la storia di Giuseppina viaggio e addestramento

Giuseppina si sentiva violata nella sua intimità sentendosi toccata come si fa con le bestie per vedere se sono produttive, intanto il suo aguzzino rideva tra i baffi intuendo la sua situazione di disagio e le disse puledrina sei arruolata.
Giuseppina e le puledrine sue amiche di sventura vennero portate in aereoporto dove le attendeva l'aereo dello sceicco di Dubai khalid, A Bordo dell'aereo ebbe modo di parlare con le sue compagne di sventura tutte carine e tutte con alle spalle un vissuto particolare che le faceva schiave del bisogno da parte di chiunque ne avesse voluto approffitare.

una volta sbarcate dall'aereo le puledrine vennero portate in una grande villa di proprietà di khalid.
Le ragazze furono affidate ad un trainer per farle diventare degne del loro padrone. Giuseppina venne affidata a un mulatto noto per essere sadico e per avere un membro di proporzioni smisurate di nome Mark. per prima cosa le venne detto che non avrebbe più avuto diritto ad essere vestita, perchè la sua passerina avrebbe dovuto essere fruibile in ogni istante.

venne completamente rasata la passerina per umiliarla ancora più a fondo e venne poi portata in una sala di tortura. Arrivò una schiava svedese di khalid che le lecco la passerina quasi fino a farla venire, rilasciando la lingua giusto in quell'istante, la giovane donna cercò di protestare, ma la reazione di Mark fu avrebbe dovuto essere punita per questo affronto. le vennero legati mani e piedi e cominciò a essere scullaciata finchè divenne rosso tutto il suo bel sederino ancora vergine, Giuseppina cominciò a implorare il suo aguzzino di farla finita, ma non si mostrò molto indulgente anzi si vedeva chiaramente che queste sue implorazioni lo eccitavano ancora di più.

Mark le disse che il suo addestramento doveva continuare le disse che da oggi in poi avrebbe perso la sua identità e non sarebbe stata più una persona, ma una cosa che si doveva rivolgere a lui e a khalid sempre col termine padrone e ad ogni richiesta avrebbe dovuto rispondere si padrone o certo padrone. Giuseppina sempre più terrorizata rispose si padrone. mark le disse puliscimi le scarpe con la tua sporca lingua, la schiava si abbassò in ginocchio ai suoi piedi e li pulì le scarpe leccandole con tutto il suo impegno da quanto terrorizata era.

Venne portata in bagno mark le disse di indirizzare il suo cazzo contro il water e poi di pulirlo bene con la lingua dal piscio. Giuseppina lo fece tra conati di vomito dato il sapere inverecondo del piscio di Mark che si adirò molto in quanto non le aveva dato il permesso di lamentarsi per i suoi ordini, e le disse con cattiveria di perdonarla. Mark le disse che lui non era un beneffatore e che doveva obbedire agli ordini cosa che lei non ha fatto e che quindi doveva essere punita.

venne legata ad un letto con mani e piedi e le venne messo un bavaglio in bocca. Il trainer cominciò a frustarle il sedere e la povera fanciulla non riusciva neanche a gridare dal dolore dato il bavaglio che portava e anche se ci fosse riuscita nessuno la avrebbe sentita e le sarebbe potuto venire in soccorso. mark la legò a quel punto a pancia in sù e misa il suo culo sopra la faccia della sventurata che vemme costretta a leccare dentro il buco.

Giuseppina cominciò sempre di più a pentirsi della scelta che aveva fatto ed era sempre più disperata.
il suo carnefice le domandò intanto se le piaceva leccare il suo culo e lei all'apice dell'umiliazione rispose:” Si padrone”.
il trainer a quel puntò la legò al letto mani e piedi con le gambe aperte e cominciò a martoriare la fighetta con il suo enorme cazzo, Giuseppina si sentiva devastata anche se stava godendo come una pazza.

Mark nel suo enorme sadismo si eccittava sempre di più e la poverina sentiva sempre più male nelle sue intimità. a questo punto le mise il cazzo in bocca ordinandole di farlo godere e quello era il suo scopo di vita far godere gli uccelli. dopo questa prima esperienza venne portata in un enorme vasca idromassaggio dove poteva essere vista da uomini e donne ed ebbe la possibilità di farsi un bagno.
Dopo le fu consentito di tornare nelle stanze riservate alle ragazze dov'è la attendeva una signora che faceva da sovritendente delle puledrine che le vietò di parlare con le altre ragazze, pena severe punizioni….

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