Quei filoni delle scuole medie

Avevo 14 anni, poca voglia di studiare e tanta di cazzeggiare. Il martedì quelle tre ore di matematica erano insopportabili per molti di noi e puntualmente si faceva filone. Quella mattina si era fatto un gruppetto fuori la scuola formato da me, Enza, Beatrice e Luca. Enza e Beatrice erano le due ragazze più trasgressive della classe, erano ragazze molto spinte e si vestivano sempre in modo attillato. Erano ben formate per quella età, avevano delle gran belle tette che erano sulla bocca di tutti, e inoltre erano davvero carine.

Suonata la campanella ci allontanammo dall’ istituto ridendo dei nostri compagni che dovevano sopportare la prof di matematica. Di fronte la scuola c’era una pineta e ci dirigemmo li fermandoci al bar a comprare un pacchetto da 20 di Marlboro rosse. Durante il cammino si rideva e scherzava parlando del più del meno. Arrivati in pineta ci fermammo sulla piazzola e notammo che non c’era nessuno. Ottimo pensai io… Ci sedemmo uno di fronte all’ altro e cominciammo ad accendere la prima sigaretta passandocela fra di noi.

Finita la prima sigaretta notammo una bottiglia di plastica li per terra e naturalmente la prendemmo e cominciammo a giocare al gioco della bottiglia. (obbligo giudizio e verità) Enza con sorriso da troietta fece girare la bottiglia e la prima vittima fu Beatrice che scelse Obbligo. Enza e Luca con un occhiata furbetta gli dissero che dovevano baciare me. Lei esitò un attimo poi si alzò e affondo le sue labbra sulle mie. Era tutta diventata tutta rossa e si sentiva fuori posto così gli dissi ok può bastare.

Altro giro e questa volta toccò a luca e decidemmo che doveva mostrare il suo pene a tutti e cos’ fece. si abbasso i jeans e notai l espressione che si formò sui volti delle ragazze. Avevano un gran voglia di caz*o. Quella situazione cominciò a farmi diventare il mio pene duro ma non dissi niente sperando che toccasse a me il prossimo turno. La bottiglia girò di nuovo e toccò a Beatrice questa volta.

Decidemmo che doveva alzarsi la maglietta e farci toccare le sue tette. Lei sembrava proprio contraria ma dopo insistenza da parte nostra si alzò la maglietta con il reggiseno e mostrò quei bei seni perfetti, sodi, rotondi con dei bei capezzoli tutti da succhiare. Cominciammo a palparla tutti e tre insieme ridendo, Beatrice stava esplodendo dall’ imbarazzo e noi continuammo a toccare quei seni cosi belli. Luca ed enza si divertivano come matti, presi un capezzolo e cominciai a pizzicarlo un po’ tirandolo verso l esterno.

Vidi lei accentuare le labbra mordendosele guardando in quel momento proprio me. Gli feci un sorriso malizioso e mi sganciai. Altro giro di bottiglia e toccò ad Enza questa volta, eravamo indecisi sul da farsi, poi Beatrice guardò la patta dei miei pantaloni notando quel rialzo, così disse che Enza doveva abbassarmi i pantaloni e farmi una bella sega. Lei rossa dalla vergogna rifiutò subito, ma noi dicemmo che doveva stare alle regole. si rassegnò a patto che lei e Luca si allontanassero da li.

Luca e Beatrice si alzarono e si sistemarono dietro una piccola altura ma sempre in modo da poter guardare. Enza con un po’ di insicurezza mi sbottono i Jeans e li abbassò, infilò la sua mano calda nei boxer e tirò fuori il mio caz*o che era diventato bello duro. Notai le sue pupille dilatarsi, mi guardò e comincio a spingere la mano su e giù notando la mia espressione. Aveva una mano divina, mi teneva stretto il caz*o e capiva quando andare veloce e quando rallentare, io gemevo, godevo e gli dicevo di continuare così.

Lei sorrise e continuò a segarmi con maestria, sentivo Luca e Beatrice che sghignazzavano da dietro. D’un tratto sentii la voce di Beatrice che prima che potessi venire disse che poteva bastare. mi rincuorai perché volevo anche fare altro, Enza rimase di stucco ma cominciò a capire i piani di Beatrice. Facemmo un pausa e accendemmo una sigaretta, ridendo su quanto avvenuto prima. Enza diceva di smetterla ma Beatrice insisteva dicendogli che aveva notato quanto gli piaceva quello che aveva fatto prima.

Enza non rispose e guardò a terra strusciando le scarpe a terra. Finita la sigaretta la bottiglia girò di nuovo, toccò a Beatrice questa volta, ed Enza era proprio quello che voleva. Disse con voce alta che doveva spompinare Luca fino a farlo venire in bocca. Beatrice la guardò con aria di sfida e accettò. Ma si spostarono in una parte più lontana coperta quasi del tutto. io ed Enza facemmo per seguirli, ci posizionammo in modo da poter osservare bene.

Vedemmo Beatrice che cominciò a muovere quella bocca su e giù insalivando per bene il caz*o di Luca, gli afferrò i testicoli e cominciò a muoverli e Luca cominciò a godere tanto. Prese la testa di Beatrice e la spinse sul suo caz*o in modo da farglielo ingoiare tutto. Beatrice capii e si impegnò a metterlo tutto in bocca. Luca La fermò quando orami era arrivata in profondità. La tenne così per una decina di secondi, poi Beatrice lo tirò fuori dalla sua bocca prendendo fiato e di nuovo lo prese in mano e cominciò a leccarglielo dal basso verso l alto, scese giù e prese le sue palle in bocca succhiandole con avidità.

Quella scena mi fece scoppiare l uccello, avevo Enza al mio fianco e notai che lacrimava e aveva le guance rosse. Decisi che dovevo agire mi avvicinai a lei da dietro e cominciai ad accarezzarla tutta, lei non fece resistenza al contrario mi diede la mano che si intrecciò con la mia. Ci scambiammo un gran bel bacio dove le nostre lingue esploravano ogni parte della bocca. Gli palpai il seno e scesi subito giù nei pantaloni, gli sbottonai e abbassai la cerniera.

La mia mano scese giù e sentii quando fosse bagnata Enza. Era completamente fradicia, così con due dita cominciai a rotearle sul clitoride e questo la fece trasalire. Cominciò a gemere dal piacere mugolava e si teneva stretta a me. Presi la sua mano e la indirizzai su i miei pantaloni, infilò la mano dentro e cominciò a segarmi di nuovo. Ma volevo di più… Mi abbassai i Jeans e il mio caz*o gli si puntò davanti.

Lei lo guardò lo prese e lo misie in bocca e cominciò a insalivarmelo. Godevo come un Dio, guardavo la bocca di Enza riempita dal mio ca**o grosso. Gli infilai una mano nella maglietta e palpai quel suo seno mentre la vorava con la bocca. Ero al culmine stavo per venire, ma non volvo che ingoiasse, lo tirai fuori e gli schizzai il mio seme sul suo viso. In quel momento anche Luca venne ma nella bocca di Beatrice che ingoiò tutto lo sperma.

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