Le mutande di mia madre

Ero appena ragazzino quando sentii la prima volta parlare di sesso da due miei compagni di scuola. Mi riferisco ad almeno 40 anni addietro, quando il sesso per noi ragazzini era piu' un miraggio che altro. Infatti sentivo uno dei due dire all'altro che aveva visto la figa alla madre, la descriveva cosi' bene che mi sembrava di vederla nello stesso istante che ne parlava con l'altro ragazzo. Fu' cosi' che qualche giorno dopo un pomeriggio caldo in quella Sicilia degli anni 60 mi venne l'impulso di spiare mia madre appena la vidi entrare nel gabinetto.

Non appena sentii la porta chiudersi mi appostai dietro ad osservare dal buco della serratura. Avevo il cuore che mi batteva mentre la vidi fare quei pochi passi verso la tazza e alzarsi la gonna. Non appena si giro' e comincio' ad abbassarsi le mutande pensai tra me se avrei visto lo stesso tipo di figa che descriveva il mio compagno di scuola giorni prima. Il cuore batteva all'impazzata nel momento che vidi la figa a mia madre.

Era pelosissima di un marrone scuro, i peli coprivano anche parte dell'incavo delle cosce. Appena si sedette sulla tazza la vidi aprire le cosce per iniziare a pisciare. Ero abituato a vedere il mio getto di piscio e vedere quella fontana uscire dalla sua figa mi rivolto' gli ormoni. Era un getto incredibilmente grosso e nello sforzo di pisciare potei vedere appena appena anche l'interno della sua vagina rossa (fortunatamente la tazza era posizionata proprio di fronte alla porta e potevo vedere benissimo tra le sue cosce aperte).

Rimasi ad osservare finche' vidi le ultime gocce scendere lungo i peli della sua figa aperta.
Al momento di pulirsi mi accorsi che mancava la carta igienica, e vidi che per rimediare mia madre si tolse le mutande bianche di cotone del tutto, e comincio' ad asciugarsi la figa con quelle, dopo di che' le mise nella cesta della roba sporca e si riabbasso' la gonna. Io feci in tempo a togliermi da quella posizione e tornare in camera mia.

Con mio stupore vidi che mia madre non entro' in camera sua a mettersi un paio di mutande nuove, ma dirigersi direttamente in cucina a preparare da mangiare. Ne approfittai ed entrai nel gabinetto chiudendomi dentro. La prima cosa che mi fece diventare il cazzo duro fu' il sentire l'odore di figa che era rimasto, poi cercai nella cesta e vidi le mutande che mia madre aveva appena tolto.
Cerchero' di descrivervele: una quarta misura (marca Gaggi mi ricordo ancora) di cotone bianche, alte di vita e di un tessuto trapuntato coi bordi leggermente ricamati.

Appena le presi notai subito che erano umide, e non poteva essere altrimenti visto che si era appena asciugata la figa. Ma quello che mi fece avere un orgasmo quasi immediato fu il vedere l'interno del cavallo delle mutande. Erano piene strapiene di umori di figa e diversi peli erano rimasti appiccicati dentro. Puzzavano di figa talmente tanto che io seduto sulla tazza e le mutande di mia madre per terra mi saliva l'odore fino al naso.

Sarei rimasto delle ore ad annusare quell'odore quando purtroppo sentii mia madre chiamarmi che era pronto da mangiare.
Ovviamente non potevo uscire in quelle condizioni col cazzo durissimo, e allora le presi e le avvolsi sul cazzo segandomi velocemente dentro. Sentivo la cappella appiccicarsi tra tutti quegli umori di figa e sapendo che mia madre era di la' a pochi metri senza mutande mi fece sborrare di colpo mischiando il mio sperma in quel mare di succo di figa uscito dalla figa slabbrata di mia madre.

Da quella volta non perdevo occasione per cercare di spiare mia madre. Fu' cosi che un bel giorno dopo che mia madre torno' da fare la spesa, aspettai che entrasse nel gabinetto, e con mia sorpresa la vidi appoggiare le borse della spesa ed entrare subito dentro. Ovviamente non persi tempo e mi appostai dietro la porta ad osservare dal buco della serratura. Quella volta non appena mia madre si sedette sulla tazza la figa le fece una gran scorreggia e nello stesso momento le vidi uscire dalla vagina aperta un getto di liquido denso e biancastro.

Oltre che a guardarla tra le cosce la osservavo anche in faccia, e mi accorsi che era rossa in viso con delle occhiaie evidenti. La vidi soffermarsi a lungo seduta sulla tazza e mentre le uscivano ancora gocce di liquido vidi che si porto' la mano tra le cosce e iniziare a farsi un ditalino veloce. Vidi sborrare mia madre cosi', con le dita della mano impregnate di umori di figa e liquido che ancora le usciva dalla vagina aperta….

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