I Piedini Di Daniela :)
rilasciato 09.10.2012 in categoria sesso raccontoMi presento, Michele 22 anni quasi 23 1,87 capelli biondi, detta di molte intrigante e fascinoso, fisico leggermente palestrato.
La storia “vera” che Vi racconto, risale ad un inverno di 2 anni fa; mia cugina Daniela. Potrà sembrare strano, ma i suoi genitori erano spesso all’estero per lunghi periodi, cosi mia madre “casalinga” si è presa cura di lei sin da piccola e passava 8 mesi l’anno con noi.
Essendo cresciuti praticamente assieme, e lei è più giovane di soli 2 anni, abbiamo uno splendido rapporto, frequentiamo la stessa compagnia andiamo alla stessa scuola anche se ovviamente in classi diverse! Praticamente una sorella!
Ci siamo sempre confidati tutto, problemi amori gioie, soprattutto lei, avendo dei genitori praticamente inesistenti era spesso triste.
Daniela, ha un carattere allegro ed espansivo, sempre pronta allo scherzo, un bel fisico longilineo e atletico, visetto d’angelo e due gambe da mozzare il fiato!!
Certo al tempo non ci facevo troppo caso, come ho detto era una sorella, ma un particolare di lei mi aveva sempre eccitato, i suoi piedini… bellissimi e curatissimi, sovrastati da una caviglia fine.
Non so quante seghe mi sono fatto pensando alle sue estremità!!! Ebbene si sono un feticista dei piedi femminili!
Daniela dal canto suo non è che mi aiutava, in casa o quando eravamo sul divano a vedere la tv, mi cacciava sempre i suoi piedini addosso, per farmi pizzicotti, scherzi, specie quando mi addormentavo guardando la tv, mi pizzicava le labbra coi suoi piedi per svegliarmi, pensando di farmi uno scherzo, non sapendo di eccitarmi a morte!! Tanto che poi dovevo con una scusa correre in bagno.
Sia da quando presi la patente, spesso andavamo con amici o soli in una villetta in montagna che i miei affittavano tutto l’anno, ci piaceva un mondo sciare, ed non essendo troppo lontana partivamo il venerdì sera per approfittare di ben due giorni sulle piste.
Capitò uno di quei week end in cui partimmo soli, e credo lo ricorderò per tutta la mia vita…
Arrivati alla villetta che era già tardi, decidemmo di scaricare le tavole da snow l’indomani, e di accendere subito il camino perché la casa era una ghiacciaia e ci sarebbero volute almeno due ore per rendere le stanze vivibili!!
Mentre mi occupavo del fuoco Daniela accese la tv e recuperata la super trapunta si era già appallottolata sul divano in pigiama, nulla di sexy data la temperatura, ma un super felpato che le dava 3 taglie in più.
Acceso il fuoco, e preparata la scorta di legna mi sono messo in pigiama e infilato sotto la coperta con Chiara che subito mi ha abbracciato tremante di freddo. «Miky si gela!!! Mi massaggi i piedi, non sento più le
dita!» Non me lo feci ripetere, e mi accorsi che era senza calze. «Daniela ma sei senza calze? Ci credo che geli, sei pazza!!» iniziai con sfregarglieli velocemente, poi un massaggio energico ed infine sempre più lento.
Non Vi dico che sensazioni provavo, avere in mano quei fantastici piedini, mi faceva impazzire, anche se sotto le coperte non potevo vederli, e fortunatamente neanche lei poteva vedere la mia erezione pensai!!
Dopo un buon quanto d’ora, in cui stavo per esplodere, Daniela mi disse con un filo di voce «Ok Miky ora sto meglio» Solo allora mi accorsi guardandola che aveva un’espressione strana sul volto, estasiata, pensai che forse anche a lei piaceva farsi massaggiare i piedi, magari era feticista come me, ed iniziai a fantasticare peggiorando la mia situazione “dritta” come l’albero di una nave! Poi per spostarsi e girasi sul divano, accidentalmente poggia una mano sulla mia gamba e successivamente sul pene, volevo morire!
«Miky ma ce l’hai in tiro!!! Sei un porco!!! »
Non sapevo cosa dire, abbassai lo sguardo mortificato..
«Ma come ti è successo, sono stata io a provocarti?!»
«Bè Dany scusami, è che io … si insomma.. mi piacciono i piedi femminili, ed i tuoi sono fantastici, non è colpa tua, sono io strano, ti prego non offenderti»
Basto un suo sguardo per capire che la situazione la stava intrigando, e poggiò nuovamente la mano sul mio uccello, con molta grazia, facendola scivolare sotto i boxer.
«Però, sei ben dotato, così i miei piedini ti fanno questo effetto? Ma solo i miei?»
Persa ogni remora risposi: «Si mi piacciono i tuoi piedi, li adoro, da sempre, mi hanno fatto morire per anni, e tu inconsapevolmente mi hai stuzzicato un sacco di volte, non hai idea di quante seghe mi sono fatto pensando a loro!!»
Tutto in un attimo cambiò, la situazione ormai compromessa e Daniela.. subito padrona della situazione senza esitazioni ma con estrema decisione.
«Inconsapevolmente dici? Ne sei sicuro? Ma ora taci e leccami i piedi!»
Stordito dalle sue parole, rimasi fermo, ma lei mi piantò subito un piede sulle labbra, LECCA!
Inizia passando la lingua su tutta la pianta del piede, poi la feci saettare tra le sue dita, e notai che odoravano, di certo non se li era lavati, e avevamo passato tutto il giorno con gli scarponi, il tutto mi mandò in estasi!
Daniela non era da meno, ansimava ad ogni passata della mia lingua, specie se solleticata tra il pollice e l’indice, ed io infierivo senza pietà, poi si abbasso i pantaloni del pigiama e scostando le mutandine inizio a masturbarsi furiosamente.
In poco tempo venne e lanciò un urlo che pensai avessero sentito anche i vicini, poi si abbandonò sul divano.
«Io sono in paradiso Miky, a te è piaciuto leccarmi? Ed ora cosa vorresti?»
«Dany sei fantastica, ma ora credo che questa nuova scoperta reciproca vada approfondita in camera, dove vorrei riservare il trattamento fatto ai tuoi piedini, a tutto il resto del tuo corpo».
La portai in braccio nella stanza matrimoniale che usavano i mie quando ci seguivano in montagna, la spogliai del tutto, e complice l’ambiente ancora freddo, vidi i suoi capezzoli turgidi e irti come due chiodi, mi tolsi anche io i vestiti ed iniziai a succhiarli.
«ohoo Miky.. si.. mordili un pochino, mi fa inpazzire… siiiiiii cosììì!»
Poi passai a baciarle l’interno coscia ed infine le piantai la lingua in mezzo alla figa, iniziando a leccarle le gradi labbra, poi inserendola sempre più in fondo; quando fu un lago, iniziai a infierire sul suo clitoride con colpi continui di lingua, intanto avendo capito le sue tendenze, strofinavo l’uccello sui suoi piedini, stava impazzendo!
Emise subito un nuovo urlo ed il secondo orgasmo fu ancora più intenso del primo, tanto che si mise in posizione fetale per riprendersi dalle convulsioni di piacere che il suo corpo sprigionava.
Poi disse « ora tocca a me darti piacere, e stai tranquillo che non te ne dimenticherai mai».
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