VITA DA PENSIONATO – GIOCHI A TRE

Ero stato sverginato analmente e oralmente da maurizio e dato che l’esperienza mi era piaciuta moltissimo la voglia di ripeterla aumentava di ora in ora, avevo anche acquistato un set di falli e degli slip in latex con dildo anale interno alla ricerca spasmodica di un piacere anale ma, nulla può sostituire un vero cazzo di carne pulsante e gli schizzi di calda sborra che ti inondano la bocca o il culo e, come voler far credere che le uova di lombo hanno la stessa consistenza e sapore di quelle di caviale.

Ad ogni squillo di cellulare, il mio cuore impazziva, gli ormoni salivano alle stelle, il mio cazzo si ergeva come un palo, il mio culetto fremeva, ma nulla. I giorni passavano inesorabilmente, finché dopo tre settimane esatte dal nostro incontro il sabato mattino arrivò la telefonata tanto attesa. Si era maurizio, che senza tanti giri di parole mi chiese se ero disposto a fare un incontro a tre, rimasi titubante, ma con la franchezza che lo contraddistingueva mi disse che il terzo incomodo era un professore di greco di nome gianni, della nostra stessa età, serissimo, distinto, fuori da giri particolari, molto bello e ricercato nel vestire, forse un po' particolare, tanto particolare che gli aveva chiesto se mi avrebbe fatto piacere travestirmi da en-femme a casa sua.

Senza rifletterci minimamente accettai sia l’invito a tre che la richiesta particolarissima di travestirmi da donna, oramai non era più il mio cervello a decidere cosa fare ma gli ormoni a mille che pregustavano già i cazzi dei due magnifici torelli che mi avrebbero scopato. L’appuntamento lo fissò per le ore 16,00 sotto casa mia per poi raggiungere insieme casa di Gianni nel quartiere appio-latino. Mancavano poche ore all’appuntamento iniziai un tour de f***e per prepararmi al meglio (bagno, depilazione anale, vari clisteri, barba, ect).

Alle 16,00 esatte arrivò maurizio e con la sua macchina ci avviammo verso casa di gianni, difficoltà enormi a trovare parcheggio, ma la fortuna aiuta gli audaci, trovammo parcheggio proprio sotto casa di gianni (un bel palazzo anni ‘30 a ridosso di piazza dell’alberone). Maurizio suonò al citofono e dopo pochi istanti si aprii il portone e con l’ascensore salimmo fino all’ultimo piano dove trovammo la porta socchiusa dell’appartamento dove abitava gianni. Entrammo in casa richiudendo alle nostre spalle la porta e nella penombra del corridoio si materializzo davanti a noi una bellissima donna in sexi-lingery, alta almeno 20 centimetri più di me, altezza dovuta principalmente da uno stivale tacco 15.

Maurizio fece le presentazioni massimo ti presento gianni, gianni ti presento massimo. Ci accomodammo in cucina dove gianni aveva preparato un piccolo drink per rompere il ghiaccio, ero ammaliato da tanta bellezza e soprattutto dal bel pacco che si intravedeva dalle mutandine in pizzo e dal culo favoloso che si emergeva ancora di più dal corpo visto l’innaturale camminare su stivali con plateau tacco 15, fu facile rompere il ghiaccio anche perché alla domanda se volevo provare a indossare abiti en-femme, non ero convinto di questa richiesta, consapevole che forse avrebbe minato quel poco che mi era rimasto di mascolinità, il cazzo e il culo e non il cervello mi fecero rispondere affermativamente.

Ci avviammo verso il bagno dove mi tolsi parte dei vestiti e mi accomodai su una poltroncina dando le spalle allo specchio e fu allora che gianni inizio la sua opera di maquillage sul mio viso, maurizio che si era sistemato sul bordo della vasca inizio a parlare sul come lo aveva conosciuto. Inizio dicendo che una decina di anni fa (allora giovane quarantenne) frequentava saltuariamente un carsex parking dalla parti di castiglione del lago alla ricerca di qualche bel culetto maschile o di qualche bel cazzo da spompinare, attuando tutte le procedure in uso in quel luogo alla ricerca di chi poteva essere disponibile per soddisfare i nostri gusti, una sera mi incrocio con una macchina e dai segnali provenienti capisco che a bordo vi è un uomo alla ricerca di qualcuno che voglia sbocchinarlo, segnalo con i fari che sono disponibile e mi avvio con la macchina verso una stradina buia e isolata, l’altra macchina mi segue, fermo la macchina in un posto che reputo tranquillo e mi avvio verso l’altra macchina apro la portiera e mi viene quasi un colpo, l’altro uomo era un professore di greco che avevo conosciuto durante una sessione d’esami, anche lui mi aveva riconosciuto, siamo rimasti alcuni secondi a guardarci senza fiatare, volevo scappare ma avevo paura di essere sputtanato, ormai il danno era fatto e così entrai in macchina già pregustando il dolce nettare che sgorga da un bel cazzo e solo allora mi accorsi che il guidatore indossava un maglione a collo alto molto lungo ma le sue gambe erano fasciate da calze di nylon sorrette dai gancetti che uscivano da un bellissimo body nero … era gianni ….

Da allora ci siamo creati una vita parallela da scopamici, di solito il sabato pomeriggio raggiunto gianni a casa dove lui si trasforma en-femme, negli anni è divenuta la mia amante segreta, la mogliettina che non ho mai avuto, la bambolina sexi dal quale dare e ricevere attenzioni sessuali e, la domenica pomeriggio dopo il pranzo lascio la sua casa e ritorniamo ad essere due distinti, professionali, imperterriti, integgerrimi ed inflessibili professori di liceo.

Gianni intanto aveva finito la sua opera di maquillage, mi fece alzare facendo bene attenzione che non guardassi lo specchio e con passo deciso ci trasferimmo nella camera degli ospiti dove sul letto vi era appoggiata delle sexi lingery, mi aiuto ad indossare un sofisticato ed elegante corsetto nero in morbido tulle e pizzo con spalline e reggicalze regolabili, delle calze di seta fumè, mi insegno come le calze vanno indossate e agganciate al reggicalze, un tanga finemente decorato, degli stivali al ginocchio tacco 8, mi mise sulla testa una parrucca tipo valentina crepax e dulcis in fondo mi fece indossare una intrigante e raffinata vestaglia in morbido raso nero con le sezioni laterali in pizzo trasparente , diedi gli ultimi ritocchi di fondotinta sul mio petto in modo da evidenziare le mie tette tette.

Mi aiuto ad alzarmi, mi fece girare un paio di volte su me stesso, sentii i fischi di approvazione di maurizio, apri l’anta dell’armadio e finalmente sullo specchio interno mi vidi, anzi vidi riflessa una persona a me sconosciuta, una donna, che nulla aveva a che fare con il mio essere, più la guardavo e più mi piaceva quella donna riflessa, c’era sicuramente ancora molto da lavorare per rendere quella donna ancora più attraente (si vedeva ancora moltissima peluria, il tanga sembrava restio a contenere il mio cazzo e il filo interdentale … sic .. del tanga si era inserito tra le mie chiappette e sembrava che le volesse dividerle in due, gli stivali tacco 8 rendevano innaturale la mia postura e contraevano dolorosamente i tendini dei piedi, il corsetto stringeva il mio busto dandomi un senso di costrizione) ma … chi bella vuole comparire un po' deve soffrire … il mio cervello si stava abituando a quella situazione e rapidamente la accettò.

Con molta calma, sorretto da maurizio e gianni, raggiungemmo la sala da pranzo e dopo una rapida cena a base di melone e prosciutto e formaggi vari accompagnato da un buon vinello, ci accomodammo tutti e tre sul letto. Ero al centro dell’attenzione, gianni mi ha tolto gli stivali e ed ha iniziato a massaggiarmi i piedi , per poi passare alle gambe ed infine all’interno cosce, i suo movimenti lenti e sensuali venivano amplificati dalle calze di seta dandomi una sensazione inappagabile di goduria.

Appena le sue dita sono arrivate all’inguine e spostato il tanga il mio cazzo si è catapultato fuori dritto e duro come un fuso e subito ha iniziato a giocarci con la lingua per poi prenderlo in bocca iniziando un magnifico pompino. Nel mentre maurizio si era spogliato e per non essere da meno di gianni ha iniziato a giocare con il mio culo, prima un dito, poi due e infine tre, che con enorme maestria faceva roteare, sentivo il buchino che si dilatava mentre il mio cervello insieme al resto del corpo era totalmente assorbito dal favoloro bocchino che mi stava facendo gianni.

In pochissimo tempo sono venuto in bocca a gianni sparandogli una salva di sborra da far impallidire un cavallo. Ormai il mio culo era ben dilatato, maurizio mi ha fatto mettere prona e con un paio di colpi ben assestati e entrato tutto dentro. Gianni nel frattempo si era liberato degli stivali e delle mutandine e si è piazzato davanti alla mia bocca con il suo cazzo (avevo intravvisto il pacco da moscio e immaginavo una bella dotazione ma devo ammettere che quando in tiro il cazzo di gianni era veramente grande un buon 20 centimetri lunghezza per 5 centimetri di diametro) e con nonchalance me lo ha schiaffato in bocca , mi sembravo maialino allo spiedo un cazzo nel culo e un cazzo in bocca, dopo pochi secondi si sono sincronizzati uno spingeva mentre l’altro indietreggiava e viceversa.

Poi si sono dati il cambio e devo dire che è stato veramente dura perché anche se ben lubrificato e già allargato dal cazzo di maurizio ricevere la mazza di gianni all’inizio è stato veramente doloroso fino all’adattamento del mio sfintere a un tale calibro e alle successivo godimento anale totale. Quasi contemporaneamente hanno sborrato, gianni ha inondato il mio canale anale di caldissimo sperma, mentre maurizio inondava la mia bocca. Non ricordo quando tempo è passato, quante volte lo preso nel culo e in bocca, quante volte il mio cazzo è stato ricevuto dall’accogliente culo e bocca di gianni e dalla bocca vogliosa di maurizio.

Ricordo soltanto che la mattina ci siamo risvegliati tutti e tre abbracciati, tutti e tre con il forte sapore di sborra in bocca e, io e gianni con grumi di sborra che uscivano dai nostri culetti. Io e gianni ci siamo guardati sembravamo due mostri senza parrucche, con il trucco disfatto, con i segni sul nostro corpo lasciati dalle bretelline e dai gancetti dei corsetti che indossavamo. Risate generali e, mentre maurizio si è diretto verso il bagno di servizio per una rapida doccia per poi andare a preparare una pantagruelica colazione, visto le performance erotiche della notte che ci avevano fortemente debilitato, io e gianni ci spogliammo di quel poco che ci era rimasto da en-femme e ci dirigemmo nel bagno patronale per struccarci, fare una doccia e una bella pulizia anale e orale.

Finito nel bagno ci siamo rivestiti (questa volta da uomini) e abbiamo raggiunto la cucina per gustare la colazione e rimetterci in forze, dopo una abbondante colazione maurizio mi disse che aveva un appuntamento a quale non poteva mancare e se volevo mi avrebbe accompagnato a casa, intervenne allora gianni il quale mi chiese se non avevo impegni urgenti ed indilazionabili mi avrebbe accompagnato a casa lui nel tardo pomeriggio, così avremmo avuto anche il modo di parlare e conoscerci meglio, optai per la soluzione di gianni, anche perché ero fisicamente distrutto, mi faceva male il culo e la bocca, le gambe non mi sorreggevano per lo sforzo che avevo fatto a stare sugli stivali a tacco alto, la costrizione del corpetto aveva lasciato il segno sul mio busto – sembrava che avessi fatto mille addominali – i reni mi dolevano da morire, ringraziai maurizio per la bella serata appena trascorsa ma per riprendermi al meglio preferivo la soluzione prospettata da gianni.

Appena maurizio ci lascio, con gianni ci accomodammo in salotto, i miei occhi si inondarono della sua figura, era un uomo molto bello, alto qualche centimetro più di me, con ancora una folta capigliatura e dei bellissimi occhi verdi. Gianni inizio a parlare e mi chiese se la sorpresa e la serata era stata di mio gradimento, risposi affermativamente anche se mai mi sarebbe passato per la mente di ritrovarmi infilzato come un pollo allo spiedo con un cazzo nel culo e uno in bocca vestito en-femme.

Un sorriso apparve sul volto di gianni e continuando nel discorso mi disse: io non sono un gay, né un travestito ne tanto meno una drag-queen, sono una persona un po' narcisista, egocentrica ma fortemente esibizionista, quando ho conosciuto maurizio in quella piazzola carsex in sexcar in calze di nylon e body era soltanto una forma estrema di esibizionismo. Con maurizio abbiamo avuto da subito un feeling, viste anche le nostre affinità socio-culturali, siamo divenuti da subito grandissimi amici e ripeto amici.

Ci siamo creati una vita parallela, fin da subito abbiano iniziato a frequentare tour turistici organizzati alla caccia di milf o divorziate e, se nei nostri tour di caccia, le prede erano scarse o poco appetibili, nessuno ci vietata di sollazzarci fra di noi, per tutti siamo due professori scapoli, molto prestanti, amanti della storia, amanti dei viaggi e della buona tavola e ancor di più amanti delle belle donne. Per quanto riguarda invece il mio essere en-femme dopo le prime scopate con maurizio, immaginavo spesso come sarebbe stato il nostro futuro e mi immaginavo due persone di una certa età con la pancetta, in canottiera, con i boxer calati che scopavano e, la mia parte esibizionista mi ha lanciato l’idea di sdoppiare il mio essere inventarmi una vita parallela en-femme ma solo per maurizio e per pochissimi altri.

Vivere qualche ora en-femme ha significato curare in modo quasi maniacale la mia persona e in controluce anche quella di maurizio e qui lo dico e qui lo nego, anche se lui dice di essere solo passivo orale, quando siano insieme lo penetro analmente con sua gioia e goduria, essere inculato da una femmina non gli fa rinnegare la sua mascolinità a cui tiene tanto. Nel pomeriggio mi ha accompagnato a casa e lasciandomi mi ha detto per qualsiasi cosa chiamami ….

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