UNA TROVATA “DIABOLICA” DELLA MIA ANZIAN

Lo zio si aggravava sempre più e mia zia non ce la faceva assolutamente ad assisterlo ventiquattr'ore su ventiquattro in ogni sua esigenza. Pensò, allora, di farlo accudire da una o due badanti (allora non erano rumene o polacche, ma rigorosamente italiane) le quali, però, stando tutto il giorno in casa si sarebbero accorte della nostra tresca. Così, una mattina, la zia si recò presso un'agenzia immobiliare che, in un batter d'occhio, le procurò un monolocale in affitto: fu quello il nostro nuovo nido d'amore e di sesso.

In pratica, alle badanti che aveva ingaggiato (e che si alternavano dodici ore ciascuna a fianco dello zio) imbrogliò di dover assistere in un'altra parte della città un'anziana cugina che stava anch'essa molto male ad a cui era molto legata; pertanto, sarebbe andata a trovare il marito qualche ora tra la mattina ed il pomeriggio per poi tornarsene nella casa dell'immaginaria cugina dove, in realtà, ad attenderla c'ero solo io con il mio giovane e robusto cazzone, ben felice di soddisfare tutte le più insane voglie di quella parente ormai ben oltre la menopausa.

Quel monolocale preso in affitto era anche dotato di linea telefonica, per cui la zia raccomandò alle badanti di chiamarla nel momento in cui il marito fosse prossimo ad esalare l'ultimo respiro o per qualsiasi altra necessità.
«Caro il mio nipotino – mi disse la zia mentre ci accingevamo a traslocare in quella nuova abitazione – è questa l'unica soluzione: preferisco pulire il culo a te anziché a quest'uomo ormai vecchio e che anche quando era giovane non mi ha mai fatto godere, nè a letto e nè nella vita normale.

L'unica cosa buona è che, avendo vissuto sempre da miserabile e senza fare “peccati”, mi ha lasciato tanti soldi, che oggi mi consentono di assoldare due badanti e di affittarmi una casa dove poter continuare a praticare tranquillamente i nostri vizi. E vedrai che con tutti questi soldi che mi ritrovo, farò “divertire” anche te!… Anzi: sai che ti dico? Stasera, non appena ci saremo sistemati nel nuovo appartamento, ti metti al volante dell'auto dello zio e ce ne andiamo a mangiare in qualche ristorante dove non ci conosce nessuno.

Ho voglia di ostriche e frutti di mare che, come ho letto in qualche giornaletto porno, a voi maschi fanno alzare la lussuria. Lo so che tu non ne hai bisogno, ma in questa prima notte nella nostra nuova casa voglio che tutti e due scoppiamo dal piacere…».

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