Io e Maria

A 19 anni fui inviato a Pordenone a fare il servizio militare. Ero fidanzato con Maria, 19 anni come me, mia ragazza dalle scuole medie. Insieme dall’età di 13 anni, eravamo come marito e moglie, facevamo l’amore il sabato sera in auto e dopo andavamo a mangiare la pizza. Lei si lamentava che si sentiva tutta appiccicosa fra le gambe e terminavamo la nostra serata davanti al portone di casa sua a parlare del nostro futuro.

Il giorno della partenza ci lasciammo piangendo entrambi. Lei accettò il lavoro in un bar e io iniziai la mia esperienza come militare. Abituato a fare l’amore e a poter contare su una fidanzata fissa mi trovai immediatamente male a vedere che i miei commilitoni si masturbavano leggendo giornali porno a colori.
Una sera uscii a mangiare la pizza con Gabriele. Si rivelò da subito un ragazzo sensibile, gentile e affettuoso. Poco prima di rientrare decise di confessarsi: mi piacerebbe farti un pompino, ti va? Erano tre settimane che nessuno (me compreso) mi toccava con un dito e complici le due peroni grandi bevute in pizzeria mi sbottonai chiudendo gli occhi.

Gabriele prese a succhiarmi l’uccello con una tale maestria che mi fece strabuzzare gli occhi “Che ne dici, succhio meglio della Maria?” Mi disse. “Sì!” Mormorai, era bravissimo, il mio cazzo era di ferro e Gabriele lo ciucciava nel migliore dei modi. Poco prima di venire sentii che forse dovevo avvisare Gabriele che mi guidò con maestria verso l’orgasmo e luna eiaculazione copiosa sul suo petto. “Ti è piaciuto?” “Tanto” Gli risposi.
Nei giorni a venire come in una fase dell’innamoramento diventammo coppia fissa, la sera, in libera uscita non vedevamo l’ora per uscire e stare da soli, lui mi faceva un pompino, io ricambiavo con una sega, poi baci, coccole e un venerdì sera finimmo per fare l’amore.

Io e Gabi eravamo diventati una coppia fissa e quando mi ripresi dalla prima fase di innamoramento mi resi conto di aver trascurato Maria che lavorava nel bar del Silvio, un uomo di 52 anni, separato con figli. Una sera dopo aver fatto l’amore in un motel confessai a Gabi che avrei voluto mettermi con lui e cominciare una nuova vita.
“Guarda che io convivo già con un uomo, finito il militare torno da lui!”
Quella frase mi lasciò di sasso, Gabi si era divertito senza pensare ad un futuro insieme.

“Io ti amo Gabi..” Avevo detto dopo aver fatto l’amore, lui si stava rivestendo e io ero nudo con il pisello ritornato piccolo e ancora umido. Ripresi a chiamare Maria, la avevo trascurata, lei si era tenuta il lavoro. Rientrato dal servizio militare festeggiammo con una cena, all’atto di scopare il mio pisello non ebbe l’erezione, fu per me la dimostrazione che amavo Gabi. La serata terminò con un suo orgasmo pigro dopo che la avevo stimolata con le dita.

Ancora nudi in macchina Maria prese la parola:
“Gianni non preoccuparti, capita, volevo dirti che sono in cinta di due mesi, Silvio ci ha provato dal primo giorno che sono entrata al bar e una sera che mi ha accompagnato a casa ha fatto una deviazione nel bosco e mi ha annunciato che mi avrebbe assunto a tempo indeterminato. Ho pensato al nostro futuro e ho accettato”.
“Accettato cosa?”
“Sono diventata più carina abbiamo fatto l’amore, lui è stato bravo, mi ha rispettata!”
“Che vorresti dire?”
“Ha compreso i miei tempi, mi ha aspettato, mi ha fatto venire mi ha trattato con tenerezza..solo che ho scoperto di essere incinta”
“Santo cielo Maria, hai scopato con Silvio…potrebbe essere tuo nonno!”
“Silvio ci aiuterà, mi ha detto che assumerà anche te al bar, a patto che tu mi sposi…”
Ho 50 anni compiuti il quindici marzo.

Maria ne ha 50 e il bar è diventato nostro. Nove anni fa Silvio è morto di infarto nel letto con Maria, l’uso del viagra gli è stato fatale. Io scoprii subito dopo il militare di essere sterile e oggi io e Maria abbiamo 4 figli, tutti del Silvio che a modo suo ci ha voluto bene. Gabriele ogni tanto mi viene a trovare. Fine prima parte.

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