06/08/20011 NAPOLI CINEMA AGORA’ – LA PRIMA V

06-08-2011: NAPOLI CINEMA AGORA' – LA PRIMA VOLTA AL CINEMA.
(purtroppo non sono disponibili immagini)

Nonostante avessi diciannove anni di mestiere sulle spalle, l'esperienza di fare marchette in un cinema porno ancora mi mancava. In tutta la mia vita saro' andato cinque o sei volte in tutto, ma sempre da semplice spettatore. Ho rimediato il 6 agosto 2011, al cinema Agora', di fronte alla Posta Centrale di Napoli.
Com'e' ormai mia abitudine, mi sono vestita in macchina nella zona industriale di Nola, poi via spedita verso Napoli, al cinema Agora'.

Sapevo che parcheggiare dalle parti dell'Agora' e' una rottura di cazzo, ma pensavo: “Sono le tre e un quarto di un sabato d'agosto, trovero' facilmente posto”, invece no! posti ce ne erano tanti ma tutti con le strisce blu, a pagamento. Quei pochi senza, erano divieto di sosta con rimozione. Un vero SCHIFO!
E poi dicono che a vergognarci dovremmo essere noi pervertiti.
Dopo un quatro d'ora di giri intorno alla Questura Centrale mi sono rassegnata e ho lasciato la macchina a un chilometro dal cinema.

Avevo il vestitino nero con grandi fiori colorati che si vede in alcune foto sulla mia pagina xhamster (www. xhamster. com/user/luanatravex) ed il mio ormai classico fazzolettone in testa. In equilibrio precario sugli zoccoli da zoccolona ho percorso le strade e i vicoletti in basolato che da via Mariana portano al cinema.
Appena varcata la soglia mi ha preso una sorta d'avvilimento, gli occhi ancora abituati alla luce diurna non mi erano di nessun aiuto.

Ho subito esposto tutto il culo annodando l'orlo del vestito dietro alla schiena, un po' a sinistra. Quasi alla cieca ho percorso il lungo corridoio che divide in due il cinema. I presenti, a cui gli occhi funzionavano bene, vedendomi ancheggiare con tutto il culo da fuori, facevano ala al mio passaggio con commenti pesanti e palpatine che avrebbero fatto rabbrividire qualsiasi signora rispettabile e che invece mi hanno eccitata tantissimo, dandomi un po' la sensazione di essere in un bordello.

Tra sculettamenti, palpatine e carezzine a patte piu' o meno gonfie, ho fatto un giretto di perlustrazione per avere subito un'idea completa del posto. Sala principale con lo schermo grande, saletta monitor col bar automatico, gabinetti, ecc… Ho trovato molto stuzzicanti due piccolissime stanzette, quasi dei loculi, chiuse da una semplice tenda, fatte apposta per scopare, dove chiunque puo' spostare la tenda in qualsiasi momento per spiare e se gradito partecipare, purtroppo quel giorno nessuno le ha usate ma la prossima volta mi piazzero' nella piu' piccola, con luce accesa e tenda spalancata, per fare uno spettacolino porno sprofondandomi tutta la bomboletta del deodorane nel buco del culo, e se mi riesce di piazzare la telecamerina faro' anche un bel filmino per voi tesorucci.

L'unico posto davvero illuminato di tutto il cinema e' l'orinatoio che sta proprio vicino a questi “loculi”.
Mentre scaricavo la mia pipi', uno da dietro si e' affacciato e mi ha chiesto se poteva guardare il mio cazzo pisciare, ovviamente l'ho invitato volentieri e quando ho finito si e' messo lui a pisciare, invitando me a guardare. Io con un sorriso ho passato due dita nel getto caldo e guardandolo, con perversa malizia, dritto negli occhi ho succhiato la sua urina dalle mie dita, con un bello schiocco finale.

Lui, senza una parola, ha fatto una risatina di sorpresa ed eccitazione. Mi sarebbe piaciuto che mi pisciasse in bocca ma… non era un cliente pagante. Che peccato!
Due cose mi hanno colpito del cinema, e mi piacciono tantissimo. L'atmosfera e' amichevole, molti sono abitue' del posto e si conoscono da tempo, e mi piacerebbe di diventare presto anche io una “vecchia conoscenza”. Ma la cosa piu' gustosa e' che sembra di stare in un vero bordello.

Vige la piu' assoluta mancanza di privacy e di ritegno, se fai un ruttino lo sentono almeno in cinque. C'e' gente che si masturba in sala. Uno nella saletta monitor e' stato piu' di un'ora seduto a centro sala, coi pantaloni calati fino ai piedi a menarselo davanti a tutti, io mi sono strusciato in modo molto hard, con tanti un po' in tutto il cinema, due abbaracciati si baciavano e si toccavano in galleria.

L'unico posto in ci si puo' chiudere a chiave e' il wc con tazza, che si trova in fondo al corridoio, in cima ad una larga scalinata. Ma comunque tutti vedono chi ci va, con chi ci va e… con quanti ci va.
Appena arrivata mi si sono attaccati alle costole quattro ragazzi stranieri, ucraini o di chi sa dove, volevano assolutamente scopare gratis o almeno a credito: “scopo oggi e pago domani”.

Tiehhh!
Ho girato piu' e piu' volte tutto il cinema ma non si e' mossa foglia, ero scoraggiata e delusa, me ne sarei andata, ma pensando che ormai ero li', il biglietto pagato, la benzina era andata, la serata pure, tanto valeva restare e sperare.
Verso le 17:00 e' entrato l'unico trans della serata, si chiama Patrizia, sui 50 anni, simpatica, mi ha detto che di solito ci sono anche altri trans e soprattutto c'e' piu' vita, “E' sabato d'agosto e la gente e' andata al mare.

Che ci vuoi fa'?”.
Dice che per battere nel cinema bisogna muoversi, muoversi, muoversi, girare tutto il cinema e farsi vedere, sono i clienti che si avvicinano. Se uno ti sembra intenzionato ma non si decide, puoi fermarti e fargli sguardi invitanti o aggiustarti l'autoreggente per invogliarlo.
Dalle 15:30 alle 19:30 ho girato, fatto proposte, mi sono fatta palpare… ma niente! Poi all'improvviso, uno che in precedenza aveva detto di non volerlo fare a pagamento, mi si e' avvicinato eccitatissimo.

Ha preferito il wc con la tazza, io gli avevo chiesto 10 ma spontaneamente mi ha dato 20. Non ha voluto un gran che', solo carezzine, un po' di lingua in bocca, una leccata dietro l'orecchio e alla fine mi e' venuto sulla coscia, lavorato di mano. Mentre si rivestiva, col dito ho raccolto la sua sborra e con molle malizia l'ho ingoiata tutta.
Ai ragazzi ucraini, per togliermeli di torno, avevo detto: “procuratemi un cliente che paghi 10 e faccio scopare anche voi.

” Incredibile ma cosi' e' stato.
Mentre paralvo con uno che gia' mi aveva detto di non avere molta voglia, due dei ragazzi si sono fermati per palparmi ancora un po' il culo e setendo i nostri discorsi gli hanno proposto chiatto chiatto: “Tu paghi il puttanone e ce lo scopiamo tutti e tre”. Il cliente mi ha chiesto: “Ti va di scopare con loro due mentre io vi guardo?”, “Anche con ventidue, tesorino!” e' stata la mia risposta.

Li ho portati in uno dei “loculi”, ma li si sentivano troppo “in vetrina”, e quindi abbiamo ripiegato sul solito wc con tazza. Che barba! Ci siamo chiusi tutti e quattro nel poco spazio che offriva il gabinetto e mentre il cliente si menava l'uccello guardandoci, io prendevo entrambi i cazzi, uno in bocca e uno in culo, senza guanto, alternandoli ogni tanto. Quando e' “venuto”, il cliente ci ha salutato, augurandoci buon divertimento ed e' andato via.

Io ho continuato ciucciando i due cazzi insieme avidamente, ma ad un certo punto uno dei ragazzi, quello moro, ha preferito interrompere ed uscire. Io meravigliata e molto dispiacuta, mi sono dovuta accontentare di un solo cazzo. Ho leccato tutto intorno la cappella, poi con la lingua sotto al salsiccione, su e giu', su e giu' per tutta la lunghezza, e poi le palle in punta di lingua, poi ancora tutto in bocca, con le labbra strette sull'orlo della cappella.

E giu'! tutto il cazzo in gola, a occhi chiusi e bocca spalancata, come uno squalo sulla preda. Una serie di colpi corti e profondi con naso e labbra schiacciate contro i peli del ventre del giovane ucraino. Ormai al limite della resistenza, si e' staccato dal mio “morso” e con la faccia stravolta, senza parlare, mi ha fatto segno di girarmi: Voleva il mio culo! Mi sono voltata, piegata in avanti col culo proteso, lui mi ha afferrata con forza, le sue mani stringevano i miei fianchi e zack! ho sentito il cazzo durissimo sprofondarsi con un sol colpo fino alle palle, nel mio budello umido e ingordo.

“Ahh! Ahh! Ahh!…”, una serie di colpi forti e decisi e… “Ahhhhh”, un getto caldo ha riempito le mie viscere.
Rapidamente si e' allacciato i pantaloni, mi ha salutata ed e' uscito.
Fuori dal gabinetto c'era l'altro, quello moretto, con gli altri due ragazzi. Ecco perche' si era interrotto ed era uscito, era andato a chiamare gli amici per vedere se potevano approfittare anche loro della mia “gentile disponibilita'”. Mi sono affacciata alla porta del gabinetto e li ho invitati ad entrare tutti insieme, ma i due ridacchiando imbarazzati si sono ritirati timidi come scolaretti, ho insistito: “Venite! Vanite a scopare.

“, anche il loro amico li ha esortati, ma loro niente, si sono ritratti vergognosi come verginelle di primo pelo.
Giusto un attimo di sconcerto e ho capito che era la mia oscena e sguaiata figura che imbarazzava quei giovani. L'avevo fatto senza nemmeno pensarci, con la spudorata naturalezza del vecchio puttanone.
Stavo sulla soglia di un cesso pubblico, senza mutande, col rossetto sbavato, il vestito alzato fino al collo, il cazzo pendulo e la sborra del loro amico ancora calda nel culo a invitare, con parole e gesti, tre giovanotti ad entrare per essere fottuta ancora e ancora e ancora…
Evidentemente rappresentavo un'immagine troppo “truculenta”, anche per incalliti frequentatori di cinema porno.

Pensando questo con una punta di divertita soddisfazione, mentre gli altri due sparivano nell'ombra, ho fatto segno al moretto di entrare a prendersi la sua razione di piacere.

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