…se andassimo in quella spiaggia a prendere un p

Non era la prima che andava insieme a suo marito in quella spiaggia un po’ appartata del litorale laziale. Era un posto tranquillo ed abbastanza isolato dove si poteva praticare il nudismo senza essere scocciati. A Laura piaceva mostrarsi nuda, ed al marito piaceva che lei lo facesse. I due erano coetanei, entrambi trentacinquenni ben portati. Lui bruno, capelli corti, sul metro e settanta. Lei biondina, capelli lunghi, un metro e sessanta circa, una terza di seno ed un bel fondoschiena.

Non avevano figli per loro scelta e questo li rendeva abbastanza liberi anche sessualmente. Frequentavano spiagge nudiste e solo una volta si erano spinti a fare l’amore davanti ad un’altra coppia. Mentre erano distesi al sole, in quella calda mattinata di giugno, il loro sguardo e la loro attenzione furono attratti da un rumore di sandali sulla sabbia. Entrambi si girarono verso destra e videro spuntare da dietro un cespuglio una donna. Sarà stata alta un metro e ottanta, molto truccata che indossava un pareo rosa fucsia.

Arrivata ad una ventina di metri da loro fece un cenno con la testa ed abbozzò un sorriso. Distese il telo da mare ed iniziò a spogliarsi. Aveva un mento appuntito, molto pronunciato. A Laura quei lineamenti del volto le fecero un effetto strano. Non riusciva a capire ma poi il mistero fu svelato. La donna spogliandosi, oltre ad un bellissimo seno, con dei capezzoli molto pronunciati mostrò alla coppia un cazzo di notevoli dimensioni.

Era un trans, mezzo uomo, mezza donna. Ed era molto ma molto bello, pensò Laura. Aveva un culo da sballo, piccolo ma sporgente. La coppia si scambiò uno sguardo e tornò a stendersi. Laura, che era posizionata dal lato del trans ogni tanto lanciava un’occhiata e non poteva fare a meno di osservare quel cazzo molto grosso che anche se solo a riposo aveva su di lei una capacità magnetica. Incrociò lo sguardo che del trans e lo vide sorridere.

“Non riesci a non guardarlo…è vero ?” si sentì domandare dal marito.
Laura si girò di s**tto e provando l’imbarazzo di essere stata presa con le mani nella marmellata non rispose.
Il marito aggiunse: “scusa amore…ma perché non lo confessi che ti attira ?”
Laura esitò un attimo ed esclamò: “…si un po si, …è strano…non avevo mai visto uno come lui dal vivo…devo dire che non è messo male…anzi. ”
Sentì che il marito mise una mano sul seno ed iniziò a massaggiarla.

“Ma che fai ? “ disse lei.
“Nulla…mi andava di toccarti …e noto che il tuo capezzolo è molto appuntito. ”
“Scemo che non sei altro” rispose lei.
Il marito messosi in ginocchio affianco a lei le disse: “amore girati che voglio spalmarti un pò di olio sulla schiena se no ti scotti tutta. ”
Laura prima inforcò gli occhiali da sole, poi facendo un po’ di moine cedette e si girò a pancia sotto, facendo in modo di intravedere fra le braccia che aveva vicino il viso il trans a pochi metri da loro.

Il marito iniziò a spalmare l’olio sulla schiena partendo dal collo e scendendo giù fino al suo fondoschiena.
Lui era posizionato e cavalcioni sulle gambe ma poteva ben sentire come quella situazione lo facesse eccitare. Sentiva la sua cappella ogni tanto toccare l’attaccatura fra le cosce, la figa, ed il culo.
Il marito adesso oltre a spalmarle l’olio si muoveva lentamente su è giù facendo sempre di più avvicinare il suo cazzo al basso ventre.

“Ti piace amore ?”
“Si…si…mi piace…continua. ”
“Lo vedi che ci sta guardando ?”
“Si…lo vedo…”
“Ti fa piacere che ti stia guardando ?”
“…si…siii…”
Il trans si era girato di fianco ed adesso non faceva nulla per nascondere il suo interesse. Anzi, Laura lo vide portare una mano sul cazzo ed iniziare un lento movimento.
Non sapeva se concentrarsi sulle manovre del marito o del trans. Era confusa ma sicuramente eccitata.

Vide il suo cazzo crescere, era notevole. Vide che se lo scappellava. Vide toccarsi i coglioni. Vide che con l’altra mano si toccava i capezzoli di un seno.
Fra le gambe invece sentiva la consistenza del marito che ormai era concentrato e strusciarle in mezzo alla figa la cappella durissima.
“Hai visto come è duro ?”
“Si…mamma mia è grandissimo, …confessa un pò ti piace anche a te…”
“…mmm…. si è vero…mi eccita molto…amore ma sei bagnatissima…sei un lago.


“…mmm…è colpa tua…è colpa sua…. è colpa vostra…Continua ti prego…mmm…ti prego infilamelo. ”
Sentì la cappella del marito farsi strada fra le sua labbra. Inarco un po’ la schiena. Assecondò i movimenti del marito. Adesso era palese stavano scopando davanti allo sconosciuto.
Laura chiuse gli occhi. Tutta quella situazione gli piaceva, gli piaceva molto, gli piaceva un casino.
Quando riaprì gli occhi non vide più il trans. Il telo era vuoto.

Rimase sconcertata.
“Amore ma dov’è ? Non lo vedo più. ”
“…è dietro di noi…non ti preoccupare è dietro di noi. ”
“E che fa ? Che sta facendo ?”
Laura tentò di girarsi ma il marito le mise una mano sul collo costringendola a stare giù.
“Vuoi proprio saperlo ?”
“Si…dimmelo…mi fai morire…. continua…dimmi…che sta facendo ?”
“Amore…si è inginocchiato dietro di me, …mi sta toccando il culo…mi ha messo un dito in mezzo alla chiappe.


“Porco…siete dei porci…mmm…ma ti piace ?”
“Si mi piace…sento che spinge il dito sul mio buchino…”
“Madonna…mi stai facendo morire…scopami…mamma mia…scopami…”
“Amore vuoi sapere che sta facendo ?”
“Siììì…siiii…dimmelo…dimmelo !”
“Mi sta strusciando la cappella in mezzo al culo…”
“Uff…ahhh…. porco…. sei un porco…. ti piace il cazzo ? dimmelo ti piace il suo cazzo ?”
“Si…mi piace…voglio che me lo metta dentro…. voglio sentirlo dentro…. non so cosa mi sia preso…. voglio sentirlo dentro….

”. Il marito rivolgendosi al trans: “Mettimelo…dai…cosa aspetti,dentro…lo voglio dentro !”
Il marito sentì la cappella forzargli l’ano. Era in delirio, non gli fregava nulla se sentisse del male. Aveva il suo cazzo nella figa della moglie ed quel cazzo nel culo.
“Amore sei un porco, un depravato…mmmm…. ahhhhh…. non te lo mai sentito così duro…. sei un frocio…. dai…. spingi…. spingiiii…”
“Si…amore è bellissimo…. ti scopo e mi faccio scopare…ti chiavo e mi faccio chiavare…mmmm….

ahhhhaahhh…”
Il marito sentiva la cappella farsi strada nel culo…era in Paradiso…stava scoppiando dal piacere. Anceh Laura stava godendo da impazzire. Sentire il marito preso era una sensazione bellissima, trasgressiva, una sensazione devastante.
Lui non c’è la fece più e venne nella figa della moglie. La inondò come non aveva mai fatto. Le sborrò dentro con una forza impressionante. Lui godette, lei godette. Si accasciò su di lei, incapace di ragionare, di pensare, aveva la mente completamente fusa.

Ad un tratto si sentì spostarsi di peso. Il trans lo fece mettere affianco alla moglie. Si posizionò dietro di lei e con il cazzo ancora durissimo spinse nella fica la sua cappella.
“Mammaaaaa…. mammaaaa mia…me lo sta mettendooo…. amore…. me lo sta mettendoooo…..siiiii…. aahha”
“Si amore…ti sta scopando…prima me ora te…voglio vederti godere…”
“Si…amore…porco…. mi sta scopando…è grosso…. grossissimo…sei un frocio…un cornuto…. ti sto cornificando…cornuto…ti eccita vedermi scopata ? ti eccita essere il mio frocio cornuto ?
“Siiii….

siiii…. siiiii…. vedi mi sto toccando per te, c’è lo di nuovo duro…. mi sto masturbando per te, per voi…godi…amoreeee…godiii…. ”
Laura sentì quel cazzo diventare durissimo e venne, venne come non mai. Lo sentì dentro fino all’utero. Lo sentì spaccargli la fica. Venne ed anche lui venne dentro di lei. L’allagò completamente. Godette e vide il marito sborrarle in faccia. Vennero tutti e tre di un orgasmo devastante, incredibile.
Laura riaprì gli occhi.

Era buio. C’era buio intorno a lei. Aveva una mano sulla figa, era un lago. Accese la lampada sul comodino affianco al letto. Si girò, il marito dormiva profondamente. Gli accarezzò la testa ed avvicinò la bocca al suo orecchio.
“Amore dormi ?…amore ?”
Il marito fra sonno e dormiveglia rispose a mezze parole.
“Che c’è…ma non dormi ?…”
“Amore che dici se stamattina ce ne andassimo in quella spiaggia a prendere un pò di sole nudi ?”
“…siii…amore….

siii…tutto quello che vuoi…ma ora fammi dormire…è notte. ”
Laura sorrise, spense la luce, si rigirò e chiuse gli occhi. Aveva sognato ma aveva goduto da impazzire.
Carpe diem.

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