Il viaggio di Valentina e Luca – Decima parte

Mentre percorrevamo le tortuose strade che ci avrebbero condotte a Villasimius Valentina si era assopita ed io continuavo ad osservare il continuo rincorrersi della strada fra pinete e le piccole baie che si intravedevano dall’alto, e che davano un senso di libertà e di benessere interiore.
Si preannunciava un incontro intenso; avevamo deciso finalmente di incontrare la nostra prima coppia. Mentre andavamo all'appuntamento Valentina ed io cercavamo di immaginare cosa sarebbe successo durante la giornata, e più si avvicinava il luogo dell'incontro e più il rimestio nello stomaco aumentava.

; dopo alcune indicazioni chieste a qualche passante finalmente trovammo la stradina che portava verso la villetta dei nostri amici, Daria e Marco. Strano ma vero la coppia era più o meno come l'avevamo immaginata: piacevole sia nell'aspetto che nel modo di fare, non inesperta ma nemmeno ipernavigata; insomma, quello che cercavamo.
Ci salutarono e accolsero con grande calore come se fossimo amici da tantissimo tempo (la chat ha tanti difetti ma ha il pregio di far entrare in sintonia la gente per quello che esprime in brevissimi spazi di tempo) ci aiutarono a scaricare i bagagli, ci fecero visitare la loro splendida abitazione curatissima nei particolari e dopo esserci ristorati e rinfreshiti ci avviammo in paese in un tipico ristorante del luogo.

Durante il pranzo si ebbe modo di conoscere che Daria a Marco erano davvero due persone a modo, delicate e innamoratissime come noi; parlammo di tutto e di tutti ma soprattutto di noi di come. Dopo aver mangiato e bevuto adeguatamente andammo a fare una passeggiata e a guardare vetrine. Nel passeggiare i giochi degli sguardi e i dialoghi si facevano sempre più intensi e carichi di voglia di una conoscenza sempre più intima e decidemmo che era venuto il momento di affrontarci in un posto più intimo: la loro casa.

L'ambiente è carino e raccolto, ci accomodiamo sul divano e cominciamo a raccontarci delle nostre chattate passate. Pian piano l'ambiente si rilassa, la conversazione si fa più personale; e Marco con grande scelta di tempo alla conversazione che si faceva invita Daria a mostrarci il piercing sull'ombelico; per farlo LEI è costretta ad alzarsi il vestito e mentre tenta una timida resistenza LUI l'aiuta e ci mostra un paio di cosce abbronzantissime e con nostra sorpresa generale notiamo che non indossa uno splendido perizoma.

Il vestito continua a salire lentamente e scopre sempre più un perizoma inesistente, che cerca senza riuscirci di celare un pube completamente depilato. Il piercing passa in secondo piano; è evidente che a questo punto tocca a noi scoprire qualche segreto: Valentina, che ha capito al volo, comincia a parlare dei suoi tatuaggi e a slacciare la camicetta per mostrare il primo. In un attimo il suo seno rimane nudo e la cosa che si nota non è il tattoo ma i suoi due capezzoli che assumono una posizione di sfida.

Gli altri tattoo sono in luoghi accessibili solo sfilando i pantaloni; intervengo io e comincio a spogliarla con calma. I nostri amici e padroni di casa sono già molto caldi, le loro mani si esplorano, i loro sguardi ci supplicano di fare in fretta. Le mie mani lavorano piano, si soffermano, toccano Valentina che comincia a fremere. Guardiamo Daria che con maestria ha sfilato il sesso di Marco dai pantaloni e comincia a succhiarlo.

Valentina la imita all'istante, sento le sue labbra che mi avvolgono il mio pene già duro; la lingua mi lavora la cappella, le mie mani cominciano ad esplorare le sue calde ed umide labbra.
Daria si stacca da Marco e con passo felino a quattro zampe percorre i pochi metri che ci separano, si avvicina, si alza e mi bacia dietro l’orecchio mentre con lemani mi accarezza il petto, si sofferma sui miei capezzoli e li pizzica, poi sempre con lenti movimenti mi si mette di fronte, mentre Valentina non stacca un attimo le sue labbra dal mio cazzo ormai turgidissimo, e comincia a baciarmi con una passione deliziosa.

Poi sempre con lenti movimenti si abbassa leccandomi il petto e si inginocchia vicino a Valentina e quasi chiedendole il permesso con solo una occhiata d’intesa comincia a succhiarmelo insieme a Valentina; sento l’intreccio delle loro lingue e vedo Marco di fornte a me ancora sul divano che si masturba alla vista della scena, ora si alza ci raggiunge con il suo membro in tiro e si sistema dietro a Valentina e lecca avidamente il suo succo.

Le apre le labbra e infila con maestria la sua lingua …. Valentina continua a giocare con il mio cazzo, quasi esasperato dal tormento a cui è dolcemente sottoposto, e con la lingua di Daria…e mentre continua a giocare e mentre aumenta il ritmo con cui mi succhia mi guarda dritta negli occhi, come se mi parlassero ed interpreto il suo piacere che sta provando nel sentirsi esplorata da una lingua diversa dalla mia, le piace mugugna è forse quello che cercavamo nelle nostre fantasie da un sacco di tempo?.

Anche Daria sposta le sue attenzioni su Valentina; ora sono in due a giocare con la sua figa. Decide di continuare a succhiarmelo, ma si allunga fino a che il cazzo di Marco non arriva a portata della sua mano; lo afferra e comincia a masturbarlo lentamente. Mi guarda e con un sorriso stacca le sue labbra da me e comincia a leccare LUI; lo misura con la lingua, ci gioca un po' prima di portarselo in bocca, continua a guardarmi mentre il cazzo le riempie la bocca.

La guardo e mi eccito ulteriormente; la voglio scopare mentre succhia il cazzo di un altro. Mi avvicino e Daria capisce al volo le mie intenzioni: mi prende il cazzo in bocca e lo bagna di saliva, poi con le mani lo indirizza verso la figa fradicia di Valentina. Sento il calore che mi avvolge mentre con una foga inaspettata la penetro.
La scopo lentamente, cerco di seguire il ritmo del cazzo che le riempie la bocca.

Sento una lingua che mi lecca il culo e poi scende fino alle palle, le succhia; la lingua continua la sua corsa e la sento alla base del mio cazzo, come una rotaia. Mentre continuo a penetrare Valentina, la lingua passa dalle labbra di Valentina al mio cazzo e viceversa; ogni tanto lo sfila e succhia tutti gli umori della figa di della mia amata per poi rinfilarlo nella bollente apertura. Un groviglio di corpi, un gioco eccitante; mi stacco da Vale e mi dedico alla figa fino ad allora sconosciuta di Daria: la lecco da dietro, le passo la lingua sul culo, mi soffermo su quel lembo di carne che separa due oggetti di piacere infinito.

Affondo nella sua figa con la lingua e la stantuffo; LEI dimena il culo ma poi con una mossa veloce si gira e mi afferra il cazzo e se lo porta alla bocca. Mi sdraio e LEI su di me, mi offre la sua tenera ighetta che così depilata pare ancora più indifesaa, mentre mi ingoia a intermittenza il cazzo. Guardo Valentina e noto che le nostre posizioni sono uguali. Il gioco continua: lingue che si insinuano, bocche che si riempiono, mani che vagano alla ricerca di lembi di carne inesplorati.

Sono al limite, e come me anche Marco. Basta uno sguardo e ci capiamo: Valentina si stacca dal cazzo con cui ha giocato fino ad allora e altrettanto fa Daria. Marco ed io siamo distesi affiancati; le nostre compagne si accovacciano su di noi. Con un gesto veloce si puntano i rispettivi cazzi e cominciano ad usarli. Si muovono a ritmo, si guardano e accarezzano quello che sta facendo l'altra. Il ritmo accelera, il fiato si fa corto, Valentina si china su di me e mi sussurra ‘fottimi il culo'.

E' un attimo: il mio cazzo passa dalla sua calda figa al suo sublime culo. L'apice è stato raggiunto: la coppia sta già urlando il proprio orgasmo, aumentando spasmodicamente gli affondi. Valentina muove con sapienza il suo culo sul mio cazzo, aumenta il ritmo, le mie dita affondate nella sua figa. Trenta secondi che durano una vita; urla di piacere, lingue che si incontrano, due orgasmi che si fondono. Il cazzo sempre più duro che affonda.

L'esplosione del piacere che ci lascia sfiniti ma soddisfatti di aver provato questa nuova esperienza che da tempo cercavamo.
Il resto della giornata e della serata passò velocemente a dialogare con loro due persone davvero deliziose nostre coetanee e molto complici a noi anche nel modo di vedere la vita e della scelta che avevamo fatto; insistettero non poco l’indomani mattina affichè ci fermassimo ancora qualche giorno li con loro ma, non potevamo interrompere il nostro viaggio oramai intrapreso….

E dovevamo proseguire per la Sicilia il nostro viaggio anche perché dovevamo come promesso fare la conoscenza di altri amici conosciuti in questo fantastico mondo che ama godere della vita e dei pensieri di complicità come noi….

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