Un fine settimana “en femme” ricevendo

Un fine settimana “en femme” ricevendo “clienti”
Ho vissuto a Bruxelles 6 anni, quasi sempre “en femme”. Avevo un bell’appartamentino in un quartiere residenziale ed elegante. Lì ricevevo i miei molti amanti, con tutta la possibile discrezione.
Vivere “en femme” significa cambiare la attitudine psicologica, da maschio a femmina. Non precisamente significa essere effemminato enfatizzando i movimenti come certi gay, cosa che non mi piace. Significa muoversi con leggerezza, parlare con un tono di voce più alto di quello da maschio e significa avere una attitudine, nel mio caso, docile, servizievole ed all’occorrenza sottomessa oltre che passiva nel rapporto sessuale.

Quando ero nel mio appartamentino vivevo sempre così da femmina, la sera quando tornavo dal lavoro. Però se restavo un fine settimana, allora la full immersion “en femme” era da venerdì pomeriggio fino a domenica sera, sempre femmina, sempre attenta alla mia particolare femminilità in tutti i dettagli. La cosa si concretizzava poi nel ricevere gli amanti, i “clienti”, su appuntamento, come una …. prostituta. Ovviamente non vado con tutti indiscriminatamente, seleziono gli amanti per la intelligenza, educazione, pulizia oltre che per le risorse fisiche.

Cerco assolutamente di evitare i maniaci del sesso virtuale, quelli che si masturbano davanti a un pc. A me piacciono gli uomini veri, e mi appaga moltissimo piacere ad un uomo eterosessuale (magari sposato). Alcuni mi pagano e la cosa ovviamente mi appaga e mi eccita. Io non chiedo direttamente di essere pagata, lascio solo intendere che se piaccio mi posso lasciare un regalo. Per cui alcuni lasciano sul tavolo, prima di andarsene, 50 euro, altri portano una bottiglia di vino o Champagne, altri un pacchetto di sigarette.

Ma c’è anche chi mi ha portato fiori o un profumo. Ah gli uomini! Che gentili!
Sola nel mio appartamentino son sempre nuda con sopra una sottoveste (di raso nero) o, se freddo, una maglia di lana scollata e sbracciata, e corta fin sopra le ginocchia. Ai piedi zeppe di sughero a piattaforma, rosse, aperte in punta e con tacco da 10 cm, comode e silenziose sul parquet di legno.
Il mio pc è sempre connesso su due siti di incontri, inoltre giungono sms in risposta ad annunci su kijiji.

Mi organizzo per accontentare più maschi possibile. Vado quindi prendendo gli appuntamenti ed organizzando il fine settimana da venerdì sera a sabato pomeriggio e sera, e domenica pomeriggio e sera.
Quel venerdì sono quindi tornata a casa dal lavoro verso le 5 pm. Ho cominciato subito a prepararmi, il primo appuntamento ce lo avevo alle 7 pm. Prepararmi significa fare un lungo clistere per lavarmi bene dentro, poi rivedere la rasatura delle gambe, del pube, dei glutei e della mia figa anale.

Quindi metto abbondante crema fluida dappertutto, anche dentro il retto. A questo punto inserisco il mio butt plug da 6 cm per mantenere dilatata la figa mentre passo al trucco. Mi rado. Passo il fondo tinta (kryolan), la cipria, poi trucco gli occhi, le ciglia, le labbra. Quindi metto le calze (autoreggenti), il vestito o guepiere che ho scelto, in funzione dell’amante che verrà: più elegante o più sexy; più signora o più puttana ….

Per finire indosso la parrucca (castano chiaro, di solito), mi pettino, spruzzo abbondante profumo: mi piace quello un po’ forte di tipo orientale. A questo punto tolgo il butt plug e metto il gel lubrificante e profumato alla fragola sulla figa, che così è già pronta e mi piace al camminare sentirla umida ed aperta. Dopo circa un’ora sono pronta. Mi fumo una sigaretta bevendo red bull.
Venerdi sera
Alle 7pm arriva il mio amico anziano.

Un signore, educato ed elegante, sui 70 anni, ancora con un bel fisico asciutto, pulito e profumato. L’amico con gli anni è diventato impotente, sempre spera che io riesca a farglielo diventare duro e così raggiungere l’orgasmo. Lui mi vuole nuda. Lo ricevo quindi con autoreggenti e una vestaglia, che poi lascio cadere quando, anche lui nudo, si sdraia sul letto. Comincio quindi a carezzarlo e leccarlo dappertutto. Lui gioca col mio clitoride. Prendo il suo membro in bocca, lo succhio dolcemente sperando si indurisca: niente da fare.

Lui si gira, vuole che lo penetri, io non penetro mai gli uomini, quindi gli propongo un dildo con vibratore da 4 cm di diametro. Prima lo lecco ed inumidisco l’ano, poi dolcemente inserisco il dildo, gli fa male, smetto quasi subito. E così, con pazienza, cerco di rispondere alle sue richieste. Finalmente dopo circa mezzora di carezze, baci, massaggi ed inutili tentativi di erezione, lui si arrende e malinconicamente si riveste, però è contento di me: della mia pazienza, dolcezza e gentilezza.

Mi lascia 50 euro sul tavolo.
Mi vesto veloce con un vestito ampio e sotto uno perizoma in tinta con le calze, pronta per il prossimo appuntamento. Alle 8 pm viene Ahmed.
Ahmed è un giovane informatico di origini algerine, pulito, educato e gentile. Non è fidanzato e durante le sue visita si confida con me sui problemi che ha nel suo lavoro e nella sua vita in generale. A Bruxelles ci sono molti maschi di origine magrebina (marocco, algeria).

Fare l’amore con i magrebini è diverso ed ha un sapore particolare. Infatti per loro cultura, il rapporto con una trav è un complemento al rapporto che hanno con le proprie donne (mogli o fidanzate). L’atteggiamento e le aspettative verso una trav sono quindi di totale appagamento delle aspettative che reprimono con le loro donne.
Ahmed, si spoglia, ripone con cura i suoi vestiti, si sdraia sul letto ed io mi avvicino inginocchiata.

Un bacetto sulla bocca, passo la mia lingua soffiando leggermente dietro le sue orecchie, scendo giù ai capezzoli, poi all’inguine e glielo prendo in bocca. Intanto mi sono scoperta il culo: a lui piace carezzarlo e comincia a giocare con la mia figa, mettendo 2, 3, 4 dita dentro. Il pene di Ahmed non è gran cosa (4 cm di diametro per 10 di lunghezza) però va benissimo per cominciare la serata. Lo succhio dolcemente, si indurisce, poi metto il preservativo ed Ahmed mi prende alla pecorina o con io di schiena e gambe aperte a V.

Appena avuto l’orgasmo, corre in bagno ancora col preservativo indossato a lavarsi. Lo lascio fare. Si riveste e se ne va. Io con calma mi rassetto e mi preparo per Bernard, con lui è un’altra cosa.
Alle 9,30 arriva Bernard. Bell’uomo, sui 40, militare. Viene spesso, quasi tutte le settimane. Gli piaccio e mi vuole sexy. Per lui ho messo un mini abito in pizzo nero velato, sopra le calze nere e perizoma nero, scarpe di vernice nera con tacco da 10 cm.

So che lui si ecciterà al vedermi, e così é. Come sempre entra, io mi siedo sul sofà, lui slacciandosi i pantaloni lo tira fuori già duro, però prima mi fa inalare popper. Gli piace sentirmi eccitata col cazzo in bocca. Ha un bel cazzo Bernard, ben fatto anche se non grossissimo (5 cm di diametro per 12 cm). Mi fa spompinare a lungo guardandomi con soddisfazione, poi mi dice di andare sul letto.

È di poche parole Bernard, autoritario però gentile. Sul letto mi metto a pecorina, lubrifico la figa, Bernard è nudo e mi prende così, lui in piedi dietro di me ed io a pecorina con le spalle quasi a toccare il letto: la mia figa aperta è tutta per lui. Sono lunghe cavalcate con Bernard, lui entra ed esce ora dolcemente ora violento, fino in fondo. Inaliamo tutti e due popper eccitati. Io mi rilasso, gemo, caccio urletti di godimento: “si tesoro, continua non ti fermare….

, sí così forte, mmmm amore che maschio sei…. Sei il mio uomo ed io sono tutta tua…. ”. Parlo per non urlare dal godimento e per la emozione dei popper. Dura a lungo Bernard e quando sta per venire, si leva il preservativo sbattendomi il cazzo in bocca per farmi bere il suo nettare. A questo punto io mi sento appagata, con le labbra rilassate e carnose stringo leggermente il pene salendo dal fondo verso la punta per assaporare le ultime gocce di sperma, ma senza toccare la cappella ancora troppo sensibile.

Mi dilungo ad occhi chiusi assaporando Bernard. Poi lo lascio andare in bagno. Mi rassetto e “Ciao tesoro a presto”.
Sono le 10,30pm, ho fame e penso di aver finito per stasera, però no. Arriva un sms di Roby: “troia vengo alle 11,30”. Sempre troppo gentile Roby. Ma a lui non posso dire di no.
Roby è un bel giovane italiano, gestisce una pizzeria ed arriva la sera che vuole lui e quando chiude.

Cioè dopo le 11pm. Sa che non so dire di no al suo cazzone cavallino! Per Roby creo un ambiente con luci basse come piacciono a lui, non parla molto, entra e si sdraia sul letto con le ginocchia di fuori e piedi poggiati per terra. Apro i pantaloni e libero un cazzone di 6 cm di diametro per 30! È una bellezza vederlo ed ogni volta non posso fare meno di esclamare: “oh tesoro che bellezza!”.

Non è facile succhiarlo, lo prendo finché posso dalla punta, lo lecco tutto dai testicoli e su fino al glande , lo assaporo, lo gusto senza perdere uno di questi bellissimi minuti che Roby mi concede. Vorrei che Roby mi penetrasse ma non vuole mai, solo una volta l’ho convinto ed è stato indimenticabile. Quindi comincio ad aiutarmi con la mano, mentre il glande lo tengo in bocca. Lui è rilassato ad occhi chiusi.

Viene in bocca e mi lascia assaporare il seme finché ha voglia lui. Poi si alza, velocemente se ne va, con poche parole, gentile come sempre : ”ciao troia”. Ma va bene così, sono docile e servizievole io.
Per stasera , venerdì, ho finito, è mezzanotte ed ho fame. Cenerò, poi mi dovrò struccare e lavare, prima di andare a letto per dormire.
Sabato
Dedico la mattina alla cura del corpo. Rasatura su tutto il corpo (meno male che ho pochi peli io), ovviamente ripetuti lavaggi interni e crema dappertutto.

Poi smalto rosso sulle unghie di mani e piedi. Quindi mi trucco con attenzione e mi profumo. Mi vesto da pomeriggio con un vestito ampio, rosso ed elegante, perizoma rosso ed autoreggenti rosse (vedi foto nella galleria). Per mezzogiorno ho già quasi tutti gli appuntamenti, sarà un pomeriggio intenso.
Ore 3 pm il primo cliente, un bell’uomo sui 40, giovanile, elegante, deciso. Già lo conosco e siamo in sintonia da subito, velocemente si spoglia , succhio il bel cazzo, poi gli metto il preservativo e mi prende rapido a pecorina, si leva il preservativo e mi viene in bocca.

È stato un incontro veloce però appagante, è bellissimo sentirsi prendere come una femmina da un bell’uomo così.
Alle 4 pm viene un bellissimo avvocato di origine dominicana, alto (1,90 m circa), atletico, mulatto, bello e dotato di un bel cazzo cavallino di 6 cm per 25! Lo succhio, si mette il preservativo (io non ne ho della sua misura) me lo mette dentro riempiendomi di godimento, purtroppo è molto eccitato e viene subito.

Intanto arriva un sms inaspettato, alla porta ho un altro amico. Il dominicano se ne va vestendosi rapidamente, ma quando esce sulla porta c’è Robert, un bel giovane, cliente assiduo, i due cercano di non incrociare gli sguardi. Io mi sento proprio prostituta e sono eccitata per questo via vai non programmato. Meno male che sul pianerottolo non c’è nessuno. Anche Robert è un ragazzone robusto di quasi due metri, non è così dotato come l’avvocato, però si diverte molto con me e viene spesso.

Gli piace farmi succhiare a lungo finché io non lo imploro di mettermelo dentro. Poi mi sbatte con violenza. Io come sempre sono docile e servizievole e mi fa piacere che lui si diverta. E così è anche oggi. Sono circa le 5 pm quando se ne va ed io ho il tempo di riposare un poco, rassettarmi (trucco, capelli), rinfrescarmi e lubrificarmi. Fumo una sigaretta e bevo redbull.
Alle 6 pm, puntuale, viene Michel.

Un professionista sui 50, elegante e raffinato. A lui piace farsi spompinare a lungo visto che, come dice lui, lo faccio benissimo. Riesce a ritardare la eiaculazione a piacimento. A me occorre quindi molta pazienza e gestione delle mie energie, leccando e succhiando, assecondando le sue indicazioni: “lentamente adesso, vai fino in fondo, fermati, continua, succhia forte, più veloce ora, non ti fermare, leccami i coglioni, succhiali dolcemente, adesso ricomincia a succhiare, veloce, forza! Ora fermati, adesso lenta…… “ Io docile, sottomessa, non so dire di no, solo lo prego “vieni tesoro, ho voglia del tuo seme”.

Lui con un sorrisetto sarcastico mi guarda e non dice niente. Io quasi non ce la faccio più, mi fanno male le labbra, le spalle e le gambe, succhiando gemo per la eccitazione ed il dolore assieme. Poi inaspettatamente mi inonda la bocca una cashita copiosa di seme. Me lo bevo tutto, ne è valsa la pena.
Ho tempo per riposarmi e cambiarmi per la notte. Mi rassetto, e vesto con il mini abito di pizzo nero trasparente.

Marco di più il trucco degli occhi, più neri, più da puttana. Abbondante rossetto rosso.
Alle 9pm viene un giovane che mi ha contattato sul sito di incontri. So che ha 24 anni, viso da bambino , corpo asciutto, capelli biondi ed un bel cazzone di 5 per 20 cm. È la prima volta che ci incontriamo, chissà come andrà, gli piacerò?, lui così giovane ed io già matura?
È piacevole la mia sorpresa quando vedo che lui al vedermi è emozionato per la mia femminilità e subito si eccita.

È un giovane allegro, educato e curioso. Si spoglia tutto, è glabro ed ha un bel fisico asciutto, mi piace molto. Si lascia succhiare con grande sorpresa e piacere da parte sua. Anche a me piace moltissimo sentire il suo bel membro giovane ed energico in bocca. Poi dice che vuol provare a farmi il fisting, non lo ha mai fatto prima. La mia eccitazione cresce al sentire la ingenua inibizione ed emozione del giovane.

Gli spiego brevemente come fare, indossa il guanto, prende il gel e comincia ad entrare con la mano. Si sorprende per come entra facile “wow!”. Segue le mie indicazioni, entra ed esce, entra ed esce, si eccita e commenta eccitato con sorpresa. Io gemo dal godimento. Adesso il giovane amico smette e vuol metterlo dentro. Ecco una nuova esclamazione di gioia. È sorpreso per come è morbida, gustosa e lubrificata la mia figa, per come il suo bel cazzo fluisce dentro come risucchiato.

Mi viene dentro inondandomi e gemo dal godimento. Non posso trattenermi dal baciarlo in bocca. È stato bravissimo e sorprendente, soprattutto per la sua innocente ed inibita eccitazione e godimento. Infatti lascia sul sito di incontri un feedback eccellente : “incredibile! Gentilissima, molto femminile, molto calda … Una bocca e gola profonda deliziose, un culo morbido, accogliente e durevole! Infime un sogno, grazie per la serata”. Grazie a te caro, stanotte ti sognerò, sono ancora aperta e bagnata.

Domenica
La Domenica di solito limito gli appuntamenti al pomeriggio. L’indomani dovrò andare al lavoro. La mattina mi dedico alla cura del corpo e poi mi preparo per essere pronta per le 3pm. Viene Benny. È un bell’uomo, sui 40, operaio del comune, robusto, glabro e tatuato. Non eccezionalmente dotato però instancabile. Con lui mi devo preparare ad una sessione di 2 ore senza interruzioni. Per Benny mi vesto poco, guepiere nera, autoreggenti, scarpe con tacco da 10 cm.

Senza perizoma. Lui si spoglia tutto, ci fumiamo una sigaretta seduti al tavolo. Io comincio a carezzarlo, poi a succhiarlo, al che lui mi porta sul letto, mi mette a pecorina e comincia la prima lunga cavalcata. Lo fa senza preservativo (mi ha mostrato il recente certificato sanitario). Benny è potente e veloce e gli piace provare tutte le posizioni: a pecorina, sulla schiena con le mia gambe aperte a V, di fianco. Io inalo popper per resistere alla veemenza.

Poi, dopo un dieci minuti viene copioso. Ci fumiamo una sigaretta e lui ce l’ha duro di nuovo. Me lo sbatte dentro ancora una volta, con io ha pecorina e continua in questa posizione veloce e deciso ansimando lui e gemendo io con urletti da femmina in calore. Essendo la seconda volta dura ancora di più, forse quindici minuti. Smette, forse è venuto, non so, sono confusa e piacevolmente spossata. Resto a pecorina cercando di riposarmi, con gli occhi chiusi, la figa aperta e spasimante.

Lui è andato nel bagno. Sento che torna e senza dire niente me lo risbatte dentro. Gemo al massimo del piacere per la grande sorpresa, “che uomo! Benny tesoro!” grido. Continua energico a scoparmi, adesso ce l’ha duro, durissimo , ma non riesce a venire, ed io subisco la sua insistenza e determinazione. Suda, le gocce di sudore sento che cadono sulla mia schiena, sul mio collo. Veloce mi fa girare, io a gambe aperte per lui, continua a scoparmi e mi bacia in bocca violento, mi riempie di saliva.

Io sono in balia sua, carezzo le sue spalle, le braccia possenti, mi bacia ancora. Finalmente sta venendo. Siamo sudati tutti e due, abbracciati in un lunghissimo amplesso.
Corro in bagno, mi lavo con acqua fredda la figa in fiamme. Rassetto il trucco e di capelli. Ci fumiamo una ultima sigaretta e se ne va. Sono le 5 pm.
Appena il tempo di riposarmi un poco, alle 6 viene Aldo, un bel maschio impiegato della ambasciata.

È atletico, robusto, villoso, molto latino, gentile ed educato. Gli piaccio, sempre mi dice che con me è come scopare una figa: il massimo dei complimenti. Come sempre si spoglia, si rilassa e mi lascia fare. Gli piace farsi leccare il culo, i coglioni, l’inguine. Lo succhio a lungo. Poi mi penetra (ha un bel cazzo di 5 cm x 12) prima a pecorina e poi mi fa sdraiare con lui sopra. In questa posizione la mia figa lubrificata è estremamente accogliente.

Un bagno di calda umidità. Lui viene copiosamente e con grande gusto. Ovviamente anche io godo sentendomi femmina al 100% con un bel maschio così sopra di me che mi …. ama.
Sono quasi le 7 ed ho finito gli appuntamenti, già mi preparo per la cena quando ricevo un sms. Un giovane vuole assolutamente venire da me, mi ha contatta via il sito di incontri, vedo la foto, è un bel giovane e viene da 60 km di distanza solo per me!.

Alle 9 pm sarà qui. Di fronte a tanta insistenza ed attenzione non so dire di no.
Arriva puntuale, conferma la mia impressione della foto. È un bel ragazzo alto e robusto e soprattutto ben dotato (5 x 18 cm). È eccitato, dice che è fidanzato però vuol fare l’amore con me, io sono lusingata ed ipereccitata. Si spoglia, lo succhio, poi gli metto il preservativo e comincia a scoparmi con forza e veloce.

Prima a pecorina, poi con me sulla schiena, non riesce a venire, ma ha grande energia. Io ben lubrificata e già aperta per il pomeriggio impegnativo reggo bene sotto i suoi colpi. Che forza, che violenza! Mi piace questo giovane, il suo cazzone mi riempie. Gemo sotto i suoi colpi, mi aiuto con i popper. Finalmente viene, si rilassa su di me. Ringrazia, si riveste e se ne va contento.
Io non ho parole, sono così soddisfatta, appagata da tanta energia e da tanta femminilità profusa da parte mia.

Resto per alcuni minuti ad occhi chiusi rivivendo i momenti erotici della domenica così intensa. Io così docile, sottomessa, disponibile e sempre gentile ho soddisfatto tutti i maschi, mi hanno fatta sentire femmina, mi hanno aperta , penetrata, usata e se ne sono andati soddisfatti, lasciandomi qui sorpresa, con la figa piacevolmente aperta, umida e dolorante, svuotata dentro. Mi rilasso e mi masturbo finalmente, assaporo il mio sperma come fosse umore femminile.
Sono ormai le 11, devo struccarmi, lavarmi, rinfrescarmi, cenare.

Domani mi aspetta una giornata di lavoro da maschietto. A volte la tentazione di restare femmina per sempre si insinua come una serpe, però no va bene così. Carpe diem Angie. Buon notte.

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