Rossella, Ele e Giorgia (seconda parte)

ROSSELLA,ELE E GIORGIA (seconda parte)

Siamo rilassati, il fatto di avere finalmente rotto il ghiaccio scopando tutti ( ) ha fatto svanire la tensione che c’era tra noi.

Sapevamo prima di salire sulla barca che sarebbe successo qualcosa e l’attesa ci ha reso un po’ nervosi.
Ora che le carte sono state messe in tavola siamo tutti molto più tranquilli.
Stiamo sdraiati sul ponte a goderci il panorama mentre Stavros ci porta verso l’isola dove potremo sbarcare per la cena.
All’improvviso Rossella mi sussurra in un orecchio:
“Vieni ti devo parlare” e mi porta in cabina.
“Molliamo tutto e torniamo a casa”
“Scusa?”
“Non voglio più stare qua, voglio tornare in albergo”
“Che ti prende?”
“Mi sono fatta scopare da Chris!”
“Ti faccio notare che ero lì ad un passo ed ho visto, forse a te è sfuggito che nel frattempo mi scopavo Giorgia!”
“Ma è possibile che tu non capisca? Ho scopato con lui solo perché era lì, in quel momento avrei potuto scopare con chiunque altro, avevo solo voglia di scopare e basta, poteva essere Gep o Stavros o uno sconosciuto qualsiasi!”
“Beh, lo sapevamo che sarebbe potuto accadere ed è accaduto, non vedo il problema”
“Come puoi non capire? Abbiamo superato il limite, siamo a un punto di non ritorno, non voglio diventare una troia come Ele o Giorgia e farmi prendere da chiunque come una cagna in calore”
“Guarda che non c’è alcun limite da superare, siamo adulti e facciamo quello che ci pare.

E in più, giusto per la cronaca, quando Gep le ha proposto di farsi scopare da Stavros Ele ha rifiutato…”
“Ecco, vedi, sono persino più troia di Ele!”
“Magari! Ci sarebbe da divertirsi!”
“Sei il solito maiale, anzi maiale e pure coglione, come puoi non capire?”
“Cazzo, Ross, possibile che non capisca tu? Alla nostra età non abbiamo nulla da giustificare a nessuno, facciamo quello che ci pare, almeno in vacanza dove nessuno ci conosce.

Ti è piaciuto scopare con Chris?”
Esita ed arrossisce.
“Beh, sì, direi proprio di sì”
“Ecco, vedi, se fossi rimasta la bacchettona di qualche tempo fa ti saresti persa una succosa scopata!”
“A te è piaciuto con Giorgia?”
“Se devo essere sincero anche per me è stato lo stesso, poteva essere chiunque e mi sarebbe piaciuto lo stesso, in quel momento era solo una fica in cui infilarlo. Quello che mi ha fatto andare in orbita è stato il farlo davanti a te, mentre ci guardavamo scopare.

Quello è stato impagabile”
“Sì, quello mi ha eccitato non poco”
“Vedi, l’importante è farlo solo quando siamo insieme e quando ne abbiamo voglia entrambi, niente segreti, niente sotterfugi”
Mi abbraccia e mi bacia.
“Già forse hai ragione tu, adesso però ho voglia di stare un po’ da sola con te”
Restiamo sdraiati a farci un po’ di coccole lasciandoci cullare dal rumore del motore.
Dei leggeri passi lungo le scale ci preannunciano l’arrivo di Ele.

“Scusate ragazzi, non voglio disturbarvi ma devo proprio fare pipì”
Senza neppure guardarci corre verso il piccolo bagno a meno di un metro dal nostro divanetto.
Attraverso la porta socchiusa posso chiaramente sentire lo scroscio rimbalzare sul metallo della tazza per poi scemare piano.
Sento lo strappo della carta igienica e non posso fare a meno di pensare alla sua passera.
Mentre si lava cinguetta con voce maliziosa:
“Ho interrotto qualcosa?”
Le rispondo che stavamo solo riposando.

“Meno male, avevo paura di disturbarvi ma davvero non la tenevo più”
Esce dal bagno e ci viene accanto.
“Volete qualcosa di fresco?”
La osservo mentre prende le bibite dal frigorifero, indossa un vestitino prendisole molto semplice, annodato dietro il collo e piuttosto corto, l’ampia scollatura dietro mostra la bella schiena abbronzata e niente traccia di reggiseno, Mi viene in mente che è un capo perfetto per Ele, un vestito facile da togliere.

Trovo che sia una donna particolarmente attraente, magari non bellissima ma avvenente, con i lineamenti decisi, una faccia con carattere.
Quando ci porta le bevande ghiacciate però non è la solita Ele sfacciata e sicura di sé, sembra essere titubante.
“Ehm, ragazzi, vorrei chiedervi una cosa…”
“Dimmi pure”
“Prima, quando avete scopato sul ponte…. com’è stato? Vedervi è stato fantastico, sembravate l’immagine della libidine, era davvero eccitante da morire. Io e Gep abbiamo fantasticato a lungo ma non l’abbiamo mai fatto, con Stavros non mi sono sentita pronta per scopare con un altro davanti a mio marito, anche se a dire la verità mi sarebbe davvero piaciuto provare ad avere dentro un affare così grosso e lungo.

l’ho pensato a lungo e l’idea di farmi scopare da un altro mi ha sempre affascinato…ma voi l’avete fatto davvero!”
Rossella tace, quindi tocca a me rispondere.
“Stavamo proprio parlando di quello, Ross è un po’ pentita di essersi lasciata andare così, però le è piaciuto e ha goduto per bene!”
Rossella mi dà una gomitata nel fianco.
“Scemo, piantala!”
“Dai Ross, racconta, lo sai che sono curiosa di sapere com’è stato…e dimmi perché sei pentita”
“Non sono esattamente pentita, ma mi ha fatto impressione come mi sono fatta trascinare dalla libidine, in quel momento non capivo più nulla e non ragionavo più, ho scollegato il cervello e ho lasciato che comandasse la mia vagina, in quel momento volevo solo essere riempita, mi sentivo indemoniata”
Intanto Ele si è seduta sul divanetto al nostro fianco, il vestitino è salito ancora lungo le sue cosce mostrandomene una gran parte.

Rivivere la scopata a quattro di poco fa e il corpo di Elena in bella vista me lo fanno venire duro come un sasso, così con la scusa di farle un po’ di posto tiro indietro Rossella appoggiandole l’uccello sulle chiappe.
Lei si irrigidisce, imbarazzata.
Ele tocca il braccio di mia moglie, è un gesto che fa spesso, ormai la conosco, so che non c’è malizia in quel contatto.
“E tu, Stefano, che mi dici?”
“E’ stato bellissimo, anche noi ne abbiamo parlato più volte, ma farlo per davvero è stato grande.

Mi è piaciuto soprattutto perchè non è stato assolutamente programmato, è venuto da sé, solo per libidine, proprio come dev’essere”
“E baciare Giorgia come è stato?”
“A dire il vero non te lo so proprio dire, ero talmente presa che avevo solo voglia di occupare la bocca e lei era lì”
Ele scoppia a ridere:
“Bella questa! Occupare la bocca mi piace, vuoi dire che se avessi avuto un cazzo a tiro l’avresti succhiato?”
“Credo proprio di sì”
Ribatte Ross arrossendo fino alla radice dei capelli.

Questa affermazione mi eccita ancora di più e senza preoccuparmi della presenza di Ele lo strofino sempre più decisamente sulle sue chiappe, tentando di superare gli slip per infilarlo nella sua passera che sento bollente persino dietro la stoffa.
“Non ho mai pensato di andare a letto con una donna, ma da quando l’altra sera mi hai parlato di Joli continuo a pensarci, forse mi piacerebbe”
“Beh, con una donna è diverso, è comunque molto eccitante”
Ele con la voce un po’ roca ed esitante ci spiazza:
“Lo faresti con me?”
“Boh, non saprei, così sui due piedi, a freddo…”
“Ho voglia di provare a fare l’amore con una donna e tu saresti la persona giusta”
“Cosa te lo fa pensare?”
”Hai esperienza e sei una bella donna, mi piace il tuo corpo”
Parlano come se non fossi lì e me ne guardo bene dal farmi notare, ma ormai il mio uccello è decisamente puntato sull’apertura di Ross, lo slip mi impedisce di entrare, ma sono sicuro che le piace sentirselo appoggiare.

Ross la fissa pensierosa per un po’, poi guardandola negli occhi le accarezza il viso:
“Anche tu sei una bella donna, sei sexy ed intrigante, forse un giorno o l’altro lo potrei davvero fare con te”
Elena fa una adorabile faccina imbronciata:
“Un giorno o l’altro? Perché non adesso? Mi avete talmente eccitata con il vostro spettacolo…”
Mi aspetto una reazione negativa da Rossella, lei odia essere messa alle strette.
Invece si alza sorridendo sorniona e va a chiudere a chiave la porta della cabina.

Si piazza in piedi davanti ad Ele, le toglie il bicchiere dalle mani e le solleva il mento.
Fissandola negli occhi le dice sottovoce:
“Vuoi davvero farlo con me?”
L’altra annuisce in silenzio.
Non avrei mai pensato di vederla così timida e remissiva, eppure abbassa il collo per farsi slacciare il vestito che le scivola fino ai fianchi, lasciando libere le sue belle e piccole tettine.
Ross si slaccia il reggiseno e porta la testa di Ele verso le sue tette.

Lei resta immobile.
“Le puoi baciare e anche toccare, sai”
Muove il busto sfregandole sul viso di lei, i capezzoli sono già eretti e sporgono arroganti.
Ele finalmente si risveglia e alza le mani e le appoggia a coppa sui seni di Ross, le lascia lì ferme per un attimo come a saggiarne la consistenza, poi inizia un lento massaggio.
“Usa anche la bocca”
Ele avvicina le labbra al capezzolo coprendolo di lievi baci e dolci leccatine.

“Dai, mica lo rompi!”
Prende un po’ di coraggio e inizia a succhiarlo con un po’ più di energia.
“Brava, così, non smettere di palparle”
Rossella alza la testa, ha gli occhi chiusi e si sta davvero godendo le attenzioni alle sue tette, si abbassa le mutandine restando completamente nuda davanti ad Elena.
Le prende una mano e se la porta tra le gambe leggermente aperte.
“Toccala, senti come mi hai fatto bagnare”
Vedo la mano di Ele coprire la passera, accarezzare i peli come se stesse prendendone le misure, per poi sfregare il pollice lungo tutta la fessura.

Rossella è molto bagnata e le sue labbra si dischiudono sotto il tocco impacciato di Ele, con le dita se la apre per benino e anche dalla mia posizione vedo chiaramente il suo clitoride lucido di umori ed eretto che fa capolino.
“Brava, così mi piace molto”
Le tremano le gambe, so che sta per godere, fare la maestra ad Ele la sta eccitando più di quanto pensassi.
Sta ansimando, la sua bocca è aperta,di solito ci vuole ben altro per farla godere così.

“Leccala, voglio sentire la tua lingua”
Elena esita solo un momento, poi abbassa la testa tra le gambe di Ross, che alza una gamba appoggiandola sul divanetto per favorire l’accesso.
“Brava Ele, lecca, vai più veloce e premi sul clitoride, prendilo tra le labbra e succhiamelo piano”
Sono stupito da Rossella, non l’avevo mai sentita dare ordini in modo così deciso e diretto.
“Fermati, mi stai facendo venire”
Ele affonda ancora di più la testa, prendendo Rossella per i fianchi per tenersela contro.

Lei invece si stacca:
“Non ho voglia di venire così in fretta, voglio godermela per benino, alzati e spogliati”
Ele ubbidisce prontamente lasciando cadere a terra il leggero vestito assieme alle mutandine.
Con un cenno della testa Rossella mi chiede di spostarmi per lasciare a loro tutto il divanetto, così mi siedo su quello di fronte. Sono un metro più lontano, ma ho una visione migliore di entrambe.
Non posso non pensare a quando ho visto Rossella fare l’amore con Joli: allora la situazione era completamente diversa, erano molto più tenere ed affettuose, era la prima volta per entrambe e sembravano più impacciate.

Ora invece Rossella sembra molto più decisa ed esperta, come se avesse passato tutta la vita a letto con una donna.
Non posso fare a meno di confrontare il corpo di Elena con quello di Joli: lei è più matura, la carne meno soda e liscia, ma decisamente più sexy e voluttuosa.
Intanto Rossella ha fatto sdraiare Ele sul divanetto e la sta ammirando mentre fa scorrere le sue mani lungo tutto il corpo mollemente adagiato.

Ele è ancora un po’ tesa e non parla, se ne sta lì con gli occhi chiusi a subire il tocco di Ross.
“Sei bella Elena, mi piaci molto”
Non ha fretta e la accarezza piano dalle caviglie a salire fino alle cosce, ridiscende a massaggiarle i piedi per poi risalire di nuovo con una lentezza esasperante.
Elena muove i fianchi e spalanca le gambe visibilmente eccitata,chiedendo di più.
Rossella ignora la muta richiesta e passa oltre, accarezzandole la pancia con movimenti circolari.

Ancora più del vedere le due donne che fanno sesso mi eccita da impazzire il comportamento di Rossella, la sicurezza e la determinazione con cui conduce il gioco, come sembra dominare una tipa determinata e tosta come Elena.
E’ lei che comanda e l’altra è totalmente nelle sue mani.
Le due sono talmente prese dal loro gioco da ignorarmi completamente, così senza dare troppo nell’occhio tolgo il costume e mi tocco l’uccello al ritmo delle carezze di Rossella.

Le mani di mia moglie hanno raggiunto il seno di Elena, circondano ciascuna delle due belle tette, un dito sfiora i capezzoli già turgidi e duri come chiodi.
“Hai un bel seno, Elena, piccolo e sodo, proprio come il mio, mi fa venire voglia di baciarlo…e ora lo farò”
Ele inarca la schiena portando le tette sempre più vicino alla bocca di Ross, smaniando dalla voglia delle sue labbra.
Si avvicina con una lentezza esasperante, le fa sentire il soffio sui capezzoli senza ancora toccarli.

“Ti prego, non posso resistere, baciameli, ti prego”
Non ho mai visto Rossella comportarsi così, sembra quasi che voglia crudelmente far impazzire Ele.
Infatti dopo una sola piccola leccatina ai capezzoli che lascia una traccia di saliva, la sua bocca risale verso il collo.
Ele sta davvero smaniando e si porta la mano tra le gambe ma Ross la ferma con decisione.
“No, aspetta, non essere impaziente”
Dalla mia posizione posso chiaramente vedere che la fica di Elena è un lago, sta lasciando una chiazza umida sul divano.

Sapevo che i suoi succhi sono sempre abbondanti, ma vederlo dal vivo è tutta un’altra cosa.
Finalmente Ross si decide a baciarla sulla bocca, le loro lingue si intrecciano vogliose, Elena ha la bocca spalancata per accoglierla meglio, un filo di saliva le scende lungo il mento.
Mia moglie allunga una mano e ripercorre in senso contrario il corpo di Elena, scende fino a raggiungerle la passera cominciando a giocare un po’ con i peli arruffati.

Le sue dita cominciano a vagare sulla fica, solleticando le grandi labbra aperte a mostrare l’interno color salmone per poi tornare ad intrecciarsi con i folti peli scuri.
Sembra davvero che non abbia fatto altro per tutta la vita, la maestria con cui muove la mano sulla passera di Ele farebbe morire di invidia anche il più esperto dei maschietti.
Ele ormai è presa nella morsa di Ross e il suo bacino ruota e sussulta.

“Dentro, mettile dentro, riempimela, voglio sentirti dentro”
Rossella esegue prontamente, sa che la fica di Ele è spalancata e smaniosa, così non perde tempo, unisce due dita e le infila in un solo colpo.
La bocca di Ele è spalancata dal godimento, respira affannosamente e spinge avanti i fianchi per avere Rossella ancora più a fondo.
Afferra il suo polso e comincia a dirigere il ritmo come più le piace.
Sento fino a qui il rumore che fanno le dita scivolose mentre entrano ed escono coperte di succhi vischiosi.

“Dai, veloce, vai a fondo, non essere troppo tenera con la mia fica, non avere paura, mi fai solo godere”
Ross alterna spinte profonde a tocchi più delicati, sente che Ele è prossima all’orgasmo e non interrompe il ritmo costante.
Il corpo di Elena è coperto da una patina di sudore che rende la sua pelle ancora più luminosa.
“Godo, mi fai godere, non fermarti adesso”
Senza smettere di penetrarla con le dita Ross si abbassa per leccare il clitoride di Elena, vedo la sua lingua dare lappatine rapide e brusche sul bottoncino e quando sente di essere arrivata al risultato aggiunge un terzo dito.

Dai movimenti della sua mano intuisco che sta muovendo rapidamente le dita dentro la passera, andando a solleticare ogni centimetro del suo interno.
Ormai Ele è inarcata al massimo, i talloni piantati sul divanetto, geme e urla senza ritegno.
“Oh mio Dio, vengo, sto venendo, non fermarti”
Le dita dei sui piedi sembrano artigliare l’aria mentre le mani scorrono sul divanetto come per scavarlo, tutto il suo corpo è scosso da tremiti.

Finalmente si accascia spossata, il respiro è affannoso, tiene Ross per il polso per impedirle di togliere le dita da dentro la sua fica.
Rossella la lascia respirare per un momento poi riprende a leccarle la fica, adesso con passate lente e profonde per lappare tutti i succhi che la inondano alternando anche piccoli e leggeri morsi alle carnose grandi labbra.
“Oh cazzo, sto venendo ancora, non riesco a smettere di godere”
Ross aspetta che scemi la tensione di Ele per poi sdraiarsi accanto a lei.

La sfiora mollemente con la mano lungo tutto il corpo e le passa le dita intrise di umori sulle labbra.
“Senti che buona la tua passerina, è così dolce”
Poi la bacia dolcemente sulla bocca.
“Ti è piaciuto?”
“Da matti, pensavo di morire dal godimento, avevo il cuore in gola e spasmi in tutta la pancia. Credo di essere venuta tre o quattro volte di fila, non mi era mai capitato di godere in modo così intenso” Risponde con un sorriso pigro e beato stampato sul volto.

“Ma tu?”
“Io ho goduto di testa vedendo quanto ti piacesse farti scopare da me”
“Non mi sembra giusto che resti a bocca asciutta”
”Non ti preoccupare per me”
“Ma figurati, il minimo che possa fare è renderti il favore, anche se non so se sarò in grado di farti godere come hai fatto con me, visto che non l’ho mai fatto con una donna”
“E’ facile, basta lasciarsi andare e seguire l’istinto e soprattutto fare ciò che vorresti facessero a te”
Resto perplesso: Ross non hai mai voluto che le infilassi più di un paio di dita nella passera.

Ele accarezza i capelli di Ross:
“Mi piacerebbe baciarti là e cercare di farti venire”
Mia moglie si sdraia e guardandola con uno sguardo perverso le risponde:
“Eccomi sono tutta tua, scopami”
Sto per venire, non ho mai visto Rossella lasciarsi andare così.
Elena sembra impacciata e titubante e si china a baciare le tette di Ross.
“Ti piace così?”
“Ssst, non parlare, fai quello che ti senti e basta”
Lei non sembra avere la pazienza di Rossella e va subito al sodo, portando la mano tra le sue gambe e spostando in basso la testa per leccarle la passera.

Forse Ross ha ragione, l’istinto guida perfettamente Ele che in pochi minuti mostra una dimestichezza da lesbica navigata.
Ci vuole poco perché Rossella, già eccitata dal godimento di Ele raggiunga un orgasmo.
Le due tornano ad abbracciarsi e a sbaciucchiarsi come tenere amanti.
“E’ stata un’esperienza bellissima ed impagabile, Rossella, grazie per avermela fatta provare! Pensa che scema a non aver mai voluto provare in tutti questi anni!”
“Povero Gep! Se scopre che preferisci le donne mi prenderà a bastonate per averti traviata!”
“Scherzi? E’ stato bellissimo, ma non basta una bella goduta per farmi dimenticare un buon cazzo duro!”
Le due sghignazzano complici.

“Cazzo Elena, sei proprio una bella vacca, non ti smentisci mai!”
“Ti dirò di più, adesso vado a chiamare Gep!”
Senza neppure pensare di coprirsi esce dalla cabina.
Torna furiosa dopo pochi istanti:
“Maledetto stronzo!”
“Che è successo?”
”Andate un po’ a vedere cosa stanno combinando là fuori”
Ci affacciamo alla finestrella che dà sul ponte e assistiamo ad una bella scenetta:
Giorgia è sdraiata a succhiare il cazzo di Gep che naturalmente la sta filmando, Stavros la sta stantuffando con metodo mentre Chris se ne sta in disparte con l’uccello in mano.

“Hai visto che stronzo? Lo lascio da solo un attimo e corre dalla prima troietta che incontra”
Non riesco a resistere:
“Scusa Ele, ma nel frattempo tu stavi mica recitando il rosario,no?”
“Cazzo c’entra, con una donna è diverso!”
“Mah, sarà…. ”
“E pensare che avevo così tanta voglia di scopare”
“Dai vado io a chiamartelo”
Salgo sul ponte e dico a Gep che Ele lo vuole subito sottocoperta, ma lui dice di aspettare che sta per godere.

“Fossi in te lo farei subito!”
Niente da fare, ormai è troppo vicino all’orgasmo e si scarica nella bocca di Giorgia.
Mi segue con le gambe molli.
“Ele sta bene? Problemi?”
“No,no, ha solo voglia di vederti”
E’ talmente preso dai numeri fatti di sopra che ci mette un attimo a realizzare che le ragazze sono completamente nude e che i loro corpi sono ancora arrossati.
Mi guarda storto:
“Che avete combinato quaggiù?”
“Non guardare me, io non ho fatto nulla, ho solo guardato!”
“Stronzo! Volevo farmi scopare da te, ma vedo che hai già fatto da solo…vorrà dire che te ne stai a guardare mentre mi faccio scopare da qualcun altro, Rossella posso scoparti Stefano?”
“Mica è il mio schiavo, devi chiederlo a lui!”
Cerco di fare una faccia indifferente, ma il cazzo che svetta tremante mi tradisce.

Guardo prima Ross che mi schiaccia l’occhio sorridendo, poi Gep per avere il suo consenso.
Lui sembra esitare ma poi alza le spalle.
“Se ti va di scoparlo fai pure”
Ele, seduta sul divano, mi fa avvicinare, resto in piedi davanti a lei che guarda ammirata il mio cazzo prima di allungare la mano tra le mie gambe. Mi prende le palle in mano e sembra soppesarle prima di passare le labbra su tutta l’asta.

Il suo tocco esperto mi fa fremere e mi sembra che l’uccello mi si indurisca ancora di più.
E’ talmente teso da farmi male.
Allungo una mano a palpare una sua tetta, ferma e liscia, ruoto il capezzolo tra le dita fino a che non si indurisce quasi come il mio cazzo.
Guardo Ross che se ne sta distesa tranquilla e sorridente.
Ele con la bocca è superba e mi vorrei godere il magnifico pompino fino alla fine ma sono troppo curioso di vedere da vicino la sua passerotta.

Appoggiando le mani sulle sue spalle la faccio sdraiare sul divanetto mentre mi inginocchio tra le sue gambe.
Ho finalmente la sua fica a pochi centimetri dalla mia faccia e me la godo con gli occhi.
E’ un bel cespuglio arruffato e incolto, i peli si arrotolano in lunghe spirali nere, la fessura è spalancata e già grondante di umori. Mi piacciono le sue grandi labbra che sembrano disordinate, un groviglio di carne tenera e morbida alla cui sommità fa timidamente capolino il bottoncino tondo e liscio.

Dalle foto che mi ha mostrato Gep so che si bagna molto e che i suoi succhi sono molto densi
Sono curioso di annusarla, temo che il suo profumo intimo possa essere troppo forte per i miei gusti, invece ha un profumo leggermente acidulo e poco marcato che mi piace molto.
La sfioro con il pollice cercando di mettere ordine tra i peli che la circondano e mettere a nudo la maggior parte della fessura.

Come mi aspettavo è già aperta, mi chiedo se le si chiuda mai, spesso mi sono capitate passere da spalancare con pazienti colpi di lingua, ma la fica di Ele sembra non potersi nemmeno richiudere.
Passo le mie dita su e giù sulla passera carnosa apprezzando quanto sia liscia e morbida.
So che è impaziente di prendere il mio cazzo, temo che da un momento all’altro mi faccia alzare e allora non perdo tempo e affondo la mia lingua lì in mezzo.

Il suo sapore è ancora più dolce del suo profumo, subito la mia lingua si copre di umori densi, la lecco con lunghe passate da cima a fondo, dal suo clitoride che sento ergersi e indurirsi fino all’entrata della fica,talmente spalancata che quando le infilo la lingua fin dove posso mi sembra di non sentire neppure le pareti.
Mi piace la sua fica, è una fica da leccare per ore e ore senza stancarsi.

Sento che comincia a piacerle e che muove i fianchi, così spingo con le labbra fino a esporre del tutto il suo clitoride e inizio a suggerlo piano, come fosse un capezzolo, mentre lo sfioro con la punta della lingua sempre più velocemente.
Ansimando mi prende la testa tra le sue mani tirandomi verso l’alto.
“Dammelo, voglio scopare”
Mi alzo in piedi guardandola negli occhi velati, lei striscia col culo verso il bordo del divanetto e mi poggia le gambe sulle spalle.

Avvicino il mio cazzo alla sua fica spalancata con l’intenzione di sfregarglielo per un po’, ma la sua voglia è tanta, così lo impugna con una stretta decisa e ferma e lo dirige impaziente verso l’entrata.
Se lei vuole giocare duro io non mi tiro certo indietro e lo affondo con un solo colpo fino alle palle.
E’ talmente larga e bagnata che non offre alcuna resistenza.
Punto i piedi per terra per spingerlo dentro il più possibile, è bollente dentro e bagnata, molto bagnata.

Resto immobile pochi secondi per sentire la sua stretta sul mio uccello, nonostante le apparenze è stretta e mi avvolge completamente.
Lo sfilo lentamente quasi del tutto per poi rientrare fino in fondo, ogni volta lei contrae i muscoli della fica in una stretta che mi fa impazzire.
Cerca di impormi un ritmo veloce, ma so di essere troppo eccitato e rischio di venire immediatamente, così cerco di condurre la scopata a mio modo, con lenti e profondi affondi.

Quando lo sfilo quasi del tutto lasciandole dentro solo la cappella le ruota i fianchi con un movimento circolare del bacino.
Ogni colpo che le do le fa ballare le tette, mi piacciono un sacco, amo le tette piccole.
Di tanto in tanto osservo mia moglie sdraiata sul divanetto a fianco, ricambia lo sguardo sorridendo, la sua mano è tra le gambe e si masturba pigramente.
Cerco anche di capire se Gep si sia pentito ma lo vedo con cazzo di nuovo duro che ci gira attorno con la telecamera puntata per non perdere nemmeno un’inquadratura.

Ho voglia di vedere anche il suo mitico culo, così la faccio girare e mettere carponi sul divano.
Le sue natiche sporgono invitanti, un culo fantastico, due belle chiappe sode e rotonde che apro per guardarci in mezzo.
Ammiro il suo buchetto, appena appena più scuro del resto, perfettamente depilato e poco grinzoso.
Ci metto la lingua assaporandone il gusto amarognolo. Sotto le mie leccatine sento che si apre come fosse una fichetta in calore, invitandomi a penetrarlo.

Ci infilo la lingua fin dove riesco ed ad ogni passaggio resta sempre più aperto.
“Ho voglia di incularti, posso?”
“Prima dammelo ancora un po’ in fica”
La accontento e affondo di nuovo il mio uccello nella sua passera accogliente senza staccare gli occhi dal suo magnifico culo.
Mi dedico con impegno a fotterla a pecorina, appoggiando un piede sul bordo del divano per arrivare in fondo alla sua fica. Sento la cappella picchiare sul suo utero dilatato.

Lei sta godendo come una cagnolina in calore, gemendo e mugolando.
So di non riuscire a resistere ancora a lungo, per fortuna lei comincia a godere.
Lascio che si smorzino le ondate del suo orgasmo prima di sfilarlo dalla fica e puntarlo al suo culetto.
Nonostante abbia l’uccello ricoperto di umori faccio fatica ad entrare, è stretta anche lì, una vera sorpresa!.
“Piano, che mi fai male”
Non vorrei causarle dolore ma vedo che Gep mi fa segno di non fermarmi.

“Dai, Stefano, mettiglielo dentro, non farci caso dice sempre che le fa male e che non riesce ad entrare e poi se lo becca sempre tutto. Ele, non fare scene inutili, apriti ‘ste chiappe”
Le ubbidisce e con le mani divarica il più possibile i due bellissimi globi, esponendo il buchetto già abbastanza aperto.
Impugno saldamente il mio cazzo e lo sfrego sulla fica per raccogliere un po’ di succo, poi lo punto al buchetto e inizio a spingere piano ma senza esitazioni.

Il suo sfintere oppone un’ ostinata resistenza, Ele si lamenta, poi all’improvviso cede e mi ritrovo con metà uccello dentro di lei, che lancia un urlo e mi chiede di toglierlo subito.
Me ne frego e comincio a stantuffarla veloce tenendola ferma per i fianchi, nonostante lei urli e mi copra di insulti.
Il suo anello mi stringe per bene l’asta e non riesco a darle più di una ventina di colpi prima di cominciare a godere dentro di lei con lunghi fiotti.

A metà sborrata lo tolgo per innaffiarle la schiena e le deposito lunghe strisce opalescenti che Geps si affretta a immortalare con la sua telecamera.
Sono stremato e mi lascio cadere sulla schiena di Ele, ma Gep mi fa alzare perché vuole filmare il suo culo rimasto oscenamente aperto e con un filo di sborra che cola.
E’ infoiato come un gorilla e mi passa la telecamera chiedendomi di riprenderlo.
Solleva Ele tirandola per i fianchi e lo infila nella passera.

Dopo poche stoccate lo toglie e lo mette nel culo, dove entra senza sforzo alcuno.
La pompa un bel po’ alternando i buchi fino a venire rumorosamente.
Quando finalmente si accascia sul divanetto a fianco di Elena posso mollare la telecamera e andare da Ross.
Lei mi abbraccia felice:
“Eri bellissimo mentre scopavi Ele! Ti è piaciuto?”
“Da matti, la sua fica sembra disegnata sul mio cazzo, ma il suo culo mi ha fatto godere e nonostante le sceneggiate che ha fatto credo proprio sia piaciuto anche a lei! Scommetto che piacerebbe anche a te accettassi di fartelo fare!”
Mi guarda sorniona:
“Mah, mai dire mai!!”

(continua).

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