LA FAMIGLIA CHE NON TI ASPETTI

Ciao sono marco, sposato con prole, quello che sto per raccontarvi è successo circa un otto anni fà.
Vivo con mia moglie è sua madre, in un paesino della sicilia centrale , abbitiamo un casolare , al piano di sotto ci vive mia suocera Anna 58 anni portati benino ,vedova da 5 anni, e sopra io.
Tutto normale, le giornate, trascorrevano tranquille.
Fino a quando la sorella di mia suocera la zia Fina, più grande di lei di un paio di anni, ebbe un piccolo incidente e si ingesso una gamba, la zia Fina è un po sov****so, non riusciva a muoversi bene con le stampelle , ed aveva una sedia a rotelle per potersi spostare ,mia suocera ebbe la felicissima idea di ospitarla da noi , cosi era piu facile accudirla, il marito uno stronzo unico ,stava sempre fuori per lavoro, fà il camionista.

Una sera mia suocera e mia moglie mi dissero che l’indomani mattina dovevano andare in paese , per sbrigare alcune pratiche, rimaneva il problema della zia Fina, come fare?
La soluzione, rimane “marco”, fù la genialata di mia moglie.
Fortuna che ebbe quella fantastica idea, anche se in un primo momento non ero felice della soluzione, ma per fortuna è andata cosi.
La zia fina è una donna di anni 60 almeno una 6^ di seno , cadente sia dal peso che per l’età , un culo enorme,burroso,pieno di cellulite.

La mattina seguente , mi alzo,metto le ciabatte e scendo al piano di sotto, per fare colazione.
mia moglie mi saluta con un bacio, prendo il caffè,mi siedo sul divano, avevo il cazzo ancora in erezione mattutina,mia moglie e mia suocera stavano uscendo dal cancello , la zia mi dice
“marco scusa ,mi accompagni in bagno, devo fare pipi”
quelle parole mi eccitarono , mi alzai ed appena voltatatola vidi, sopra la sua sedia,aveva indosso, una vestaglia semi trasparente, aperta davanti,i primi due bottoni slacciati,aperta fino al seno,le sue mammelle grandi cadute e bianche, le sue areole grandi i capezzoli facevano capolino ad ogni suo movimento,avicinandomi vidi ,le sue mutandine bianche,da dove faceva uscivano folta peluria nera, non curata sicuramente ,
“certo mia bella ziona,andiamo”
il suo sguardo cadeva sul mio pigiama , che non riusciva a contenerela la mia erezione, il mio pensiero era di spiare dalla serratura, la cosa gia mi eccitava , arrivati nel bagno ,la volevo lasciare davanti la porta e lei mi disse:
“pensi che ci arrivo volando sul gabinetto , dai non fare il timido, mi devi aiutare “
arrivati davanti la tazza ,il problema delle mutande lei mi guarda e mi dice
“O mi tieni in equilibrio,o mi devi aiutare “ per tenerla in equilibrio la dovevo sorregere da fianchi.

la cosa mi iniziava ad eccitare
“ci penso io,bella ziona, tu tieniti”
“ marco , scusa ,spero di non creati imbarazzo,poi lo so che fa schifoquella di una vecchia,capisco che avrai avuto donne più belle di me ,sicuramente,ma devi fare tù , purtroppo mi devi sopportare”
Mi iniziava a piacere ed eccitare, il sottile gioco che si stava instaurando,e mentre la sbottonavo , in un colpo rimase in mutande, i suoi seni uscirono liberi di ballare,infilo le mani mettendole tra l’elastico e la sua pelle, mi inginocchiai avendo la sua figa a due centimetri, le sue mutande sporche dei suoi umori,emanava un odore acre, la cosa eccitava,penso anche lei,un ragazzo hai suoi peidi, aveva la sua faccia cosi vicino alla sua figa,che neanche il marito aveva mai fatto, io le dissi:
” zia ricorda che una donna , non fa mai schifo,anzi è sempre un onore, una gioia , ma sopratutto spogliare”
abbasai le sue mutande ,usci fuori una foresta nera e folta ,il mio cazzo pulsava da impazzire, la sua figa emanava odori sempre piu forti, dei suoi umori,avevo la tentazione di infilare la lingua ,ma riesco a trattenermi e lei mi disse;
“ma ti sei addormentato,”
“ma zia ti colori i peli”
“ no sono naturali “
mi alzo per uscire ,e lei mi dice :
“dopo che mi hai spogliato ,sei stato cosi vicino alla mia figa, da vedere se la coloro, vai via, aspetta “
mio cazzo era sempre piu duro, mi stava scoppiando, il rigonfiamento si notava sempre di piu, il rumore della della sua pipi ,mi eccitava ancora di più, cercavo di non guardare , ma il mio sguardo era sempre li in mezzo alle sue gambe, attirato dal rumore della sua pipì.

Nel modo di spostarla sul bidet,urtai con il mio cazzo ,sulle sue enormi tette ,lo strofinio fece irrigidire i suoi capezzoli, belli,grandi le sue mammelle cosi bianche, preso dall’ecitazione mi lanciai e presi una spugna le dissi
“allora ora tocca a me”
“ non esageriamo, gia mi hai vista anche troppo, si pulì,le passo una tovaglia per asciugarsi, per poter farla alzare la prendo sotto le ascelle ,il mio cazzo era in mezzo alle sue tette ,le sue parole furono:
“senti quanto è grosso, capisco come si divertire mia nipote la sera, beata lei,” mi inginocchiai nel modo di tirare sù le sue mutande, mi appogio la faccia sopra la sua pancia abbraciandola, la toccai per prima il suo culone,la scusa era sistemare lo slip, poi facendo scorrere le mani sempre tra l’elatico e la sua pelle,sono arrivato vicino la sua figa, toccando quei fantastici peli che la ricoprivano ,lei non poteva e non voleva opporsi , si teneva in equilibrio su una gamba, le mani appogiate al muro, stavo facendo il porco.

Ci spostiamo in cucina, il caldo afoso era opprimente,la faccio sedere sul divano lei mi disse
“veramente tu pensi ,che spogliare una donna, sia sempre un piacere”
” anche una vecchia zia come me”
“certo zia, cosa c’e di meglio del sesso sotto tutte le sue forme ”
“ parli cosi tanto per dire “
“ no zia “
“mi vuoi dire che tu , hai altre donne”
“no ,dico che tutti abbiamo diritto ad essere felici, che male c’e se la felicita comprende del sesso, anche extra coniugale”
“allora tu hai avuto altre donne oltre angela”
“no zia ,torno a ripetermi ,se mi capita non mi tiro indietro”
Avava le gambe su una sediami avvicino la mia mano inizia un leggero massaggio nella gamba, lei inizia a dirmi
“sai , che solo tu ,e il dottore , siete gli unici uomini,oltre mio marito, che le avevano toccato le gambe, mi siedo sul divano prendo le gambe ,quella con il gesso, appogiata su una sedia,l'altra gamba appoggiata con la pianta vicino al mio cazzo, aveva gia le gambe smi divaricate , con le mani massaggio il polpaccio sino al ginocchio ,lei con il piede cercava il contatto con il mio cazzo, preso dall’impeto, allungo sempre più sù la mano,arrivo sulla coscia, sbottono 2 bottoni della vestaglia, lei non dice niente,arrivo a sfiorare l’inguine,iniziava ad avere dei spasmi ,era sempre piu bagnata dai suoi umori che riuscivano a bagnare le sue mutandine, si era abbandonata sul divano aprendo le gambe, ormai non aveva piu difese, il suo piede che spingeva sul mio cazzo , scostai le sue mutandine zuppe, ed infilai 2 dita dentro quello che era ormai un lago di umori, inzio a a leccare la sua figa ben presto ebbi la mia faccia piena di umori, le sue mani mi spingevano sempre piu dentro la sua figa, lei era un fiume in piena:
“nessuno mai mi ha leccata la figa”
la mia lingua scivolo nell’ano, appena entrai nel buchino ,lei ebbe un orgasmo, ormai era in mio possesso dopo aver allargato con la lingua ed infilato 2 diti, mi tolgo il pigiama e i boxer lei ammirava il mio cazzo modestamente un bel cazzo, mi disse
“allora mia sorella ,aveva ragione che eri ben messo, non diedi peso alle parole, infilo il mio cazzo nella sua figa,entrava senza problemi visto la lubrificazione che lei generava, allora la metto in posizione appogiata alla spalliera del divano, messa in ginocchio ormai non sentiva neanche il gesso, le infilo il mio cazzo nella figa per bagnarlo bene e poi un colpo e via , sfondo il suo culone ,lei non poteva far altro che godere come un porca
“quello stronzo di mio marito solo tre colpi e veniva via”
quelle parole mi fecero eccitare ancora di piu, fino al punto di riempire ,quel bel culone del mio spera caldo ,bellisimo vedere come colava ,appena levato il mio cazzodal culo
“grazie marco, erano anni che non godevo”
Andammo in bagno per lavarci, messa lei sul bidet io davanti e le chiesi
“ ma mi dicevi di anna , del mio cazzo ,ma cosa mi dicevi”e mi racconta:
una sera dopo che avevo fatto l’amore con mia moglie le finestre erano rimaste aperte lei si era svegliata , uscita per fumarsi una sigaretta, mi aveva visto fare la doccia”
noi abbiamo la doccia giù in comune con mia sucera, la finestra del bagno era rimasta aperta e lei sentiti i rumori, non potendo dormire mi aveva visto dalla finestra, ed era rimasta senza parole da tanto ben di dio avevo in mezzo alle gambe, tanto che appena poteva tornava a spiarmi sotto la doccia.

il mio cazzo inizio nuovamente ad eccitarsi,lei era seduta ancora,si stava lavando,le misi il mio cazzo vicino la bocca ,e le dissi
“ zia vuoi un bel cono, prendi , succhia”
lo prese in mano lo infilo nella sua bocca, ma essendo lasua prima volta, puli solo i nostri umori dalla mia cappella ,la voglia era troppa , la presi , la misi appogiata con la gamba ingessata sulla vasca , con le mani si taneva in equilibrio, 90 gradi e la penetrai da dietronella sua figa,il calore del suo culone su tutto il mio bacino,con le mani,stringevo le sue tette enormi , era una posizione fantastica, iniziai a pomparla e lei mi disse
” ma non ti stanchi mai, non ora dai dai ,continua cosi daiiiiiiii,daiiiiiiiiiiiii
Avere lei cosi, pensare a mia suocera, che mi spiava, mi eccitavo sempre di piu ,allora pensai che dovevo scopare anche mia suocera …………….

La misi seduta sulla tazza, presi il mio cazzolo infilo nelle sue enormi tette facendomi fare una bella spagnola , le venni in faccia e sopra le tette di quella che ormai era la mia troia personale.
Tornati in cucina, dopo esserci sistemati e lavati, lei mi disse non sa cosa le era successo, io per tutta risposta le dissi:
” zia tu sei e sarai per sempre mia,non ti preoccupare, non ti lascio piu, le do un bacio in bocca e si apre il cancello, la macchina entra, sono ritornate ………………………………………………….

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