Un tranquillo weekend di sesso

Un weekend di puro sesso lesbico, due giorni dedicati alla masturbazione reciproca. Tutto era pronto. Le valigie in auto, una borsa termica con i panini per il viaggio. Eleonora e Sabrina erano eccitate per l'aspettativa, benchè ancora sorprese dalla busta ricevuta per posta la settimana precedente. Un ignoto ammiratore aveva pagato alle due ragazze un weekend tutto compreso in un piccolo chalet di montagna, isolato in una pineta maestosa, con splendida vista sulle montagne.

L'autunno avanzava, le foglie degli alberi si facevano rosse e gialle, e i larici indoravano i fianchi delle severe montagne. Partendo da Milano, le ragazze giunsero alla meta dopo qualche ora di viaggio. Il posto era stupendo. La casetta, tutta in legno e pietra naturale, aveva una piccola cucina, un salottino e una camera matrimoniale con un enorme camino. Sabrina accese il fuoco grazie alla legna a disposizione. Mentre la casa si scaldava, le ragazze fecero una passeggiata nella foresta.

Incontrarono ben pochi escursionisti, videro anche qualche daino. Il profumo dei pini si spandeva nell'aria dando una impressione di leggerezza e soavità.

Tornando verso la casa, Eleonora sfiorava ogni tanto il bellissimo sedere di Sabrina. Ammiccanti sguardi presagivano amplessi di grande godimento. Appena varcata la soglia, Eleonora spinse Sabrina contro la parete. Le tolse immediatamente camicetta e reggiseno, e si mise a succhiare con grande energia i suoi capezzoli turgidi dall'emozione e dall'eccitazione.

La lingua di Eleonora lavorava i capezzoli muovendoli ritmicamente, e, alternando piccoli risucchi a grandi leccate, fece facilmente eccitare Sabrina. Mugolii di piacere non facevano altro che bagnare Eleonora. Si staccò da Sabrina, si spogliò davanti a lei, entrò in camera e si sdraiò sul letto. Allargò le gambe ed iniziò a toccarsi il sesso bagnato. Il pube di Eleonora era adornato di bellissimi peli che donavano un aspetto eccezionale al suo sesso, soprattutto quando era bagnata di umori femminili.

Sabrina, lontana dal letto, si tolse il resto degli indumenti e si appoggiò alla porta chiusa della camera con le gambe leggermente divaricate. Le due ragazze, guardandosi negli occhi da lontano, presero a masturbarsi muovendo le sottili ed agili dita femminili sui loro umidi clitoridi.

Eleonora sorrise a Sabrina la quale non perse tempo ad avvicinarsi al letto e a sdraiarsi sul corpo di Eleonora: gambe sulle gambe, pube sul pube, seni sui seni, braccia abbracciate, labbra che baciano labbra.

Si accarezzarono per molti minuti, insistendo sulla pelle dell'addome e sull'interno coscia, incrociando le lingue nelle rispettive bocche. Eleonora rivoltò Sabrina, si sedette ai suoi piedi e, prendendone uno in mano, lo baciò con insistenza guardando Sabrina negli occhi. Allargate le gambe, Eleonora inserì due dita nella vagina di Sabrina muovendole molto molto lentamente mentre osservava i movimenti del bacino della ragazza. Inchinandosi, leccava le labbra vaginali mentre le dita bagnate scivolavano nel corpo della sua amante possedendone il fisico e l'anima.

Sabrina ebbe un improvviso orgasmo. Troppa l'eccitazione, troppo bello l'ambiente e la sensazione che niente e nessuno avrebbe fermato le dita agili e curiose di Eleonora.

Sabrina invitò Eleonora a sedersi sopra il proprio viso, il modo da avvicinare il più possibile le labbra vaginali alla sua bocca. Comodamente sdraiata, Sabrina iniziò a succhiare le singole labbra vaginali di Eleonora, tirandole leggermente. Prima il labbro destro, poi il sinistro, poi il destro e poi ancora il sinistro, fino a scivolare con la lingua sul clitoride.

L'umore femminile di Eleonora colava lungo il collo di Sabrina, riempiendo di odore di sesso l'intera stanza. Le leccatine sul clitoride di Eleonora divennero ampie leccate, con succhiate, baci, morsicchiate. Eleonora ansimava, si contorceva, cercava di inarcarsi per raggiungere con le dita il sesso di Sabrina, alzava le braccia incrociandole dietro la nuca. Così facendo, i morbidi e grandi seni di Eleonora erano vittima delle palpate di Sabrina, la quale, mentre succhiava il sesso di Eleonora, ne tirava i capezzoli o li solleticava con le dita.

L'orgasmo di Eleonora non si fece troppo attendere, spruzzando con un eccezionale squirting il viso della sua amata amante. Discesa nel letto, si mise a leccarne il viso, per ripulirlo, con amore e dedizione.

Qualcuno bussò alla porta dello chalet. Eleonora e Sabrina furono paralizzate dallo spavento. Chi mai poteva essere in questo posto sperduto? Con coraggio si avvicinarono alla finestra, tenendosi strette e coperte con un lenzuolo. Era Lorenzo! Non ci potevano credere.

Quel loro amico che avevano conosciuto casualmente parlando di sesso in rete. Impossibile che fosse lì, alla porta. Come faceva a saperlo? Chi l'aveva informato? Confuse si avvicinarono alla porta e socchiudendola videro che era proprio lui. Lorenzo sorrise e, accomodandosi nella casa, porse una busta a Sabrina. Sabrina, sempre più confusa e tenendosi malamente il lenzuolo addosso, aprì la busta. All'interno c'era una cartolina commerciale che testimoniava che l'autore misterioso che aveva prenotato e pagato il soggiorno era proprio Lorenzo.

Tutti si misero a ridere, di gusto. Ed era chiaro che l'intenzione era di fare sesso tutti insieme, nel rispetto dei propri gusti sessuali. Infatti Sabrina amava anche far sesso con gli uomini e un incontro tra Eleonora, Lorenzo e Sabrina sarebbe presto finito con avere Sabrina al centro delle attenzioni sia di Eleonora che di Lorenzo. Questo fu chiaro subito.

Lorenzo si tolse i vestiti, rimanendo nudo. Non era ancora eccitato.

Il pene mollemente corto e in attesa di essere valorizzato. Si sedette a gambe aperte sul letto. Sabrina si inginocchiò tra le sue gambe, esponendo il suo sedere e il suo sesso ad Eleonora, la quale da dietro la leccava. Sabrina prese il pene in bocca: era bellissimo sentire il sesso maschile molliccio nella propria bocca. Muoverlo a destra e a sinistra con la lingua e sentirne l'eccitazione gonfiarlo leccata dopo leccata, succhiata dopo succhiata.

Il pene era adesso duro, rigido, un'asta del piacere pronta all'uso. Eleonora spostò Sabrina, fece sdraiare meglio Lorenzo, poi accompagnò Sabrina sul pene di Lorenzo, e, prendendola per le spalle, la fece scendere. Il sesso di Lorenzo riempì la vagina di Sabrina: la ragazza emise un mormorio di piacere. Aveva sognato tanto di essere penetrata da Lorenzo e oggi il sogno diventava realtà. Ed era proprio Eleonora, il suo grande amore, ad accompagnarla in questo momento.

Eleonora si mise in piedi a gambe aperte, sopra Lorenzo, e vicino alla bocca di Sabrina. Lorenzo poteva ammirare il sesso di Eleonora, in alto sopra il suo addome, mentre accarezzava i seni di Sabrina, quei bei seni che in passato tanto avrebbe voluto toccare. Sabrina rimaneva ferma a sentire il pene in sè, assaporando le mani di Lorenzo sul suo corpo, e, allungando la lingua, sfiorava il sesso di Eleonora. Eleonora accarezzava i capelli di Sabrina, spingendo dolcemente il suo viso contro il suo sesso.

Sabrina iniziò a muoversi, lentamente, sul duro pene. Su e giù. Suuu e giùùù. Suuu e giùùù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Il ritmo iniziò ad aumentare. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Mise le mani sul sedere di Eleonora, stringendo i glutei ed affondandoci dentro le dita. Su e giù. Su e giù.

Su e giù. Su e giù. Su e giù. La lingua leccava con insistenza il clitoride, mentre Eleonora la facilitava inarcandosi e allargando le labbra vaginali con le dita. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Lorenzo ansimava e godeva della vista della lingua di Sabrina che leccava lo splendido sesso di Eleonora, quel sesso che mai avrebbe potuto avere per rispetto verso la sua amica.

Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Su e giù. Lorenzo stava già per venire, tanta era l'eccitazione di tutti.

Sabrina si alzò e si mise in ginocchio. Lorenzo prese da una borsa un dildo di gomma. Si sedette dietro Sabrina con a fianco Eleonora. Si guardarono in viso, sorridendo a vicenda. Lorenzo porse il dildo ad Eleonora, ma lei invitò Lorenzo a prendere la base del dildo insieme.

Entrambi lo posizionarono tra le labbra vaginali di Sabrina. Iniziarono a penetrarla. Lo fecero con velocità, come se dovessero sturare un tubo. Era un modo di dare piacere a Sabrina molto differente da quello sperimentato prima. Sabrina accasciò le spalle sul letto, esponendo il sedere e la vagina. Lorenzo tolse il dildo ed infilò due dita muovendole. Poi fu la volta di Eleonora a masturbare con le dita la vagina di Sabrina. Andarono avanti parecchi minuti in questa maniera, alternando il dildo alle dita di Eleonora e Lorenzo.

Sabrina godeva, godeva proprio tanto. Umori le colavano lungo la coscia. Lorenzo si pose davanti al suo viso e lei riprese a succhiargli il pene. Gustoso perchè aromatizzato dei suoi umori.

Eleonora si sdraiò davanti al viso di Sabrina, la quale iniziò a penetrarla col dildo. Lentamente, con molta dolcezza. Lorenzo prese a penetrarla da dietro. Chiudendo gli occhi la penetrò con molta lentezza, poi accelerava, poi rallentava, poi usciva e rientrava e continuò così per molto tempo.

Eleonora ansimava torcendosi e godendo del godere di Sabrina. Lorenzo la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, colpiva ritmicamente il sedere col bacino osservando il suo pene scomparire nel sesso della sua amica. E la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava. Mettendo le mani aperte su quel sedere stupendo la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava. Eleonora sentiva il dildo strisciare esternamente al suo sesso, tra le labbra bagnate, e godeva mentre si toccava i seni.

Sabrina veniva mossa ad ogni colpo di Lorenzo, i seni molli oscillavano a ritmo e usava con maestria il dildo su Eleonora. Lorenzo sorrideva mentre la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava. Poi estrasse il pene e lo posizionò sull'ano di Sabrina. Non aveva mai fatto sesso anale, ma Sabrina lo incoraggiò prendendo il pene con la mano e puntandolo al suo buco. Lorenzo iniziò a spingere. Era duro, difficile e Sabrina dava piccoli lamenti.

Entrò prima parzialmente, poi metà e poi spingendo a più riprese entrò tutto, in tutta la sua lunghezza. Era una sensazione strana mentre la penetrava. Sabrina non ce la faceva più. Voleva vedere e sentire un orgasmo, voleva sperma, voleva lo squirting, voleva annegare nei liquidi dei piaceri di Lorenzo ed Eleonora. Lorenzo la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava. Eleonora si mise in ginocchio per favorire le leccate e la penetrazione del dildo di Sabrina.

Sabrina col dildo la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava. Lorenzo col pene la penetrava, la penetrava, la penetrava, la penetrava. Era un tripudio di sudore, movimento, sesso, penetrazione, liquidi, ansimate, gridolii, cigolii del letto. Lorenzo voleva eiaculare, voleva spruzzare il suo sperma dentro Sabrina. Uscì dall'ano e si inserì nella vagina. Iniziò a penetrarla con velocità, con molta velocità. Il sangue pulsava, il calore aumentava, la pelle del pene tirava fino quasi a far star male Lorenzo, finchè… uno spruzzo caldo e liquido di sperma invase il sesso di Sabrina, riempiendola di godimento.

Anche Sabrina venne, con un orgasmo molto diverso da quello avuto con Eleonora. Il bacino si mosse a sussulti, ritmando il continuo della penetrazione. Lo sperma colava abbondante, bagnando la pelle, il letto, la mano di Sabrina che si accarezzava il sesso.

Eleonora fece sdraiare Sabrina e Lorenzo, fianco a fianco, a pancia in giù. Si mise sdraiata a pochi centimetri dai loro visi ed invitò Sabrina a penetrarla con le dita.

Lorenzo osservava e ogni tanto leccava le dita di Sabrina per sentire il sapore di Eleonora. Il ritmo era veloce, il suono delle dita di Sabrina dentro Eleonora dimostrava quanto era eccitata e bagnata. Lorenzo guardava ammirato e dava dolci baci sul viso di Sabrina. Eleonora godeva, godeva di avere Sabrina ai suoi piedi che la masturbava e godeva nel sapere che c'era anche Lorenzo ad osservare da vicino. Venne. Venne in modo forte, improvviso, coinvolgente.

Produsse uno squirting notevole, caldo, liquido, che colpì i visi dei due amanti. E mentre Eleonora si agitava e si torceva dal godimento, Sabrina e Lorenzo si leccavano e si pulivano i visi a vicenda.

Così si concluse quella giornata memorabile. Lorenzo fece un bagno, lavato dalle mani gentili di Sabrina. Si eccitò ancora e usando il sapone, Sabrina fece un lento handjob a Lorenzo. Lo sperma uscì dopo molto tempo. Sabrina dovette frizionare quell'asta del piacere con la mano chiusa ed insaponata, osservando la punta del pene pulsare di voglia.

Poi fu la volta di Eleonora che fu lavata da Sabrina e masturbata appena dopo usando il getto della doccia puntato ritmicamente sul suo clitoride. Infine fu la volta di Sabrina, lavata da Lorenzo e Eleonora e masturbata da loro: mentre Lorenzo si occupò dei seni, Eleonora ebbe il compito di solleticare il clitoride col sapone intimo fino all'orgasmo. Cenarono insieme, dormirono insieme, fecero colazione e uscirono insieme a scoprire le bellezze di quel magico luogo.

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