la nuova compagna di classe

era un giorno scolastico me gli altri, un martedì di preciso.
mi aspettavano due ore di italiano e solo all'idea mi cadevano le palle, per fotuna le ore passano in fretta ed arriva l'intervallo. dopo una sigaretta ritorno in

classe giusto in tempo prima del suono della campanella. appena mi siedo entra la preside e il pensiero generale della mia classe, visto che siamo alquanto famosi per

il nostro casino, è stato “di sicuro è venuta a farci un cazziatone”.

invece era venuta a dirci che una nuova compagna si sarebbe aggiunta a noi. – lei è Akane e da ora è ufficialmente una vostra compagnia mi raccomando trattatela bene-

devo ammettere che da subito mi sono sentito attratto da lei era carina,aveva 18 anni come me, alquanto bassa con dei capelli neri molto lunghi e occhi neri, non so cosa avesse di speciale

ma mi piaceva.
iniziò a presentarsi e disse che si era trasferita in italia 4 anni fa e che con l'italiano se la cavava abbastanza anche se aveva molte lacune.

passò qualche settimana e io rimanevo dell'idea che lei doveva essere mia, un giorno appena suonò la capanella delle 14:05 e io mi apprestavo ad andare a prendere il

pullman mi fermò e mi chiese se le potevo dare qualche ripetizione di matemati un pomeriggio, ero abbastanza bravo in matematica e nella mia classe forse ero il più

bravo, gli dissi che ne sarei stato felice.
unìottima occasione pensai, potrebbe succedere di tutto in un pomeriggio e visto che il pomeriggio ho sempre casa libera sarà un'opportunità da non farmi scappare,ci

accordammo per il venerdì visto che lei in settimana era sempre impegnata.

arrivò il fatidico pomeriggio, suonò alla porta e il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, un po' intimorito andai alla porta ed apri
-ciao akane prego accomodati-
-grazie mille- mi disse sorridendo
-vuoi qualcosa da bere? o altro??-
-no grazie sono a posto così-
-accomodati pure in sala io vado a prendere il necessario-

andai su e presi i libri, mi diedi una sistemata e scesi lei era seduta con i libri già aperti.

– ok iniziamo subito- le dissi e così inizia a farmi dire cosa non capiva di preciso eccetera.
me la cavavo bene nelle ripetizioni diciamo che non ero male come insegnate e sembrava che lei iniziava a capire qualcosa.
dopo un'ora di matematica prendemmo la decisione di fare pausa le diedi da bere e inizziammo a parlare del più e del meno, mi disse che i suoi erano separati e che lei

viveva con la madre e altre cose della sua vita.

era una ragazza rimpatica ci si poteva scherzare e ridere anche se sembrava molto introversa.

dopo parecchi bicchieri di acqua le scappava la pipi e mi chiese dov'era il bagno
-sali le scle e giri a sinistra, la porta in fondo è il bagno-
-grazie mille-
i miei piani sembrava stessero svanendo non eiuscivo a combinare niente, sono un imbranato pensai.
appena ebbe finito scese e ci rimettemmo a fare matematica, lei sembrava strana o almeno lo sembrava rspetto a prima, non risciva a concentrarsi.

-c'è qualcosa che non va akane??-
-no no tranquillo tutto bene-
-ti vedo distratta sembri assente-
-scusa e che ho dei pensieri per la testa-
-ok se vuoi ci fermiamo ancora un po'- le proposi
-si forse è meglio-
sembrava stesse male come avesse un malore
-ei akane vuoi sederti sul divano?? hai uno strano spetto-
la feci accomodare sul divano e le diedi ancora un po' d'acqua, mi misi seduto accanto a lei la aiutai a bere e poi lei si appoggiò a me
-scusa e che non so cosa mi prende- mi disse con una voce quasi da bambina
-tranquilla non ti preouccupare- la rassicurai

appena si ripresi si staccò da me e guardandomi negli occhi mi ringrazio e dopo averlo detto mi diede un bacio a stampo, ci rimasi un po' di stucco non pensavo lo

facesse.

si rimise seduta e mi disse
-è da quando sono entrata in quella classe che volevo farlo, credo che le ripetizioni siano state solo una scusa e spero che non ti sia arrabbiato per quello che ho

fatto-
-sai anche per me è stata la stessa cosa da quando sei entrata-

ci baciammo ancora quasta volta con più passione, lei fece entrare la lingua e io ricambiai, itanto le posò la sua mano sulla mia patta ” a quanto pare è una

porcellona” pensai.

avvicinai anche io la mano in mezzo alle sue gambe ma lei si abbassò e mi apri i pantaloni, li tirò giù insieme ai boxer e si ferma pe un attimo a guardare il mio

cazzo ancora mezzo moscio ma già bello attivo.
poi inizia a farmi una lenta sega e devo dire che se la cava molto ma molto bene, poi quando vede che è del tutto duro inizia a muovere la meni più velocemente.

-ti piace?- mi chiede un po' imbarazzata
-akane è la sega migliore che mi abbiano mai fatto-
subito dopo inizia a prenderlo in bocca è bravissima anche in questo!

io sono troppo eccitato e la faccio sedere al mio posto gli slaccio i pantaloni e gle litiro via, lei sembra non voglia ma mi lascia fare appena poso lo aguardo in

mezzo alle sue gambe vedo uno strano gonfiore, sto pre abbassarle le mutandine quando lei mi ferma.

-avrei dovuto dirtelo prima, mi spiace- detto questo fa uscire dalle mutandine un cazzo non tanto grosso ma messo alquanto bene.
rimango sbigottito – ma tu sei un trans… sei così giovane eppure- non riesco neanche a finire la frase sono troppo scioccato
-da noi chi lo vuole può farlo già dall'età di 13/14 anni-
-e tu da quanto lo sei??-
-ho iniziato il trattamento all'età di 14 anni, e appena finito mi sono trasferita qui, lo capisco se tu non vuoi più continuare non ti preouccupare- me lo ha detto

con molto ibarazzo e dispiacere.

non sapevo che fare lei era un trans, ma più la guardavo e più mi piaceva, quindi ho iniziato a prendere il suo cazzo in mano e ho iniziato a massaggiarlo. non sapendo

come fare facevo come se mio facessi una sega da solo.

lei apprezzava, emetteva degli urletti che mi facevano impazzire, il suo cazzo era bello duro e sembra anche che io ci stessi prendendo gusto.
appena sentì che stava per venire mi fermo, e visto che il mio divano non era molto comodo le proposi di andare su.

prendemmo la nostra roba e salimmò, appena arrivati su mi fecie sdraiare si spoglio completamente, haveva due belle tettine saranno state una seconda.
appena finì di spogliarsi spogliò completamente anche me e poi si mise vicino al mio cazzo e continuo a farmi un pompino, però dopo aver preso in mano il suo cazzo lo

volevo ancora, quindi la presi e la sistemai sopra di me per formare una 69.

inizia a massaggirle il cazzo e misi un dito anche nel suo buchino dietro, non appena lo infilai fece un balzo, mi piaceva farla godere mentre lei faceva godere me.

dopo qualche minuto così le feci sedere praticamente sulla mia faccia in modo da poter leccare il suo bel buchino, lei godeva come una matta e continuava ad emettere

urletti di piacere, cercai di far entrare la lingua nel buchetto e ci entro senza alcuna difficoltà, intanto con una mano continuavo a massaggiarle il cazzo che era

sempre più duro.

poi di punto in bianco si alzò e iniziò a lubrificarmi il cazzo con la saliva, appena vide che era ben bagnato si posizionò la punta nel buchino e iniziò a sedersi.

senza alcuna fatica il cazzo le sparì nel culo e lei iniziò a fare su e giù sempre più velocemente.
la ammiravo sbalordito era bellissima e mi soffermai a vedere il suo cazzo che veniva aballottato su e giù, lei e quella vista mi stavano facendo godere come un matto.

dovevo res****re non volevo venire subito così senza staccare il mio cazzo dal suo culo la feci sdraiare le alzai le gambe e iniziai a pomparla.

stavamo godendo come matti e io mentre la scopavo gli stavo segando il cazzo, pochi minuti così e lei venne con 5 o sei schizzi belli forti, raggiunse la sua stessa

faccia.
mentre si leccava il suo sperma io tirai fuori il cazzo porgendeglielo in faccia lei capì e iniziò a prenderlo in bocca, ero al culmine quindi venni subito, lei ingoiò

tutto e io con la mano destra raccoglievo lo in suo sperma dal suo corpo e glie lo facevo leggare.

eravamo esausti e ci riposammo mer 10 minuti poi ci rivestimmo, pirtroppo i miei sarebbero tornati tra poco e qunidi dovevamo rivestirci, appena arrivarono i miei non

ci facemmò trovare in sala a far finta di studiare.
mia madre propose a akane di rimanere a mangiare, finita la cena la portammo a casa.

il giorno dopo a scuola eravamo tutti e due felici di rivederci, iniziammo a uscire assieme e ovviamente io mantenni il suo segreto.

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