Incredibile

Oggi mi è capitata una cosa al limite dell'assurdo.
Vi ricordate mia suocera? mbe oggi mi ha fatto alzare il livello dell'asta su nuovi record.
Vi racconto subito.
è successo tutto questa mattina sul tardi a casa sua verso le 11.
La mia raga mi chiama al telefono per invitarmi a pranzo a patto che cucini io.
Accetto la cosa e corro da lei.
Entro in casa e mi apre mia suocera, rigorosamente in pigiama.

Sorride e accenna sorrisetti che mi fanno catapultare in un film a occhi aperti.
Entra prima il cazzo e poi io da come si era già indurito.
La saluto e mi avvicino per un bacetto sulla guancia, nel frattempo da lontano sento la mia raga che mi saluta mentre mia suocera si avvicina al mio orecchio e mi dice con voce da troia: COME HO SAPUTO CHE DOVEVI VENIRE MI SONO ECCITATA TUTTA, OGGI IN UN MODO O NELL'ALTRO IL TUO CAZZO ENTRA DENTRO DI ME.

Mi afferra una mano e me la mette dentro i pantaloni del pigiama e mi dice: QUESTO è SOLO UN ASSAGGINO. Infilo la mano e già con la punta delle dita sento i suoi peli, la avvicino a me e gli affondo la mano, le immediatamente apre di poco le gambe mentre io con l'indice e l'anulare gli apro le grandi labbra. Scottavano per quanto erano gonfie, i suoi peli all'inizio ruvidi si fecero man mano che scendevo sempre più appiccicosi e umidi.

LEI: SOTTO IL PIGIAMA NON PORTO NE LE MUTANDE NE IL REGGISENO. Che porca e tutto ciò accadeva a porta aperta. Mi faceva male la cappella per quanto era compressa nei boxer. Con la mano destra chiusi la porta ma mentre stavamo li con lo sguardo vidi la mia raga e levai subito la mano sinistra da dentro il pigiama. Salutai mia suocera come se tutto quello che c'era stato prima non fosse accaduto.

Ero viola sulla faccia, infartato dall'eccitazione e con un flauto d'ottone tra le gambe. Mi avvicino alla mia ragazza la saluto parliamo un pò, con la coda dell'occhio vedo sfilare mia suocera che va in cucina, incrocia il mio sguardo e come se ne accorge mi dice sotto voce ma senza farsi capire: OGGI NON SCAPPI, e mi indica con il dito la sua fica. Rimango ancora con la mia raga quando dopo un pò lei dice: Vado a farmi la doccia tu intanto inizia a cucinare con mamma che poi ti dò una mano.

In quel momento il cazzo da quel pò che si era rilassato ritorna sull'attenti. Mi arrossii subito e da gran porco odorai le dita che ancora sapevano degli umori di mia suocera. IO: OK, FA QUELLO CHE DEVI FARE CI PENSO IO E TUA MADRE.
Nel frattempo spunta l'ombra di lei che capendo cosa stava per succedere cercava di farsi notare. Dopo un pò la mia raga entra in bagno, chiude la porta apre la doccia e fa due giri di chiave per chiudersi.

è fatta siamo soli. Mia suocera come sente il rumore della chiave si catapulta su di me e dice: LO SAI CHE QUANDO SI FA LA DOCCIA CI METTE UN ORETTA DA QUANDO ENTRA A QUANDO SI ASCIUGA I CAPELLI, PERCIO SBRIGATI E VIENI CON ME. La seguo e di corsa ci ritroviamo nell'altro bagno che si trova dall'altra parte di casa. Si avvicina a me e subito cerca di tirarmelo fuori e dice: TI SEGO PER BENINO E TE LO SPOMPINO.

BOOM, il cuore fece questo rumore, cercai di chiudere la porta ma lei me lo impedì e disse: NON CHIUDERE SE NO NON SENTIAMO QUANDO ESCE E POI E' PIU' ECCITANTE. Ci mettemmo davanti al lavandino, il con le spalle appoggiate al muro e lei davanti a me. Come si avvicinò gli misi una mano sotto la fregna ma sui pantaloni, erano inumiditi e sapevano di fregna visto che non aveva le mutande. LEI: CHE FAI PERDI TEMPO ABBASSAMI I PANTALONI.

Feci come aveva detto e mentre gli abbassavo i pantaloni lei si alzò la maglietta, quel tanto per scoprire i seni. Ritrovai quei capezzoloni duri e gonfi che avevo lasciato qualche giorno fa, erano enormi li davanti a me che aspettavano le mie mani. Presi i suoi seni con le mani aperte, le muovevo a raggera per far scorrere i capezzoli tra le dita. Erano turgidi turgidi, formavano una piccola torretta, al tatto sembravano di gomma dura.

Ero fuori di testa, si girò di schiena mi prese il cazzo con la mano sinistra e me lo scappellò per un pò, poi si appoggiò con la schiena su di me, io nel frattempo mi sbottonai la camicia per sentirla, mi portò la mano sinistra su un seno e disse: TOCCAMI E FAMMI SENTIRE.
Afferrai il suo enorme seno e con la mano destra allargai le sue gambe per poi allargare la sua fregna con le dita che vi avevo detto prima così per avere il medio libero di fare quello che voleva.

Incomincia a masturbarla, la cosa eccitante era che nel frattempo dovevamo trattenere il fiato per sentire cosa succedeva nell'alto bagno. Tutto OK, l'acqua scorreva a fiumi. Continuai a stuzzicargli il clitoride, lei ogni tanto apriva sempre di più le gambe e aumentava il suo respiro affannato. Io ormai avevo tutto il mio sangue che pulsava solo sulla cappella. Ogni tanto il suo sguardo si rifletteva sullo specchio del lavandino e come me ne accorgevo lei gemeva ancora di più.

IO: TI PIACE BELLA PORCONA, LEI: SI, SI, E' BELLO FAMMI GODERE CHE POI CI PENSO IO.
Cambiai posizione e con la mano portata dietro gli incomincia a infilargli due dita. LEI: ANCORA, ANCORA UNO. 3 dita. LEI: ANCORA UNO. 4 LEI:SI CHE BELLO NON SMETTERE CHE VENGO. Chiusi la mano a punta e entrai. Ormai la sua fica era aperta. Si piegò sul lavandino e disse: METTIMI IL TUO CORPO NEL CULO.

Esplosi, bagnai la mano di saliva e mi bagnai la cappella, avevo il sapore della fica sulle dita. Presi il suo umore e lo spalmai sul suo culo, naturalmente già aperto e voglioso. Glielo appoggia, era un pò ruvido ma alla fine entrò la cappella. LEI:TUTTO, TUTTO E QUESTA VOLTA VIENIMI DENTRO. Iniziai a scoparla, che spettacolo davanti a me vedevo riflesso sullo specchio il viso che godeva mentre gemeva e si mordeva le labbra per non far sentire più del dovuto.

Io avevo le mani sui fianchi lei le appoggiò sul lavandino, i seni oscillavano per i miei colpi di cazzo. Talmente erano pesanti che sembravano fiaschi. La presi per i capelli e portai la sua testa in alto, dopo un pò lei disse: ASPETTA UN ATTIMO…….. Silenzio assoluto, panico alle stelle, durò due o tre secondi ma sembravano ore. Tutto OK. LEI: NON CI CREDERAI MA A ME STA COSA MI ECCITA DA MATTI.

Sembra strano ma a me pure. Ormai ero entrato in questo gioco da lei iniziato e da me continuato e non potevo finire. Ricominciai a scoparla, io ormai avevo il cazzo talmente intostato che nemmeno lo riconoscevo, godevo come un matto e quando guardavo allo specchio mi sintivo il più porco del Mondo. LEI: STO GODENDO, ECCO, ECCO, DAI DAI DAI VIENIMI DENTRO DAI BELLO VIENI. Non durai più di tanto. IO: SI SI ECCO CHE VENGO, VENGO VENGOOO….

LEI:FAI PIU PIANO CHE CI SENTE. Ormai ero venuto e in quel momento poteva succedere di tutto. Mi ero riscopato mia suocera in culo e credetemi è da infarto. Lei si girò si tirò sopra i pantaloni e si abbassò la maglietta. Io pure stavo ridandomi una composta ma lei mi fermò. Si abbassò e me lo prese in bocca. Io ero pietrificato per la cosa. Me lo succhiò per un pò poi smise.

LEI: ERO CURIOSA DI SAPERE COME ERA IL SAPORE DEL MIO CULO SCOPATO E RIEMPITO DI SPERMA. Rimasi ammutolito, mi rivestii senza dire niente. LEI: VISTO! TE LO AVEVO DETTO CHE OGGI MI SCOPAVI, BISOGNA PRENDERE PER BUONE TUTTE LE OCCASIONI.
Ci ritrovammo in cucina a cucinare, io ero come sotto effetto allucinoggeni, occhi sbarrati, mente assente e soprattutto palle vuote. Mi rivedevo la scena del bagno per minuti interi. Dopo un quarto d'ora però si aprì la porta e uscì la mia raga.

Si avvicinò mi diede un bacio e disse: ANCORA NON AVETE CONCLUSO NIENTE, CHE AVETE FATTO TUTTO QUESTO TEMPO, E' PROPRIO VERO SE NON CI STO' IO VICINO A TE NON COMBINI NULLA. Il gelo, mia suocera sghignazzava e faceva battutine e io li a sentirmi come un coglione. Comunque anche adesso che stò scrivenndo mi si addrizza e mi esplode dentro figuratevi in quei momenti come posso stare.

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