Sofia scopre nuovi orizzonti

Enzo aveva conosciuto Sabina su xhamster. Ragazza molto bella, provocante, sessualmente esplicita. Restò sorpreso sapere che Sabina conviveva con una compagna, Elena, poco più giovane. Viste le foto pubblicate su xhamster da Sabina, Enzo capì che Sabina sapeva godere sia degli incontri sessuali con uomini, sia di quelli con donne. Una ragazza completa che amava vivere il sesso in maniera spensierata e coinvolgente. Parlando con Sabina, Enzo si eccitava da morire, ed invidiava Elena, la sua amante che poteva godere di quel corpo e di quella mente.

Enzo era sposato con Sofia. Enzo amava Sofia. Anche Sofia amava Enzo. Sessualmente erano soddisfatti, ma Enzo voleva portare Sofia ad un limite che lei non conosceva. Desiderava in cuor suo che Sofia avesse la possibilità di avere una esperienza di gruppo, ma non le solite bolge dantesche. Qualcosa di raffinato, intimo, quasi famigliare. Volle così organizzare una sorpresa.

Enzo guidava la sua auto in zona semicentrale a Milano. Era sera.

Una bella sera, quando il vento spazza l'umidità e Milano scopre che esistono ancora le stelle. Una sera fresca e leggera. Era teso ed emozionato. A destra sedeva Sofia. Sofia non aveva accettato la proposta di Enzo di buon grado e soltanto dopo dolci insistenze e qualche telefonata con Sabina, Sofia decise di provare. Fu accompagnata nell'appartamento. Sabina ed Elena erano già presenti. Abbracciarono Sofia, scherzando tra loro. L'appartamento profumava di fiori freschi. Tutto era pulito ed in ordine.

Si sedettero sul divano. Sabina incominciò parlando di se stessa, della sua vita, di cosa amava. Elena portava da bere e rispondeva alle domande di Sofia. Si stava lentamente creando una intimità molto intensa. Enzo stava in disparte, seduto, osservado la scena. Dopo un'ora, Elena e Sabina presero Sofia per mano, accompagnandola nella stanza da letto. Enzo le seguì e si sedette in un angolo della spaziosa stanza da letto, completamente vestito.

Sofia fu lentamente spogliata dei suoi vestiti e fu fatta adagiare sul letto ben fatto.

Quindi, Elena e Sabina iniziarono a spogliarsi reciprocamente, baciandosi con grande intensità ed appagamento. Elena iniziò a succhiare i capezzoli di Sabina lentamente, leccando con la punta ogni millimetro della pelle del capezzolo e premendo la mano sulla pelle. Sabina toccava i seni mollemente sospesi di Elena, cercando il punto più sensibile del suo corpo. Sofia osservava la scena incredula e girando la testa cercava lo sguardo di suo marito. Enzo osservava la scena con gelido distacco, come fosse una statua in un museo.

Vedendo le labbra serie di Enzo, Sofia si eccitava in un crescendo di emozioni, desideri, palpiti. Il cuore impazzava, il respiro si faceva corto, il calore aumentava, la vagina si umidificava e le labbra vaginali si stavano spalancando per accogliere ciò che avrebbe dato piacere intenso.

Le due ragazze si sdraiarono al fondo del letto, ai piedi di Sofia, una sopra l'altra, un seno premeva sopra l'altro, le mani cercavano i reciproci corpi, accarezzando braccia, fianchi, guance.

Le dita sfioravano le pelli morbide e delicate, profumate di donna e di sesso. Sofia grondava umori, ma non osava muoversi. Temeva di rompere l'incantesimo, toccandosi o spostandosi. Enzo immobile fissava le donne come un corpo estraneo. Ma per Sofia la presenza di suo marito vestito ed immobile era enorme ed evidentissima. Proprio per questo si eccitava da morire. Elena si spostò tra le gambe liscie e perfette di Sabina e iniziò a leccarle il clitoride e le labbra vaginali.

I colpi di lingua, ritmici e profondi, facevano rilassare Sabina, eccitandone l'apparato sessuale come di consueto. Elena era brava a far godere Sabina. Ne conosceva i punti sensibili e i ritmi. Penetrandola con l'indice non fece altro che far esplodere la sua eccitazione: Sabina inarcò la schiena, emettendo un soffocato grido che fece bagnare in modo inaudito il sesso di Sofia. Suo marito immobile nascondeva sotto i pantaloni ben stirati una evidentissima eccitazione. Sofia si immaginò il suo pene, costretto negli slip, obbligato a non esplodere di felicità.

Non ce la faceva più. Voleva essere coinvolta. Emise un sonoro sospiro di godimento, muovendo la propria mano tra le pelose labbra vaginali. Sabina ed Elena si alzarono e, una da un lato e l'altra dall'altro, si inginocchiarono sul fianco di Sofia. Iniziarono ad accarezzarla. Quattro delicate mani toccavano la superficie del suo corpo. Sofia stava impazzendo. Mai Enzo l'aveva toccata con tale leggera delicatezza, una lunga sensazione di intimità. Allargò leggermente le gambe nella speranza che una delle due ragazze si chinasse a leccarla.

Invece sia Sabina che Elena si impossessarono di un capezzolo a testa. Presero un seno tra le mani a coppa, premendolo ed esponendo il capezzolo alle loro lingue. Le leccate si fecero sempre più intense ed avvolgenti, i capezzoli erano gonfi e turgidi di voglia inesplosa. Sofia era quasi priva di forze, con la testa leggermente inarcata all'indietro e la bocca aperta che emetteva un debole lamento di puro godimento.

Sabina si sdraiò tra le gambe di Sofia ed iniziò a leccarle la fighetta pelosa e ben curata, bagnata di umori che bagnavano le bianche lenzuola fresche di bucato.

La vagina era esposta e il gonfio clitoride implorava di essere toccato dalle dita femminili. Appena Sabina appoggiò il polpastrello del dito sul clitoride, Sofia venne con un orgasmo intenso e vibrante che le fece scuotere tutta la schiena. Sabina la penetrò con le dita, muovendosi lentamente e premendo nella parte anteriore della vagina. Le sue dita erano bagnate degli umori di Sofia. Le sfilò e guardando Sofia, Sabina leccò le dita in modo provocante.

Enzo osservava con evidente sforzo di autocontrollo. Avrebbe voluto strapparsi tutto di dosso e saltare nel letto col pene gonfio di sperma. Ma non lo poteva fare. E quindi vide le dita di Sabina entrare ancora nella vagina allargata di Sofia. Elena si sedette sopra il collo di Sofia e la costrinse a leccarle le labbra vaginali bagnatissime. Sofia era la prima volta che leccava il sesso femminile e si sorprese degli odori e del sapore che pensava fossero pessimi.

Invece erano dolci e soavi. Mentre leccava sentiva le dita di Sabina penetrarla con molta energia, e godette una seconda volta, emettendo un intenso liquido caldo che bagnò il viso di Sabina. Era la prima volta che accadeva nella sua vita. Mai Enzo l'aveva eccitata a tal punto. E si accorse di amare suo marito come non mai, suo marito che le aveva regalato una delle esperienze di vita più intense che poteva mai immaginare.

Sofia volle quindi alzarsi. Prese per mano Enzo e si allontanò dalla camera, richiudendo dietro di se la porta. Entrarono nel salotto, si avvicinò al tavolo e, allargando le gambe, sdraiò la pancia sulla superfcie del tavolo. Enzo fece uscire il pene dalla zip dei pantaloni, quel pene così eccitato. Lo infilò dentro immediatamente e iniziò a penetrare con molta energia e velocemente sua moglie. Vennero immediatamente. Lo sperma inondò la vagina di Sofia riempiendola completamente.

Sofia fece scostare suo marito, rientrò nella stanza, chiudendo Enzo fuori. Si sdraiò sul letto, tra le sue amiche di sesso e le invogliò a pulirle la vagina che colava di sperma maschile. Sentendo le due ragazze lavorare con cura e solerzia, Sofia si eccitò ancora. Le lingue lavoravano tra le pieghe delle labbra vaginali e sulla pelle delle gambe. Elena penetrò con le dita la vagina di Sofia, masturbandola con velocità. Venne una quarta volta, spruzzando la propria eccitazione sul viso di Elena.

Erano tutte felici. Stettero abbracciate per parecchi minuti, accarezzandosi reciprocamente e dandosi piccoli e teneri baci sulla pelle. Promisero che sarebbero diventate amiche per sempre. Si alzarono. Enzo era in salotto in piedi, ben vestito, pronto per tornare a casa. Si sorrisero reciprocamente senza parlare. Non c'era nulla da dire, c'era solo l'eloquente silenzio di una notte speciale di sesso. Tornò a casa distrutta nel fisico e nella mente: Enzo le aveva aperto un mondo che non conosceva e che avrebbe voluto esplorarlo il prima possibile.

Sicuramente insieme ad Enzo, Sabina ed Elena.

Dedicato a colei che sa che è per lei.

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