Provoco mamma e……..

Racconto trovato in rete su xhamster.

Il citofono suona imperterrito.
“CAZZO!”
I miei genitori sono arrivati con almeno un ora di anticipo, praticamente sono dietro la porta di casa mia ed io sto scopando con Lisa, vista la mia imminente laurea i miei hanno deciso di venirmi a trovare per un lungo week end, un boxer veloce e sono ad abbracciare papà, Lisa l’assistente che cura la mia tesi, una fica di quasi quarant’anni, in tutta velocità tenta di rendere presentabile la sua figura.

Ormai sono due mesi che stiamo assieme, ho sempre ritenuto che una donna esperta possa dare ad un ragazzo quelle gioie che una ragazzina non potrebbe dare, con lei non c’è bisogno di parlare di matrimonio e di una stabile unione, praticamente è solo sesso, l’esperienza qualcosa insegna. Io ho ventiquattro anni e ho solo voglia di godere, i capelli arruffati e con lo sguardo un po’ incazzato Lisa lascia casa mia, papà sembra soggiogato dal suo sculettare, mamma invece è un po’ infastidita da quella presenza.

“Chi è quella donna??? Forse vi abbiamo disturbato??? Potrebbe essere tua madre!!! Che ci fai?”
“No, Lisa è la mia tutor per la tesi. ”
“Capisco… Unisci l’utile al dilettevole?”
“Beh sai stiamo assieme ogni tanto. ”
“Nulla da dire è una bella donna ma non puoi trovartene una un po’ più giovane?”
Mamma ha perfettamente capito che scopo Lisa mentre mi stringe forte, anch'io la stringo a me, sentire il suo seno morbido contro il mio petto nudo mi stimola qualcosa tra le gambe, sciolgo subito l’abbraccio da lei, ho dovuto interrompere la mia scopata è sono ancora piuttosto eccitato.

Lisa è molto arrapante ed esigente, solo dopo la prima scopata riesce a scaldarsi in modo da soddisfare ogni mio più esuberante e morboso desiderio, mi è rimasta in corpo una voglia di fica da impazzire, è sufficiente l’abbraccio di mia madre per sollecitare il mio attributo, mamma mi guarda e sorride, credo abbia capito o meglio percepito che sono rimasto imbozzato.
Nel distaccarmi da lei ho l’opportunità di ammirare il suo profilo, ha appena compiuto cinquantadue anni, li porta bene, la sua figura rivela un seno pieno che si gonfia ritmico al suo respiro, nel darmi le spalle mostra un accattivante fondoschiena, nell'appoggiarsi al bracciolo del divano rivela cosce sode che si scoprono maliziose dal taglio della gonna mentre accavalla le gambe, belle gambe non c’è che dire fasciate da delicatissime calze di seta.

Sarò arrapato ma come donna mia madre non è affatto male, le guardo le gambe, parto dalle eleganti scarpe con il tacco alto seguendo le caviglie sino a risalire ben oltre il ginocchio, accavalla ancora le gambe, la gonna si solleva ancor di più e mi gusto la visione di un bel pezzo di coscia, i nostri occhi si incrociano, cazzo si accorge che la sto guardando sarò stato sfacciato? Tento di riprendermi in qualche maniera.

“complimenti mamma hai delle bellissime calze, ti stanno veramente bene. ”
Lei farfuglia un grazie mentre con una mano copre lo spacco della gonna, si alza scrutando la mia figura e raggiungendo papà in camera indaffarato a disfare le valigie mi dice.
“Tu vai a farti una doccia e… mi raccomando falla bella fredda”
Dio che figura si è accorta del mio stato!!! Una doccia veloce e sono già all'università per una delle ultime revisioni, la loro giornata sarà dedicata alla sistemazione in casa, in giro c’è parecchio disordine, vivere solo ha i suoi svantaggi, ho riservato loro la mia camera io mi sistemerò nel divano letto del soggiorno.

In facoltà incrocio più volte Lisa, è risentita, avrebbe voluto passare il fine settimana da me, vederla risveglia la mia eccitazione, la giornata non mi permette alcuna possibilità di scaricare la sborra che lei ha contribuito a formare.
Rientro per la cena, mamma è in cucina, uno scamiciato abbellisce le sue spalle che sostengono un procace seno lasciato libero da costrizioni, il vestito stretto in vita esalta le chiappe, il righino delle calze risale sino a sparire oltre il bordo della gonna, mamma è veramente un gran bel tocco di fica.

Mangiamo una succulenta cena, Dio come è brava in cucina, dopo cena chiacchieriamo, mi chiede della mia tesi, delle mie intenzioni dopo la laurea e di Lisa, non riesco a seguirla nelle sue riflessioni, sono rapito dalle sue bellissime gambe ma è il seno che mi lascia inebetito.
Mamma è seduta davanti a me, percepisco lo stridio della seta delle calze ad ogni movimento delle sue gambe, uno strusciare che mi sta facendo impazzire, mi ritrovo a spiare ogni suo impercettibile movimento, mi esalto quando riesco ad intravedere la piccola porzione di un intimo indumento tra le pieghe del corto vestitino e goderne.

“Quindi Lisa ti da praticamente delle lezioni private?”
“Stiamo facendo delle full immersion il relatore della tesi è piuttosto esigente. ”
“Ed è brava anche a letto?”
Una domanda che mi spiazza ma d’impeto rispondo.
“Ad oggi non si è mai lamentata. ”
Uno sguardo malizioso accompagna la sua allusione piccante, sorride, circa un’ora a parlare di me, delle mie aspettative, del mio futuro, mentre seguo sempre più distratto il suono delle sue parole dalle sue carnose labbra, non so perché ma ho il cazzo che comincia a spingere tra le gambe, si alza dandomi le spalle e il suo provocante fondoschiena mi spinge ad accostarmi a lei.

L’abbraccio forte, le mie mani sulla sua schiena libera mi danno una sensazione piacevolissima, non era nelle mie intenzione ma prima dolcemente, poi provocatoriamente accentuo il contatto, la stringo a me con il perverso intento di farle percepire nel solco delle chiappe la mia morbosa eccitazione. Percepisco netto un suo intenso brivido percorrerle tutto il corpo, quasi devo sostenerla da un attimo di mancamento, non una parola, né una minima reazione che fermi la mia provocazione, il suo bel culo a diretto contatto con il mio muscolo in forte tensione, mi pare netta la sensazione del suo contrarre i muscoli dei glutei accostandosi sempre più a me.

Sembra gradire il perverso contatto, dovessi giurare confermerei la netta la sensazione che a mamma piace sentire pulsare la mia eccitazione, sentirla crescere, sembra vivere una sensazione pari alla mia, interpreto i suoi sospiri leggeri come un invito a proseguire nel mio ambiguo attacco. Ancora una contrazione del suo culo, è sempre più contro il mio uccello, sembra confermare una sua piena accondiscendenza, una sensazione inebriante, le mie mani spingono lentamente il suo corpo contro il mio, è un attimo, rilassa i suoi muscoli, ed io crudele approfitto per sistemarmi meglio tra le sue natiche e spingere con insana provocazione.


OH!”Mamma reagisce, non può non aver percepito la mia verga vibrare al perfido contatto!
“Beato papà!”
Esclamo.
“Cosa?”
“Papà è veramente fortunato ad avere una moglie così bella, sicuramente sa apprezzare il tuo fisico, sono piuttosto ambiguo nella mia riflessione.
“Amore ormai ho superato abbondantemente il mezzo secolo, come mi vesto a papà interessa poco. ”
Una pausa, un sospiro, mi pare profondo.
“Diciamo che tuo padre è un uomo.


Un intervallo un po’ più lungo.
“Che ha raggiunto la pace dei sensi!”
Le mie mani intanto risalgono lentissime sfiorando il sul seno, la stringo forte a me e percepisco al tatto il volume di capezzoli piuttosto gonfi, respiro forte sul suo collo e mi è netta la sensazione del piacere che si sta impadronendo del suo corpo, è vittima dalla mia provocazione.
Nel voltarsi e guardarmi languida struscia il suo bacino al mio, vuole forse percepire meglio la mia eccitazione? Ormai ha raggiunto un limite di non ritorno, invece è repentino il suo staccarsi da me.

“Tu va da tuo padre e lasciami finire!”
Mi ci vogliono diversi minuti per tornare padrone dei mie pensieri, immediata è la mia riflessione, quel sospiro, quella pausa, la sua risposta, in particolare il suo fare mi impongono una domanda, che fra loro le cose non vadano tanto bene? Forse ho toccato un argomento scottante? Certo fossi mio padre saprei sollazzarmi con una femmina simile? Mamma è una donna che manifesta ancora una forte carica seduttiva, quel genere di donna che mi fanno impazzire, sarà sicuramente una femmina esperta a letto, non c’è dubbio è decisamente scopabile, a mio avviso in questo momento è in crisi di astinenza.

IO LA SCOPEREI!
Ma che cazzo dico? Il mio pensiero è sicuramente dato dall'eccitazione che mi è rimasta in corpo da stamattina, però peccato che sia mia madre, qualche minuto e la vedo accucciarsi al corpo di papà con le gambe raccolte sul divano, mamma è proprio una gran bella gnocca. Incrocio per un attimo uno sguardo malizioso che segue il mio ammirare il suo sensualissimo corpo, la stanchezza del viaggio impone il loro ritirarsi in camera, il buio della notte amplifica voci soffocate che sento provenire dalla loro camera.

Ascolto, stanno discutendo, è mamma che parla, sembra nervosa, papà la interrompe ogni tanto, il tono della discussione mi pare tocchi argomenti intimi, dalle riflessioni di papà percepisco delle giustificazioni, la discussione cessa, una domanda comincia ad assillarmi, mio padre scopa ancora mia madre?
Lo scroscio dell’acqua della doccia mi risveglia, una erezione bestiale accompagna il mio alzarmi, ci fosse stata Lisa non ci sarebbero stati problemi, ma Lisa non c’è, ho una voglia selvaggia di scopare.

Vado in cucina e preparo il caffè, mi raggiunge mamma era lei sotto la doccia, papà è in bagno, mamma ha gli occhi gonfi forse non ha dormito, seduti al tavolo sorseggiamo assieme il caffè, la osservo, indossa il mio kimono. Percepisco un odore dolce di donna è l’odore del suo corpo, l’odore di un corpo caldo, seguo con gli occhi la curva del seno che traspare dal mio accappatoio.
“Hai dormito bene?”
Alla sua domanda non segue una mia risposta, ho altro a cui pensare, penso che mia madre è una donna ancora vogliosa e mio padre non riesce a soddisfarla, si alza offrendomi il suo fondoschiena e si china per cercare qualcosa nel frigo, ha proprio un gran bel culo, spero esca dalla stanza per permettermi di alzarmi senza farle notare la mia erezione.

Approfitto di una sua distrazione, con un occhiata al suo culo sono già pronto per la mia doccia con un cazzo in tensione, sono eccitato e mia madre ne è responsabile, Dio come è bella, il suo corpo mi eccita, ancora una domanda, ma le manca veramente un bel cazzo? Redarguisco i miei pensieri, non è possibile, che diavolo mi succede? Per ventiquattro anni l’ho guardata senza nemmeno accorgermi che fosse una femmina e adesso è diventata l’oggetto delle mie più morbose fantasie, devo smetterla, con questi pensieri me la trovo davanti.

“Scusa un attimino, ti lascio l’accappatoio. ”
“Mamma sono nudo!”
“Che sarà mai non è mica la prima volta che ti vedo così. ”
Le do le spalle per privarla della visione del mio intimo, si china davanti a me per raccattare le sue cose, Dio che gran culo, non so perché lo faccio ma istintivamente mi volto, sono praticamente nudo davanti a mia madre. In piedi le lascio ammirare ciò che mi sto ormai convincendo le manca chissà da quanto tempo, voglio che lei mi guardi che veda che tipo di uomo si è fatto suo figlio, mi faccia capire se le piace quel che sta vedendo, una eccitazione bestiale svetta davanti a lei.

Non sbaglio, i suoi occhi vanno direttamente al mio uccello, lì si fermano per pochi secondi, secondi che sembrano interminabili, mia madre sta guardando quel cazzo che pulsa nervoso davanti a lei, il cazzo cresce inesorabile è gonfio e pieno di voglia.
“EHI!!!”
La sua espressione è colma di un profondo sospiro, le mani al viso contengono una espressione mista a meraviglia e spavento, contemporaneamente mascherano un immediato rossore che colora le sue guance, sfiorandomi in assoluto silenzio esce.

Una doccia veloce e scoprire che la fortissima eccitazione che si è impadronita del mio corpo non accenna ad abbandonarmi, le mani a diretto contatto con il mio muscolo imperioso pulsante, poi gli occhi chiusi ad abbandonarmi ad uno sconfinato piacere, sempre viva è l’immagine del suo provocante corpo. Dedico una sontuosa pugnetta a mia madre, tiro in maniera bestiale su di un cazzo che ha voglia di una caldissima fica, la sua, pochi colpi e vengo, so che è osceno ma ormai non riesco a vedere in mia madre che una femmina in calore, a cui mettere il mio possente cazzo in mano.

Tutto il giorno all'università a rivivere la mia provocazione e con la fantasia viaggio oltre, mi convinco che se non fosse mia madre non avrebbe esitato ad allungare le mani verso la mia mazza, accarezzarla, prenderla in bocca, smanettarla, succhiarla con inaudita passione, riesco a calmarmi un po’ solo dopo averle dedicato un’altra gran bella sega.
Torno a casa che è sera, rivederla s**tena la mia immaginazione, mamma non indossa nulla di particolare ma più la guardo e più la trovo attraente e desiderabile, una anonima maglietta, una semplice gonna e nient’altro se non le sue velatissime calze che le fasciano le gambe, so bene che è tutto destinato a restare una fantasia, non posso mica chiederle se desidera scopare con suo figlio.

Dopo cena papà è davanti alla TV, io aiuto mamma a mettere in ordine, la sua vicinanza mi stuzzica e mi esalta, mi sento capace di fare cose impensabili, scherzo con lei sul fatto che papà sta in poltrona a guardare la TV, mamma in risposta emette un ennesimo lungo sospiro, l’abbraccio. “Mamma!”
Sussurro facendola ruotare su sé stessa finché non mi è davanti.
“Cosa c’è?”
“Niente, è che sei veramente bella e sono felice di averti qui con me.


La stringo con l'intenzione di farle sentire ancora una volta la mia erezione.
“Tesoro anch'io ne sono felice. ”
Appoggia il capo sul mio petto, il profumo del suo corpo mi avvolge, con la mano le accarezzo il viso, chino appena il capo poggiando le labbra sul suo collo e la mia bocca sfiora la sua pelle. “Che fai?”
Non rispondo e comincio a premere con le labbra, muovo la bocca in piccoli cerchi concentrici, con una serie di piccoli bacetti comincio a risalire lentamente il collo lasciando volutamente una piccola scia umida, mamma sussulta e si agita come se volesse sciogliersi dall’abbraccio.

Dura pochi secondi, la sento abbandonarsi, continuo nella mia provocazione, è netta la sensazione del suo partecipare, percepisco sottili ed impercettibili sospiri, le mie mani scivolano sui suoi fianchi. I miei baci si fanno sempre più ardenti, socchiudo le labbra e sfioro con la punta della lingua una pelle vellutata, sento il suo pube accostarsi timido contro il mio, un attimo veramente interminabile scandito da un intensissimo respiro.
“Dai smettila mi fai il solletico.


Alla faccia del solletico penso.
“E che? non posso baciare la mia bella mammina?”
“Sì, ma adesso basta con i baci devo finire e c’è tuo padre di la. ”
Si scioglie definitivamente dall’abbraccio scappando in soggiorno, perplesso non ho capito bene il senso dell’ultima frase, in fondo la nostra posizione non mi sembrava compromettente, forse per mia madre sì.
A colazione ci ritroviamo tutti insieme e spio le espressioni dei miei genitori, stanotte prima di prendere sonno ho sentito rumori provenire dalla camera dei miei, poi mia madre alzarsi e andare in bagno, era nervosa.

Sono ormai certo, mia madre sconvolta ed eccitata dai miei baci ha cercato di farsi scopare da mio padre, c’è riuscita? Papà sembra è tranquillo, mia madre invece un po’ nervosa, sarà andata ancora in bianco? Anche oggi starò fuori tutto il giorno, lancio l’idea di portarli un po’ fuori la sera, la proposta è subito accolta, stasera una pizza e poi un bel film al cinema, Lisa è sempre più incazzata ed io sempre più eccitato, le mie offerte di sesso non sortiscono effetti e la revisione è stata una porcheria.

All’orario stabilito mi faccio trovare sotto casa, aspetto mio padre al portone.
“Tua madre non è ancora pronta, non capisco perché si metta in ghingheri solo per uscire con la sua famiglia, non vuole arrendersi all’evidenza dell’età!”
“Dai papà mamma è ancora una bellissima donna, poi dovrebbe farti piacere che si prepari per te. ”
Gratifico papà di un cenno di maschia complicità.
“Lascia stare con gli anni se non è zuppa è pan bagnato.


Risposta secca che mi conferma che lui non la scopa da chissà quanto tempo, mamma è invece uno schianto, ha indossato un tubino nero con una scollatura dalla quale si vede il seno, la gonna ha uno spacco che le da una carica seduttiva, le gambe sono fasciate in velatissime calze nere e le scarpe con il tacco alto le danno un andatura conturbante. In macchina c’è anche Lisa, ho esteso l’invito anche a lei, la mia strategia vuole che mio padre sia distratto dalla sua presenza, così ho l’opportunità di godere del corpo di mia madre, mamma prende posto accanto a me, papà dietro discute con Lisa.

Con interesse le sbircio le gambe, la gonna mi permette di restare ammaliato dalle sue cosce, è vestita in modo decisamente provocante e mi chiedo per quale dei suoi due uomini abbia scelto questa sua mise. Al cinema mamma è seduta tra me e papà, Lisa è accanto a papà, ignoro la proiezione e punto tutti i miei sensi su di lei, sento il suo profumo, spingo lo sguardo dentro la sua scollatura, avrei voglia di introdurre la mano nella scollatura per accarezzarle una tetta e stringerle forte un capezzolo.

Sono quasi certo che dopo un attimo di sorpresa mamma si lascerebbe sopraffare dalle mie provocazioni, ma come posso farlo al cinema, vicino a mio padre e alla donna che soddisfa le mie erotiche voglie, un suo movimento apre lo spacco della gonna e mi lascia vedere le sue cosce inguainate di seta, intravedo il reggicalze, Dio come è eccitante il chiaro di una candida carne delimitata dal bordo scuro delle sue calze.

Approfitto del bracciolo e spingo il mio braccio contro il suo, sfrutto l’occasione per sfiorarle le gambe, mamma sobbalza, mi guarda e sposta la mia mano stringendola con forza, nei suoi occhi vi è paura, smetto la mia provocazione.
Il film finisce,in pizzeria non ascolto le chiacchiere, la presenza di Lisa offre l’opportunità a papà di dare sfoggio alle sue conoscenze in materia di diritto, io sono rapito dall’emozione che mi produce la femmina seducente che mi sta di fianco, è forte in me il desiderio di guardarle le gambe, evito solo per pudore misto a vergogna il classico movimento che potrebbe impormi di raccogliere la classica posata per terra, i nostri occhi si incrociano più volte.

Un possente cazzo mi accompagna lungo il tragitto verso casa, ho gli occhi sulla sua scollatura, ammiro le sue coscie che la gonna scopre quando ancora un ennesimo mio perverso fare la obbliga a cambiare posizione, lascio mamma e papà davanti casa e con una fortissima voglia di dare pace al mio durissimo cazzo riaccompagno Lisa, immediatamente le faccio percepire la corposità di una mazza che infida spinge nei pantaloni.
“Stasera sei proprio eccitante!”
Ho voglia di scopare, il pompino che mi ha fatto ha riempito un poco la sua gola, ho scaricato tanto di quella sborra che Lisa è rimasta piacevolmente sorpresa, ho ancora un cazzo così duro da fare spavento.

Torno a casa, mamma è ancora sveglia a guardare la TV seduta sul divano, indossa una vestaglia, papà è già a dormire e mi offre un abbraccio, la mia solita intenzione, non governo più i miei pensieri, al solo contatto il cazzo è duro. pulsa nervoso.
“Mamma, volevo dirti che stasera eri proprio stupenda, una donna davvero attraente. ”
Le prendo le mani e le bacio.
“Ti ho ammirata”
“Grazie tesoro, sei molto carino a dire così ma non volevo farti sfigurare davanti a Lisa, dimmi lei si è divertita stasera”
“Si mamma Lisa è stata bene con noi, ma tu ti sei preparata così bene per farti ammirare, per farti desiderare per questo ho pensato di lasciarvi un’oretta soli per un vostro momento di intimità”
“Amore grazie ma tuo padre è poco ricettivo nell’ultimo periodo!”
“Oh mi dispiace se papà non ha apprezzato la tua mise stasera, su di me hai fatto colpo.


L’abbraccio forte, voglio proprio che senta la mia erezione, mi chino sul suo collo e comincio a baciarglielo, la sento sciogliersi tra le mie braccia, emette qualche mugolio di piacere.
“MAH cosa fai?”
“Sei così attraente mamma, lo sai? Sei molto seducente. ”
Si stacca da me di pochi centimetri, raccolgo il suo viso tra le mie mani, dolcemente accarezzo il suo collo, lentamente si spostano sul seno, ne soppeso l’abbondanza, le dita sfiorano mammelle morbide e i capezzoli diventati durissimi, respiro forte sul suo collo e mi è chiaro il suo gemito intenso carico di profonda partecipazione.

“Mamma fatti guardare. ”
Mentre sfacciato slaccio la cinta della sua vestaglia.
“Che fai?”
“Desidero ammirare il corpo della mia bellissima mamma!”.
Resto estasiato dalla splendida figura impreziosita di quella intrigante lingerie che per tutta la sera ha acceso la mia più morbosa fantasia.
“SEI BELLISSIMA!”
La bacio sul collo, poi sul viso puntando alla sua bocca.
“Ti prego. ”
Una mia mano scivola sul suo sedere, lo accarezza è inutile il suo tentativo di allontanarmi.

“SMETTILA!”
Non ascolto, una mano cerca il suo seno, l’altra risale accarezzando la sua coscia attraverso la seta della calze, la stringo forte lasciandole percepire il mio cazzo duro tra le cosce, trema.
“Sei proprio una gran fica, mamma”
Sono sfacciato!
“NO!”
Le manca il respiro, la mia mano le accarezza le gambe e risale sulla parte nuda della coscia.
“Mi fanno impazzire le donne con le calze e il reggicalze.


Sfioro il suo culo attraverso quella sua intrigante culottes, sfioro le sue labbra, le bacio, la sua reazione è nei gemiti che emette.
“Mamma sei così eccitante, mi stai facendo morire, sei così provocante”
“Lisa non ti ha soddisfatto stasera. ”
Tenta di dare una giustificazione al mio attacco al suo corpo, perdo ogni freno inibitorio e senza rispetto.
“Lisa mi ha fatto un gran pompino e ho goduto pensando che era la tua bocca a ciucciarmi il cazzo.

” “Ma cosa dici?”
Blocco ogni altra sua riflessione poggiando le mia bocca contro la sua, le sue labbra si aprono, la mia lingua cerca la sua, la trovo, contemporaneamente una mano sulla sua fica percepisce l’intimo calore, stringe le cosce, interrompe il bacio e con decisione.
“Basta! Ti prego!”
La sua è una implorazione, si stacca da me di quel tanto che le è sufficiente per scivolare via, non mi guarda nemmeno negli occhi e seguo lo svolazzare della sua vestaglie sparire dietro la porta della sua camera, resto solo, infoiato e preoccupato di averla fatta grossa, vado a dormire con un cazzo che mi fa un male da morire, trascorsa la notte senza chiudere occhio e con una mano perennemente sul cazzo.

Mamma e papà sono già in piedi, lei mi evita, io non so che fare e che dire, mi infilo sotto la doccia e quando esco sento la porta di casa chiudersi nervosa, mi avvio verso il tinello coperto da un telo di spugna stretto in vita.
“Papà?”
Chiedo, mamma mi da le spalle, forzatamente evita di guardarmi.
“E’ uscito, vuole fare un giro in città, siamo soli. ”
“Mamma.


La chiamo ma lei mi ignora, le vado vicino è in vestaglia, il suo odore come al solito mi eccita immediatamente, la guardo fissa negli occhi.
“Volevo chiederti scusa, non so cosa mi sia successo ieri notte, so che mi giudichi pazzo. ”
I suoi occhi vanno verso il basso, il mio uccello è duro da sollevare l’asciugamano, mamma guarda l’erezione poi mi guarda negli occhi, lascio scivolare in terra l’asciugamano, sono nudo davanti a lei con il cazzo duro e teso.

“Visto che effetto mi fai? Devo confessarti che stanotte mi sono toccato pensando a te. ”
Stringendo tra una mano un cazzo superbo, a mamma sfugge un sospiro.
“Ti prego non dire niente. ”
Mentre allunga il braccio timidamente sostituisce alla mia la sua mano, avvolge le dita intorno alla mia asta, la accarezza, la stringe, io l’attiro a me e comincio a baciarla, non resiste, lascia che la mia lingua entri, lei non ritira la sua.

Le apro la vestaglia è nuda, completamente nuda, resto estasiato alla visione dell’intimo ciuffetto rasato, ammiro il suo procace seno, la sua mano continua ad accarezzarmi il cazzo, le mie labbra baciano i suoi grossi capezzoli, le mani giù per i fianchi, sulle cosce, in mezzo alle gambe, quando arrivo alla fica le infilo due dita dentro è completamente bagnata, mamma barcolla. Perdo completamente la testa, la sollevo e la spingo sul tavolo, è morbosamente eccitata, stringe le cosce ma io gliele divarico senza dover far forza, le punto il cazzo in mezzo alle gambe, non mi incoraggia ma non si oppone, la possiedo e lei geme mentre mi muovo dentro di lei.

Le sue mani mi stringono la schiena e affondano le unghie nella carne, alle mie orecchie arrivano ripetuti i suoi gemiti di piacere, sto scopando mia madre, un gemito lunghissimo è la risposta all’intimo calore che le procura la mia sborra, anche mamma viene smaniando. Un silenzio assurdo cresce tra di noi, mamma copre il viso con le sue mani, io non so cosa dire, non capisco bene ma ho paura che stia piangendo, le accarezzo le spalle, lei si alza di s**tto e corre via, la inseguo dopo qualche istante, ma ha già chiuso la porta della camera.

“Mamma, ti prego apri. ”
Busso ancora ma senza risposta, mamma mi evita per tutto il giorno, ore intere passate in camera sua con la scusa di un fortissimo mal di testa, solo per l’ora cena esce dalla camera, non appena la vedo mi viene subito voglia di scoparla, mi è entrata nel sangue, non capisco nemmeno io cos’abbia per farmi eccitare il solo vederla, sarà il desiderio del frutto proibito. La nostra cena è nel più assoluto silenzio, papà mi conferma che mamma si chiude in se stessa quando ha un problema, ed è sempre più chiusa se il problema è con lui, è di spalle ma sono attratto da lei, mi avvicino, le sfioro appena il corpo sussulta e un piatto le sfugge di mano cadendo in terra.

“Cosa è successo?”
Domanda mio padre senza scomporsi dalla TV.
“Niente, niente. ”
Rispondo raccogliendo i cocci da terra e dicendo a lei sottovoce.
“Volevo solo parlarti. ”
“Non abbiamo niente da dire. ”
“Di stamattina. ”
“STAMATTINA!, non è successo niente capito?”
Ha un tono forzato, non mi guarda nemmeno in faccia, io sono inginocchiato di fianco a lei e non posso fare a meno di notare le sue gambe velate dalle calze nere che valorizzano l’intera figura, d’impeto allungo la mano, le sfioro una coscia, mamma sussulta, si volta, entrambe le mani sono sul lavandino e tentano di sorreggere un corpo che trema.

“Smettila!”
Dice con un filo di voce restando immobile alla mia mercè, sto accarezzando il suo caldo intimo.
“Se vuoi che la smetta perché ti sei messa ancora il reggicalze?”
La provoco sfacciato, mi guarda, gli occhi sono particolarmente lucidi, ha una reazione nervosa e un intenso sospiro che gonfia un bellissimo seno poi scappa via, mi sento pentito di quel che ho fatto, lo sguardo di mia madre mi ha turbato, forse ho sbagliato tutto? Ho attentato alla sua persona? Ha ceduto forse per sconforto o forse per bisogno, avrei dovuto capirlo, mia madre non dirà nulla di quel che è successo ma forse mi odierà per sempre e domani andrà via.

Mezzanotte passata e sono ancora sul divano, sono trascorse un paio d’ore dove solo il silenzio impera distratto dal solo vociare del televisore, la televisione è ancora accesa, i miei pensieri rivivono le insane provocazioni al corpo di mia madre, il cazzo sempre duro e la mia mano lo accarezza. Un ombra richiama la mia attenzione, mia Madre mi è accanto, in piedi, in silenzio mi guarda fisso, non ho il coraggio di guardarla, saranno secondi ma mi sembrano un’eternità, siamo così vicini eppure tanto distanti.

La luce del televisore alle sue spalle evidenzia in trasparenza le sue accattivanti forme, mamma indossa una provocante parigina di seta nera.
“Tu mi trovi sexy vero?”
Annuisco senza parlare.
“Vedo che mi apprezzi, tuo padre no, a tuo padre vedermi così non fa nessun effetto. ”
Si avvicina a me.
“Avevo pensato che offrendomi a lui stanotte avrei espiato la mia colpa di donna debole, volevo essere quella brava moglie che lui conosce, ho superato me stessa per provocarlo, per eccitarlo, niente, è così da anni, vestiti, atteggiamenti, parole, è tutto inutile.


Si ferma e mi guarda.
“Tu invece desideri la tua mamma, ora ci sei tu che mi confermi che piaccio ancora, che posso essere ancora una calda femmina”
Si china su di me e mi bacia, le nostre lingue si intrecciano, le mie mani impazzano sul suo corpo, me la ritrovo in grembo, i lunghi capelli sciolti, una spallina scivola scoprendo il seno, mia madre materializza finalmente la sua voglia di sesso, la mia bocca sfiora i già turgidi capezzoli.

“Mamma sei bellissima!”
Lei mi sta baciando il viso, mi passa la lingua sul collo, poi si offre per farsi baciare il seno. “Mio figlio sa apprezzare quello che una donna indossa per eccitare, volevo farmi desiderare da mio marito e invece ho fatto colpo su mio figlio che mi guarda, mi appoggia il suo duro cazzo tra le chiappe, mi tocca, si masturba per me, sogna un mio pompino e mi scopa sul tavolo della cucina.

” Sono al massimo dell’eccitazione, con la mano le palpo il culo nudo e ormai punto deciso alla fica quando lei me la ferma.
“Ti eccita la tua mamma?”
“Si mamma mi fai morire”
“Allora scopami!”
Sussurra con voce bassa, non voglio altro, si sdraia sul divano orgogliosa della mia virilità svettante e pulsante.
“Come sei maschio”
Il suo è un complimento, mi accarezza con la mano la punta del cazzo, potrei venire già così ma non voglio sottrarle niente, la possiedo di slancio, è bagnata e smania vittima del suo altissimo piacere, si contorce, a malapena trattiene grida di sconfinato piacere, le sono dentro e godo del suo corpo.

Scopiamo più volte, mamma è insaziabile ed io instancabile, è una femmina appassionata ed eccitante, scopiamo con la foga di amanti, veniamo insieme più volte. All’alba la sento lasciarmi per tornare a prendere il suo posto di moglie, mi addormento con l’idea che ho scopato mia madre, la desidero ardentemente e la voglio ancora, ma lei domani andrà via!
Al mattino sento papà uscire, sta andando a sistemare la macchina, dopo pranzo andranno via, una eccitazione bestiale mi rende audace e sfrontato, nudo cerco la mia femmina, la trovo in camera.

“Sai oggi andremo via, ed io tornerò alla mia vita di sempre. ”
Lo dice con un sorriso malizioso dandomi la schiena, mi avvicino, la denudo, le bacio il bel culo, lei ride, ancheggia leggermente, le bacio la fessura, ci infilo dentro la lingua e comincio a leccarle lo spacco tra le natiche, mamma dondola languida. Spingo avanti la lingua per stuzzicarle le intime labbra, mamma geme mentre la mia mano cerca la fica, la trovo calda, mamma trema, io continuo a titillarle la fica e il culo con le dita e la bocca mentre lei spinge il sedere contro la mia lingua, sta godendo come per anni ha desiderato.

“Pensavo di venirti a svegliare facendoti una sorpresa, invece l’hai fatta tu a me”
L’odore del suo piacere mi inebria, tuffo il viso tra le sue gambe e prendo a divorarle la fica, è calda, è bagnata, la mia lingua è impazzita, le sue cosce mi stringono il capo, tra le labbra stringo la clitoride e la succhio con foga.
“Dio come sei bravo… si leccami, lecca tua madre ooooooohhhhhhh. ”
Geme intensamente mentre sento il viso inondarmi dei suoi caldi umori, mamma ha goduto.

“Tesoro scopami ancora!”
Invitandomi a sdraiarmi su quello stesso tavolo dove l’ho posseduta, in un attimo è sopra di me stupenda nella sua eccitazione mi cavalca selvaggia, abbandona il suo corpo voglioso sul mio durissimo cazzo, tiene le mani sul mio petto e comincia a scoparmi, le mammelle reagiscono impazzite, i capelli le coprono il viso privandomi della sue eccitante espressione.
“Se avessi immaginato che era così bello scopare con mio figlio… che avevi un cazzo così grosso, che eri così maschio, ti avrei chiavato quando avevi diciotto anni, avrei guadagnato un paio di anni di scopate, ooohh.


Veniamo ancora assieme, travolti dall’immagine viziosa di una donna che cede alle provocazioni di suo figlio, lei crolla su di me.
“Siamo due pazzi, mamma. ”
“Tu mi hai fatto diventar pazza, ero una donna perbene, appena due giorni fa. ”
Giusto il tempo per ricomporci che torna papà, quella donna che tanto mi intriga presto tornerà a casa sua.
“Sai abbiamo deciso con papà che io mi fermo qui un altra settimana sempre se tu sia d’accordo? In questa casa regna sovrano il disordine, si vede che manca una donna.


Mia madre, forte del suo essere donna amorevole e premurosa sempre dedita alla famiglia e alla sua casa ha convinto papà a lasciarla da me, si avvicina e nell’abbracciarmi sussurra.
“Sono anni che non tiro di bocca, ero brava sai, ho voglia di farti un gran bel pompino!”
Sarà certamente una settimana lunghissima, mia madre mi offrirà la sua capacità di trasformarsi nell’intimo in quella femmina vogliosa ed esigente che è sempre stata, intende materializzare con me, suo figlio, la sua esperienza, il suo fascino e la sua sensualità e poi gioire delle mie reazioni.

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