Slegami

Lei è venuta prima di me, non me lo aspettavo. Solitamente le piace giocare, anche quando è molto eccitata trattiene l’orgasmo pur di sentire il più a lungo possibile un membro dentro il suo ventre.

– “Slegami!”

Il mio sorriso malizioso lascia intuire che non ho alcun’intenzione di ascoltare la sua preghiera. Mi allontano da lei qualche passo e resto a guardarla.

– “Dai! Slegami!”

Lascio i miei occhi correre sul suo bel corpo disteso sul letto e legato, mani e piedi, in modo da formare una croce di S.

Andrea.

– “Ti prego! Iniziano a dolermi i polsi ed è tardi!”

Fisso le gocce biancastre del mio seme che lente colano dalla vagina, più lei si agita tirando sulle corde e contraendo gli addominali più ne escono.

Stanno macchiando il lenzuolo.

– “Slegami! Ma che intenzioni hai?”

Guardo la sua pelle che aderisce perfettamente ai muscoli tesi, le sue curve che si accentuano quando si dimena, i capelli sparsi in parte sul cuscino ed in parte sul viso.

Mi piace osservarla!

Sento il membro tornare in vita al pensiero di come ci siamo accoppiati pochi minuti fa ed al ricordo di come questo gioco è iniziato. Si è lasciata legare mentre mi guardava negli occhi con aria di sfida, pareva che dicesse: “Legami. Legami pure, tanto sai già che non sarai in grado di res****rmi!”

Aveva ragione!

In quella posizione era così invitante che sono entrato in lei ed ho iniziato a muovermi senza badare ad altro che alle mie sensazioni.

Per una volta ho posto il mio piacere innanzi al suo, è stata un’esperienza unica, incrementata ed avvalorata dalle corde che la legavano.

In quel momento ai miei occhi ha cessato d’essere la mia compagna ed è divenuta oggetto di puro piacere, un corpo entro il quale sfogare i miei istinti di maschio. Ho penetrato un corpo caldo e umido, mi sono mosso dentro di esso e sono venuto il tutto in pochi istanti tanto ero eccitato.

Quello che mi ha sconvolto è stato il suo orgasmo!

Lei è venuta prima di me, non me lo aspettavo. Solitamente le piace giocare, anche quando è molto eccitata trattiene l’orgasmo pur di sentire il più a lungo possibile un membro dentro il suo ventre. Questa volta si è lasciata andare esattamente come ho fatto io, pur legata ha invertito i ruoli facendo di me l’oggetto del suo piacere, si è data all’amplesso badando unicamente al suo piacere ed ha raggiunto lo scopo prima di me.

Incredibile questa nostra intesa.

Non avevamo combinato niente, nessun progetto, alcun accordo; le corde sono uscite per caso durante i preliminari, i miei pensieri e la mia eccitazione è nata mentre la legavo. Ho deciso di usarla in quel momento, lo stesso in cui le ha deciso di usare me.

La guardo ora e penso che è una donna fantastica.

– “Uffa! Slegami dai!!!”

La sua pelle inizia a dare segni del freddo che prova: leggeri brividi la percorrono ed i capezzoli tornano ad inturgidirsi dopo il languido rilassamento del dopo orgasmo.

Sorrido ancora, so quanto ama il caldo dopo il piacere. Provo un senso di vaga eccitazione nel torturarla così.

Devo vincere la tentazione di avvicinarmi a lei per sfiorarla con le mie mani, il suo corpo mi attrae troppo.

– “Un bel gioco dura poco! Slegami che stanno per arrivare Sonia e Marco… devo prepararmi. “

– “Perché?”

– “Ma lo fai apposta? Te l’ho detto, devo prepararmi!”

– “Io ti vedo già pronta!”

I suoi occhi s’illuminano di comprensione, finalmente ha capito l’estensione del mio gioco.

– “Sei un … “

La frase le viene stroncata in gola dal campanello. La lascio sul letto e vado ad aprire.

I soliti saluti, abbracci e baci; sulle labbra nel caso di Sonia.

– “Dov’è?” – chiedono quasi all’unisono.

– “Di la!” – dico indicando la camera.

Sonia mi guarda, dai miei occhi ha già capito.

Li accompagno in camera e lascio loro il tempo di comprendere.

– “Nessun preliminare questa sera? – domanda Sonia con un tono che è più di affermazione. “

– “Direi di no!” – affermo laconico

– “Che progetti avete?” – domanda Marco d’indole pratica

– “Falle cosa vuoi, io e la tua donna andiamo di la!”

Claudia mi guarda dal letto, nei suoi occhi vedo un profondo sentimento di gratitudine per la situazione che ho creato ed una crescente eccitazione, poi sposta lo sguardo su Marco e si concentra su di lui.

Sonia ed io lasciamo la camera, abbiamo molte cose da dirci e da fare.

Sonia ama lasciarsi eccitare con calma, siamo ancora sul divano quando sentiamo un soffocato gemito di piacere emesso da Claudia, ci guardiamo negli occhi poi Sonia si alza ed inizia spogliarsi.

Il nostro amplesso è quasi regolato dai suoni che provengono dalla camera, rumori e gemiti che c’eccitano unendosi ai nostri.

A fine serata accompagno gli amici alla porta, non ho ancora visto Claudia e non ho idea di dove sia.

Saluto i nostri complici erotici poi torno in camera, lei è ancora legata al letto.
I nodi sono lenti e non sono i miei, si è rifatta legare. Ha le gambe raccolte e divaricate, come se stesse aspettando di essere presa, il capo è reclinato sul cuscino e gli occhi sono socchiusi e fissa il vuoto mentre respira lentamente. Dalle labbra della vagina fradice cola un rivolo di seme oramai trasparente.
Fisso il suo ventre piatto e abbronzato che si solleva a tempo con il respiro poi salgo al seno con quei capezzoli ancora turgidi.

Ma è intorno allo sfintere che noto uno strato lucido, come se fosse stato lubrificato e sul comodino, a portata di mano, l'olio di vaselina.

Sto per parlare ma lei mi anticipa:

– “Sono piena!”

– “Hai goduto?”

– “… da impazzire, e tu?”

– “Anche io. “

– “Adesso mi sleghi?”

– “Adesso sì!”.

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