LA MIA FAMIGLIA……APERTA – Capitolo 9

Capitolo 9 – Jonathan il mio compagno di classe

Jonathan, un ragazzone piu' alto di me, nero come la pece viene dal Cameroun. Ci conosciamo dalla prima liceo e siamo molto amici, si puo' dire che dividiamo tutto.
Ogni giovedi' io vado in palestra , ma mi ero dimenticato di dirlo a Jonathan che stava per venire a casa a fare le ricerche di scienze con me.
– Mamma, oggi viene Jonathan, fra un po'.

Mi sono dimenticato di dirgli che andavo in palestra. Fallo sedere nella mia stanza, poi arrivo. – dissi
– OK Giorgio, vorra' dire che usciro' quando arriverai tu. – rispose lei.
Poi io uscii, e quello che sto per dirvi me lo ha raccontato poi mia madre.
Dopo 5 minuti Jonathan arrivo e mamma ando ad aprirgli.
Mamma indossava la solita vestaglietta corta da casa e non si fece scrupolo perche' Jonathan era ormai uno di casa.

– Vieni Jonathan, Giorgio e' in palestra e verra' fra poco, vai pure in camera sua – gli disse.
Mamma accompagno' Jonathan in camera mia e mamma accosto' la porta.
– Puoi usare il computer se vuoi nel frattempo. – gli disse.
Mamma torno in cucina e Jonathan accese il computer.
Dopo circa un quarto d'ora mamma torno verso la mia stanza per andare nella lavanderia a mettere i panni nella lavatrice.

Quando passo' davanti alla mia camera senti' distintamente gemere qualcuno.
Senza farsi accorgere sbircio' tra la fessura della porta e quello che vide la fece impallidire.
Jonathan era seduto davanti al pc e guardava un sito hard, aveva la zip dei pantaloni giu' e in mano reggeva qualcosa che mia madre non aveva mai visto.
Dobbiamo fare un passso indietro e vi devo dire che nella squadra di pallacanestro dove giochiamo io e Jonathan, lui viene chiamato con il soprannome The Snake.

Mi chiederete perche' ma credo che qualcuno lo immagini.
Infatti il serpente, lui ce l'ha in mezzo alle gambe. Quando il suo cazzo e' in posizione di riposo (moscio) misura 25 cm di lunghezza e se lo afferra con l'indice ed il pollice le due dita non si toccano.
Mamma quindi stava vedendo qualcosa che non aveva mai visto. Vedeva la mano di Jonathan andare su e giu' per il suo cazzo che in qual momento misurava sicuramente 28/30 cm.

Mamma si senti' subito bagnare la fica e decise che avrebbe dovuto assaggiarlo.
Ando' in bagno, si tolse le mutandine e dopo aver tossito un po' entro nella mia stanza.
Jonathan intanto appena aveva sentito tossire si era ricompostoe aveva rimesso la bestia dentro, tirato su la zip e aperto al pagina dell'Apple store..
Mamma entro e impreco' verso di me che non avevo rifatto il letto e che le toccava rifarlo ora.

Tiro' su il lenzuolo e siccome il mio letto era attaccato al muro, si sporse verso il muro per mettere a posto il lenzuolo. Cosi' facendo, la vestagllietta le sali' su, lasciando scoperto la meta' del suo culo, poi non contenta, sali' in ginocchio sul letto e apri' le gambe per sistemare meglio il lenzuolo.

Lo spettacolo di cui gode' Jonathan era delizioso. Le cosce leggermente aperte facevano intravedere il buchetto del culo, mentre davano una splendida visione della sua fica.

Ciuffi di peli spuntavano tra le cosce che essendo aperte avevano anche lasciato aperte le grandi labbra.
Jonathan inghiotti' la saliva ed il cazzo gli venne duro di nuovo. aveva paura che la zip cedesse lasciando uscire il suo contenuto.
Mamma si chino' ancora un po' in avanti, poi chiese a Jonathan di aiutarla, sistemando il lenzuolo dalla parte della stanza.
– Jonathan, dammi una mano, mentre io tiro il lenzuolo dalla parte del muro, tu mettilo dentro da questa parte.

– Cosi' dicendo fece una risatina e Jonathan capi' ma era ancora titubante.
– Allora Jonathan, lo vuoi mettere dentro mentre io tengo il lenzuolo di qua?-
A questo punto Jonathan oso', tiro' giu' la zip, fece uscire la bestia e mentre saliva sul letto, lo infilo' tra le cosce di mia madre.

(continua).

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