Vita di parrocchia cap 3

Capitolo 3
Ormai la mia trasformazione si era quasi completata, caschetto castano, leggero filo di trucco tacco 12 abbigliamento giusto e un civettuolo cerchietto per i capelli, una vera troietta in autoreggenti! Ormai solo la mia paura del suo grosso cazzo mi fermava dalla pia piena e completa femminilità, decisi di donargli la verginità anale come se fosse una prima notte di nozze. A casa avvertii che sarei andato con Don Franco a fare un sopralluogo per il prossimo campo con gli scout e invece mi preparai la valigia con un completino bianco, guepiere e giarrettiere per le calze di seta, scarpe decoltè da sposa con il tacco 12.

Quando uscii dalla stanza per presentarmi a Franco ero da infarto, sotto il negligè trasparente svettava il mio cazzo dritto. In mano tenevo un regalo per Franco, una confezione di lubrificante alla ciliegia, il messaggio era chiaro sarebbe stato soddisfatto. Mi fece mettere in posizione, scostò il perizoma che copriva il mio buchetto liscio e vellutato e cominciò a leccarmi spingendo la lingua all’interno dell’ano sempre più cedevole, con il dito indice ogni tanto ne saggiava la resistenza alla penetrazione e dopo essersi unto le dita prese a penetrarmi gentilmente prima con uno e poi con due dita.

Ero in estasi, gli succhiai il cazzo per prepararlo e io stesso cosparsi il suo uccello di abbondante olio profumato. Quando finalmente mi appoggiò l’enorme cappella nel buchetto mi ritornarono in mente tutte le paure dimenticate. Io ero pronto e lui pure, iniziando a spingere sembrava che volesse spaccarmi in due e il mio piccolo culetto non sembrava idoneo a sopportare un calibro come quello di Franco. Lentamente sentivo cedere e ad ogni millimetro di strada guadagnata dal cazzo di Franco io mi mordevo il labbro dal dolore.

Avrei voluto smettere ma ormai Franco mi teneva saldamente per i fianchi e inesorabilmente incrementava la spinta. Al culmine del dolore, quando pensavo mi si stesse lacerando il culo, la maestosa cappella di Franco superò lo stretto anello e inaspettatamente il dolore si tramuto in intenso piacere, consentendo a Franco di affondare l’asta nel mio intestino accogliente. Mi ero documentato, prima dell’appuntamento avevo provveduto ad un clistere purificatore e il mio culo accolse al meglio la virilità del mio amore che lentamente stava stantufando il mio culetto.

Facendo attenzione a non retrocedere troppo Franco alternava spinte veloci a affondamenti profondi, fino a sentire le sue grosse palle sbattere sulle mie. Ero incredibilmente eccitato. Mi abbraccio e sollevandomi di peso si mise seduto con me sopra consentendomi di cavalcarlo a piacimento fino a sentirlo in profondità. In quel momento lui era mio ed io completamente suo. In quella posizione poteva masturbarmi liberamente e la stimolazione anale mi face venire sporcando il nostro letto nuziale.

Quando pochi minuti dopo anche lui venne dentro di me provai un altro tipo di orgasmo, diverso e ancora più piacevole. Scaricò la sua abbondante a****lità con dolcezza e decisione, da quel momento sapevo che avrebbe potuto chiedermi qualunque cosa….

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