Quando 2 amici si vogliono davvero bene

Quando 2 amici si vogliono davvero bene, si fa veramente di tutto.
Qualche settimana fa, la ragazza con cui stavo uscendo mi ha lasciato…e poco prima del mio compleanno.
Il giorno del mio compleanno, tra i tanti messaggi di auguri, me ne arriva uno di una cara amica di vecchia data in cui mi dice che mi invita a mangiare una pizza a casa sua. Accetto volentieri e decidiamo già il giorno.

Arriva il giorno concordato e la sento per l'orario e per sapere che pizza vogliono lei ed il suo ragazzo, ma mi risponde che saremo soli perchè è stata lasciata anche lei. Per cercare di tirarci un po' su di morale, decido di portare una bottiglia di vino. La sera vado a prendere le pizze e mi presento da lei. Mi apre, ha già preparato la tavola, poso le pizze ed apriamo la bottiglia.

Si beve, si mangia, si chiacchiera del più e del meno, finchè non finiamo sul discorso “ex”. Finiamo la bottiglia, ma decidiamo di aprirne una delle sue e continuiamo a parlare della sfortuna capitataci. Ci abbracciamo per cercare di darci un po' di conforto l'un l'altra e, sarà il vino, sarà che mi trovo abbracciato a lei con la testa vicino alle sue enormi tette, sta di fatto che le bacio i seni da sopra la maglietta.

Ma subito dopo mi sposto, con la paura che si sia arrabbiata. La guardo negli occhi, con uno sguardo dispiaciuto, ma lei non mi sta guardando con aria da arrabbiata, bensì con un certo eccitamento nelle pupille. Allora prendo coraggio e la bacio. Lei ricambia e mette la sua mano sopra il rigonfiamento nei miei pantaloni; sono eccitatissimo. Tira giù la cerniera ed infila la mano per tirare fuori il mio cazzo duro. E' da quando frequentavamo le medie insieme che sognavo questo momento e glielo dico.

Mi dice che la eccita saperlo. Mentre mi sta segando, libero le sue tette dalla maglia e dal reggiseno. Le bacio i capezzoli, li mordo, li lecco, li succhio. Lei ansima. Mi fa alzare dal divano e mi porta in camera da letto. Mi lancia sul materasso e, prima di mettersi su di me, si toglie i pantaloni e rimane con un perizoma di pizzo nero che mi fa impazzire. Toglie anche i miei pantaloni insieme alle mutande e riprende a farmi una sega.

Io sto impazzendo, allora mi stacco un attimo e stavolta faccio sdraiare lei sul letto. La bacio e la lecco ovunque, scendendo sempre di più…partendo dal collo fino al suo monte di venere. Le tolgo le mutande e mi si presenta davanti una figa rasata completamente e bagnatissima dall'eccitamento. Inizio a leccarla con una passione ed una voglia di sentire il gusto di figa in bocca; mentre sta ansimando dal piacere, mi dice che lo vuole sentire dentro, ma non la ascolto e continuo a leccarla; il suo eccitamento è così tanto, che in poco tempo viene e sento i suoi umori colarmi sulla lingua.

La guardo e ha una voglia di sesso negli occhi, che potrei morire. Però anche io sono al limite e prima di far l'amore (e rischiare quindi di durare pochi minuti), le chiedo di prenderlo in bocca; mi fa sedere, si inginocchia davanti a me e lo prende con la mano, lo accarezza e tira giù la pelle, se lo avvicina alla bocca e mi lecca la cappella per poi circondare l'uccello con le sue morbide labbra.

Inizia a muovere la testa su e giu' e noto che una mano ce l'ha sul mio cazzo e con l'altra si sta toccando le parti basse; sto già per venire, le dico di spostarsi e di continuare con solo la mano, ma con mio sommo piacere e godimento, aumenta il movimento della testa e della mano e le sborro in bocca ed ingoia tutto. Si è sicuramente meritata di darle tutto quello che vuole.

Faccio per andare a prendere un preservativo dalla tasca della mia giacca, ma mi ferma dicendo che non ci sono problemi. Felicissimo per la notizia, mi sdraio sul letto accanto a lei. La bacio e con un movimento solo, mi fa mettere sotto di lei. Prende con la mano l'uccello e se lo avvicina a quella sua bellissima fighetta rasata; con un colpo, infila tutta l'asta, ansimando di piacere. Si muove con le anche, ansimando e dicendo che sta godendo.

Cambiamo posizione qualche volta, finchè io sono sopra; lei sta venendo e i suoi respiri profondi, i colpi secchi ed il suo modo di muovere il bacino, vengo anche io.
Stiamo qualche attimo in silenzio, nessuno dei 2 sa cosa dire. Finchè lei non dice poche semplici magiche parole “ho ancora voglia”. Non finisce nemmeno la frase, che sente le mie dita esplorare la sua figa; la penetro con un dito, poi con 2.

Le levo e la mia amica si lamenta, perchè le piaceva, ma non dico nulla e mi metto a giocare con il clitoride con la lingua: non si lamenta piu! Sta godendo, lo vuole di nuovo dentro, ma le chiedo un'altra cosa, io voglio il culo. Presa dall'eccitamente, dice che va bene, ma che non lo ha mai fatto e quindi di fare piano. Si mette supina sul letto, con un cuscino sotto la pancia.

Prima di tutto, le lecco il buchino e lo lubrifico anche con gli umori della fichetta. Provo ad infilare un dito piano. Non sente dolore, è arrivato il momento di infilare altro. Metto il cazzo tra le chiappe e lo muovo un po', lei inizia a muoversi con me. Appoggio la cappella sul buchino e provo a spingere leggermente; entra di poco, mi fermo subito per paura che le faccia male, ma non è così ed entro ancora di qualche centrimetro e poi mi fermo ancora.

Vado avanti così, spingendo e fermandomi, finchè non è tutto dentro. Sto fermo e le chiedo se ha male, mi risponde che non sente dolore, anzi si sente stranamente eccitata. Vuole che mi muova, piano per iniziare; ma poco dopo non si preoccupa più e si muove alla ricerca del nuovo piacere appena scoperto. Mentre le sto penetrando il culo, la sto masturbando con le mani; sto impazzendo, sto per venire, non ce la faccio più e fiotti di sperma le riempono il secondo canale.

Dice che è una sensazione strana quella che sta provando e che la sensazione di calore, segno del mio orgasmo, la sta facendo venire, infatti poco dopo sento il suo orgasmo arrivare sulla mia mano.
Sfatti, ci lasciamo andare sul letto.
Ci abbracciamo e lei mi ringrazia della bella serata passata insieme e che l'ha aiutata a non pensare al suo ex ragazzo, stessa cosa per me.
Decidiamo che quelle volte che avremo voglia e nessuno con cui passare la notte, ci chiameremo.

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