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Non lo facevo per piacere, era una sfida in cui io mi ero messa a gareggiare e a qualsiasi costo volevo vincere. Così continuai a paciarle il seno, mi attaccai ad un suo capezzo e succhiai forte che lei piegò la testa dal piacere ed emise un grido a questo punto la spinsi distesa sul divano lei era soddisfatta di questa iniziativa nn lasciò la presa che una mano aveva sulle mie tette e con l'altra mi prese la testa e la spinse tra le sue gambe dove scoprii un lago, nn feci fatica ad infilare prima uno poi due e tre dita mentre mi davo di gran voglia a succhiarle la clito, non le lasciavo tregua alternavo movimenti rapidi ad altri lenti, in modo da non farla venire, quando inarcava la schiena rallentavo e quando si rilassava acceleravo, sentivo che voleva venire ed ero io a decidere mentre era abbandonata alla mia dolce lingua.

Ero convita che l'avrei pagata cara se l'avessi fatta venire allora per precauzione mi girai le misi il mio sesso sopra la sua faccia per Sonia fu facile spostarmi gli slip e cominciare ad esporare la mia fica, che cominciava a colare di umori caldi sul suo bel viso. Mi ero completamente lasciata andare ero su un altro pianeta e più Sonia leccava + non capivo niente e aumentavo il ritmo di penetrazione delle mie dita sulla sua vagina.

Il mio ventre si muoveva da solo contro la sua lingua non riuscivo a controllarmi sentii lei gridare e i muscoli del fica contrarsi io non mi fermai e lei gridò più forte come per farmi smettere questo suono mi eccitò a dismisura e venni sopra di lei mentre succhiava la mia clito. Mi arrestai ero esausta, non realizzavo ancora di aver fatto del sesso con un'altra donna e mi accoccolai accanto a lei baciandola e accarrezzandole il seno.

E' stato bello e lo stesso leggevo negli occhi di suoi. Restammo un po' sedute vicine a baciarci come due innamorate.

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