IL PRIMO PADRONE

Il primo Padrone che in realtà erano due conosciuti uno in poco tempo di distanza dall'altro furono una coppia di amici uno di loro si faceva chiamare (Zio ) e come il primo amore non li scordi più,incontrato all'inizio dell'estate nei pressi del fiume dove solitamente andavo a pescare e poi fare il bagno solo che quel pomeriggio nonostante l'ora le 12,00 appena passate trovai il posto occupato e così mi spostai arrivando ad un punto dove il fiume si divideva in due parti presi la parte dx era una zona nuova non ero mai passato ma la cosa non mi preoccupava posai la'attrezzatura da pesca e mi mise in costume ero circondato da alberi cespugli e erba pescavo rimanendo sull'argine dopo circa un'ora non avendo peshito nulla indossai solo i pantaloncini e ritirai l'attrezzatura per spostarmi e per non ritornare indietro decisi di passare per un sentiero che mi avrebbe portato nel punto dove avevo parcheggiato l'auto ma mi sbagliavo mi ritrovai a passare vicino a in una di quelle baracche che si usano solo primavera, estate, parecchio distante dall'auto quando vidi per la prima volta lo( Zio a quei tempi non esistevano le definizioni di oggi e nemmeno l'oggettistica esistevano gli sporcaccioni e i depravati) era a dorso nudo di statura bassa con pochi capelli bianchi con pancia, aveva pantaloncini corti e scarponi stava vangando un piccolo terreno vicino adebito a orto io gli passai a fianco rimasi per alcuni minuti a fissarlo provai una strana sensazione aveva un bel viso e un'adorabile torace e schiena senza peli i pantaloncini sotto alla pancia con la fibbia della cintura che pendeva sul cazzo sembrava che lo avesse fuori e quando si chinava si intravedeva una parte del culo, rimasi alcuni minuti a fissarlo tanto che l'uomo se ne accorse e si fermo appoggiando il braccio sul manico della vanga prese il fazzoletto da una tasca e si asciugò il sudore sulla fronte con un sorriso mi chiese cosa avesse attirato la mia attenzione imbarazzato chiesi scusa e proseguì verso il fiume arrivato mi guardai attorno posai l'attrezzatura, ero rimasto attratto da quell'uomo tanto che non provai neanche a pescare e mi abbassai i pantaloni e costume da bagno iniziando a masturbarmi l'erba alta mi permetteva di vedere chi arrivava ma senza lasciare vedere mentre mi masturbavo provai più volte pensando all'uomo ma senza riuscire ad eccitarmi così decisi di frustarmi con la cintura dei pantaloni lo facevo spesso mi guardai attorno e vidi un cespuglio poco distante tra gli alberi nel frattempo al solo pensiero di frustarmi la schiena il cazzo cominciò ad indurirsi velocemente mi sfilai pantaloncini e costume, sfilai la cintura e a carponi e con la schiena più abbassata del solito andai dietro al cespuglio cominciando la pratica mettendomi in ginocchio subito alcuni colpi decisi sulla schiena pensando che fosse l'uomo a frustarmi e subito il cazzo mi si indurì continuai a frustarmi la schiena prima con colpi facendomi passare la cintura ai lati sopra le spalle poi altri alzando il braccio e passando sotto le ascelle i colpi sulla schiena erano in orizzontali mentre i precedenti erano in verticale e obliqui, continuai fino a godere con il bruciore alla schiena e parte del culo lasciate dai colpi della cintura mi rimisi a carponi e a schiena abbassata arrivai al punto dove avevo i vestiti e l'attrezzatura di pesca e con incredulità non trovai più nulla erano spariti vestiti e attrezzatura al loro posto una scritta sul terreno che mi avvisava che i vestiti e l'attrezzatura erano alla baracca, con una firma semplicemente Zio era chiaro che mi aveva visto cosa stavo facendo, mi aveva seguitò e aveva capitò dal momento che mi ero fermato ed ero rimasto ammutolito alle sue domande,e presi la stradina per ritornare indietro verso la baracca con la schiena abbassata per non farmi vedere nudo,ero quasi arrivato quando intravidi lo Zio parlare e gesticolare con una persona che non riuscivo a vedere ma dalla voce era un uomo, mi nascosi uscendo dalla stradina e mi avvicinai passando tra alberi e cespugli ero quasi di fronte alla baracca ci divideva la stradina sterrata e una decina di metri di terreno coltivato , vedevo bene e sentivo nettamente i loro discorsi vidi l'altro uomo con maglietta pantaloncini e sandali cappellino in testa le mani dietro la schiena e un ramo che muoveva su e giù, in piedi di fronte alla porta sul secondo scalino, dai lineamenti del viso doveva avere la stessa età dello Zio non era un bell'uomo aveva un viso da porco stava parlando con lo Zio di me dicendo che non sarei venuto mentre lo Zio insisteva nel confermare che sarei arrivato ( e non sbagliava ) e se aveva preparato tutto,si è tutto prontò lo senti confermare allo Zio mentre saliva gli scalini e guardando verso la stradina e di fronte alla baracca e alzando leggermente la voce avvisava l'uomo di chiamarlo quando sarei arrivato che lui andava a svuotare l'uccello ( fare pipì) lo vedo scendere le scale dirigendosi dietro la baracca ero intento a capire cosa fare ero eccitato da quel movimento del ramo quegli attimi di confusione non mi accorsi che lo Zio era dietro di me senti la sua voce dura e sadica eccoti da quanto tempo sei quì e cominciò a darmi una serie di cinghiate colpendomi schiena pancia due colpi sui genitali e altri sul culo per ripararmi dai successivi colpi mi misi ranicchiato mettendo culo e schiena verso lo Zio che continuava a frustarmi incurante dei miei lamenti nel frattempo arrivò l'amico che mi tolse le scarpe e infilando la mano tra le mie cosce mi prese in mano i testicoli premendoli senti un dolore forte e un fermati lo tengo dell'uomo con voce eccitata verso lo Zio il quale smise di frustarmi raccolse la mia cintura stringendomi il collo tra i suoi polpacci ordinandomi di mettere le mani dietro la schiena e usando la mia cintura me le legò strette fatto alzare aiutato dall'amico lo Zio mise la sua cintura attorno al mio collo lo tengo io disse all'amico venni portato nella baracca durante il breve tragitto l'amico dello Zio mi toccava il culo stringendomi le natiche e anche qualche calcio sugli stinchi quando entrammo con uno sguardo veloce vidi in un angolo dietro la porta i miei vestiti e a fianco l'attezzatura di pesca un tavolo con sopra la mia patente i soldi e la carta d'identità un materasso vecchio buttato per terra e un gancio appeso al soffitto la baracca era illuminata da due finestre e ben visibile la corda che scendeva dal gancio fissato sul soffitto e con della corda posata su esso mentre lo Zio mi allentava la cintura attorno al collo l'amico chiuse la porta e si spogliò aveva il cazzo lungo e ammosciato e senza peli rimasi attratto nel vederlo lo Zio mi ordino dandomi un calcio in culo di inginocchiarmi e l'amico si avvicino mettendomelo vicino alla bocca e chiedendomi se piaceva il suo uccello si risposi, ero dolorante ma eccitato e lo presi in bocca iniziando a succhiare l'amico sorrise e con lo stesso ramo mi diede due colpi sulla pianta dei piedi facendomi mugugnare di piacevole dolore il mio cazzo si era indurito lo Zio me lo prese due sedie e li avvicino a toccare le due sedute mettendone una terza di fronte l'amico che mi teneva per i capelli mentre succhiavo il suo cazzo me lo sfilò dalla bocca e preso da entrambi sotto le ascelle mi sollevarono in piedi e mi portarono di fronte alle due sedie posandomi con la pancia sulle sedute poi l'amico sedendosi in quella di fronte mi prese per i capelli e me lo rimise in bocca dicendomi di continuare non me lo feci ripetere preso in bocca lo succhiai mentre lo Zio mi sollevò dalle caviglie facendomi piegare le gambe arrivando sulla schiena chiese all'amico di tenermi le caviglie sentivo male (ma entrambi incurante dei miei lamenti e con il cazzo in bocca sembravano di piacere) prese le mie caviglie tirandole verso di lui mentre lo Zio mi legò prima la coscia dx al bordo dello schienale dx e poi la sx al bordo dello schienale sx poi mi legarono anche le caviglie stessa modalità delle cosce ma alla parte superiore dello schienale della sedia avevo capito che avrei perso a verginità ma ero stanco e sudato tanto che l'amico mi prese per i capelli e mi alzava e abbassava la testa facendomi arrivare quasi in gola il suo cazzo mi provocò due conati di vomito ma nulla servì a farlo smettere avevo gli occhi chiusi ero esausto da quel pompaggio mentre l'amico non dava segni di godere mentre continuavo , l'amico sfilò di nuovo il cazzo dalla bocca si alzò e avvicinata la sedia sulla quale era seduto la avvicinò e mi appoggio la testa tenendola ferma alla mia sx senti lo Zio liberarmi le mani e sollevate all'indietro me li legarono alle caviglie poi lo Zio cominciò ad accarezzarmi sulla testa e sulla schiena e si sbottono la braghetta infilò la mano dentro e tirò fuori il suo cazzo semiduro era grosso ma non lungo lo scappellò e me lo mise in bocca dicendomi di succhiare il salame mi mise subito a succhiare bravo succhia e mi arrivò una frustata sulla schiena e una'altra e unal'altra ancora io succhiavo avidamente a frustarmi era l'amico lo sentivo duro in bocca volevo sentirmi irrorare la bocca ma mi fermò e l'amico si mise di fronte a me lo zio mi teneva la testa sollevata tenendomi per i capelli l'amico si girò dando il culo allo Zio e si piegò aprendo le natiche con le mani e lo Zio lo scopò di fronte a me vedevo entrare ed uscire dal buco del culo dell'amico il suo cazzo il rumore di stantuffo del cazzo entrare e uscire mi eccitarono l'amico emanava rantoli di godimento mentre lo Zio lo inculava le prese la cintura dalle mani dell'amico e ominciò a frustarlo sulla schiena l'amico godeva poi cominciò a frustarmi sulla schiena e sul culo mentre continuava a scopare ad un tratto lascio cadere la cintura lo sfilò dal culo dell'amico e me lo mise in bocca sburrandomi in gola senza pensarci ingoiai tutto poi mi lasciò andare la testa e stanchi entrambi lo Zio mi chiese se era la prima volta che vedevo inculare Si risposi ti è piaciuto ho ti ha dato fastidio, No risposi mi è piaciuto, sei venuto Si risposi, vieni quì chiamando l'amico girati e abbassati le vidi il buco del culo leggermente aperto e sporco di sperma dai puliscilo mi chiese lo Zio No per favore No va bene se non lo vuoi fare e cominciò a ridere guardando l'amico ripeteva non lo vuole fare bene bene mi lasciò la testa l'amico mi mise la sedia sotto la testa e me l'appoggiò sopra vedo lo Zio prendere la bottiglietta di alcol e senti aprirmi le natiche vieni qua con una voce decisa e l'amico corse dallo Zio senti che l'amico mi teneva le natiche al posto dello ZIO e senti entrare un dito e poi due e poi il terzo e muoversi avevo leggermente lo stimolo ma era piacevole ma sentivo anche il pollice anzi lunghia del pollice graffiarmi attorno al buco le dita nel culo dopo una prima parte di piacere vidi l'amico avvicinarsi a me e tenermi la testa tra le mani e subito dopo un forte odore di alcol e un bruciore al buco del culo l'amico mi tappò la bocca con la mano e con l'altra mi teneva sollevata la testa durò qualche attimo ma mi sembrava un tempo interminabile poi senti lo Zio soffiare sul buco e il bruciore si placò poco a poco mi arrivò di fronte sposto la sedia mentre l'amico lasciava la presa per riprenderla lo Zio l'amico riprese la posizione precedente con le natiche aperte e lo Zio ripetè la stessa domanda io dai la stessa risposta bene rispose lo Zio ma questa volta non soffio No No lo pulisco e con gli occhi chiusi leccai il mio primo culo poi mi liberarono avevo le gambe indolenzite il culo dolorante dai graffi e la schiena e il culo dolorante e ma pienamente appagato ero soddisfatto guardai l'ora erano le 17,00 passate lo Zio mi chiese se avevo impegni no risposi devo essere a casa per le 20,00 poi mi confidò che avevo un bel culo piccolo e sodo e un bel bigolo sei esile quanto pesi 51 kg e mi chiese l'altezza e mi disse che non ero bello non hai la fidanzata no risposi sei proprio brutto mi diceva ridendo e chiedendomi cosa ne pensavo di lui un bell'uomo,e di corporatura ti piaccio si mi piaci risposi e con un sorriso nel frattempo si era seduto sulla sedia mi prese la testa e l'abbasso apponggiandola sulla sua pancia allora il culo a me lo lecchi si risposi senza esitare ma senza pensare mi ero messo piegato e senti le mani dell'amico aprirmi le natiche e laccarmi il buco mi piaceva e gemevo muovendo il culo per farmelo leccare di più lo Zio mi guardava nel viso vedendo le mie smorfie di piacere tanto che mi diede della zoccola mi hai appena detto che ti piaccio e ti fai leccare il culo da una puttana rimasi in silenzio e sorridendo mi chiese quanti ne voglio di cosa risposi mentre stavo godendo l'amico mi stava leccando e masturbando lo zio non fece tempo a rispondere che sburrai sul pavimento lo Zio si alzò e l'amico smise mi porto tenendomi per un braccio verso il centro della baracca e mi ordinò di mettermi in ginocchio prese un pezzo di legno dietro una stufetta lo appoggiò dietro di mè poi prese una canna di bambù era flessibile e avvicinandosi e aiutato dall'amico mi sollevarono i piedi e infilarono il pezzo di legno sotto i piedi facendomi appoggiare il collo del piede soprà al legno l'amico mi disse di inchinarmi e abbassare la schiena e sollevare il culo ora segati ma senza cambiare posizione lo Zio si posizionò al miofianco dx e l'amico sul sx mi allargarono le natiche lo Zio la dx l'amico la sx e e cominciò a bastonarmi sul buco prima con la bacchetta di bambù poi con la mano gridandomi addosso e spronandomi a godere era terribile sentivo un grande dolore mai percepito prima poi con il manico della scopa mi colpirono sulla pianta dei piedi erano dolorose entrambi urlavo soffocando la voce il suplizio durò per un tempo interminabile quando finirono mi lasciarono nella posizione per circa una mezzora ero sudato spompato e dolorante lo Zio e l'amico cominciarono a vestirsi si baciarono e l'amico se ne andò lo Zio con un calcio in culo mi ordinò di alzarmi e andarmene che doveva chiudere e andare, va bene presi l'attezzatura di pesca e indossai i pantaloncini presi il resto dei vestiti i documenti e usci lo Zio sorridendo mi disse di vestirmi qui fuori tanto non passa nessuno ti vedo domani si risposi ma non mi presentai più ora a distanza di anni rimpiango di non essere più andato ogni tanto quando vado a pescare passo di nuovo sul posto ma la stradina sterrata la baracca non c'è più.

alberi e erba sono al loro posto.

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