Nicoletta la ventenne aspirante schiava prologo

Nicoletta e' una giovane studentessa di 20 anni, una ragazza studiosa, perbenino, sempre posata, si veste come una brava ragazza, insomma non c'era nulla che faceva presagire quello che sarebbe avvenuto poi.
Certo la mamma era da tempo una delle mie schiave, una delle schiave piu' masochiste che avevo conosciuto e mi domandavo spesso come mai avesse una figlia cosi' diversa da lei, finche' un giorno tra il mio stupore e il mio sgomento mi arriva una mail dall'indirizzo di posta elettronica della madre: “ciao sono Nicoletta, la figlia di xxx, ho visto quello che fai alla mamma, e dopo parecchio tempo che la cosa mi barcollava per la testa ho deciso di scriverti.

Devi sapere che vi ho spesso spiato e poi mi sono spesso masturbata, sognando di essere al posto della mamma, vorrei tanto incontrarti e mi lascia il suo indirizzo mail pregandomi di scriverle.
Ero molto indeciso sul da farsi, soprattutto per la giovane eta' e per il rischio che poteva aumentare di essere scoperti dal papa' di Nicoletta sulla doppia schiavizzazione di madre e figlia, e le conseguenze che questo avrebbe potuto avere per me e per loro.

Alla fine decisi di rispondere alla mail di Nicoletta pensando che difficilmente avrebbe accettato di diventare la schiava di un padrone esigente come sono io.
Le risposi infatti che la cosa poteva essere interessante, ma che io sono un padrone autoritario, esigente e severo e che visto che a differenza della madre non aveva nessun legame, avrebbe dovuto accettare un rapporto 24/7/365, cioè avrebbe dovuto essere una schiava a trecesentosessanta gradi ventiquattro ore su ventiquattro, trecentocessantacinque giorni su trecentosessantacinque.

Pensai che esagerando in questa maniera, avrebbe sicuramente desistito, infatti dato anche la giovane eta' avrei preteso veramente qualcosa di pesante. Con mia somma sorpresa pero' Nicoletta rispose di si, e allora decisi visto che stiamo giocando giochiamo e le dissi che avrebbe dovuto firmare un contratto di schiavitu' che le avrei mandato e in cui si sarebbero state tutte le condizioni che avrebbe dovuto rispettare, qui capii che a dispetto della giovane eta' era veramente determinata e soprattutto si poteva ben dire tanto madre tanto figlia.

Le mandai quindi questo contratto di schiavitu':

“il contratto di schiavitù…..

A) Il presente contratto è stipulato consensualmente e nel reciproco rispetto.
B) Si stabiliscono chiaramente le responsabilità di entrambi Padrone e schiava.
C) Si definisce la “SAFEWORD” ed il “SAFE SIGNAL” ed il termine di utilizzo.
D) Spiegazione ed uso delle punizioni.
Questo contratto non ha nessuna validità legale, è solo uno strumento per regolare al meglio e
definire le esigenze e responsabilità nel rapporto Padrone schiava.

Io: _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ quì e in seguito nominata come schiava, dichiaro di mia spontanea
volontà di acconsentire ad offrire il corpo, mente e tutta me stessa in schiavitù consensuale a: _ _ _
____________
Articoli
I
La schiava accetta di obbedire al meglio delle sue possibilità, di concedere
se stessa a soddisfare ed esaudire i desideri del suo. Padrone
La schiava rinuncia al suo diritto di godimento, piacere, comfort, e
gratificazione eccetto quello concesso dal proprio Padrone.

Il Padrone
si impegna a conoscere le esigenze e desideri della schiava tramite la ricerca
e la comunicazione e promette di includerle nella relazione.
II Il Padrone è responsabile della schiava, questo include la sopravvivenza
la salute, ed il benessere psico-fisico. La schiava accetta di informare
il Padrone di eventuali veri o possibili problemi o pericoli in fatto di sicurezza.
III La schiava accetta di mettere a disposizione del Padrone il proprio corpo
per essere usato a suo piacimento.

La schiava accetta di abbigliarsi
acconciarsi e comportarsi come il Padrone pretende.
IV La schiava accetta la responsabilità di usare la “SAFEWORD” quando
necessario. La schiava è a conoscenza che la “SAFEWORD” è: xxxxx
e il Safesignal e' xxxxxxx.
Il Padrone accetta la responsabilità nel caso la schiava nomini la
“SAFEWORD” o faccia uso del “SAFE SIGNAL” di modificare l’attività in corso se
non l’interruzione della attività stessa. Inoltre si impegna a non punire la
schiava per l’uso di tali segnali/parole.

V La schiava accetta di rispondere sempre, prontamente e senza mai mentire a
tutto ciò che gli verrà chiesto. La schiava informerà sempre del suo stato
fisico e mentale il Padrone. Il Padrone accetta di non servirsi mai di tali
informazioni per danneggiare La schiava in alcun modo.
VI Il Padrone si impegna a fornire tutti gli attrezzi e strumenti necessari
nell’esercitare il dominio.
VII La schiava informa che i suoi limiti sono:xxxxxxx
Il Padrone si impegna non violare suddetti limiti se non previa ristesura
del contratto con il consenso della schiava.

VIII La schiava accetta di rivolgersi al Padrone con il termine di:
“SIGNORE” o “PADRONE” o: e sempre.
rispettosamente anche al di fuori della sessione vera e propria. Il Padrone
può rivolgersi chiamando la schiava nel modo che più gli è gradito.
IX Il Padrone si incarica a fornire un oggetto a suo piacimento che segni
simbolicamente l’apparteneza dello schiava a se stessa. La schiava
accetta di indossarlo o portarlo con orgoglio e rispetto sempre ed ovunque
salvo disposizioni diverse del Padrone.

X La schiava accetta di ricevere le punizioni appropriate per ogni infrazione del
presente contratto, inoltre si impegna a ricevere le stesse punizioni con umiltà e
di impararne le lezioni, di accettare tutti gli strumenti, il modo di punizione e di
assumere tutte le posizioni richieste al fine di ricevere la punizione stessa.
Accetta che ogni disobbedienza agli ordini del Padrone risulterà in una
punizione più severa. Il Padrone accetta di informare la schiava prima
dell’inizio della punizione, durante oppure dopo del motivo della punizione, ed
accetta di non punire mai la schiava quando in stato di tensione o ira.

Nicoletta mi rispose di si e accetto' il contratto da questo momento divento' un altra delle mie schiave. Per cominciare la sua educazione decisi di ordinare alla madre di portare il padre in vacanza per una settimana, senza per il momento proferire parola della cosa……

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