LA MIA NIPOTINA PREFERITA (PART 3)

Toccai leggermente il suo bottoncino che faceva capolino dalle piccole labbra.

Lei ebbe un fremito e gemette aprendo di piu' le gambe.
Non esitai piu', avvicinai la mia testa alla sua fica, tirai fuori la mia
lingua e diedi un colpetto al bottoncino rosa.
Stavolta piu' che un gemito fu un grido.
Allora comiciai a titillare il clitoride su e giu', leccando di tanto in tanto
l'interno delle grandi labbra.

Lei si agitava muoveva le gambe e mugolava, mentre la sua fica cominciava a
bagnarsi.
Continuai a leccare aumentando il ritmo e fu allora che la sentii venire
prepotentemente, godeva, la mia nipotina godeva sotto i colpi della mia
lingua.

Non me lo aspettavo, ma uno spruzzo dei suoi umori provocati dall'orgasmo mi
arrivo' dritto in faccia.
Era venuta quasi come un uomo.
Non si era svegliata e dopo l'orgasmo era ricaduta in un sonno profondo.

Avevo il cazzo durissimo, e l'avrei voluta scopare subito, ma preferii
aspettare.
Non potei fare a meno pero' di bagnare il mio cazzo nei suoi umori.
Cosi' lo tirai fuori, mi adagiai fra le sue cosce ormai completamente aperte e
infilai la cappella tra le grandi labbra.
Di nuovo la sentii gemere e dire:
– Daniele che fai…..oddio mi fai godere come non mai. –
Sognava?
Mi spaventai, ritirai il mio cazzo e mi alzai, pero' volevo assaporare i suoi umori,
cosi' avvicinai il viso alla sua fica e cominciai a leccarla.

La leccai tutta per bene fin dentro le grandi labbra, poi le chiusi la vestaglietta sulle
gambe e la ricomposi.
Mi sedetti ni nuovo sul divano come prima e adagiai la sua testa sulla mia
spalla, nella stessa posizione in cui si era addormentata.
Rimasi cosi' qualche minuto, poi squillo' il telefono e si sveglio'.
– Oddio zio, mi sono addormentata, scusa…. chi sara'? –
Si alzo' per rispondere e barcollo' leggermente, ma si riprese a ando' a
rispondere al telefono.

– Amo' – disse e capii che era Daniele – sono qui con zio, che ci e' venuto a
trovare –
Daniele disse qualcosa e lei, mentre ascoltava, si passo' una
mano fra le cosce ritirandola tutta umida.
La guardo' e sfrego' il pollice e ‘indice come a sentire cosa fosse
quel liquido
– Ah va bene, non ti preoccupare, tanto zio fra poco andra' via,
stai pure in piscina con lei.

Ciao amo'. –
– Era Daniele – disse – sta in piscina con Giada e la babysitter.
Gli dispiace non poter venire ma Giada vuole rimanere ancora un po'. –
– Non ti preoccupare – dissi – tanto fra un po' vado via. –
– Non capisco cosa mi e' successo. Ho dormito, ma mi sento tutta spossata, poi
qui………no niente scusa, devo aver sognato. Vado un attimo in bagno –
Entro' in bagno e sentii che apriva un rubinetto.

Mi avvicinai alla porta rischiando, guardai dal buco della serratura e vidi il
bidet proprio di fronte alla porta.
Katrina era seduta sul bidet, le gambe divaricate e il suo bellissimo culo
rivolto verso di me.
Le cosce erano talmente aperte che riuscivo a vedere il suo buchetto del culo,
sicuramente vergine stretto stretto circondato da una
piccola aureola di peli neri.
Sotto un ciuffo di peluria nascondeva la sua
fica che Katrina stava lavando con la mano destra.

Vedevo la sua mano andare avanti e indietro tra le sue cosce,
poi la vidi indugiare un po'.

Non vedevo la sua mano perche' l'aveva davanti, ma potevo
percepire un leggero movimento del braccio, quasi un tremolio.
Si stava masturbando, reclino' la testa all'indietro, mentre il tremolio
aumentava e divaricava di piu' le gambe.

Poi sentii qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
Proprio nel momento in cui esplodeva in lei l'orgasmo sentii distintamente:
– Si zio, si zio eccomi……dai …ecco vengo….

sto venendo…fammi
godere…..godo si godo…. – poi piu' niente.
Senti qualcosa percorrermi come un lampo la schiena, passare tra i coglioni e
poi su per l'uretra fino ad esplodere nello slip
Cazzo ero venuto, avevo sborrato nello slip.
Quello che avevo sentito mi aveva fatto venire senza neanche toccarmi.
(3-continua).

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