo duro , non riuscivo ad addormentarmi , nel silenzio sentivo mamma piangere sommessamente. mi sono alzato andando in camera sua ed al buio mi sono inginocchiato in terra al suo fianco accarezzandole il viso e cercando di consolarla.
“ vai a dormire tesoro , riposati “ e mi ha dato un bacio sulla guancia.

ho allungato una mano cercando il contatto con un seno , prima mi era piaciuto. mi ha lasciato fare , la palpavo e le baciavo il viso , con le mie labbra ho sfiorato le sue. mi ha preso una mano “ vieni vicino a me , scaldami “ ho fatto volare il pigiama e sono andato sotto le coperte stendendomi vicino a lei.
quando ha sentito il cazzo di sasso contro il suo corpo “ gigi ti ho fatto un simile effetto “ infilando una mano ho cercato un seno caldo , turgido le sfioravo il capezzolo , ha allungato una mano cercando il cazzo ma l’ha subito ritirata.

glie l’ho presa facendomelo toccare “ che bella mano morbida hai mamma “ le baciavo il viso ho appoggiato le labbra sulle sue e ci siamo baciati ma senza lingua. qualche avventura giovanile l’avevo già avuta ma con mie coetanee …..avevo il cuore che pompava impazzito e con una mano ho cercato la figa. adesso lo faccio ogni volta che trovo una donna che mi piaccia e che ci stia , ma allora… e per di più con mamma.

l’ho sentita irrigidirsi , ha messo una mano sulla mia accarezzandola e sfregandosela sulla figa. il mio cuore se possibile batteva più di prima. con un dito ho percorso la sua fessura , ha spostato le gambe ed il dito era dentro. ha stretto le cosce “ sììì , cosììì , lascialo lì fammelo sentire dentro “ non riusciva a star ferma si muoveva pianissimo ma il dito si muoveva in lei. ha cercato il cazzo scappellandolo ha sussurrato “ gigi mio vieni sopra “ ha spalancato le gambe e guidando il cazzo se l’è messo in vagina.

sentivo il mio membro martellare non pulsare. mamma mi ha messo le mani sulle chiappe muovendomi. forse credeva fosse la mia prima volta…. gemeva sommessamente , adesso capisco il suo stato d’animo e dico povera mamma cosa le faceva fare la disperazione di aver perso il marito…ed erano già passati due anni.
mi muoveva il culo con ampi movimenti voleva farsi chiavare ed ero già un po’ esperto …
“ vuoi fare l’amore mamma “ ha sussurrato un flebile sì ma eravamo talmente vicini…mi sono messo a braccia tese ed abbiamo fatto l’amore.

i suoi movimenti erano contratti ma timidi , e man mano che il piacere la sopraffaceva si gustava le mie penetrazioni. ha spalancato le gambe , le ha sollevate imprigionandomi e ci siamo scambiati una chiavata a****lesca , interminabile , più la montavo e più si dimenava. il suo respiro si è fatto affannato , rantolava a denti stretti e quando ha sentito il cazzo pronto per sborrare mi ha stretto anche con le braccia.

sentivo il suo piacere bagnare il cazzo ed i nostri umori si sono mescolati uscendo dalla vagina. mi sono sfilato stendendomi accanto a lei ero ansimante. mi ha stretto una mano e siamo stati molto tempo immobili. le accarezzavo il viso , la sentivo piangere , per quanto cercassi di consolarla non ci riuscivo. poi si è decisa a parlare
“ gigi tesoro mio chissà cosa penserai di me , forse non mi perdonerai mai ma avevo tanto bisogno di sentirmi ancora donna e non una nullità “ mi sono girato baciandola a lingua in bocca.

al primo tocco si è ritratta ma poi ha collaborato e ci siamo scambiati un bacio appassionato.
“ gigi non giudicarmi male , ma mi hai fatto sentire ancora donna , mi piacerebbe farlo ancora ma solo se lo vorrai anche tu “ ed ha detto una parolaccia le ho tappato la bocca “ sarai sempre la mia cara mamma e se sentirai la necessità lo faremo ancora ma solo se lo desideri “
l’ho lasciata sola nel suo lettone e sono tornato in camera mia.

chi riusciva a dormire , mille pensieri mi riempivano la testa , mi era piaciuto ma l’avevo fatto con mamma…. non riuscivo a dormire, tenete conto che quanto ho descritto , è successo più di vent’anni fa e nel frattempo è cambiato e di molto il mondo…. la mattina mi sono svegliato presto e sotto la doccia ho rivissuto quella notte con tutto quello che era successo…mi sono messo a studiare approfittando della quiete mattutina della casa.

il concentrarmi a studiare mi ha aiutato a scacciare i pensieri di quella notte che ricorderò finchè avrò vita. anche mamma si è alzata presto è venuta a darmi un bacio sulla guancia “ ho dormito tutta la notte , grazie gigi mio “ dopo quell’esperienza tutto è tornato alla
“ normalità “ a volte quando rincasavo a tarda sera , le davo un bacio sulla bocca con le sole labbra , mi teneva stretto accarezzandomi.

per parecchio tempo quella “ sbandata “ sembrava dimenticata. terminato il lavoro estivo , ho ricevuto una lauta mancia. quando sono andato a casa ho detto a mamma che una sera l’avrei invitata a cena come una signora facendole vedere i soldi “questi sono un mio premio “
mamma è riuscita a mandare gli altri figli da sua sorella ed abbiamo approfittato per andare a cena. aveva indossato l ‘abito più bello che aveva e si stimava di stare al braccio di suo figlio.

dopo cena siamo andati a casa , l’ho baciata con passione e ha capito cosa volevo fare..
“ mi sbaglio o vorresti fare l’amore con me “ ci siamo spogliati insieme. l’ho ammirata il mio socio era fremente l’ho stretta tra le braccia e il cazzo si è piantato quasi da solo tra le cosce e le ha aperte accogliendolo. eravamo in piedi ci baciavamo con passione le mani andavano dappertutto
“ mamma avrei un desiderio “ “ dimmi cosa vorresti “ lo volevo ma non trovavo il coraggio di dirglielo “ vorrei baciartela “ si è staccata arrossendo
“ da quando sei diventato così porcellone “ “l’ho fatto con una mia amica e ci è piaciuto molto“
si è stesa sul letto e partendo dalla bocca l’ho baciata scendendo su tutto il suo corpo , la sentivo fremere ad ogni tocco di lingua ma quando le ho leccato timidamente la figa , ha avuto un vero sobbalzo , ha preso tra le mani il mio capo guidandolo ….

povera mamma sobbalzava , si dimenava quasi mimando la chiavata per poi esplodere “ sto venendo gigi , fermati sto venendoooo “ ho assaporato i suoi umori amarognoli è venuta parecchie volte ma poi “ fermati gigi , fermati “
si è stesa sul letto. il suo corpo era scosso dal piacere , le accarezzavo il viso. quando si è calmata ha visto il cazzo in tiro e senza dire niente si è girata per fare un bel 6 9 , il primo della mia vita.

ormai la frittata era fatta mi ha spompinato e ci siamo scambiati i rispettivi umori.
senza spiegazioni , mamma non ha più voluto fare l’amore con me , sicuramente secondo lei quel rapporto i****tuoso doveva finire o forse era troppo coinvolgente.
si sa il tempo è il miglior medico.
quando mi sono laureato mamma si è agghindata da gran signora per accompagnarmi a ritirare la laurea. si stimava al braccio di suo figlio ingegnere e ne aveva ben diritto.

con tutta la famiglia
siamo andati a pranzo , per la mia povera mamma credo sia stato uno dei più bei giorni della sua vita , tutti i suoi sacrifici non erano stati vani.
ho trovato subito lavoro , anche mia sorella aveva iniziato a lavorare. mamma continuava a confezionare camicie per diletto e non più per necessità.
non abbiamo ma più parlato di quel periodo così difficile , travagliato ed i****tuoso.

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