io e mia sorella

Sinceramente a volte penso di essere nato con la camicia: sono il terzo figlio. “E allora?” – direte.
Allora ho i miei vantaggi: sono l’unico figlio maschio, per cui mio padre mi apprezza già per questo e perché dice che gli assomiglio, la mamma mi vede come il suo piccolino anche se cresco, e poi ci sono le mie sorelle maggiori.
E’ come se avessi altre due mamme, a volte… Il motivo è forse la nostra differenza di età: Enrica ha 31 anni, Valentina 28 e io ne ho 23.

Devo ammettere che spesso io ho sfruttato e sfrutto tuttora il fatto di essere il baby di casa… è molto piacevole essere coccolato e accudito da loro.
E poi io lo faccio per consentire loro di collaudare il loro istinto materno: gli faccio da cavia, mi sacrifico per loro!
Con le mie sorelle ho un rapporto splendido, per motivi diversi, visto che hanno due caratteri opposti che più opposti non si potrebbe.

Valentina, la seconda, è la classica brava ragazza, gentile, seria, posata… non una rompiballe, anzi per niente… è fidanzata da quattro anni e pensa al matrimonio, ha il suo lavoro e vuole costruirsi un futuro sicuro.
Se non fosse lei e se non fosse mia sorella… beh, un pensierino magari ce l’avrei fatto… E’ alta circa 1 e 65, occhi verdi e dolci, capelli castani a caschetto, leggermente ricci, una bocca delicata ma attraente, un bel corpo, con un bel seno armonioso e tondeggiante, un bel sederino e delle gambe molto graziose, anche se ho avuto pochissime occasioni di notare tutto questo, perché lei è piuttosto castigata nel vestire… peccato, perché… meglio non dirlo: o lei stessa se sapesse cosa oso pensare, mi sculaccerebbe!
Enrica, la prima, è il contrario: è esuberante, vivace (anche troppo dicevano i nostri), spiritosa, non ti fa mai annoiare insomma.

Alcuni suoi atteggiamenti sono da maschiaccio, altri… potrei dire da vamp… è un vulcano, visto che è esplosiva anche fisicamente: capelli neri e lunghi che le cadono sulle spalle, occhi verdi e sguardo furbo (così le dico io), bocca da… lo so che non dovrei dirlo di mia sorella maggiore, ma ho sempre pensato che quella bocca sarebbe stata perfetta per fare dei grandi pompini!
Il suo metro e 63 di forme ben fatte prosegue con due belle tette sode e ampie (quante volte gliele sbircio… ), un culo che è un’opera d’arte (siccome mi piace l’arte, sono costretto a ammirarlo ogni volta che posso!) e due gambe che devono fare girare molti maschi.

Enrica non è fidanzata, anzi… per la verità non ha un ragazzo fisso, perché… non le basterebbe, probabilmente!
So queste cose perché tra noi c’è una incredibile complicità e tutto quello che so sul sesso, me lo ha insegnato lei, quando io ero appena adolescente e lei già poteva insegnarmelo.
La cosa strana è che essendo in tre, due femmine e un maschio, le due camere per noi figli non erano state ripartite a seconda del sesso, ma secondo omogeneità mentale, diciamo… cioè Valentina, brava e tutto, ma pure inquadrata, per conto suo; io e Enrica, i
due casinisti, nella loro tana, così ordinata che in casa la chiamano “il vostro porcile”! Ma ci stavamo bene.

Ovviamente non perdevo una occasione per sbirciare la mia sorellona… forse lei lo sapeva, ma non si è mai opposta… anzi, pareva compiaciuta che io la guardassi con attenzione (ma sarà solo attenzione?!?!) mentre girava per la camera in mutandine e reggiseno, quando si vestiva o si svestiva.
Ogni tanto giocavamo coi cuscini e ce le davamo… vedevo scuotere le sue belle tettone, e lei per difendersi mi saltava addosso… così finivamo su uno dei due letti, lei sopra di me e mi dava modo di sentirla tutta.

E se non riuscivo a sentire tutto, non avevo problemi a schiaffeggiarle le natiche per gioco… visto che pure la mia sorellona, in diverse circostanze, mi faceva il solletico al basso ventre sapendo che lo soffro… e più di una volta mi aveva sfiorato o urtato con la mano il pisello, trattenuto a stento dai vestiti.
Tra me e mia sorella c’è molta intesa, anche intimità, perché non abbiamo (stando nella stessa camera praticamente da sempre) falsi pudori.

C’è anche confidenza, visto che io le dico i miei segreti e lei mi confessa i suoi… e nessuno spiffera!
Così Enrica mi ha suggerito le tecniche per l’abbordaggio (e poi era curiosa di sapere pure i risultati!) e solo io in casa so con quanti ragazzi ha scopato mia sorella, visto che – col feeling che abbiamo – varie volte mi sono trovato a coprirla, con la balla o la scusa giusta… ma è il minimo che posso fare per lei!
Vedo che mia sorella maggiore esce con maglie aderenti senza il reggiseno sotto lasciando intuire a tutti le forme delle sue tette, indossa minigonne che permettono di capire con facilità il colore delle sue mutandine e so che va a letto con tanti ragazzi, insomma fa la troia… ma non ne sono geloso e la mia sorellona mi piace così, è la cosa più naturale del mondo per me, perché sappiamo tutto l’uno dell’altro.

E ho i miei vantaggi… fin da piccoli (io avevo 5 o 6 anni e lei otto di più) nelle notti di inverno per scaldarci dormivamo insieme nello stesso letto. Stavamo vicini, a contatto e lo facciamo tuttora che io ho 23 anni e lei 31. Ma da un po’ di tempo non solo.
Papà e mamma erano in viaggio (festeggiavano l’anniversario di matrimonio rifacendo il viaggio di nozze quell’anno), Valentina era andata al cinema con il suo promesso sposo (poverino, mi auguro che si sia almeno lasciata baciare!), Enrica era uscita come al suo
solito non si sa con chi, e io, siccome ero stato male per due giorni, dovevo rimanere in casa… anche se ormai non ero così debilitato per la verità.

Pazienza… da bravo sporcaccione avevo rimediato una cassetta porno e quella sera me la sarei goduta in pace e avevo scelto bene! Mi stavo facendo delle belle seghe, con il cazzo fuori, lunghissimo e durissimo.
Non era nemmeno troppo tardi e in modo per me inaspettato sento qualcuno che sta per aprire la porta… ma chi è già tornata? In fretta mi ricompongo: sdraiato sul divano mi rimetto il cazzo dentro, un po’ a fatica e spengo il video.

Con sorpresa è Enrica:
“Con gli sfigati io non ci sto!” – questa sera le è andata male, ossia ha scelto male il cavaliere.
“Una noia… di un palloso che non ti dico. ” – fa lei.
“Eh… cosa vuoi… ” – dico io che cerco di non fare notare il mio precedente passatempo e i suoi effetti sul mio pene allungato.
“Ma sei accaldato… sei rosso in faccia… hai mica la febbre?” – mi dice Enrica premurosa.

“No… no, sto bene… “
“Dai… sei rosso… ” – dice Enrica e si avvicina a me.
Si siede sul divano sul quale io sono sdraiato, standomi di sbieco in posizione frontale, il culo contro la mia coscia sinistra.
E’ un bello spettacolo la mia sorellona: la minigonna si solleva tutta e mi lascia vedere le rotondità del suo culetto morbido, mentre ammirando le sue gambe coperte dalle calze nere molto sexy controllo che ha scelto il bianco come colore delle mutandine… si china su di me e vedo quelle belle tettone a pochi centimetri dalla mia faccia, che si delineano sotto il vestito (il reggiseno è spesso optional per mia sorella)… sto davvero male, adesso!
Enrica mi mette una mano sulla fronte:
“Ma scotti! Stai male!” – esclama lei.

“No… no, sto bene… “
“Ma no… hai la febbre, poverino… “
“No, ho solo caldo… “
In quell’attimo Enrica si accorge che a terra, sul bordo del divano, c’è un involucro… porca troia… ho dimenticato l’astuccio della cassetta porno… non che temessi la reazione di mia sorella Enrica, l’unica con cui di certe cose posso parlare senza problemi… ma mi vergognavo un pò.
Lei si china (offrendomi il panorama del suo culo con la gonnellina tutta sollevata) e…
“Porco” – dice con un sorriso.

“Ma dai, sorellona… a me piace il cinema impegnato, lo sai” – ci scherzo…
“Sì… che ti impegna a fare porcate! Invece di farmi preoccupare… potevi anche dirmelo che per hobby fai lo sporcaccione!!” – dice Enrica e si mette a ridere
“Ma forse ti sei divertito di più tu di me stasera!”
“Forse… ” – dico io, vedendo che la mia sorellona è comprensiva come speravo.
“Però, sai… sei un fetente!”
“Perché?”
“Potevi invitarmi a vederlo con te, o no? O ti vuoi divertire solo tu?” – dice Enrica sorridendo.

“A saperlo… ” – avevo scoperto un altro elemento di affinità con la mia sorellona.
“Guarda che faccio la spia con Valentina!” – mi minaccia Enrica, sapendo che la cosa sarebbe stata pericolosa per me… come tutte le ragazze sapeva fare la furba!
“No… no, pietà, Enrica… pietà… “
“Allora ce lo guardiamo insieme!” – pensai che ero salvo.
“Ok, attacco!”
“E fammi spazio, egoista!” – esclama Enrica, che è di nuovo la mia complice di sempre.

Mia sorella con molta disinvoltura si sdraia a fianco a me… per farle spazio mi appoggio alla sponda e per tenerla su la abbraccio con il sinistro.
Mia sorella Enrica è contro di me, che la abbraccio… le guardo le gambe: con le calze nere mi fa impazzire, è ancora meglio!
La mini è tutta sollevata, il suo seno è disteso, come lei, vicino a me… la sua bocca è piena di rossetto per la serata, si è solo tolta le scarpe.

Inizia… le scene sono spinte… sempre più spinte… a un certo punto l’uccello mi tirava e, essendo io in pigiama, si notava.
Anche Enrica gradisce il film, vedo che sgrana gli occhi su certe scene.
Mi tira… sempre più. Enrica se ne è accorta:
“Oh, poverino… hai di nuovo la febbre, vero?” – mi prende in giro.
“Sì, sorellona, e sto pure male!” – dico io stando al gioco; con la mano destra la stringo ai fianchi, tenendola tra le braccia… stava per cadere dal divano, essendosi sbilanciata.

“Ma davvero? Mi sembrava un’altra malattia… che peccato… potevo curarla quell’altra… “
“Quell’altra?” – dico io, non sapendo davvero dove questa volta andrà a parare quel genio folle di mia sorella maggiore.
“Sì, l’altra malattia… ” – e sento la sua mano che, attraverso il pigiama, mi tocca l’uccello – “… se è questa… io potevo darti una mano a curarla… “
“Si, Enrica… hai proprio indovinato… ” – dico eccitato più ancora di prima… sento la sua mano impugnare il mio uccello… la mia cara sorella maggiore mi sta impugnando l’uccello, attraverso la stoffa, ma lo sente crescere: eccitantissimo per entrambi!
“Ti stai aggravando, piccolo… ” – con questo tono materno che a volte usava essendo più grande di 8 anni, mia sorella mi tiene il cazzo e lo sente pulsare… la stoffa mi impedisce di sentire la sua mano.

“… devo controllare bene… mi preoccupi… ” – Enrica si alza e me lo molla di s**tto… io la guardo senza capire più nulla e senza sapere cosa aspettarmi.
Ma mentre la guardo il mio pene cresce ancora di più e si nota, perché tende i pantaloni del pigiama in quella zona, come se stesse per uscire… ho lo sguardo su Enrica, verso il basso.
“Colpa mia, piccolo… mi vedi troppo provocante, vero?” – dice Enrica, giocando e facendo finta di tirare con le mani la mini per allungarla.

“Beh… non solo tu, c’è altro… però tu fai un certo effetto con la minigonna!” – dico a mia sorella in un impeto di sincerità.
“E’ vero… la minigonna… allora… me la tolgo!” – Enrica si sfila in un secondo la gonnellina e ora indossa di sotto solo il collant nero che vela le sue bellissime gambe… le tette le gonfiano la maglia sopra… il mio cazzo non può non esprimersi e cresce nei pantaloni… mia sorella vede e si avvicina:
“Poverino… lascia che guardi io.

” – e mia sorella Enrica si mette a cavalcioni su di me, tenendo le gambe spalancate e posando il suo culetto poco sotto la mia zona pubica, sulle mie gambe… io sono sdraiato con lei sopra.
Enrica si china un po’ in avanti e con le dita abili mi solleva l’elastico del pigiama e… mi scopre il pene in erezione… ha come una espressione di sorpresa… o di gradimento forse… mia sorella rimane per qualche secondo a fissare il mio cazzo in erezione davanti a lei… e questo mi piace molto.

Adesso Enrica poggia le sue mani abili sul mio pene… sento le mani di mia sorella sul mio uccello che me lo impugnano e me lo stringono, tutte e due le mani… che brava!
Mi sta eccitando… Enrica con le dita e delicatamente mi scappella il cazzo che tiene con l’altra mano… la mia sorellona mi sta facendo una sega e ci sa proprio fare direi.
“Va meglio così?” – mi chiede con tono più basso per la sua eccitazione… anche lei è eccitata come me.

“Hmmm… sì… sì, sorellona… va meglio” – sono felicemente sorpreso di questa situazione
“Sono contenta, piccolino… nemmeno tanto piccolino, però!” – le è scappata una battuta di apprezzamento sul mio cazzo cui sta tirando delle gran seghe.
“Sei molto brava… bravissima… ” – dico a mia sorella Enrica e lo penso.
“E tu hai un bell’uccello… perché non me lo hai mai fatto vedere?” – sono eccitatissimo che mia sorella Enrica mi parli così.

“Se avessi saputo… te lo avrei fatto vedere prima… se davvero ti piace. “
“Mi piace il tuo uccello… ” – mi dice mia sorella maggiore impugnandolo con forza e stringendolo… ho una scossa di piacere.
“… mi piace… è appetitoso!” – Enrica parla ormai eccitata.
“Appetitoso?… assaggialo, se vuoi… ” – dico a mia sorella… Enrica si sposta più in basso, portandosi con la faccia all’altezza del mio cazzo… non riesco a pensarci… forse i sogni si… mia sorella ha la sua bocca dipinta di rossetto a pochi centimetri dal mio uccello, lo fissa con voglia… apre la bocca, passa la lingua sulle labbra… afferra il cazzo con entrambe le mani e con impeto ci si getta su e lo prende in bocca!
Il mio cazzo è dentro la bocca di mia sorella maggiore: da non credere!
Sono eccitatissimo… e che pompino… fantastico… lo ingoia tutto… poi lo molla e mi lecca le palle… poi sale lentamente solleticandolo con la lingua… poi mi insaliva il glande e lo lecca per bene… prima di riprendermi il cazzo in bocca.

“Sorellona… sei un fenomeno” – e non ce la faccio più a trattenermi…
“… sei un mito, Enrica. “
Mia sorella ansima mentre mi spompina… adesso la afferro per le tette e la tiro su… lei si lascia palpare… la devo spogliare… le tolgo la maglia aderente… sotto ha una canotta bianca che disegna le forme del suo bel seno generoso… Enrica allora per reazione mi toglie la parte sopra del pigiama e rimango a dorso nudo… lei mi massaggia il petto, solleticandomi con le unghie… mi da qualche brivido e allora… getto una mano sulle sue natiche… lei è inginocchiata sul divano davanti a me… le alzo le braccia e le tolgo la canotta… da svenire.

Avevo già ammirato quel panorama col reggiseno… ma adesso le sue poppe nude mi si offrono nel loro splendore… tonde, sode, le pendono sul petto… al centro due capezzoli ampi e più scuri della pelle ciscostante… sono molto eccitato.
Ormai è chiaro che stò per scoparmi mia sorella e lei vuole forsi scopare dal suo fratellino.
La abbraccio per sentire le sue tette in faccia.
“Stupende, Enrica! Me lo fai tirare tanto!”
“Bene… mi piace se ti tira il cazzo… “
Prendo Enrica per i fianchi e le infilo le dita nell’elastico, le abbasso e le sfilo il collant… ora ha solo le mutandine… e sembrano bagnate… profumano dei suoi succhi… lei mi ha tolto i pantaloni e mi ha lasciato nudo… mi guarda… me lo guarda… me lo tocca.

“Hai un bel cazzo, fratellino!”
Le sfilo le mutandine palpandole le natiche… ora io e mia sorella siamo nudi… e ci abbracciamo… lei ha il mio cazzo e continua a tirarmi la sega… io le stringo le tette con una mano e con l’altra le palpo le natiche… ha un culo sodo, morbido e glielo apro con le mani… ci infilo dentro le dita… sto infilando le dita nel buco del culetto di mia sorella più grande… lei ha uno s**tto in avanti di piacere e si china a leccarmelo ancora, da pompinara instancabile.

“Brava… “
“Hmmm… che bel cazzo!”
“Ti piace, sorellona?”
“E a te piaccio?”
“Il tuo culo… è un capolavoro il tuo culo!”
“Grazie, piccolo! Se ti piace… “
“Lo voglio… “
“Anche il tuo cazzo lo vuole?… vero?”
Si gira… vedo il culo di Enrica… la stringo per i fianchi e le appoggio il pene alle natiche… poi glielo spingo nel piccolo buco… sto spingendo il mio cazzo durissimo nel culo di mia sorella maggiore e la maialona gode insieme a me… mugula… si dimena mentre glielo spingo dentro, affondando nelle natiche sode.

Intanto le mie mani le palpano le tettone… badando a strizzarle con cura i capezzoli, per farla gemere di più.
Continuo a incularla e le infilo anche due dita nella figa… è tutta bagnata.
“Mettimelo anche lì!” – esclama Enrica… ansimando.
Le tolgo il pene dal culo… la giro, le massaggio le tette, le solletico tutto il corpo… passo la mia lingua sul suo viso, sulla bocca, sul collo… la succhio tutta… partendo dal collo e per arrivare alle sue tette… mia sorella gode… scendo con la lingua al basso ventre… la lecco… la solletico… le apro la fighetta con le dita… poi lei mi afferra il cazzo e me lo dirige nel suo spacco… la penetro tutta… la infilo, spingo il mio cazzo nella sua figa… lei tiene le gambe spalancate e le cinge dietro di me, per tenermi dentro di lei… mi apoggio con le mani alle sue tette.

Mi sto scopando con foga mia sorella maggiore e lei si fa scopare da me! Le abbiamo fatte proprio tutte noi due ormai!
Quando sto per eiaculare lo estraggo, glielo infilo tra le tette… lei si schiaccia le tette per accogliere il mio pene… e la sua faccia viene inondata dallo sperma… avidamente, mi prende il cazzo in bocca per succhiarmelo bene… e ce l’ho di nuovo duro.
Riprendo a infilarglielo nel culetto… lei riprende a gemere… mentre la tendo dietro e la succhio sul collo.

Dopo altri round, cadiamo distesi.
“Che roba incredibile… Enrica, ma ci pensi?” – eravamo tutti e due nudi, lei sopra di me… dandomi un bacino sulla fronte, mia sorella mi dice:
“A me è piaciuto… e tanto! Sono tua sorella… ma, sei anche un bel ragazzo! “
“Anche tu… sei molto… stimolante… mi era venuta voglia… “
“Magari ci verrà di nuovo…” – mi dice mia sorella – “… pazienza… vorrà dire che ti insegnerò tutto!” – e scoppia a ridere abbracciandomi.

Quella notte, dopo il fatto incredibile che era successo, abbiamo dormito insieme nello stesso letto… come facevamo da quando eravamo bambino io e lei poco più che bambina.
Però eravamo nudi… e a contatto l’uno dell’altro… sentivo ancora il profumo dei suoi succhi e lei sentiva la mia pelle… gli ultimi pudori sono ormai caduti… io e lei abbiamo un segreto in più da tenere!.

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