Mia moglie Rossella e la sua nuova amica Joli

Storia per Joli e la sua patatina

“Guarda che si capisce benissimo…. ”
“Ehm, scusa?”
“Si vede benissimo che non stai leggendo!”
“Ehm, cioè?”
”Non giri una pagina da un quarto d’ora, hai la bocca aperta e nonostante i tuoi sforzi si vede benissimo il bozzo nel costume!”
Rossella ha abbassato la rivista che sta leggendo e mi lancia uno sguardo ironico.
“Ti conosco troppo bene, ti sei perso a lumare la morettina!”
“Beh, in effetti è un gran bel vedere, non trovi?”
”Già, gran fisico, sembra una gazzella, gambe lunghe, culetto sodo e due tettine magnifiche”
Pensavo che gli occhiali da sole e la visiera calata bastassero a camuffarmi, proprio davanti al nostro ombrellone si è piazzata una topolina da urlo: sui 23/25 anni, alta,snella lunghi capelli castano chiaro, ma soprattutto un culetto da urlo.

Indossa un casto bikini colorato che esalta le sue forme. Se ne sta sdraiata tutta sola con le cuffiette dell’ I-Pod in testa.
Da quando è arrivata in spiaggia è cominciata una processione di maschietti che non nascondono un’ aperta ammirazione per quelle forme sinuose.
“Lasciamela almeno guardare, è un tale spettacolo…”
“Guardala pure, su questa son d’accordo, è talmente carina…ma tira dentro la lingua che sei ridicolo! Ricorda che ha la metà dei tuoi anni e potrebbe essere tua figlia”
“Potrebbe, ma non lo è! E’ sicuramente maggiorenne e legalmente scopabile,no? E poi mi ricorda un po’ te quando ci siamo conosciuti”
“Sì, magari, ormai sono una vecchia babbiona!”
“Sai benissimo che come me lo fai tirare tu….


Mia moglie Rossella ha ormai 50 anni ma non li dimostra. Certo né il culo né le cosce son più quelle di una volta, ma ancora il suo perché.
Ci tiene alla linea, si trucca e si veste con molta classe ed eleganza, oltre ad avere un gran portamento naturale.
Superata la crisi dopo le passate vacanze (vedi: ) siamo ancora più legati e complici di prima.
Il tradimento reciproco ha rischiato di far fallire la nostra unione, ma dopo lunghe discussioni, litigate ed un bel po’ di pianti abbiamo deciso non solo di lasciarci tutto alle spalle ma anche di non nasconderci più nulla, tanto meno voglie, necessità e soprattutto fantasie.

La nostra vita è totalmente cambiata e ora ci piace commentare apertamente il fisico di chi ci sta davanti senza remore o finte gelosie.
“Io magari te lo faccio tirare, ma sta gazzella te lo sta facendo esplodere nel costume! Ti tirò che non hai torto, perché quella ragazza ha un non so cosa che attizza pure me!”
“Ma che sei diventata pure lesbica?” “Macché, è talmente bella e sensuale che un pensierino me lo farei!”
Tornati in spiaggia dopo il pranzo mi sono come al solito appisolato; sto giusto sognando la cipollina quando la voce di Rossella mi sveglia:
“Ehi dormiglione, sveglia che ti presento un’amica.


Socchiudo un solo occhio e mi ritrovo proprio all’altezza del viso un triangolo di stoffa che mette in risalto le pieghe della passera e sotto il quale riesco a percepire un triangolino di peli.
Faccio scorrere lentamente il mio sguardo sul quel corpo sodo ed abbronzato fino a raggiungere il viso e scopro che si tratta proprio della bambola di stamattina.
“Lei è Giulia, gli amici la chiamano Joli”
Ammutolito dalla sua bellezza servita su un piatto d’ argento riesco a malapena a farfugliare
“Ehm, ciao Giulia, cioè Joli”
Mi rendo conto che sto facendo la figura del pirla, ma non riesco a coordinare una frase.

Rossella mi fa un sorriso ironico e con un cenno del capo indica il mio costume ancora una volta gonfio in modo imbarazzante.
“Rilassati un po’, noi ci facciamo un bagnetto!”
Le guardo mentre vanno verso l’ acqua e la mia erezione aumenta.
In camera Rossella mi racconta un po’ di Joli: è qui con il suo ragazzo, un maniaco del fisico appassionato di subacquea, lei soffre di mal di barca e non lo segue, preferendo restare in spiaggia al sole.

“Oltre ad essere una splendida ragazza è anche matura ed è molto piacevole chiacchierare con lei, mi ci trovo benissimo!”
“A dir la verità mi ci troverei bene anch’io, meglio se sdraiati sul letto!”
“Ma va là, non sei neanche riuscito a spiccicare due parole davanti a lei!”
“Per forza, è una tal fighetta che farei di tutto per scoparmela, pagherei persino!”
“Posso provare a chiederle se le va di portarsi a letto un vecchietto come te, magari mi faccio fare un preventivo…però poi mi racconti tutto!”
“Meglio ancora, ti lascio assistere…”
“Meglio di no, metti che mi vien voglia”
“Per me non ci sarebbe alcun problema, anzi”
“Dai scemo, andiamo a cena che è meglio”
Al buffet me la ritrovo davanti, è semplicemente incantevole con i capelli raccolti in una morbida coda di cavallo ed un semplicissimo vestito di cotone che indossato da qualsiasi altra ragazza sembrerebbe uno straccetto ma che su di lei fa un effetto a dir poco entusiasmante.

Sta guardando indecisa la varietà di cibo offerta, il dito appoggiato alle labbra come se stesse prendendo chissà quale decisione.
Potrei perdere la testa per una così.
Sento Rossella che le dice
“Sarai mica a dieta? Col fisico che ti ritrovi potresti mangiare due piatti di tutto!”
Joli arrossisce
“Ma dai Ross , piantala è tutto il giorno che mi fai complimenti, mi metti in imbarazzo!”
Poco dopo arrivano al nostro tavolo in tre e Joli mi presenta il suo ragazzo, ha pochi anni più di lei, molto americano, molti denti bianchi ed un fisico ben modellato dalla palestra.

Mi racconta con grande entusiasmo di tutti gli sport che pratica, bici, surf, sub, calcetto, sci.
Che palle! Però almeno ho la possibilità di sedere accanto alla sua ragazza ed inebriarmi del suo profumo.
Dopo cena propongo di trasferirci al bar, ma lui rifiuta perché il giorno dopo si deve alzare presto per la solita escursione in barca, ma dice alla ragazza di fermarsi pure con noi
“Tanto di Rossella mi posso fidare, no?”
Passiamo una bella serata a parlare del più e del meno e verso mezzanotte accompagniamo Joli al suo bungalow.

Ci saluta entrambi con una bacio sulle guance.
In camera parliamo della serata e mentre Rossella si spalma la crema sulle sue tette ancora sode mi viene duro.
“Ehi, a cosa dobbiamo questa bella erezione, a me o alla tua nuova innamorata?”
“A dire la verità metà e metà, guardo te e vedo lei”
“Complimenti per la sincerità! Vieni qui”
Si sdraia sul letto, le gambe un po’ aperte e sollevate,
“Ho voglia di fare l’amore”
Mi sdraio sopra di lei e le sfioro la passera con la punta del mio pisello, trovandola pronta e bagnata.

Lo infilo fino in fondo con un solo colpo deciso.
“Da quanto sento non sono l’unico arrapato in famiglia”
Non risponde ma solleva il bacino sollecitando il mio movimento. Viene quasi subito ma non ha intenzione di fermarsi, mi fa mettere di schiena e sale sopra di me cavalcandomi con forza mentre la sua mano corre ad accarezzarsi il clitoride. Viene ancora e si accascia sul mio petto
“Che goduta!”
Si rilassa per un paio di minuti poi all’ improvviso si allunga a spegnere la luce senza sfilare il mio pisello.

“Che fai? Lo sai che mi piace guardarti mentre ti scopo”
“Hai detto che l’avevi duro metà per me e metà per Joli, la prima metà della scopata era mia di diritto, adesso al buio puoi fingere di essere con lei”
“E tu con chi lo farai? Col solito Clooney o col ragazzo di Joli?”
Esita un attimo e poi con voce bassa e roca mi sussurra
“…e perché non potrei essere anche io con lei?”
Non solo cosa mi ha detto, ma il “come” me l’ha detto mi fa impazzire.

La metto a quattro zampe e la pompo con forza da dietro.
“Dimmi, com’è la tua ragazzina, è calda dentro? Ti sta facendo godere?”
“Sto godendo come un pazzo, è calda e stretta e muove il culo che è un piacere! E a te piace?”
“Da morire, mi ha messo due dita dentro e mi sta facendo venire”
Sono talmente eccitato al pensiero che entro un minuto e scarico dentro Rossella tutto il mio godimento.

“Wow, che scopata! Davvero pensavi di lesbicare?”
“Perché dovrei mentirti? E’ tutto il giorno che stiamo vicine ed ho potuto apprezzare la sua sensualità. Mi piacerebbe davvero fosse lei la mia prima donna, ma è troppo innamorata e credo resterà un bel sogno per entrambi”
“Peccato!”
Ci addormentiamo felici ed appagati.
Passiamo tutto il giorno assieme a Joli in spiaggia. Rotto il ghiaccio anche con me si rivela una ragazza davvero carina e simpatica.

E’ ormai il tramonto quando torna il suo ragazzo che cena con noi e fila subito a letto lasciandoci ancora una volta soli. Dopo un paio di birre Joli propone di andare a ballare.
“Odio ballare, andate pure voi sole, basta che facciate le brave!”
Verso le due Rossella si infila nel letto, mi si struscia contro ed allunga una mano tra le mie gambe facendomelo venir duro.
La giro su un fianco e aderisco a lei da dietro, spingendo il mio pisello tra le sue gambe.

Ancora una volta la trovo pronta, calda e bagnata.
“Ehi, c’è un laghetto qua sotto! Cosa ti ha eccitato? Qualche bel maschietto? Hai fatto la brava?”
“In effetti ci hanno subito circondato un sacco di ragazzi e non la finivano più di fare gli scemi, ma abbiamo fatto le brave tutte e due e non l’abbiamo data a nessuno”
La mattina trovo Rossella già sveglia, strano è una dormigliona.
“Che c’è?”
“Ti devo dire una cosa….


Ecco, adesso mi confessa che si è fatta trombare da un altro.
“Beh, ieri sera le cose sono andate un po’ diversamente da quanto ti ho detto, ad un certo punto della serata ci siamo rotte di tutti quei ragazzi che non ci lasciavano in pace e siamo andate a fare un giro sulla spiaggia. Ci siamo messe vicino al magazzino del bagnino e siamo rimaste lì un po’ a parlare fino a che Joli ha proposto di fare un bagno.

Le ho chiesto se fosse pazza e poi non avevo il costume, ma lei si è messa a ridere e in un attimo si è spogliata e buttata in mare. L’ho seguita e dopo una nuotata ci siamo stese sul bagnasciuga. Mi ha raccontato di lei e mi ha confessato di apprezzare molto la mia amicizia. Ad un certo punto mi ha preso la mano…. ”
Immaginando la scena il mio pisello ha cominciato a pulsare.

Ho portato la mano di Rossella sul mio uccello e lei ha cominciato a farla scorrere pian piano su e giù.
“Vai avanti”
“Nulla, ero troppo imbarazzata dalla situazione e mi sono alzata dicendole di avere freddo.
Mi ha sorriso dolcemente e mi ha asciugato con il suo vestito. ‘’ Hai ancora freddo, vero? Hai i brividi e i capezzoli stanno per bucarti il vestito” Mi ha abbracciato forte facendo scorrere le mani sulla mia schiena per scaldarmi.

Poi mi ha preso il viso tra le mani, mi ha guardata negli occhi e mia ha dato un bacio sulla bocca”
”Con la lingua?”
“E’ stata una cosa di un attimo, ha passato la lingua sulle mie labbra e poi si è tirata indietro. Senza dire più nulla siamo tornate in camera e sulla soglia mi ha dato un bacetto sulla guancia come nulla fosse successo…”
“Ti è piaciuto?”
“Molto, ma mi ha anche turbata, sconvolta, scombussolata,imbarazzata…non lo so spiegare”
”Però era per quello che sei tornata in camera così arrapata”
“Credo proprio di sì”
“Saresti disposta ad andare oltre con lei”
“Francamente non lo so, forse, non lo so, sì, no….

boh”
“L’altra notte però hai detto che te la saresti fatta, no?”
“Un conto sono le fantasie mentre si scopa, un conto è la realtà…. ”
“Da parte mia nessun problema, ne abbiamo già parlato più volte, basta che tu non faccia nulla di nascosto. Il fatto che sia una ragazza…devo ammettere che mi intriga parecchio, mi darebbe più fastidio se fosse un maschietto!”
Lei non dice più nulla, ma solo l’idea di saperla tra le braccia di Joli mi fa impazzire e vengo come una fontana.

La giornata passa come nulla fosse successo, Rossella e Joli stanno tutto il giorno insieme come vecchie amiche, ma nulla nel loro comportamento fa pensare a ciò che è successo ieri notte tra loro.
Poco dopo pranzo Rossella si avvicina:
“Joli non si sente bene, deve essere stato il pesce a pranzo, l’ accompagno in camera”
Dopo un paio d’ore non vedendole tornare comincio a preoccuparmi e vado a cercarle.

Le tende tirate del nostro bungalow mi fanno pensare che Joli stia davvero male, entro quindi in silenzio.
Non ho parole per descrivere quello che mi si para davanti gli occhi: Rossella e Joli sono sdraiate sul letto, una accanto all’altra, entrambe nude.
Mia moglie è sdraiata sulla schiena e mostra la sua patatina che ben conosco, l’ amica è sul fianco e mi volta la schiena, così che posso ammirare il suo sederino delizioso.

La penombra rende la situazione emozionante: così diverse ma così simili nella loro bellezza, Le forme piene di mia e il fisico sodo di Joli si completano al punto di commuovermi.
Una visione sublime che mi lascia semplicemente estasiato.
Riesco a ritrovare un po’ di padronanza di me stesso solo dopo alcuni minuti di silente ammirazione e solo ora noto sparsi a terra i loro vestiti, Rossella è talmente ordinata che non lo farebbe mai.

Questo mi da’ l’ idea che se ne sia liberata in fretta e la consapevolezza che hanno sicuramente fatto sesso mi eccita da morire.
Vado in bagno e guardandole dalla porta socchiusa non posso che masturbarmi ma nonostante l’ eccitazione alle stelle non riesco a venire: sono talmente sensuali nella loro purezza che mi sembra di profanare il momento con una volgare sega.
Lascio la stanza, in punta di piedi.
Torno all’ ora di cena, Rossella è già vestita e non mi guarda.

“Ciao, come sta Joli, si è ripresa?”
“Sì, sì, tutto a posto”
Anche stasera ceniamo tutti e quattro insieme, le guardo di sottecchi cercando di scorgere nei loro sguardi un segno di quel che hanno combinato nel pomeriggio…nulla, sono solo più silenziose del solito, le pizzico però a scambiarsi occhiate quando pensano di non essere viste da noi maschietti.
Lui come al solito non si accorge di nulla, preso come è a raccontarci dell’ennesima avventura sott’ acqua.

So di essere stronzo ma non riesco più a trattenermi:
“Joli, ti ha morso una zanzara? Hai un bel segno rosso sul collo”
Entrambe arrossiscono di brutto e si guardano terrorizzate.
“Boh, forse sì, mi pizzica un pochino”
La cena scorre veloce e quando lui si alza per andare a dormire lo seguo anche io, pensando di lasciare le ragazze sole.
“No, vengo anch’io con te”
In camera gira per la stanza sistemando prima i vestiti, poi le creme, apre e chiude gli armadi.

“Che ti succede? Stai girando a vuoto da mezz’ora!”
Non mi risponde.
“Vieni sul letto accanto a me”
Finalmente si sdraia accanto a me e si fa abbracciare stretta stretta.
“Tienimi così per un po’ senza dire nulla”
Le accarezzo i capelli, so che questo la tranquillizza.
“Ti devo confessare una cosa…. ”
“Un’ altra??”
“Taci, scemo. Già non so come dirtelo, se poi fai anche lo spiritoso…. Oggi ho fatto l’amore con Joli”
”Fatto l’amore o scopato?”
“Fatto l’ amore….


“Urca, racconta”
Esita un attimo, poi prende fiato e comincia.
“Non è vero che stava male, abbiamo cercato di parlare tutto il giorno di quello che è successo ieri sera, ma tu eri sempre attorno e non volevamo farci sentire così lei ha proposto di andare in camera per stare più tranquille. Si è seduta sul letto ed è rimasta lì con la testa bassa senza parlare per un po’ finché non le ho chiesto cosa non andasse.

Ha iniziato a parlare come un fiume in piena, accalorata mi ha detto quanto le dispiacesse l’ avermi baciata, che non era da lei, che non aveva mai fatto né pensato di fare una cosa del genere, che si vergognava e che si sentiva in imbarazzo. Ma mi anche detto che quando è tornata in camera si è masturbata al solo ricordo di quel lieve contatto ed anche che con il suo ragazzo non scopa da mesi perché lui è sempre stanco dopo la palestra e che sospetta che prenda anche qualcosa per gonfiarsi i muscoli… Non hai idea di quanta tenerezza mi ha fatto, così le ho messo un braccio attorno al collo e l’ ho abbracciata forte.

Non so chi ha voltato prima la testa, ma ad un certo punto le nostre bocche si sono trovate sempre più vicine ed abbiamo iniziato a baciarci.
Senza staccarci ci siamo distese sul letto continuando a succhiare le nostre labbra e leccare i nostri denti.
Poi lei mi ha morso il labbro ansimando forte e in quel momento sono venuta assieme a lei. Pazzesco, non pensavo si potesse avere un orgasmo solo con dei baci.

Lei mi ha sorriso teneramente, poi mi ha tolto il costume ed ha cominciato ad accarezzarmi ovunque, dalla testa ai piedi, piano piano senza alcuna bramosia, faceva semplicemente scorrere le sue mani lungo il mio corpo, sfiorandomi appena il seno ma senza neppure avvicinarsi alla mia patatina. Poi assieme alle mani ha preso ad usare le labbra, coprendo ogni centimetro del mio corpo.
L’ ho spogliata anche io e le ho reso carezza su carezza, bacio su bacio.

Mentre lo facevo mi stupivo di come il corpo fosse così diverso da quello di un uomo.
La pelle così morbida e liscia, senza un pelo, la sua carne soda eppure così cedevole al tocco… ed il profumo, un naturale profumo delicato che le usciva dai pori.
Siamo rimaste a toccarci per un sacco di tempo poi ho capito di non riuscire più a resistere.
Mi sentivo gonfia dentro, mi sembrava che tutta la mia passerina volesse esplodere verso l’ esterno, non so spiegarti mi sembrava di avere dentro un palloncino sempre più gonfio di aria che mi dilatava tutta.

Non ce la facevo più così ho preso la mano di Joli e l’ ho messa in mezzo alle mie gambe. Sono venuta immediatamente e finalmente ho capito cosa intendono per orgasmo esplosivo.
Mi sono sentita contrarre tutta dentro, quasi dei crampi, le dita dei piedi mi si sono arcuate dolorosamente, le gambe hanno cominciato a tremarmi e poi un senso di svuotamento come se stessi partorendo. Ho gridato, anzi sentivo da lontano la mia voce gridare mentre le spinte si susseguivano ad ondate incessanti.

Mi sono ripresa, ma solo un poco e mi sono accorta che stavo piangendo mentre Joli accarezzava e asciugava a baci le mie lacrime.
Ho goduto talmente tanto per un momento ho creduto di morire.
Quando mi ha vista tranquilla Joli mi ha toccato ancora tra le gambe, prima a sfiorato i contorni dei peli, poi ha appoggiato tutto il palmo della mano sul mio monte di venere.
Ha appoggiato lievemente un polpastrello in mezzo alle mie labbra muovendolo su e giù lentamente con movimenti sempre più ampi.

E’ bastato che mi sfiorasse la clitoride per farmi venire ancora una volta. Ha infilato un dito dentro di me ma l’ ho fermata: volevo ricambiarle il favore, ma soprattutto portare anche lei al mio livello di estasi continua.
Sai, scopare con un uomo è diverso, il cazzo ti da sensazioni fantastiche, ma è una parabola: godi sempre di più fino a quando hai un orgasmo e poi pian piano scema il piacere fino a lasciarti una tranquilla spossatezza.

Con lei no, dopo l’ esplosione dell’orgasmo il piacere scema un poco, ma resti in bilico e capisci che basta un attimo per averne subito un altro ed un altro ancora.
L’ ho fatta stendere ed ho contemplato il suo fisico perfetto, assaporando ogni centimetro della sua pelle, mi ha detto che sentiva fisicamente scorrere i miei occhi su di lei.
La sua passerina mi attirava troppo, per cui ho affondato il mio viso tra le sue cosce, ho ispirato a fondo nutrendomi del suo profumo.

Ho cominciato a passare la mia lingua su è giù su tutto il solco sempre più dischiuso e sempre più bagnato. Dio mio, sapessi che dolci i suoi succhi! Ha cominciato a gemere e a roteare i fianchi, poi mi ha spinto sempre più a fondo. Ho infilato in lei la lingua più possibile fino a che ho sentito la sua passera contrarsi più volte.
Senza lasciare che si riprendesse ho sfiorato la sua clitoride e poi l’ ho leccata con forza sempre maggiore.

Il bottoncino sembrava esplodere quando l’ho preso delicatamente tra le labbra succhiandolo piano come fosse un capezzolo.
Dopo siamo rimaste abbracciate accarezzandoci teneramente fino a che ci siamo addormentate.
Joli si è svegliata per prima accorgendosi dell’ora tarda e che potevi ritornare da un momento all’ altro. Si è rivestita in fretta ed è scappata via ma solo dopo avermi dato un bacio… che ne pensi?”
“Penso che è magnifico sentirti raccontare queste cose così eccitanti in un modo talmente tenero.

Mi fa venir voglia di assistere, anche senza partecipare, solo per condividere almeno in parte con voi dei momenti così belli. Però, visto che ormai ti conosco, capisco che c’è dell’altro, cosa non mi hai detto?”
“Non ti ho detto che quando è uscita mi ha sussurrato “Ti amo” e che questo mi ha sconvolto”
“Comprensibile, è giovane e per la prima volta nella vita ha provato un’ emozione fortissima, normale che fosse sottosopra…”
“Già, però non è normale che alla mia età non riesca a non pensare a lei e che mi manchi così tanto dopo solo poche ore….

forse mi sono presa anch’io una bella cotta”
(to be continued…).

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