Il viaggio di Valentina e Luca – Ottava parte

Quella mattina mi svegliai di buon’ora, Valentina stava ancora dormendo e ne approfittai per dare un’occhiata alla posta elettronica.
Accesi il mio portatile e andai subito a cercare un messaggio, speravo di trovarlo, ma non ero sicuro.
Prima di partire avevamo conosciuto in chat una ragazza, Rossana, una tipa piuttosto interessante , si era dimostrata subito alla mano e in sintonia con Valentina, abitava in un paese nella provincia di Grosseto e una volta comunicatole che per le ferie avremmo fatto un giro per l’Italia, ci aveva invitati a casa sua per conoscerci meglio.

Aprendo la posta notai subito il suo messaggio che non vedevo l’ora di leggere, ci comunicava che quel fine settimana lei sarebbe stata a casa e quindi rinnovava il suo invito ad andarla a trovare.
Ero soddisfatto e anche eccitato all’idea di poterla incontrare, avevo solo potuto ammirare delle sue foto che ci aveva spedito e sulle quali avevo già fantasticato non poco……. Ne avevamo anche parlato con Valentina e tutti e due eravamo dello stesso parere, una bellissima ragazza sia esteticamente che come persona, insomma eravamo rimasti colpiti tutti e due e tutti e due speravamo di poterla incontrare.

Mentre ero ancora lì che fantasticavo su Rossana e che immaginavo il momento del nostro incontro, Valentina si svegliò; la osservai mentre si stava stirando ancora calda di sonno, nel movimento il lenzuolo che la stava coprendo scivolò in basso facendomi gustare la visione dei suoi seni, tondi e ben fatti, ma soprattutto rittissimi, i classici seni che non hanno alcun bisogno di essere sorretti.
Ci preparammo pagammo il conto dell’albergo e partimmo, la giornata era bella, il sole risplendeva e Valentina con i suoi occhiali scuri mi sembrava più bella e raggiante del solito, una volta in macchina le dissi della mail che avevo trovato e che Rossana ci stava aspettando, cosi decidemmo di chiamarla al telefono per prendere accordi definitivi.

Una volta riattaccato Valentina mi mise al corrente, avevano fissato per quella mattina di incontrarci e Rossana aveva anche dato indicazioni per raggiungere il posto visto che si trattava di una casa fuori dal paese; quindi, cartina alla mano e indicazioni date, per le 12 circa arrivammo nei pressi di una casa di campagna su di una collinetta, era circondata da un bel giardino curato al quale faceva cinta una bellissima siepe di alloro.

Suonato il campanello e apertosi il grosso cancello in ferro battuto, salimmo lungo il vialetto alberato che portava all’abitazione,davanti faceva da teatro un grande porticato completamente arredato con oggetti in bambù e in mezzo al portico, ad attenderci, c’era Rossana con accanto due grossi pastori maremmani che le scodinzolavano attorno.
Era veramente bella come risultava dalle foto, altezza media con un fisico esile ma ben delineato, i capelli scuri e lunghi facevano da cornice al viso sempre sorridente, indossava un abitino leggero e corto che metteva in evidenza le forme del corpo e due seni che sembrava volessero bucarlo.

Ci salutò come se ci conoscessimo da anni e facendoci entrare in casa ci mostrò subito la nostra camera che, come il resto della casa, era arredata con mobili di vecchio stile contadino ma che danno un senso di calore e di familiarità.
Fatta una doccia ristoratrice scendemmo al piano di sotto dove Rossana aveva già provveduto a preparare un ottimo pranzetto a base di affettati tipici della zona e verdure arrosto, mentre mangiavamo avemmo occasione di parlare un po’ di conoscerci meglio e di raccontarci un po’ delle nostre esperienze.

Notai che mentre Valentina raccontava quello che ci era successo nei gironi precedenti durante il viaggio, Rossana era rapita dal racconto e spesso bagnava le labbra con la sua lingua, credo che anche Valentina avesse notato questo, mi rendevo anche conto che, mentre cercava di rendere il racconto il più eccitante possibile si muoveva di continuo sulla sedia e non riusciva a tenere le gambe ferme fissando Rossana con uno sguardo pieno di desiderio.

Comunque terminammo di mangiare e dopo esserci ripostati un po’ decidemmo di andare a fare il bagno in una stazione termale che si trovava li vicino.
Il posto era incantevole, immerso in un boschetto scorreva un fiume di acqua termale che giunto in prossimità di un dislivello, formava delle piccole cashite di acqua calda; non era molto frequentato a quell’ora e così decidemmo di fare il bagno nudi.
Cominciammo a spogliarci vicino alla macchina, io da un lato, Valentina e Rossana dall’altro; mi stavo slacciando le scarpe, chino in avanti, quando vidi dei piedi di fronte a me, erano non grandi e affusolati, le dita lunghe, con le unghie ben curate e uno smalto trasparente che le ricopriva; lentamente alzai lo sguardo e percorsi quelle gambe che si trovavano lì davanti, abbronzate, lisce, lunghe….

…..
Correndo con la testa ancora più in alto mi trovai proprio davanti alla bocca un cespuglietto di peli neri, ben curati e folti, mi soffermai e alzando lo sguardo vidi il viso di Rossana che mi stava fissando con un sorriso a dir poco ammiccante.
Sapeva che la mia eccitazione stava montando al massimo, il suo profumo mi stava inebriando salendo dritto al cervello, il cuore pulsava violentemente come volesse aprire un varco in mezzo al petto…la voce di Valentina ci riportò alla realtà.

Ci dirigemmo verso l’acqua, loro davanti e io un po’ indietro, guardavo quei corpi davanti a me muoversi e l’eccitazione che poco prima avevo provato non accennò a diminuire… anzi aumentava.
L’acqua formava delle piccole vasche su vari livelli, ci soffermammo in una di queste e ci immergemmo per goderci tutto il calore e il benessere che quell’acqua sulfurea può donare al corpo.
Facemmo giusto in tempo a bagnarci che vidi Rossana avvicinarsi a me e dopo un’occhiata data a Valentina e un sorriso di approvazione di quest’ultima, cominciai a sentire le mani di Rossana scorrere lungo il mio corpo partendo dal viso, scorrendo lungo il collo per andare ad afferrarmi le spalle, poi ancora a scendere sui fianchi, accarezzare la pancia per arrivare a prendere fra le dita la mia asta che ormai era dura e tesa dall’eccitazione.

Per un attimo guardai Valentina che si trovava di fronte a noi, lessi nel suo sguardo un’eccitazione quasi famelica, anche lei si stava accarezzando e, assecondando il movimento dell’acqua, si stava palpando con la mano destra i seni, li stava stringendo e insisteva con le dita sul capezzolo che ormai era duro e ritto come un chiodo, non vedevo la mano sinistra ma dai movimenti della spalla e dal muoversi del bacino, intuivo che si stava toccando …la vedevo tremare, sentivo che c’era qualcosa di diverso dalle volte che si era masturbata da sola…
Sentire il calore dell’acqua sulla pelle, vedere Valentina così eccitata nel guardarci e sentire le mani di Rossana che accarezzavano tutto il mio corpo mi mandava in estasi…..
Cominciai anche io ad accarezzare Rossana, la sua pelle era liscia come la seta, le gocce d’acqua sembravano perle sul suo corpo e i miei polpastrelli scivolavano su di essa come su un qualcosa di impalpabile, mi stava fissando con quegl’occhi da gatta e si avvicinò con la sua bocca alla mia;
sentii il contatto delle sue labbra sulle mie, si sfioravano e si toccavano avide… aspettavano solo l’istante in cui la mia lingua entrasse decisa nella sua bocca, subito aperta, decisa a ricevere il piacere tanto atteso.

Sentii un brivido intenso percorrermi il cervello fino a raggiungere il mio cazzo.
A questo punto Rossana si avvicinò, con una mano me lo prese e continuando a baciarmi se lo infilò dentro con decisione…non ne poteva più, le labbra della sua figa si schiusero sotto la pressione della mia punta e finalmente le fui dentro.
Un calore intenso avvolse tutto il mio cazzo e mentre lei cominciava a muoversi avvolgendomi con le braccia il collo, con le mani le presi quelle splendide natiche e agevolai i suoi movimenti con la spinta delle mie braccia.

Guardai nella direzione di Valentina e la vidi completamente inarcuata con la testa all’indietro mentre continuava a masturbarsi con vigore e stringersi i seni in un modo quasi rabbioso.
Sentivo Rossana ansimare per il piacere e muoversi sempre più in fretta, vedevo quei seni davanti a me che saltavano ad ogni colpo che le davo e la sua espressione era proprio quella di chi sta’ per raggiungere l’orgasmo.
Sentii il godimento crescere in me, il cazzo diventò durissimo e lo sentivo scorrere dentro a quelle pareti strette ma ben umidificate dagli umori di Rossana, cominciai a sentire il cuore che batteva sempre più in fretta e sembrava che fosse sulla punta della mia cappella fino a che non raggiunsi l’orgasmo esplodendole dentro.

Continuai a pomparla fino a che anche Rossana esplose in un grido liberatorio e quasi conficcando le unghie sulle mie spalle………. il dolore mi riportò alla realtà e vidi che si erano avvicinati alla vasca un paio di ragazzi, anche loro completamente nudi e a quel punto con la loro erezione tra le mani e se lo stavano menando tutti presi da quello che stavano vedendo.
Erano così vicini al bordo della vasca sul lato dove si trovava Valentina che le bastò alzarsi in piedi per ritrovarsi davanti ai loro cazzi, le prese uno per mano e continuò lei a fare quello che stavano facendo prima loro fino a portarli ad eiaculare sul suo seno.

Si immersero anche loro nella vasca e rimanemmo lì ancora un po’ a goderci il piacevole contatto dell’acqua calda sulla nostra pelle cercando di riprendere fiato per poi ritornare tutti insieme a casa di Rossana.
La serata continuò con una ricca cena a base di pesce e un sonno ristoratore per poi affrontare il viaggio che ci avrebbe portato verso nuove avventure……

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