Tu, lei & io – racconto per cuckold ma non sol

inizia tutto con la sua felicità.
Sta ancora studiano e le hanno proposto una colloquio di lavoro.
sa benissimo che sarà dura. ma non vuole lasciar perdere questa occasione.
E farà di tutto per avere quel posto!
Una sua amica ha già fatto il colloquio e le ha già detto che la persona che incontrerà è un uomo molto attraente che ci sa fare. E mentre te lo dice ridacchia come se sotto sotto ci sia qualcosa.

Naturalmente lei non ti ha detto tutto quello che le ha detto la sua amica.
Ma capisci che c'è qualcosa perché vedi che si sta vestendo molto bene: lingerie nuova, autoreggenti, tubino nero. Trucco leggero come piace a lei. e mentre lo fa sorride.
ti guarda con i suoi occhi dolci e ti sorride.
sa che è pronta a tutto. anche a tradirti. e lo capisci nel tragitto che fate insieme verso l'appuntamento.

Ti ha chiesto di accompagnarla in macchina.
e tu, da bravo maritino, la accompagni.
Durante il tragitto lei continua a dirti di quanto sia importante per lei sentirsi realizzata come donna sotto tutti gli aspetti.
che l'amore con te è amore vero ma che ha bisogno di altro, lavorativamente parlando, di altre emozioni.
Di sentirsi apprezzata, di sentirsi coccolata e a volte anche sfruttata. di sentirsi viva.
Siete arrivati, l'appuntamento è nella hall di un hotel 5 stelle.

si trattano bene – pensi.
La vedi tesa. si gira verso di te e ti dice: “senti facciamo così. se c'è qualcosa che non va ti chiamo e ti faccio sentire come vanno le cose. almeno perché tu possa valutare se venirmi in aiuto o no. ok?”
E tu: “certo cara. stai tranquilla. non ce ne sarà bisogno. ma nel caso corro da te”.
Tu sei consapevole che la tua donna ha le palle per gestire la situazione.

con te ce le ha sempre e ti fa strano questo suo malumore.
La vedi camminare sul suo tacco muovendo le anche entrando nell'hotel e pensi che sia davvero una bella figa.
Decidi di rimanere li. in macchina. ti sposti per vedere bene l'hotel.
osservi le camere accese e quelle spente.
Sul cosa sta succedendo dentro sei completamente all'oscuro!

La vedo camminare nell'androne e avvicinarsi alla reception per chiedere informazioni.

Io sono seduto su una delle poltrone li vicino.
Bella mora, alta, magra, una terza di seno e un tubino nero che rileva le curve giuste del suo corpo.
L'addetto alla reception le fa un cenno verso di me. lei gira la testa e mi sorride.
Mi alzo e le vado incontro.
Stretta di mano da rituale.
La invito al bar per bere qualcosa e parlare di lavoro.

Lei accetta ben volentieri.
Durante il ns aperitivo le spiego quali dovrebbero essere le sue mansioni da stagista.
Lei continua a dirmi che pur continuando a studiare vorrebbe iniziare a lavorare anche per sentirti utile.
Mentre la ascolto parlare le guardo le labbra e già sogno il momento in cui le vedrò strette sul mio cazzo.
Non ci posso fare niente. Quando trovo una donna così la mia fantasia galoppa.

Lei si accorge che c'è qualcosa che non va e mi chiede se va tutto bene.
Io mi scuso e le dico di continuare sorridendo.
Continuiamo la ns piacevole conversazione in cui spaziamo dal lavoro alla vita privata.
Scopro che è sposata non solo dall'anello al dito ma anche dalle sue parole. ma mi sembra di capire che il suo sapporto almeno fino a questo momento non sarà un pericolo per la sua carriera.

Le dico che per far carriera una donna deve saperci fare e deve essere molto disponibile.
Lei lo sa benissimo e mi dice che ne aveva giusto parlato con una sua amica a cui avevo fatto il colloquio la settimana prima.
“chi sarà?” penso io. lei mi dice il nome. e ripenso alla splendida serata passata con la sua amica biondina. anche con lei aperitivo e poi il clima si è riscaldato e siamo finiti in camera mia dove ci siamo lasciati andare ai piaceri della carne.

una biondina con gli occhi da cerbiatta che mai avrei pensato sarebbe diventata una vera troia a letto. pompino, figa e culo. non si è fatta mancare niente l'amichetta.
“oh mio dio, chissà cosa ti avrà raccontato la tua amica!?!” le chiedo io.
e lei: “tutto” ridendo. “ma non si preoccupi, la capisco perfettamente la mia amica. lei è un bell'uomo e poi dopo un bicchiere lei non capisce più niente”.
Ah no? a me sembrava capisse molto bene la tua amica biondina…
Cmq la nostra discussione prosegue con accavallamenti di gambe che le fanno salire il tubino, risate in libertà e con movimenti più disinvolti da parte sua verso di me che mettono in mostra il suo fantastico decoltè.

Sembra ubriaca. ma sa perfettamente cosa fare. sa che per avere quello stage dovrà essere più brava della sua amica.

Tu sei lì in macchina da un'ora e mezza. continui a controllare il cellulare che non suona.
da una parte sei contento.
dall'altra un po' preoccupato perché ti vengono in mente i suoi occhi e il suo sorriso mentre si vestiva.
quel sorriso che lasciava intendere la sua determinazione.

Siamo ancora seduti al bar. Lei inizia a farmi domande molto personali a cui rispondo tranquillamente.
Parliamo delle ferie. di come lei sbarazzina non abbia alcun segno mostrandomi la spalla nuda. le piace la libertà. ma le piace anche il controllo.
Mi appoggia una mano sul ginocchio mentre mi parla e il calore della sua mano si espande sulla mia coscia entrando nei miei boxer e facendomi avere un'erezione.
Ancora le guardo le labbra.

e ancora le immagino strette e chiuse sulla mia cappella rossa.
“ops scusami” mi dice lei. passando perentoriamente al tu e ridendo “non volevo”
e guarda prima me negli occhi e poi la mia patta.
I miei pantaloni non nascondono la mia sensazione di calore.
si intravede perfettamente la mia eccitazione.
Mi scuso io. lei sorride maliziosamente. sa benissimo di essere riuscita nel suo intento.
sa benissimo che io la desidero.

e anche lei a quel punto desidera me.
Passato l'attimo di confusione e impiccio, parliamo ancora un po' di lavoro e tra le varie cose le dico che visto che mi sembra molto sveglia vorrei, se ha ancora un attimo di tempo, che guardasse delle carte nella mia camera.
Le guarda l'orologio e mi assicura che non c'è nessun problema.
E qui le s**tta l'idea. Avrebbe sempre voluto coinvolgerti in queste sue fantasie.

Avrebbe sempre voluto farti sentire una merda. farti capire come lei vorrebbe essere trattata. usata. goduta.
Si alza con la mano nella borsetta. e fa partire una chiamata mentre ci dirigiamo verso l'ascensore.

Senti il cellulare che suona, vedi la sua foto fatta al mare. rispondi e senti dei rumori.
poi senti un campanello e la sua voce: “quindi dice che il posto da stagista potrebbe essere mio se riuscissi a farle capire quanto ci tengo?”
tu impallidisci.

E non sai che mentre dice quelle parole, all'interno dell'ascensore vuoto, lei allunga le mani sulla mia patta e palpa il mio cazzo che si indurisce subito al tocco.
“beh si certo… se la metti così” le dico io. tu senti chiaramente la mia voce. “certo dovresti essere molto brava”
campanello.
senti i passi nel corridoio. una porta che si apre.
passi.
la porta si chiude.
rumore.

entrati in camera le ns lingue si avvinghiano.
Lei mi toglie la giacca in fretta.
io mi sfilo le scarpe e le abbasso il tubino scoprendole il seno perfetto.
Le bacio i capezzoli turgidi. mentre lei mi slaccia la cintura e mi apre i pantaloni.
le sue mani vogliose corrono sui miei boxer abbassandoli.
si china e inizia un pompino spettacolare.
le prendo la testa tra le mani lei alza gli occhi verso di me e mi guarda mentre me lo succhia impugnandolo per bene.

finalmente le sue labbra sulla mia cappella rossa.

“bravissima signorina ecco l'esame orale cui volevo si sottoponesse”
Ecco le parole che senti.
rabbrividisci all'idea che lei lo stia facendo.
ma in cuor tuo sapevi che sarebbe successo.
senti i miei gemiti di piacere.
non sai cosa fare.
lei ha tutto sotto controllo e la cosa ti eccita. l'idea che lei sia in una camera a scoparsi uno sconosciuto ti fa eccitare.

il tuo cazzo si indurisce nei tuoi jeans. ascolti e ti passi la mano sopra.

“continua a succhiare, non ti fermare” queste le parole che escono dalla mia bocca mentre mi siedo comodamente sul letto.
lei rimane solo con gli slip inginocchiata davanti a me che ormai sono nudo.
si alza e mi appoggia il seno sul cazzo duro. inizia una spagnola guardandomi.
ma io voglio di più. e anche lei.

mi alzo baciandola. le tolgo gli slip e la butto sul letto.
le apro le gambe e inizio con le dita e la lingua a prendermi cura della sua passerina rasata e ormai bagnata.
mentre io ho la testa tra le sue gambe lei prende la sua borsetta ansimando.
controlla il cel. ancora acceso.
attacca la chiamata.

“tu…tu…tu…” caduta la linea? te lo stai chiedendo e non sai cosa sia successo.

Ma ecco di nuovo una chiamata.
una video chiamata.
rispondi. e vedi la testa di un uomo tra le gambe di tua moglie.
poi il cellulare si gira e vedi il suo viso.
ti fa segno di fare silenzio e vedi dai suoi occhi che la cosa le piace molto.
appoggia il cellulare sul comodino e tu riesci perfettamente a vedere la scena.
non ce la fai più.

apri la zip dei tuoi jeans, abbassi boxer e te lo tiri fuori segandoti.

“ti piace così vero?” io le parlo e lei ansima e geme.
le sue mani sono sulla mia testa e spingono verso la sua fighetta umida.
le mi dita si alternano tra la sua fessura e il suo culetto.
la mia lingua batte sul clitoride.
la faccio girare a pecorina e continuo a leccare.

Mi alzo in piedi e la penetro.
Lei ansima di piacere.
“si… finalmente…. un bel cazzo duro dentro di me”
“zitta…devi solo ansimare… devi farmi sentire come ti piace il cazzo del capo perché non sarà né la prima né l'ultima volta che lo prenderai così”

“si mi piace! mi piace molto” queste le parole che escono dalla bocca di tua moglie. Tu la vedi perfettamente che si tocca i capelli mentre quell'uomo la sta prendendo da dietro.

vedi perfettamente il suo viso. vedi perfettamente i suoi occhi. e continui a trastullarti pensando a quanto lui è più uomo di te.

“Non voglio venirle dentro…. ma quel culetto. ” mentre la scopo a pecorina lei inarca la schiena e si alza. gira la testa verso di me e ci baciamo.
mi dice che lo vuole nel culo. vuole che la sodomizzi. che le faccia sentire chi comanda.
non mi faccio pregare due volte.

la abbasso. inumidisco con la saliva il suo buchino e piano piano le spingo dentro la mia cappella rossa.
lei urla di piacere. il buchino è stretto ma una volta entrato la prima volta riesco agilmente a spingere con ritmo.
le sono sopra come un vero cane e la monto.
lei allunga le mani e si tocca il clitoride mentre le affondo il cazzo nello sfintere.
La sento urlare.

sento che il suo respiro si fa sempre più affannoso e poi viene…la sento godere di piacere.
le sfilo il cazzo dal culetto.
la faccio girare e gliel'ho infilo diretto in bocca.
lei lo prende tutto.
è stanca ma lo vuole. vuole quel succo!
con l'aiuto delle mani continua la splendida pompa che aveva iniziato entrando in camera.
il mio fiotto di sborra non tarda ad arrivare e le finisce in faccia e in bocca.

lei lo raccoglie con le dita e lo assapora tra le labbra.
ingoia come una vera troia.
io sono sfinito.
la ragazza ci sa fare.
molto più della sua amichetta.
ma forse le prenderò entrambe per sperimentare dei corsi alternativi. chissà.

vedi lo schizzo di sborra che entra perfettamente nella bocca di tua moglie. e il tuo schizzo che finisce sul tuo cruscotto.
sei venuto con lui.

ma non c'è la tua lei a ripulirti.
la tua lei ripulisce un altro.

siamo ancora distesi sul letto.
io mi giro verso di lei e sorridendole le dico: “direi che ci rivredremo presto signorina”
e lei: “ne sono ben contenta. e vedrà che miglioreremo insieme”.
le do un bacio sulla fronte e le dico che la camera è a sua disposizione.
io prendo i miei vestiti e mi trasferisco attraverso una porta nella stanza accanto a farmi una doccia.

Appena si chiude la porta lei prende il telefono e ti parla.

“sei ancora li?” senti al sua voce. e tu balbettando “si..sono ancora qui. ma… ma… ma… “
e lei “ma cosa?? dai non fare lo stronzo. anzi. vieni su a aiutarmi va. stanza 317”.
tu esci di corsa dalla macchina e entri, passi velocemente davanti alla reception e sali al terzo piano.
317. non bussi neanche e entri.

la vedi ancora distesa sul letto che si sta toccando.
“vieni qui. ti è piaciuto vero?” e vede che i tuoi jeans sono schizzati.
“ti sei segato vero?”
“si”
“allora adesso vieni qui. baciami” e facendolo ti accorgi che la sua bocca ha un gusto strano. il gusto del mio sperma.
“e ora leccamela”.
ti chini e la lecchi come mai hai fatto. lei gode di piacere.
ma ormai sai che non sarai più l'unico a darglielo!.

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